2001 ODISSEA NELLO SPAZIO
(2001: A Space Odyssey) 1968
L'alba
dell'uomo
(La
prima apparizione del monolito)
Titolo della prima
sezione del film
Africa, 3.000.000 di anni fa.
Il monolito
La prima apparizione del monolito agli uomini scimmia.
Guarda-la-Luna
La scimmia impara ad usare l'osso come arma.
La carne
Gli uomini scimmia sconfiggono la fame divenendo carnivori.
Guarda-la-Luna e
l'osso
L'osso-arma artefice del nostro salto evolutivo si tramuterà
nell'astronave atomica.
L'astronave atomica
Dalla prima arma preistorica a quella maggiormente moderna.
TMA-1
(La
scoperta del monolito sulla Luna)
La stazione
spaziale 1 - Stazione
spaziale 2
La stazione ruotante, a metà strada fra la Terra e la Luna.
Steward
anti-gravità - Steward 2
- Steward 3 - Steward 4 - Steward 5
In viaggio verso la stazione ruotante, serve un pasto.
Bagno a
gravità zero
Floyd ne legge le istruzioni.
Sulla
stazione ruotante
Vista della Terra.
Verso il
monolito 1 - Verso il monolito
2
In viaggio sullo shuttle lunare verso il TMA-1.
Il
monolito lunare 1 - Monolito
2
Floyd ed altri gli si avvicinano.
Missione
Giove: 18 mesi dopo
(Il
viaggio della Discovery)
HAL-9000
Il computer della Discovery, incapace di sbagliare,
identificabile con l'unico occhio rosso.
David
"Dave" Bowman - Frank
Poole
I due astronauti della Discovery.
Pasto
sulla discovery - Bowman
mangia
Gli astronauti mangiano seguendo la BBC.
Hal
Il computer mostra l'intervista agli astronauti.
Dave
si prepara all'uscita-extra-veicolare 1 - Uscita di Dave 2
Scopo sostituire l'elemento AE-35 ritenuto difettoso da Hal.
Uscita dalla Discovery
- Uscita 2 - Uscita 3 - Uscita 4 - Uscita 5
Il 'baccello' si dirige verso l'elemento difettoso.
L'elemento
AE-35
Mostrato da uno monitor di Hal.
Frank Poole e
David Bowman - Frank
e David 2
Discussione segreta in merito a un eventuale scollegamento di
HAL, non più affidabile.
Omicidio
nello spazio 1 - Omicidio 2
HAL uccide Poole uscito per reinserire l'elemento AE-35.
Panico per
Dave - Dave esce
- Dave 2
Dave accortosi dell'accaduto esce per constatarlo.
Rientro di
emergenza
Chiuso fuori da Hal, Dave, unico sopravvissuto, ritorna
nell'astronave dell'entrata di emergenza.
Dave si
dirige verso Hal - Dave
verso Hal 2
Oramai deciso a lobotomizzare il calcolatore.
Dave nel
"cervello" di Hal - Dave
nel "cervello" di Hal 2
La stanza che contiene i banchi di memoria.
Morte di
un computer
Dave disattiva Hal, nella scena più drammatica del film.
Dave Bowman
Un messaggio registrato gli rivela il reale scopo della missione.
Giove
e oltre l'infinito
(Bowman
attraverso la Porta-delle-Stelle)
Dave verso
l'infinito 1 - Dave
verso l'infinito 2
Il viaggio psichedelico di Bowman attraverso la
Porta-delle-Stelle
Dave nella
stanza settecentesca 1 - Dave nella stanza
settecentesca 2
Dopo la Porta-delle-Stelle un ritorno alla 'normalità'.
Dave ed
il monolito
In punto di morte incontra il monolito.
Il
Bambino-delle-Stelle
Dave rinasce come primo essere di una nuova generazione.
Varie
Il set
rotante
Utilizzato per le riprese della sezione circolare della
Discovery.
Kubrick sulla
Luna 1 - Kubrick sulla Luna 2
Durante le riprese dell'incontro con il monolito lunare.
Arthur C. Clarke
e Stanley Kubrick
Sul set del film.
Kubrick sulla
Discovery
Assieme a Keir Dullea e a Gary Lockwood sull'imponente set.
Kubrick sulla
navicella lunare
Verso il TMA-1.
Immagine di
Kubrick - Kubrick 2
Durante le riprese di 2001.
Gara di pittura
Scena tagliata nella versione finale del film.
Locandine
Locandina 2
"An epic drama of adventure and exploration".
Locandina 3
"The ultimate trip" - Il Bambino-delle-Stelle.
Locandina 4
"The ultimate trip" - L'occhio.
Disegno 1 - Disegno 2
Interpretazioni artistiche di scene del film.
"Il Danubio Blu"
di Johann Strauss
Musica del viaggio dalla Terra alla Luna.
"Also sprach
Zarathustra" di Richard Strauss
Il famoso tema del monolito, proposto tre volte nel corso del
film.
2001 Odissea nello spazio è probabilmente il più celebre fra i tredici lungometraggi che Kubrick ha diretto nella sua carriera cinematografica. Molte sequenze di tale film rimangono nella memoria collettiva, avendo fatto scuola a decine di registi, mentre i brani utilizzati come colonna sonora sono ancora inflazionati in pubblicità e citazioni varie.
Il film rimane come modello, archetipo della
fantascienza, "precursore di una nuova era nel genere"
(LoBrutto) che qui viene riscoperto e superato, e può essere
preso solamente a prestito per una semplice catalogazione
dell'opera. Kubrick scherzava durante la lavorazione, dicendo
appunto di essersi fatto finanziare dalla MGM il film a sfondo
religioso più costoso della storia del cinema.
2001 "costituisce un manuale degli effetti
speciali" ci rammenta Baxter. Gli effetti speciali del film
formano un esempio di abile artigianato delle cinematografia,
quando all'epoca erano totalmente assenti quei trucchi digitali
che ora popolano il nostro cinema.
Il film dopo prime proiezioni di prova negli Stati Uniti fu
alleggerito da tagli di parecchi minuti, lasciando però integro
il capolavoro che ora ammiriamo, riconosciuto universalmente tale
dalla critica dopo iniziali ed irriflessive bocciature.
2001 ripercorre il cammino dell'uomo
dalla sua nascita, la sua 'alba', fino alla sua evoluzione
ultima.
Il film è scandito da precise didascalie, nelle quali la storia
dell'uomo non trova posto.
In un'ellisse di quasi 4.000.000 di anni, le vicende del mondo,
affrontate in altri film del regista vengono saltate: il presente
lascia posto al futuro, al terzo millennio ed al salto evolutivo
finale della specie umana.
La cifra '2001' corrisponde al primo anno del
terzo millennio, in quanto simbolica data che all'epoca della
realizzazione del film (conclusasi nel 1968) corrispondeva al
più lontano futuro immaginato, così come il '1984' del romanzo
di Orwell (pubblicato nel 1948) parlava di un'epoca estremamente
remota.
Ciment dice che per Kubrick "ambientare una storia nel 2001
[...] voleva dire porsi al di là di quel crollo della civiltà
di cui si era fatto finora il nero illustratore", infatti
parlando del terzo millennio si abbandonano i tragici eventi del
'900 o dei secoli passati, ponendo il film 'oltre' ogni data
della nostra storia e 'oltre' ogni data della storia che Kubrick
riprenderà nei suoi successivi lavori, dal '700 di Barry
Lyndon, fino alla recente guerra in Vietnam di Full
Metal Jacket.
L'uomo-scimmia, oramai destinato alla sua morte,
in quanto abitante vegetariano di un'arida pianura africana,
paragonabile per abitudini alimentari ai tapiri che con lui
convivono pacificamente, conosce il suo primo importante salto
evolutivo con la scoperta di un'arma.
L'arma è lo strumento offerto dalla tecnologia, ed è lo
strumento che permette al fragile corpo dell'uomo di acquistare
abilità e potere, ma nello stesso tempo rischierà di sopraffare
il suo creatore.
Al monolito, filo rosso dell'intero film, spetta
il compito di istruire il proto-uomo, trovando il soggetto
intellettualmente più capace per apprendere l'uso di un'arma.
L'osso utilizzato come oggetto contundente contro un tapiro,
permettendo così di cibarsi delle sue carni, ed utilizzato come
arma contro un'altra scimmia nel primo omicidio della storia,
renderà l'ominide (come scrive Clarke nel suo 2001), il
"padrone del mondo".
L'osso-arma, lanciato in aria dal nostro progenitore, diventerà
volteggiando uno strumento ultimo della tecnica, una astronave
orbitante intorno alla nostro pianeta.
L'astronave ha permesso all'uomo di fuggire dalla sua primordiale
culla, verso l'inospitale spazio, nella frontiera ultima del suo
desiderio di scoperta. Dall'astronave, così come dalla
tecnologia, si libererà emancipandosi dagli ultimi legami
residui con la Terra.
Sarà il desiderio di scoperta di questo Ulisse moderno a portarlo verso l'esplorazione dello spazio, in quanto ricerca del suo destino, ma soprattutto del suo passato. Fin dall'inizio della lavorazione infatti il regista si era ispirato al capolavoro di Omero, l'Odissea.
Il misterioso ritrovamento di un monolite sulla luna, ed un suo messaggio radio diretto al pianeta Giove, darà il via alla missione di una astronave (Discovery, "scoperta"), con a bordo due astronauti, tre uomini ibernati ed un calcolatore, diretti verso il gigantesco pianeta gassoso.
Strumento ultimo della scienza è il calcolatore
di bordo HAL 9000, dotato di una intelligenza artificiale
paragonabile in quanto a capacità a quella dell'uomo. Attraverso
il suo unico occhio il calcolatore vede l'ambiente a se vicino, e
controlla l'intera astronave, che è in sostanza il corpo del
quale Hal costituisce il centro nevralgico. E' il calcolatore
l'unico, oltre gli astronauti ibernati, a conoscere il motivo
principale della missione.
L'errata diagnosi di Hal di guasto di un'antenna principale e le
paura di poter essere disattivato dalle sue funzioni di gestione
della missione, porterà l'elaboratore ad uccidere l'intero
equipaggio, ad esclusione di David Bowman. L'astronauta riuscirà
a rientrare nell'astronave, chiuso fuori dal calcolatore,
riuscendo a lobotomizzare il cervello centrale dell'elaboratore,
in quanto rimedio ultimo alla sua follia omicida. Prima di
morire, sarà rivelata a Bowman la scoperta del monolito lunare,
il suo messaggio verso Giove, ed il vero motivo del viaggio.
Hal è un moderno ciclope, ucciso anch'esso come il suo antenato
omerico dall'astuzia di un uomo (Bowman, ovvero
"arciere" come ci fa notare Ciment).
E' curioso osservare come in Kubrick, una delle scene più
commuoventi della sua cinematografia, sia la morte di tale
macchina. Strazianti sono le parole di Hal durante il fatale
lavoro di disconnessione attuato da Bowman, facendo regredire il
calcolatore ad uno stato infantile, testimoniato da una celebre
filastrocca che propone di cantare ("Giro giro
tondo...").
Sarà quindi il solo David Bowman, padrone e
sopravvissuto degli strumenti che gli sono stati offerti, a
raggiungere la sua destinazione, finendo con l'incontrare per la
terza volta il monolito fluttuante nei pressi di Giove.
L'ultimo viaggio è prossimo; sarà il monolito a condurlo dentro
la 'porta-delle-stelle' fuori dallo spazio e dal tempo
conosciuto. Un viaggio di luci, di colori, di sfuggenti e veloci
immagini accompagna lo stravolto astronauta verso la destinazione
ultima.
Un camera in stile settecentesco accoglie Bowman
nella sua incubatrice di nuova vita.
Si ritorna nuovamente al '700, altro tema caro a Kubrick, in
quanto origine dei conflitti della società moderna, principale
epoca di scontro fra la ragione e la passione.
Il secolo dei lumi verrà nuovamente affrontato sette anni più
tardi in Barry Lyndon, nonostante ad esso sia fatto
riferimento nella quasi totalità della sua opera. Nel '700 la
ragione è diventata dea e musa ispiratrice, ed è nei film di
Kubrick che si spezza tale legame fra la ragione e la follia, fra
l'ordine ed il disordine nella società umana. Se l'uomo ha
fallito nel fare trionfare la ragione (nel ventunesimo secolo di 2001
affidata al calcolatore Hal), vedrà nuovamente il suo
sgretolarsi e la sua caduta, in una sorta di "sconfitta
metafisica della scienza", come ci indica Morandini.
L'astronauta si rifocilla, si vede invecchiare e
morire affiancato ancora dal monolite; ma dalla morte si perpetua
la rinascita di un feto spaziale fluttuante nello spazio prossimo
alla Terra, il quale apre gli occhi verso lo spettatore, negli
ultimi fotogrammi del film.
Il ciclo ha così fine: dallo spazio è giunto il seme
dell'intelligenza per l'uomo; l'uomo si è evoluto ed ha lasciato
la madre Terra; l'uomo si è avventurato verso lo spazio; nello
spazio l'uomo è morto, ma dalle ceneri dell'uomo è rinato
divenendo Dio, il superuomo nietzschiano, nella promessa ultima
di immortalità, vista da Ciment anche in Shining nella
foto finale dell'Overlook. Il 'bambino-delle-stelle' ritorna
infine al pianeta Terra, riconosciuto ancora da lui come casa
('home').
Il tema dell'occhio ricorre come in molti altri film del regista. E' l'occhio del calcolatore (nello spinto obiettivo grandangolare) a scoprire leggendo le labbra dei due astronauti la 'congiura' verso di lui, una volta venuta a mancare la possibilità di ascolto; l'occhio è quello spalancato dell'astronauta, che nel corridoio di luce cambia colore ad ogni battito di ciglia, uniformandosi all'ambiente alieno; sono gli occhi del bambino-delle-stelle che ci guardano dallo schermo, così come pochi anni dopo sarà l'occhio truccato di Alex in Arancia meccanica a fissarci nella carrellata all'indietro che apre il successivo film del regista. L'occhio è veicolo di piacere nelle vivaci scene di valzer durante il viaggio verso la stazione orbitante prima e la luna poi, ma sarà anche veicolo di sofferenza per il terrore dell'ignoto.
Al tema della morte, alla quale procede parallela la storia dell'uomo, alcuni critici hanno sottolineato come nel film siano presenti molte nascite e compleanni. Forse è la nascita della vita sulla terra quella che vediamo nelle sequenze del titolo; l'uomo-scimmia nasce divenendo uomo moderno con l'utilizzo dell'arma (prolungamento dell'arto); si parla del compleanno della figlia di Floyd nella telefonata che fa dallo spazio verso casa, mentre i genitori di un astronauta, in un messaggio video trasmesso alla Discovery, ne festeggiano il compleanno, con tanto di torta e di candeline; nove mesi dura il viaggio-incubazione dell'astronave e infine è la nascita di un feto stellare quella che osserviamo. Ciment parla di un "[f]ilm di metamorfosi, di fecondazioni e di nascite, [che] si conclude con un'autoriporduzione."
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