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STALKER ATTRAVERSO I TERRITORI ATTUALI |
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CONTINUITA' E PENETRAZIONE DEI TERRITORI ATTUALI ATTRAVERSO LA CITTA' | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
ORGANIZZAZIONE FRATTALE |
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ACCEDERE AI TERRITORI | ATTRAVERSARE I TERRITORI | PERCEPIRE IL DIVENIRE | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
IL PERCORSO COME MAPPA COGNITIVA | L'ABANDONO
Il tentativo di definizione e di controllo di tutto il territorio, dasempre miraggio della nostra cultura occidentale, proprio mentresembrava realizzarsi, inizia a fare acqua. Le prime crepe si sono aperteproprio nei cuori del nostro sistema, le grandi città. Quel bosco che una volta cingeva città e villaggi, dove si nascondevanolupi ed orsi, ma anche gli incubi, le fantasie e l'idea stessa dilibertà, è stato sospinto lontano dalle citta, messo nell'angolo,circoscritto ed addirittura, con un atto di clemenza, protetto. Ed eccoche quel bosco risorge, proprio li' nelle città dove i sistemi diappropriazione e di controllo del territorio sono più vecchi,fatiscenti. Nell'impossibilità del controllo totale il cemento con ilquale era stata ricoperta la terra si spacca, la terra ne fuoriesce informe nuove e imprevedibili si prepara a contendere all'uomo il dominiodello spazio, partendo dai sui stessi scarti. Prevedere l'inprevedibile,salvaguardare il divenire dei Territori Attuali abbandonandoli. L'abbandono è la massima forma di cura per ciò che è nato e si èsviluppato al di là della volontà e del progetto dell'uomo. |
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STALKER | I TERRITORI ATTUALI | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Stalker attraversa a piedi i Territori Attuali, è questo il modo individuato per essere in quegli spazi senza mediazioni, per partecipare delle loro dinamiche. Una ricerca nomade, tesa a conoscere attraversando, senza irrigimentare, omologare e definire l'oggetto del conoscere, per non impedirne il divenire. Attraversare è per noi un atto creativo, vuol dire creare un sistema di relazioni nella caotica giustapposizione di tempi e di spazi che caratterizza i Territori Attuali. Attraversare, vuol dire comporre in un unico percorso conoscitivo le stridenti contraddizioni che animano quei luoghi, alla ricerca di inedite armonie. Attraversare e far attraversare, indurre alla percezione dell'attuale perchè se ne diffonda la consapevolezza, salvandone però il senso dalle banalizzazioni del linguaggio. | Stalker, confortato dagli studi sulle geometrie complesse, ritiene chela quantità di margine rispetto alla superficie sia indice di ricchezzadi un organismo, essendo l'articolazione dei vuoti, alle diverse scale,a determinare la struttura stessa di un organismo. I vuoti,costituiscono quello "sfondo" sul quale leggere la forma della città chealtrimenti apparirebbe omogenea, informe, priva di dinamiche evolutivecomplesse e quindi di vita. | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
E' un soggetto collettivo che compie ricerche e azioni sul territorio,con particolare attenzione alle aree di margine e ai vuoti urbani, spaziabbandonati o in via di trasformazione.Tali indagini si sviluppano su diversi piani, attorno allapraticabilità, alla rappresentazione e al progetto di questi spazi danoi chiamati Territori Attuali.STALKER è assieme custode, guida e artista dei territori attuali, inqueste sue molteplici vesti si dispone ad affrontare le apparentiinsolubili contraddizioni attorno alla possibilità di salvaguardia tramite l'abbandono, di rappresentazione attraverso la percezionesensoriale, di progetto dell'instabilità e della mutevolezza di queiluoghi. |
Costituiscono il negativo della città costruita, aree interstiziali e dimargine, spazi abbandonati o in via di trasformazione.Sono i luoghi delle memorie rimosse e del divenire inconscio dei sistemiurbani, il lato oscuro delle città, gli spazi del confronto e dellacontaminazione tra organico e inorganico, tra natura e artificio. Qui lametabolizzazione degli scarti dell'uomo, da parte della natura produceun nuovo orizzonte di territori inesplorati, mutanti e di fatto vergini,che Stalker ha chiamato Territori Attuali, indicando con il termineattuale il "divenir altro" di questi spazi. L' attuale non è ciò che noi siamo, ma piuttosto ciò che diveniamo, ciòche stiamo diventando, ossia l'Altro, il nostro divenir-altro.(Foucault)Tali territori risultano difficilmente intellegibili, e quindiprogettabili, perché privi di una collocazione nel presente, e quindiestranei ai linguaggi del contemporaneo. La loro conoscienza non può cheavvenire per esperienza diretta, possono essere testimoniati piuttostoche rappresentati, l'archivio di tali esperienze è l'unica forma dimappatura dei territori attuali. |
Percepire lo scarto, nel compiere tale passaggio, tra ciò che è sicuro,quotidiano, e ciù che è incerto, da scoprire, genera un senso dispaesamento, uno stato di apprensione che induce a una intensificazionepercettiva, improvvisamente lo spazio assume un senso, ovunque lapossibilità di una scoperta, il timore di un incontro indesiderato. Losguardo si fa penetrante, l'orecchio si dispone all'ascolto. |
Intensificare la percezione, disporsi all'ascolto è questa unacondizione necessaria affinchè i territori si disvelino a chi li vuoleattraversare. Disporsi a percepire il linguaggio inconscio del mutamento, interrogare senza la pretesa di descrivere e identificare.E' trascendenza attuale, in quanto percezione inesauribile disignificati esistenti in continuo movimento.E' l'evento che sfugge senza sottrarsi. (Tiziana Villani)E' percepire lo scarto di spazi atemporali in un continuum temporele.L'obiettivo è quello di segnare una traccia del nostro contatto conquell'oggetto e con quello spettacolo, in quanto essi fanno vibrare ilnostro sguardo, virtualmente il nostro tatto, le nostre orecchie, il nostro senso del rischio, del destino o della libertà. Si tratta di depositare una testimonianza, non più di fornire delle informazioni. (Merleau-Ponty) |
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Difendere i Territori Attuali, garantirne il massimo di continuità e dipenetrazione all'interno dei sistemi urbanizzati, arricchendo evivificando la città attraverso il continuo e diffuso confronto conl'inconosciuto, così che possano aver ricovero fin nei cuori delle cittàil selvaggio, il non pianificato, il nomade. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Stalker sperimenta l'agglomerato urbano come una grande mappa cognitiva che viene aggiornata con il continuo attraversamento, di cui il disegno maculato trova evidenti analogie con le recenti rappresentazioni della mente umana,... la mente umana non è nè unità, nè una struttura organizzata in modo gerarchico: ma è un insieme di capacità separate, spesso localizzabili in zone specifiche del cervello...(G. Jervis, Fondamenti di psicologia dinamica, Feltrinelli, Milano, 1993) è interessante osservare come queste due immagini abbiano in comune un problema di pattern di localizzazione di realtà diverse che vivono separatamente qualità differenti, di cui i legami, le connessioni sono frutto di percorsi. Cogliere questa realtà presuppone misurarsi con una modalità dinamica, in movimento, un movimento capace di sezionare il disegno articolato di questo "paesaggio" in mille possibili percorsi tutti diversi tra di loro, senza mai passare per un centro. | ||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||||