La gazzetta della Stanza

Periodico della squadra U.I.S.P.  La Stanza     anno IV  Numero 10                                         02 Luglio 2003

 

La Poderosa lancia lo sprint

Con umiltà gli amaranto vincono meritatamente la gara più delicata e si avvicinano alla finale. Giannino out il primo match ball. 


Tanto di cappello a questa Poderosa. Per la seconda volta in questo torneo scende in campo senza l'ingiustificato Nico e non si perde certo d'animo. Il capitano, Alberto Pancanti prende per mano la sua squadra e la porta quasi in finale grazie ad una condotta di gara esemplare. Prima il santacrocese realizza una doppietta e poi passa quasi tutto il secondo tempo a difendere i pali della sua porta, tanto lì davanti c'è il maresciallo Rocco a finalizzare (tripletta e tutti a casa). Complimenti, a questo punto l'obiettivo finale dovrebbe essere raggiunto dopo aver formalizzato la pratica Gennarino. Gli amaranto oltre a non risentire della già citata assenza del portiere, devono fare a meno anche di Fusi e Magistà(assenti giustificati) ma in compenso possono godersi la prestazione del rientrante Sifanno che sbaglia il suo primo penalty stagionale e di un Gioele sempre più leader di centrocampo. E i tulipani che fine hanno fatto? Bene, anzi male, la compagine capitanata da Giorgio, che deve fare ameno del suo uomo più rappresentativo, Ferro, parte in quarta e dopo 5 minuti conduce per 2 a zero grazie alle reti di Damiano e udite udite, Geppetto Zava detto Enrichetto. Per gli orange è l'inizio della fine, da quel momento in poi subiscono e non riescono mai a rendersi pericolosi e a creare la famosa superiorità numerica per avvicinarsi in zona tiro e questo grazie anche alla ragnatela disposta dagli avversari che comunque seppur in 5 appaiono più equilibrati nei ruoli. Risulta deleteria anche la presenza contemporanea in campo del duo Pissu-Damiano, i quali spesso e volentieri stagnavano nella metà campo avversaria senza rendersi utili in fase difensiva. Forse sul due a zero Giorgio e company credevano di aver già la finale in tasca invece ora devono assolutamente vincere contro la capolista Imma in quello che risulterà uno spareggio tutto da non "perdere"  (Nella foto, il Maresciallo Rocco, a segno tre volte. )  

 

Severino show e Ubba vince la prima

Questa squadra al completo avrebbe dato del filo da torcere a chiunque e lunedì sera ne abbiamo avuta l'ennesima dimostrazione. Intanto i blues come al solito hanno mantenuto fede al loro impegno, come sempre, anche se ormai da tempo si sentivano tagliati dalla lotta per la conquista della finale e in secondo luogo hanno dimostrato sul campo che quella pedina mancante ha fatto pendere l'ago della bilancia dalla parte sbagliata. Peccato, perché c'erano tutti i presupposti per arrivare all'ultima partita e vedere ancora tutto in gioco. Ma veniamo alla gara, Gennarino non è neanche un lontanissimo parente della squadra che sette giorni prima aveva messo alle corde Imma e ha sottovalutato l'impegno senza pensare che vincendo con Ubba e poi con la Poderosa si sarebbe garantita la finale. Questo non è successo e ora gli uomini di Fiumalbi possono solo fare da arbitri in quanto un loro successo la prossima settimana metterebbe fuori gioco proprio la squadra di Pancanti. Questo però non pregiudica il fatto che la vittoria di Ubba sia meritata, i giocatori in casacca blu non possono schierare capitan Giovanni che con una caviglia malconcia comunque siede in panchina per tutti i sessanta minuti, ma in campo c'è un certo Severino che passa il primo tempo a colpire pali, traverse e chi più ne ha più ne metta per scatenarsi poi nella ripresa con una tripletta che gli permette di ricevere il premio come man of the match. Insieme a lui tutta la squadra appare compatta e vogliosa di conquistare quella prima vittoria tanto sospirata. In evidenza il solito Stefanino, autore della settima rete stagionale e Mascali M. ancora una volta a bersaglio. Infine due parole su Tommy, intanto è stato autore di almeno tre parate strepitose e poi per venire a giocare è partito da Brescia dove trovavasi per motivi molto più seri. Grazie Tommy per essere uno della Stanza. (Nella foto, Tommy Razzauti al Bompiano di Brescia. )  

 

Perché il Romei ha giocato 5 minuti?

Qualcuno dovrebbe spiegarmi perché Sandro Romei ha giocato solo cinque minuti e basta. Che cosa é venuto a fare lunedì sera al Pozzale? A bridge non sa giocare, la racchetta da tennis non l'aveva portata e la piscina era chiusa. Mi ricordo che l'anno scorso quando Spadino indossava la maglia di UBBA ha disputato i suoi pochi minuti ma sufficienti a farlo divertire e a vincere addirittura il torneo. Alla fine si contarono anche due sue realizzazioni nella classifica dei marcatori. Ora se qualcuno è in grado di dare una spiegazione logica a tutto questo si faccia avanti.      G. Carriero

 

Sessantunesimo minuto

G. Locci = L'assenza polemica del Cecconi mi fa incazzare. Tommy = Sono partito da Brescia per venire a giocare. 

S. Cammariere = Glielo avevo detto a Ferro di non venire al concerto.  Vezzosi = Gli orange hanno venduto la partita. 

Beppe = Tanto in finale noi non ci andiamo Sifanno = Ho saltato le ultime due perché..... ero di  guardia.

Ciccio = Ho portato in finale anche il Calasanzio! Katiuscia = Giorgio come mister fa pena !

 

 

Punto e virgola                                                                       di Favati di Bientina

 

VII° GIORNATA    - quarta di ritorno -

 

Il punto

Nonostante il torneo sia arrivato alla vigilia dell’ultima giornata ancora non si conosce il nome neppure di una delle finaliste. La penultima giornata ha infatti portato solamente ad un verdetto matematico: Gennarino, con la sconfitta rimediata da Ubbarone, non ha più alcuna chance di entrare nella finalissima. Immacolata ha sperato invano in un buon  risultato di Giannino nei confronti de La Poderosa: una vittoria degli arancioni od anche un pareggio avrebbero assicurato ai bianchi la finale, ma così non è stato. Saranno dunque gli ultimi due scontri a far conoscere il nome delle due finaliste.

Giannino / La Poderosa. Il big match della serata ha avuto un esito finale ben diverso da quelle che sembravano essere le premesse iniziali. I granata si presentavano infatti con numerose assenze: il portiere Venturini, Magistà e Fusi,  per motivi diversi, non erano presenti e dunque non vi era alcun cambio e si doveva improvvisare un portiere. Tra gli arancioni mancava invece solo il giocatore-allenatore Adorni, assenza che però si rivelerà determinante. Sembrava dunque che i granata, contati e senza portiere, potessero avere ben poche chance contro gli agguerriti e numerosi avversari. L’inizio del match non faceva altro che confermare tale sensazione, dato che dopo pochi minuti Giannino si trovava già in vantaggio di due goal e sembrava poter disporre a piacimento degli avversari. Ma Pancanti e soci non si sono persi d’animo e con alcuni aggiustamenti tattici hanno iniziato a mettere in difficoltà gli avversari. Per tutto il primo tempo comunque è sembrato che gli arancioni potessero acquisire abbastanza agevolmente i tre punti di accesso alla finale. La ripresa ha invece mostrato una realtà ben diversa: La Poderosa è via via salita di tono, mentre Giannino ha sofferto molto la posizione assunta da Mascali I°, che per ben tre volte ha infilato Fornaciari. A quel punto Alessandro Fiumalbi  ha guidato i suoi all’attacco, ma è stato un assedio abbastanza confuso che ha portato solo ad accorciare le distanze. Al triplice fischio finale erano dunque i granata a festeggiare una vittoria che ancora non assicura la finale, ma che le consente di affrontare l’ultimo match senza dover sperare in risultati negativi degli avversari. Per contro Giannino ha gettato al vento una enorme occasione per agguantare la finale: si è avuta la sensazione che i due goal nei primi minuti abbiano fatto credere agli arancioni di avere già la vittoria in tasca e, quando invece si sono trovati in difficoltà, non hanno più avuto la forza di reagire. In questo senso è apparsa molto pesante l’assenza di Adorni: mister Ferro infatti è colui che dispone la squadra in modo ordinato ed equilibrato, cosa che invece ieri, in particolare nel secondo tempo, non si è vista. I più.  Alessandro Fiumalbi. Il Fiumone per tutta la gara si è espresso su ottimi livelli, lottando su ogni pallone, segnando e facendo segnare ed è stato l’ultimo ad arrendersi. – Mascali I°. Rocco è stata una spina nel fianco per gli avversari: non a caso la sua squadra ha sofferto molto quando , ad inizio gara, era stato piazzato in porta. Riportato nella sua posizione ha allungato molto la squadra avversaria ed ha colpito da vero bomber per ben tre volte. I meno.  Maurini. Maurizio è apparso abulico per tutta la gara e non è quasi mai riuscito a mostrare i colpi che ha in repertorio. Probabilmente soffre anche il gioco di Lucarelli, che quasi sempre, anziché cercare lo scambio con i compagni, punta la porta con azioni personali e col tiro. – Francesco Locci. In realtà anche lui offre il suo onorevole contributo alla causa, però è spesso costretto ad arrangiarsi con falli che vengono un po’ troppo tollerati dall’arbitro Mazzei.

Ubbarone / Gennarino.  Fedele alla sua ormai storica vocazione all’estro, Gennarino passa dalla stelle della scorsa settimana (unica squadra ad aver sconfitto Immacolata) alle stalle di questa (unica squadra ad aver perso da Ubbarone). Così i gialli perdono ogni chance di finale che invece avrebbero mantenuto intatta con una vittoria. Ubbarone riesce invece a sfruttare l’ultima opportunità rimasta per cancellare lo zero dalla casella delle vittorie e vede dunque premiati gli sforzi profusi anche nelle precedenti gare. Anche in questo secondo match della serata si contano diverse assenze: fra i blu Cecconi ed il solito Mazza, fra i gialli Gatto Morandi (sostituito per l’occasione dal debuttante Biondi) e l’infortunato Baldacci. La gara nella prima frazione è abbastanza vivace: Ubbarone, come spesso gli accade, mostra il meglio di se fin quando le forze sostengono i suoi atleti, mentre i gialli scelgono una tattica attendista con qualche ripartenza che non crea però eccessivi grattacapi a Razzauti, salvo che per un bolide di Ciani dalla distanza che alcuni hanno visto entrare in rete ed altri no (fra questi, purtroppo per Paolone, anche l’arbitro). Da registrare, nelle fila di Ubbarone, anche il forfait di Giovanni Locci che, a causa di una distorsione all caviglia, è costretto ad abbandonare il campo dopo pochi minuti. Nella ripresa la stanchezza inizia a farla da padrone ed i ritmi calano nettamente: le squadre si allungano ed il gioco è meno spettacolare, però sono le difese in particolare a soffrire e si vedono più goal. Le squadre si superano più volte a vicenda, sin  quando Donadio, pur allo stremo delle forze, riesce ad infilare la rete decisiva che consegna ai suoi la prima vittoria del torneo. I più. Donadio. Severino questa volta fa il vero bomber e soprattutto nel secondo tempo, quando è evidente che le forze sono ormai in riserva, si piazza a fare il Filippo Inzaghi sfruttando cinicamente le occasioni che i suoi compagni gli forniscono. Ciani. Questa volta Paolone lascia da parte le polemiche e pensa solo a giocare: oltre a difendere si propone pericolosamente anche in avanti, riuscendo anche a segnare. I meno: Mazza. Del talentuoso Andrea si sono ormai perse le tracce. Spero che abbia il buon gusto di non presentarsi per la Baron Cup.

La classifica. Come detto ancora non si conoscono i nomi delle finaliste.

Immacolata a questo punto è sicura della finale con una vittoria o con un pareggio. Potrebbe qualificarsi anche perdendo se La Poderosa perdesse con Gennarino.

La Poderosa va in finale con la vittoria e col pareggio, in caso di sconfitta è in finale se Giannino non vince con i bianchi. 

Giannino va in finale solo se vince con Immacolata. In caso di sconfitta è fuori, così come con il pareggio (è in svantaggio negli scontri diretti con La Poderosa).

 

La virgola

Ieri abbiamo finalmente assistito ad una serata abbastanza tranquilla dal punto di vista “disciplinare”: l’arbitro Mazzei è riuscito a non essere oggetto di particolari proteste, un po’ per merito suo ed un po’ per la buona saldezza di nervi degli atleti in campo. E poi il fatto che il Mazzei facesse l’arbitro e non il giocatore eliminava di per se uno dei maggiori “aficionados “ della protesta.

Abbiamo avuto invece, come al solito, abbondanza di assenti ingiustificati. Il Mazza è da  proporre per “Chi l’ha visto?”, ma anche Venturini merita ormai una particolare menzione, con l’aggravante di essere un portiere. New entry in questa particolare categoria il Cecconi, che pare sia ancora in polemica con Giovanni Locci. Per tutti gli altri si trattava invece di assenze giustificate e preannunciate. Mi sia consentito un accenno relativo all’assenza di Adorni, che ci dicono fosse al concerto di Sergio Cammariere: a questo giro “l’inculata” ai compagni di squadra si è limitata a darla solo metaforicamente, ma comunque ha sortito effetto vista la sconfitta rimediata.

In più il buon Ferro si è perso anche uno dei momenti salienti del serata: la rete messa a segno da Enrichetto Zavaglini, che ha fatto esplodere il pubblico presente. Dopo la rete messa a segno dal falegname in miniatura i granata hanno pensato di abbandonare immediatamente il campo e solo dopo molti minuti e con molta fatica sono riusciti a riprendersi dallo shock subito.

A completare la serata nera per Giannino è arrivata anche l’arrabbiatura di Sandro Romei. Il Piedone degli arancioni a fine gara era visibilmente incazzato sia per la sconfitta che per i pochissimi minuti giocati: nella ripresa ha fatto solo una brevissima comparsa in campo, ma questo non ha certo giovato ai suoi compagni che infatti hanno perso sia la gara che un po’ di faccia.