Lunedì 9 Ottobre 1995

 

Ore 10.30. Sono a casa, mi sono appena svegliato. Il viaggio è finito. L'ultimo incontro che abbiamo fatto è stato forse il più imprevedibile. Un istrice, nel bel mezzo di una galleria lunga più di 4 km.

Nel film Stalker di Andrej Tarkovskij, da cui noi abbiamo tratto il nome per la nostra iniziativa, il soprannome della prima mitica guida attraverso la zona mutante è Porcospino. Forse si tratta di un semplice errore di traduzione. Quell'istrice che abbiamo incontrato questa notte forse non è altri che Porcospino che ci è venuto a salutare. D'altronde è più probabile trovare uno Stalker nel fondo di un tunnel che non un istrice.

Questa notte, usciti dal tunnel, abbiamo rimesso i piedi proprio lì dove quattro giorni prima eravamo partiti, il giro inaugurale dei Territori Attuali si è concluso, ne abbiamo tratto scarne ed imprecise descrizioni, tutto ciò che abbiamo fatto è stato camminare, essere in quei luoghi, attraversarli, legarci ai loro destini.

Ogni volta che abbiamo scavalcato un muretto o siamo entrati in un buco in una rete, abbiamo provato apprensione, ciò ha prodotto uno stato di grande attenzione verso i luoghi e verso ciò che vi succede. In questo stato abbiamo attraversato luoghi sconosciuti, anche se a volte dietro casa.

I Territori Attuali si sono disvelati, abbiamo la chiave d'accesso, sappiamo di doverci tornare per ascoltarne ancora la Voce, per cantarne le strade, per celebrarne i luoghi, ma anche per condurvi quant'altri ne sentano l'esigenza. Mi torna in mente quel verso di Holderlin "Ma là dove c'è il pericolo / cresce anche ciò che salva".

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Stalker