Sabato 7
Ottobre 1995 |
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Secondo risveglio. Siamo su di un acrocoro di tufo, il posto è una piccola Monument Valley. Abbiamo piazzato le tende su di una sella tra tre piccole cime. Qui sorgevano antiche cave di pozzolana e di tufo, siamo a due passi dalle Fosse Ardeatide e dalle catacombe di S. Callisto. Ieri sera abbiamo fatto una grande grigliata con diversi ospiti, alcuni sono rimasti, così il gruppo è cresciuto. E' arrivato Marco, il marito di Giovanna, un secondo Guido, geologo, e Silvana. Si sono aggiunti alla comitiva originariamente composta da Aldo, detto Tromba, Giovanna, Massimo Martini, che non essendo più giovanissimo torna a dormire a casa ogni sera, Piccio, in realtà Francesco, Pinocchio da Paolo, Romolo, Valerio, che è anche mio fratello, Lorenzo, ovvero me. Ieri sera c'erano a cena anche Carlotta, Cecilie, Caroline e Ilaria. Stamattina Ilaria è tornata per proseguire con noi, anche Andrea lascia il fiorino e viene con noi. Andrea mi sta suggerendo di riflettere attorno alla parola scarto, per lui è una discrasia temporale, per Tromba, con cui ne discuteva, un rifiuto. Vorrei dar maggior spazio ad una ricerca sulla etimologia della parola scarto, ma ho a cuore un'altra questione e pochissimo tempo per prenderne nota prima che si riparta. Lì dove abbiamo dormito si riunivano gli antichi cristiani per celebrare, in segreto, i propri riti, quello spazio è altro rispetto alla città di Roma da duemila anni.
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Lo schema mostra gli spostamenti compiuti da un componente del gruppo nella sua normale giornata di lavoro a Roma durante il primo giorno del giro. Gli fu richiesto di registrare tutti i suoi spostamneti che avvennero nell'arco di circa 9 ore utilizzando una Vespa 125. |
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