La gazzetta della Stanza

Periodico della squadra U.I.S.P.  La Stanza     anno IV  Numero 13                                         22 Luglio 2003

 

SuperPoderosa

Gli amaranto conquistano anche l'ultimo trofeo in palio. Battuta Giannino ai calci di rigore che sciupa una grossa occasione. 


Davvero insaziabile la comitiva di capitan Pancanti. Al torneo conquistato una settimana fa si va ad aggiungere anche la prestigiosa supercoppa conquistata ai calci di rigore dopo una incredibile rimonta. Ormai la Poderosa ci ha abituati a questi esploit e per l'ennesima volta ha avuto ragione dei propri avversari non arrendendosi mai. A metà ripresa il parziale era di 5 a 1 e i ragazzi capitanati da Ferro sentivano già in mano il trofeo ma quando hai davanti la Poderosa, mai dire mai e come già accaduto eccoti la rimonta che non ti aspettavi con la conseguente vittoria. La partita è stata piacevole e corretta con Giannino che tiene in pugno il risultato quasi fino alla fine, Damiano, autore di due bellissime reti si ricorda di essere un grande bomber e ogni qualvolta si presenta in zona Nico mette scompiglio e paura, anche Maurini ritorna a splendere di luce propria deliziando la platea con assist degni di lui. Poi i soliti noti con Giacinti solito baluardo e grintoso difensore e tutti gli altri sempre puntuali quando chiamati in causa. Panca prima di infortunarsi realizza una bella tripletta e apre le porte della speranza per la sua squadra, il resto lo fanno il solito Gioele e Rocco ben assistiti da Fusi, Locci F.e da un buon Venturini che poi risulterà decisivo dai tiri dal dischetto. Il finale di gara si fissa sul 5 pari e dal dischetto è il rigore di Fusi a risultare quello decisivo.

 

Massimo Fornaciari, protagonista silenzioso

Zitto zitto, Massimo Fornaciari si è aggiudicato la statuetta più importante. Con merito è stato eletto da tutti quale miglior giocatore del torneo e se non bastasse anche miglior portiere oltre a far parte della selezione dei top 8. Con la sua squadra ha conquistato la Baron cup e per poco non ha alzato al cielo anche la supercoppa. Torneo da incorniciare dunque per un grande atleta ma soprattutto un grande personaggio che la Stanza è onorata di poter aver tra le proprie fila. Massimo non lo senti quasi mai, lui è abituato a parlare con i fatti, i discorsi li lascia fare agli altri. Complimenti campione.  

 

Assegnati gli "oscar"

Del miglior giocatore abbiamo già detto. Tra gli altri ricordiamo che sono stati premiati Giorgio quale miglior difensore, Tofani come miglior marcatore, Pagliai, miglior regista, Massimo Mascali, miglior aiuto regista, Marzi, centrocampista, Dabraio, migliore punta e Pandolfini, miglior seconda punta. E' stato assegnato anche il premio fedeltà a Bruno Catalano che non ha perso neanche un incontro mostrando attaccamento alla squadra e ai compagni mentre il premio della critica è andato a Enrichetto Zavaglini.  

 

Grazie Favati di Bientina

Non c'è stata settimana che qualcuno non chiedesse notizie su chi potesse essere questo fantomatico personaggio. Sono state fatte tante ipotesi e ognuno azzardava un nome magari cambiandolo la settimana successiva. Ha suscitato un vero e proprio interesse la sua rubrica settimanale e tutti non vedevano l'ora di poter leggere quanto questa riportasse. E' stato sicuramente un elemento fondamentale per la nostra gazzetta e per il nostro sito in generale, rispetto allo scorso anno gli accessi sul web si sono triplicati e questo grazie soprattutto alla curiosità che ha suscitato il Sig. Favati. Chi di noi non è andato a vedere tutte le settimane quali nomi figurassero tra i più e quelli tra i meno?  Spesso le sue esternazioni sono state oggetto pacifico di discussione e questo è stato molto bello. La compostezza, l'imparzialità e l'eleganza del suo scrivere sono stati tanto apprezzati e noi ci auguriamo che questo possa essere solo l'inizio. Grazie Sig. Favati. 

 

 

Sessantunesimo minuto

Beppe = Mi ritiro!. Pandolfini = Non vengo a cena.  

Pagliai = Non vengo a cena.  Nico = Non vengo a cena. Cecconi = Quando c'è la cena?

Mimmo = Non vengo neanche a vedere la finale. Mazza = Io non sono venuto neanche al torneo.

Dei = Io non mi sono mai degnato di venirvi a salutare, tanto la maglia della Stanza la indosso per hobby.

 

 

Punto e virgola                                                                       di Favati di Bientina

 

XII° GIORNATA    - supercoppa e voti finali-

 

Il punto

E’ finita. Anche la quinta edizione del nostro glorioso torneo di calcetto, con l’assegnazione della neonata “Supercoppa” a La Poderosa e con la cena finale, ha chiuso definitivamente i battenti.

E’ stata una edizione per alcuni aspetti un po’ sofferta, ma che comunque ci ha consentito, per oltre due mesi, di divertirci e di farci ritrovare.

La serata finale era riservata unicamente alla sfida fra La Poderosa e Giannino per l’assegnazione della “Supercoppa”, trofeo che veniva assegnato per la prima volta. Ad aggiudicarselo è stata La Poderosa che, con un’altra incredibile rimonta, sconfigge ai rigori gli avversari e fa bottino pieno. Fra gli arancioni rientra il bomber Lucarelli, ma si deve registrare l’assenza di Alessandro Fiumalbi. Dall’altra parte gli assenti sono Magistà e Sifanno, mentre finalmente torna in  campo Fusi, che alla fine risulterà decisivo. La partita è stata divertente e con molti goals: gli arancioni partono a spron battuto e si portano meritatamente in vantaggio. La gara sembra saldamente in mano a Ferro & C. e non sembra proprio che i granata possano arginare gli attacchi degli avversari, che, dopo aver perso l’accesso alla finalissima, vogliono aggiudicarsi almeno un trofeo. Gli arancioni, a metà del secondo tempo, si portano addirittura sul cinque ad uno e la gara sembra davvero finita. Ma come ormai spesso è accaduto, chi crede di aver ormai il risultato in  tasca si rilassa oltre il lecito e gli avversari subito ne approfittano. In pochi minuti Pancanti e soci, ormai avvezzi alle grandi rimonte, infilano per ben quattro volte Massimo Fornaciari e rimandano così il tutto ai rigori. Ai tiri dal dischetto sono i granata a spuntarla, con il rientrante Fusi glaciale nel trafiggere il pur bravo Fornaciari. E’ La Poderosa dunque la grande regina di questa edizione, visto che si è aggiudicata entrambi i trofei in palio: Pancanti e soci, pur non incantando a livello di spettacolarità, si sono dimostrati squadra solida e di carattere, in cui tutti i componenti hanno saputo tirare fuori il meglio di se. Bravi davvero.

I voti.

Come si usa fare alla fine di qualsiasi manifestazione, vorrei tracciare un mio personalissimo consuntivo di quanto accaduto. L’idea iniziale era quella di porre l’attenzione solo su chi, in positivo o in negativo, mi aveva in qualche modo colpito, ma poi ho pensato che comunque a tutti piace leggere qualcosa su se stesso e così ho deciso di sobbarcarmi la fatica di dare  un voto a tutti. Premetto però che i voti che adesso leggerete sono esclusivamente farina del mio sacco, del tutto personali, parziali e volutamente esagerati, nel bene e nel male, con una classica scala da 0 a 10 e con qualche nota di commento. Tengono conto non  solo delle prestazioni in campo, ma anche dell’atteggiamento complessivo durante il torneo e ve li appioppo senza nessuna cattiveria e con la sola voglia di prendersi un po’ in giro e di stimolare qualche benevola discussione: spero solo che nessuno si offenda (ma se così sarà “peste lo colga”).

La Poderosa. Venturini: 3, come le assenze, neppure preannunciate, durante il torneo. Francesco Locci: 7 fornisce il suo contributo in difesa, approfittando della mancanza di arbitri professionisti che gli consente di marcare gli avversari come nel calcio ad 11. Sifanno: 6 buon torneo, ma con qualche atteggiamento polemico “a freddo” di troppo. Fusi: 8 nonostante l’infortunio patito mostra buone cose e, comunque, non manca mai. Magistà: 4 è la media fra il voto per le prestazioni in campo (8) e quello per la polemica sull’arbitraggio di Michele Mango (0). Marzi: 9 un punto in meno per le assenze iniziali e per le furbate in finale: per il resto un torneo perfetto. Pancanti: 10 forse meno spettacolare che in altre edizioni, ma sicuramente decisivo per le vittorie dei suoi. Rocco Mascali: 8 ottima spalla del bomber Pancanti, ha sempre lottato con i denti e con i gomiti. Voto complessivo di squadra: 10 per il campo (vince tutto), 2 per le stucchevoli e reiterate polemiche sull’arbitraggio di Mango.

Immacolata. Toso: 5 è spesso apparso timoroso, anche se è sembrato via via migliorare. Tofani: 9 ottimo torneo, il più costante fra i suoi. Vezzosi: 7 la classe c’è sempre, ma è apparso un po’ appesantito. Mazzei: 6 disputa un buon torneo, garantendo come al solito equilibrio tattico e segnando ben nove reti, ma almeno due voti li perde per le sue polemiche con gli arbitri, che hanno un po’ stancato. Pandolfini: 7 ha alternato ottime giocate a momenti di difficoltà e poi ha saltato, in modo non del tutto giustificato, la finale. Tozzi: 9 dopo aver saltato tutto il girone d’andata per infortunio, cresce partita dopo partita e segna anche un bel numero di goal. Carriero: 9 toppa solo il secondo tempo della finale, ma per il resto è un bomber implacabile. Londi: 10 perde molte gare per malattia, ma è una presenza sempre costante e costruttiva. Voto complessivo di squadra: 10 per il campo (ha mostrato le giocate più spettacolari), 5 per il nervosismo mostrato nel secondo tempo della finale.

Giannino. Fornaciari: 10 ha vinto, in modo assolutamente meritato, il premio quale migliore giocatore del torneo. Adorni: 8 ottimo come mister, si difende bene anche in campo. Giacinti: 9 Giorgio, come al solito, difende bene, segna qualche goal e non protesta mai. Zavaglini: 10 Enrichetto mostra grandi progressi, segna due reti ed è uno dei giocatori più simpatici. Maurini: 5 mostra solo a sprazzi la sua classe, mentre spesso appare abulico. Alessandro Fiumalbi: 8 si sacrifica spesso in zona arretrata, mostrando grande grinta, ma in modo sempre estremamente corretto. Lucarelli: 5 segna dei bei goal, ma troppo pochi per le sue capacità ed in rapporto al numero dei tiri. Romei: 8 sempre presente ed a volte poco sfruttato, offre il suo valido contributo e gli manca solo il goal per coronare una buona “stagione”. Voto complessivo di squadra: 8.

Ubbarone. Razzauti: 8 cerca di tenere a galla la propria traballante difesa, salvando il salvabile. Giovanni Locci: 4 Giovanni disputa un torneo davvero deludente, in cui appare spesso spento e senza grinta. Cecconi: 4 lui un po’ di grinta in più ce la mette, ma i risultati non sono migliori. Carli: 6 prestazioni sempre sufficienti, ma sembra mancargli spesso lo spunto vincente. Biancalani 9: il migliore dei suoi, canta e porta la croce. Massimo Mascali: 8 era l’incognita del torneo, si dimostra un buon acquisto, sia per qualità tecniche che umane. Donadio: 8 vera razza Piave, non si è dimentica mai come si bucano i portieri avversari. Mazza: 2, come le presenze in campo; spero solo che l’anno prossimo ce ne ricorderemo. Voto complessivo di squadra: 6.

Gennarino. Morandi: 8 si ritrova nella squadra più scombinata, ma nonostante questo si rivela la solita garanzia fra i pali. Enrico Fiumalbi: 6 più utile in fase di costruzione che difensiva; Ciani: 8 parte molto male, fra polemiche e scarso rendimento; poi migliora decisamente, smettendola con le polemiche ed iniziando a giocare come sa. Sani: 4 troppe volte assente in una squadra già mal messa dal punto di vista numerico. Pagliai: 6 Massimo gioca bene, ma non riesce minimamente a proporsi come leader e trascinatore, cosa che con i suoi mezzi ed il suo carattere avrebbe dovuto fare e che sarebbe stata fondamentale per la sua squadra. Dabraio: 9 il modo di giocare di Mimmo è ormai a tutti noto; però, che piaccia o no, lui i suoi goal li fa sempre ed è sempre presente. Baldacci: 6 è un voto “politico”; l’infortunio lo ha messo fuori causa troppo presto per esprimere giudizi più mirati. Voto complessivo di squadra: 2 la vera delusione del torneo, perché, nonostante tutto, avevano tutti i mezzi per vincere. Sufficienti le prestazioni dei singoli, ma non sono assolutamente riusciti ad essere una squadra.

Bruno Catalano e Michele “Ciccio” Mango: 10 e lode due presenze costanti, nonostante non partecipassero direttamente come giocatori.

 

 

La virgola

L’edizione appena conclusa è stata forse una delle più travagliate. La mancanza degli arbitri e le numerose assenze hanno creato qualche problema, ma in ogni caso tutto si è svolto nella massima regolarità.

La questione degli arbitri per la verità non costituisce una novità: il problema è dato dal fatto che se non troviamo, come l’anno scorso, qualche arbitro che gentilmente si presta a venire, saremmo costretti a rivolgerci alla UISP perché ci mandi, salvo disponibilità e previo pagamento, dei propri arbitri. Io credo che ciò comporterebbe, aldilà del costo dal punto di vista economico, una grossa limitazione della nostra libertà di organizzare e gestire il nostro torneo come ci pare. Preferisco di gran lunga l’arbitraggio self service come quest’anno che non sarà sempre inappuntabile, ma è libero, spontaneo, onesto e soprattutto non ci comporta alcun tipo di costrizione su giorni, orari e regole del gioco.

Circa invece i problemi creatisi per le numerose assenze ritengo che ciò non possa essere imputato alla formula  prescelta quest’anno. Credo anzi che l’idea delle cinque squadre sia buona: nei team in cui le assenze sono state solo sporadiche e contingenti tutti hanno avuto la possibilità di giocare per molti minuti, senza rischiare di marcire in panchina come a volte succedeva negli anni scorsi o senza ammattire per capirci qualcosa entrando ed uscendo in continuazione dal campo. Il problema semmai è un altro ed è quello della serietà delle persone: purtroppo non tutti ritengono che una volta preso liberamente l’impegno di giocare, questo vada rispettato. Qualcuno ritiene invece di potere venire o non venire a proprio piacimento, a seconda del tempo che fa, degli altri impegni, dei risultati della propria squadra o di chi sa che altro. E magari senza neanche preavvisare. Questi problemi sussisterebbero anche con qualsiasi altra formula: credo che per l’anno prossimo dovremo riflettere meglio, più che sulle formule del torneo, sui nome delle persone che vi parteciperanno.

Detto questo vorrei però anche ricordare che questo torneo ci consente ogni anno di mettere insieme ben quaranta persone, oltre annessi (mogli, fidanzate, figli, amici etc.) che difficilmente trovano altre occasioni per stare insieme. Per ben due mesi ci siamo divertiti, presi per il culo, ci siamo fatti delle belle mangiate di pizza e, soprattutto, abbiamo avuto l’occasione di cementare ancora di più la nostra amicizia. Perché, nonostante tutto, siamo sempre i più forti.

All’anno prossimo.