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Sergio Roedner

 

 

 

 

Guida alla Scrittura

 

 

 

 

 

 

 

Avviamento alla composizione per gli studenti del Dipartimento di Italiano

Della Sir James Henderson School of Milan

 

Key Stages 3, 4, 5

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Milano, 22 maggio 2010

 

 

Indice

 

Il decalogo di chi vuole scrivere bene   pag.4

Che cos’è un tema?                                         pag.6

Tipi di temi                                                      pag.6

Il tema narrativo/descrittivo/espositivo  pag.5

Il tema argomentativo                                      pag.5

La recensione                                                  pag.6

Il tema di ricerca                                             pag.6

Scrittura come processo                                  pag.6

La scrittura del tema: come cominciare pag.7

La raccolta delle idee (brainstorming)   pag.7

Scelta della tesi                                               pag.8

La scaletta (outline)                                         pag.8

La struttura della scaletta                                 pag.8

Scaletta schematica                                         pag.8

Scaletta dettagliata                                          pag.8

La scrittura del tema: l’organizzazione   pag. 9

Il paragrafo                                                     pag.9

Coesione                                                        pag.10

La frase chiave                                    pag10

Sviluppare la frase chiave                                pag.10

Collegamenti tra paragrafi                                pag.11

Dal paragrafo al tema                                      pag.11

Ordine cronologico                                         pag.11

Ordine concettuale                                          pag.9

Ordine di importanza                                       pag.9

Confronto e contrapposizione              pag.9

Scaletta per un tema di 5 paragrafi                   pag.14

Esempio di scaletta per un tema                       pag.15

Esempio di tema sviluppato dalla scaletta     pag.16

La scrittura del tema                                        pag.17

La “brutta copia”                                             pag.17

La correzione                                                  pag.17

L’introduzione                                     pag.17

La struttura dell’introduzione                            pag.17

La parte centrale del tema                               pag.18

La conclusione                                    pag.18

Conclusione-sintesi                                          pag.12

Conclusione con aneddoti                                pag.12

Conclusione-citazione                          pag.12

Conclusione problematica                                pag.12

La correzione finale                                         pag19

La presentazione                                             pag19

I quattro livelli della scrittura                            pag.20

Livello 1: esposizione                                       pag.20

Livello 2: commento                                        pag.20

Livello 3: discussione                                       pag.20

Livello 4: analisi                                               pag.21

Conclusioni                                                     pag.22

Il tema letterario                                              pag.23

Vademecum per il WL 1                                 pag.28

Vademecum per il WL 2                                 pag.29

 

Il Decalogo di chi vuole scrivere bene

 

1)    CHIAREZZA (PRIMA DI TUTTO FARSI CAPIRE!)

2)   CORRETTEZZA (SCRIVERE IN BUON ITALIANO)

3)   PERTINENZA (SCRIVERE  QUELLO CHE  RICHIEDE LA TRACCIA)

4)   QUALITA’ DEI CONTENUTI (SCRIVERE COSE SIGNIFICATIVE IN MODO INTERESSANTE)

5)   COERENZA (CAPACITA’ DI SVOLGERE UN RAGIONAMENTO, DI SOSTENERE UNA TESI E DI NON CONTRADDIRSI)

6)   VARIETA’ (EVITARE RIPETIZIONI DI CONCETTI E DI PAROLE)

7)   ORIGINALITA’ (EVITARE LUOGHI COMUNI)

8)   CONCISIONE (NON USARE QUATTRO FACCIATE QUANDO NE BASTANO TRE. REGOLA AUREA: UN PARAGRAFO PER OGNI IDEA)

9)   FINEZZA (EVITARE IMPROPRIETA’ ESPRESSIVE)

10)   INCIPIT ED EXCIPIT (INIZIO E FINE)  SIGNIFICATIVI  E ORIGINALI, SE NO E’ MEGLIO EVITARE INTRODUZIONE E/O CONCLUSIONE

 

 

 

 

 


Regola

Errori da evitare

Esempi da seguire/forma corretta

1) Chiarezza

"Nella vita tutto torna"
"L'investigatore e il suo aiutante vanno contro dei problemi, di vita o di morte, dove devono mettere i pratica le loro doti di lavoro contro una catena che tiene il loro amore per un altro"

 

2) Correttezza

un istruzione
ma non sempre però accade così
molti bambini vengono abusati

un'istruzione (femminile!)
non sempre però accade così
molti bambini vengono maltrattati

3) Pertinenza

Tema: "Le grandi scoperte geografiche"
"L'invenzione della stampa e della polvere da sparo rivoluzionarono il mondo, la prima in senso positivo, la seconda in senso negativo."

Che c'entrano le scoperte geografiche?

4) Qualità dei contenuti

"A maggio di due anni fa, quando andavo nella mia vecchia scuola, eravamo andati in gita per quattro giorni a Monaco di Baviera. Era una gita interessante. Ci eravamo stabiliti in un albergo un po' fuori dalla citta', anche perché tutti i posti che dovevamo visistare a parte qualcuno erano fuori dalla città. Eravamo partiti la mattina presto la mattina verso le sei ed il viaggio durò più o meno sei ore. Ognuna delle stanze erano per due persone e io avevo scelto di stare in stanza con una mia amica che si chiamava Alice. Eravamo arrivati per l'ora di cena, e siamo rimasti a mangiare in albergo in cui venivano serviti piatti tipici tedeschi..."

"Un pomeriggio di sole di sei anni fa, una tovaglia rossa distesa sull'erba e l'odore dei panini alla marmellata di mia zia. i capelli di mia nonna che odoravano di miele e farina dai pomeriggi passati a fare torte e biscotti..."

5) Coerenza

"Sono abbastanza d'accordo con le idee dell'autore anche se penso che la maggior parte delle sue opinioni sia sbagliata e difficile da applicare nella nostra società."

 

6) Varietà

"Recentemente ho letto un libro che mi ha colpito...Il titolo di questo libro è Lucky. Questo libro è un'autobiografia. Questa scrittrice ha scritto un altro libro..."

"Recentemente ho letto un libro che mi ha colpito...Il titolo del romanzo è Lucky. Quest'opera è un'autobiografia. L'autrice ha pubblicato un altro romanzo..."

7) Originalità

Oggi come oggi...
E' un ragazzo un po' particolare, tenero...
Comunicare quelle che sono le esigenze...
Andare in discoteca piuttosto che al pub...
Assolutamente si'!
Ormai siamo nel terzo millennio...
Da sempre...
La natura umana è egoista e ognuno pensa solo al suo interesse...
Oggigiorno si sente sempre parlare di nuove tecnologie, nuove medicine e nuove scoperte...

Ai nostri giorni...
E' una persona originale, affettuosa
comunicare le esigenze
andare in discoteca o al pub
assolutamente no!
sempre
molte persone pensano solo al loro interesse

8) Concisione

Un'esperienza significativa...è stata la partenza di mio padre, il suo trasferimento in un altro stato, per motivi di lavoro. la città in cui si è trasferito è Parigi, in Francia. 

Un'esperienza significativa...è stata il trasferimento di mio padre a Parigi per motivi di lavoro.

9) Finezza espressiva

"Comunicare alla maggior parte della popolazione le peggiori condizioni in cui dell'altra gente è situata"
"Non capisco come faccia a essere permesso"
"Fare dei lavori"
"Attraverso le epoche..."

"Far sapere alla maggioranza che gli altri stanno peggio di loro"
"Non capisco come si possa permettere"
"Svolgere, eseguire dei lavori"
"Nel corso del tempo..."

10) Incipit ed excipit

La scuola che frequento da quando avevo tre anni è internazionale e pertanto vi vengono ragazzi e ragazze provenienti da molti paesi

I figli sono come delle spugno, assorbono e apprendono facilmente tutto quello che gli viene insegnato

 

Guida alla Scrittura

 

Che cos’è un tema?

Il tema (dal greco théma) è, nel senso etimologico della parola, l’argomento che si vuole proporre, il soggetto di una discussione o di uno scritto; nella pratica scolastica è divenuto, oltre che l’argomento di un componimento scritto, il componimento stesso.

 

Tipi di temi

La parola tema in realtà rimanda a scritture diverse. E’ difficile insegnare a scrivere un tema, perché la parola rimanda a tipi di testi diversi, ognuno dei quali ha le proprie caratteristiche e convenzioni. In ogni caso, si tratta di imparare a scrivere un testo complesso di cui va elaborato un progetto. Se si impara a padroneggiare il processo della scrittura si sarà in grado di scrivere su argomenti diversi realizzando tipi di testo diversi.

 

·        Il tema narrativo/descrittivo/espositivo.

Lo scopo di questo tipo di tema è di spiegare, raccontare o dimostrare al lettore le vostre conoscenze in un certo ambito. Non richiede abilità argomentative particolari, ma dovrete comunque creare una struttura ordinata basata sui paragrafi.

 

Esempi di tracce narrative:

·        Le tue ultime vacanze estive

·        Un’esperienza che mi ha insegnato parecchio

·        La prima volta che ho avuto paura

 

Esempi di tracce descrittive:

·        Descrivi il tuo migliore amico

·        Una persona che non dimenticherò mai

·        Descrivi la casa dei tuoi sogni

 

Esempi di tracce espositive:

·        Parla di un libro che ti ha appassionato

 

·        Il tema argomentativo.

In un tema argomentativo, dovete sostenere la vostra opinione in una discussione. Dovete prendere posizione, portare delle argomentazioni a sostegno della vostra tesi, prendere in considerazione e confutare le argomentazioni opposte. Ignorare del tutto la tesi opposta indebolirebbe la vostra posizione.

Le argomentazioni a sostegno della vostra tesi possono essere esempi specifici oppure opinioni altrui che sostengono la vostra tesi. Le prove possono provenire da fonti primarie o secondarie. Le fonti primarie sono i testi su cui state lavorando o i documenti che si occupano dell’argomento. Le fonti secondarie sono le opinioni o le interpretazioni di altri sull’argomento.

 

Esempi di tracce argomentative:

·        Discuti l’utilità della pena di morte

·        Le droghe leggere dovrebbero essere legalizzate?

·        Preferiresti avere un cane o un gatto? Giustifica la tua risposta

·        Le centrali nucleari: un pericolo o una risorsa?

 

 

·        La recensione.

Il suo scopo è di dare un giudizio su un’opera, il che significa che l’opinione personale del recensore gioca un ruolo significativo. Comunque si deve mantenere un certo livello di obiettività e, come in un tema argomentativo, le affermazioni devono essere provate.

A seconda delle richieste dell’insegnante, parte del tema sarà dedicata all’analisi, parte al riassunto e parte alle vostre impressioni sull’opera recensita.

 

Esempi di recensione:

·        Recensisci il romanzo L’inventore di sogni

·        Scrivi una breve recensione di un film visto recentemente, riassumendone la trama e consigliandolo (o sconsigliandolo) a un amico.

 

 

·        Il tema di ricerca (esempio: Extended Essay per I.B.)

Presuppone una ricerca approfondita, un’accurata selezione del materiale, l’uso corretto delle citazioni e la presenza in calce di un’adeguata bibliografia.

 

Esempi:

·        I Balcani come fonte di instabilità politica in Europa

·        Le figure femminili nei Canti di Leopardi.

 

·        Il tema letterario.

Nel tema letterario si analizzano il significato e la struttura di un’opera letteraria. Questo compito è più complesso della recensione, anche se entrambi implicano una valutazione. Nella recensione di discute l’effetto e la validità complessiva di un’opera, mentre in un tema letterario si presta maggior attenzione ad aspetti specifici.

Un tema letterario si concentra su elementi quali la struttura, i personaggi, i temi, lo stile e il contesto. Può essere basato unicamente sulla vostra interpretazione, nata dalla lettura dell’opera, o essere un misto di vostre opinioni e di riferimenti a giudizi critici altrui.

 

Esempi di temi letterari:

·        Quale personaggio de I Promessi Sposi rappresenta per te un modello da seguire, e perché?

·        Don Abbondio e Fra Cristoforo sono due uomini di Chiesa che, pur avendo la stessa missione, non potrebbero essere più diversi. Analizza il rapporto che i due hanno con i deboli e con i potenti che li circondano.

·        Confronta Beatrice e Laura,  donne amate e fonti di ispirazione poetica per Dante e Petrarca

·        Per quale motivo secondo te il Decameron è stato definito “Commedia umana”?

·        Svolgi l’analisi testuale del brano (o della lirica) seguente.

 

 

Scrittura come Processo

Nella leggenda greca, la dea della saggezza, Atena, nacque, armata da capo a piedi, dalla testa di Zeus. Sfortunatamente questo è l’unico esempio attestato di sapienza istantanea. Specialmente nel campo della parola scritta, la comunicazione di idee complesse è un processo – un processo che richiede di pensare e ripensare, scrivere e riscrivere. Uno studente che sostenga di aver scritto un tema da A* all’una del mattino la notte prima della scadenza è un bugiardo o un genio.

Scrivere è un processo complesso; è un’arte che si apprende e che richiede molta pratica, e nessuna formula può garantire un buon tema. Quello che proponiamo nella sezione seguente è un modello lineare  per progettare e scrivere un tema , un processo che dovrebbe passare attraverso le seguenti fasi:

 

 

1.     Scelta dell’argomento e/o del titolo

2.     Brainstorming

3.     Scelta della “tesi”

4.     Creazione della “scaletta” (outline)

5.     Ricerca della documentazione

6.     Redazione della brutta copia

7.     Correzione

 

 

La cosa importante è tenere in mente questo semplice modello. Diventando più esperti, acquisterete anche la fiducia in voi stessi necessaria per sviluppare tecniche di studio e abilità di scrittura autonome.

 

La scrittura del tema: come cominciare.

 

·        Delimitare l’argomento.

Delimitare l’argomento in base alla traccia data. Il tema “I personaggi femminili nella Gerusalemme Liberata” vi richiede di ignorare i personaggi maschili, e certamente non vi chiede di parlare del poema in generale.

Esempi:

 

Argomento generale

Punto di vista specifico

La guerra

La fame nel mondo

L’amicizia

La guerra è davvero inevitabile?

Cosa posso fare io, in concreto, a riguardo?

Diritti e doveri di un amico

 

 

·        La raccolta delle idee (brainstorming).

Si possono trovare le idee scambiando opinioni con i compagni, oppure lavorando da soli e mettendole per iscritto. La cosa importante in questa fase è non correggere i pensieri ma scrivere qualsiasi cosa vi venga in mente sull’argomento, per quanto irrilevante o strana. La fase successiva è di fare collegamenti tra le idee e raggrupparle in sotto-argomenti, ampliando quelle che riuscite ad approfondire, poi vedere se si riescono a collocare i gruppi di idee in un qualche ordine logico, scartando quelle decisamente irrilevanti o bizzarre. Nella maggior parte dei casi finirete per avere tra le mani l’inizio di un tema – qualcosa che rappresenta un punto di vista elementare che si potrà approfondire ulteriormente e perfezionare fino a trasformarlo in un’argomentazione completa.

 

Esempio:

Traccia scelta: “Il problema del fumo”

Idee:

-         il fumo fa male alla salute (cancro ai polmoni)

-         il fumo è uno spreco di denari

-         fumo passivo: egoismo verso gli altri

-         leggi contro il fumo

-         perché si fuma?

-         Imitazione degli altri – conformismo di gruppo – ribellione alle regole – esempi in famiglia.

-         Il fumo è una droga? Sì perché crea dipendenza, no perché non altera la percezione della realtà

-         È giusto che lo Stato guadagni vendendo sostanze dannose?

-         Cosa si può fare per limitare il problema? Campagne di informazione nelle scuole…

-         Come smettere?

 

·     Scelta della “tesi”

In un tema argomentativo o di argomento letterario, è estremamente utile decidere in partenza “da che parte stare” o che tesi sostenere. Per intenderci: Siete in favore o contrari alla legalizzazione delle droghe leggere? Qual è la differenza di fondo fra don Abbondio e Fra’ Cristoforo? Il vostro tema consisterà proprio in un’argomentazione articolata a sostegno della vostra tesi, senza ovviamente ignorare le possibili obiezioni.

 

·        La scaletta (“outline”)

La scaletta può variare da un breve schema dei punti principali a un abbozzo particolareggiato punto per punto, completo di paragrafi e frasi-chiave (per la spiegazione di questi termini vedi le pagine seguenti). L’idea è di procurarvi una mappa essenziale del vostro futuro tema, tracciando un diagramma delle vostre idee per mettere a fuoco e definire meglio il vostro intento. A questo punto si può dare un titolo al tema. La scaletta indica dove cominciare e divide il compito in parti più facilmente abbordabili.

 

·        La struttura della scaletta.

La scaletta vi porterà da un’estremità all’altra del tema come una carta stradale. Dev’essere costruita in modo da non farvi perdere l’orientamento mentre scrivete il tema. Una buona scaletta farà in modo che tutto ciò che scrivete sostenga la vostra tesi, impedendovi di disperdervi su strade secondarie. Costruite la scaletta elencando tutti i punti importanti che volete svolgere nel tema. Dovete fornire un punto principale per ogni paragrafo. Cominciate con l’introduzione e proseguite logicamente, punto per punto, finché non raggiungerete la conclusione. Raggruppate le idee collegate fra loro e mettetele in ordine logico. Può essere utile numerare ogni punto, dando maggior peso ai punti principali. Fate in modo che sia chiaro perché un argomento segue un altro: ogni punto della scaletta dovrebbe collegarsi col successivo. Uno degli aspetti più utili di una scaletta dettagliata è che vi farà rapidamente capire dove ci sono delle lacune. Se non avete argomenti sufficienti, saprete di dove leggere o riflettere ancora.

 

Esempio:

Traccia scelta: “Il problema del fumo”

 

a)      Scaletta schematica:

-         il fumo è un problema serio (perché?)

-         cause: perché si comincia? (esempi in famiglia, gli amici, il gruppo, per curiosità, per ribellarsi alle regole)

-         effetti positivi (?) e negativi del fumo

-         perché è difficile smettere?

-         possibili soluzioni: prevenzione, disintossicazione

-         conclusione

 

b)      Scaletta dettagliata, con schema dei paragrafi e frasi-chiave in corsivo (per la spiegazione di questi termini vedi le pagine seguenti):

 

Introduzione:

Più che un problema, il tabagismo è una vera e propria epidemia, che ogni anno uccide oltre quattro milioni di persone, 85.000 solo in Italia.

 

Paragrafo 1:

Talvolta il fumo è una cattiva abitudine che si assorbe in famiglia, dall’esempio di un genitore…

 

Paragrafo 2:

Altre volte il fumare assolve al bisogno sociale di essere integrati ed omologati in una compagnia…

 

Paragrafo 3:

Dato che l’adolescenza è l’età della ribellione, chi fuma lo fa spesso per mostrarsi insofferente alle regole e indossare una specie di maschera (dell’indifferente, dello spavaldo, del seduttore…

 

Paragrafo 4:

Secondo i fumatori la sigaretta è un vero piacere, fonte di appagamento e di sollievo allo stress quotidiano…

 

Paragrafo 5:

Tuttavia i danni provocati dal fumo al tuo organismo sono gravi e documentati:

tumori, aborti e infertilità, danni alla bocca e alla gola, ai polmoni, alla pelle, al cuore e alle arterie…

 

Paragrafo 6:

Non bisogna inoltre trascurare i danni provocati dal fumatore a chi gli è vicino: fumo passivo…

 

Paragrafo 7:

Nonostante i danni provocati dal fumo siano ben noti e addirittura stampati sui pacchetti delle sigaretta,  smettere di fumare è assai difficile. La nicotina crea dipendenza liberando sostanze chimiche che producono piacere. Sindrome di astinenza: cattivo umore, disturbi del sonno, fame…

 

Paragrafo 7:

Il modo migliore per risolvere il problema del tabagismo è non cominciare mai a fumare! (prevenzione, campagne di informazioni nelle scuole, leggi antifumo come quella in vigore con successo in Italia)

 

Paragrafo 8:

Tuttavia anche chi è ormai vittima della dipendenza dal fumo può smettere: farmaci (gomme, cerotti, compresse), centri antifumo, attività sportive…

 

Conclusione:

Non lasciare che la tua salute e la tua vita se ne vadano in fumo!

 

La scrittura del tema: l’organizzazione.

Una volta trovate le idee, è necessario raccoglierle in una struttura formale con un inizio, un corpo centrale e una fine. Ma prima di discutere l’organizzazione del tema, dato che l’unità organizzativa non dovrebbe essere la singola frase (come purtroppo avviene ancora in gran parte dei lavori scolastici) ma il paragrafo, è opportuno soffermarci su questo argomento.

 

Il Paragrafo:

·        Coesione.

Un paragrafo si occupa di un’idea principale. Se vi allontanate da quell’idea, concludete il paragrafo e cominciatene uno nuovo. Ecco un esempio di come non organizzare i vostri paragrafi:

 

Da adulta, abitando a Thornfield, Jane apprende il segreto di una stanza nascosta che contiene la folle Berta Rochester. Non ci sono finestre, cosa che la rende oscura e disgustosa. La figura di Berta spicca nell’oscurità come una bestia irriconoscibile che “striscia e ringhia come uno strano animale selvaggio”. Questa immagine può essere confrontata a quella dell’irriconoscibile immagine allo specchio nella stanza rossa. Jane assorbe l’episodio della stanza nascosta e attende di tornare nella propria camera prima di riflettervi. Anche se Jane è innamorata di Rochester, rifiuta di venire a un compromesso con la propria morale e di diventare la sua amante. Tuttavia, proprio mentre se ne sta andando si ferma alla sua porta, ma poi prosegue. Così affronta la sfida più grande al proprio auto-controllo, ma alla fine la supera.

 

In parte, il problema di questo paragrafo è che è troppo legato al riassunto della trama. Poiché questi episodi accadono uno dopo l’altro nel romanzo, lo scrittore li ha messi nello stesso paragrafo; tuttavia non ha stabilito nessun collegamento tra di essi. Il paragrafo comincia parlando della stanza nascosta e finisce con la decisione di Jane di stare lontana da Rochester. Non c’è coesione perché lo scrittore si limita a vagare da un fatto all’altro.

Come questo esempio dimostra chiaramente, la prima cosa che dovete decidere in ogni paragrafo è l’idea principale. Una volta presa questa decisione, non dovreste mai concedervi di deviare da quell’idea dominante.

 

·        La frase chiave.

Per rendere chiaro il significato di ogni paragrafo, dovete includere una frase chiave. La frase chiave di questo paragrafo è la precedente, perché include le parole cruciali “Dovete includere una frase chiave.” Il più delle volte, la frase chiave viene per prima, e l’affermazione fatta nella frase chiave viene sviluppata e sostenuta dal resto del paragrafo. Senza una qualche forma di frase chiave, il paragrafo è alla deriva e il lettore si perde.

 

·        Sviluppare la frase chiave.

Dopo la frase chiave, il resto del paragrafo sostiene la vostra affermazione. Gli scrittori inesperti spesso non riescono a costruire paragrafi efficaci perché fanno un’affermazione senza sostenerla. Il paragrafo seguente ne è un buon esempio:

 

Jane prova sollievo nello scoprire che la signora Fairfax è in effetti una persona gentile, e che non è la proprietaria di Fairfield. Forse vuole vivere con lei da pari a pari, o forse è stanca di avere delle figure autoritarie che si occupino di lei, come hanno fatto per tutta la sua vita.

 

Lo scrittore non sviluppa l’affermazione della prima frase; invece la discussione si perde in ipotesi prive di specifici riferimenti al testo.

 

Ecco invece un esempio positivo da seguire:

 

Titolo della traccia: “Esponete sinteticamente le idee di Cesare Beccaria sulla pena di morte e sulla tortura”. Argomento del paragrafo: inefficacia e ingiustizia della tortura.

 

Nel capitolo 16° della sua opera più celebre, Dei delitti e delle pene, Cesare Beccaria condanna la tortura come pratica barbara inadatta a stabilire la verità, anzi, come la definisce l’autore, «infame crogiuolo della verità». Infatti, tra due uomini ugualmente innocenti, o ugualmente rei, il robusto e il coraggioso sarà assolto, il debole e il timido condannato. L'innocente ha tutto da perdere: se sotto gli spasimi della tortura confessa, è condannato; se resiste ha sofferto una pena ingiusta. Il colpevole, invece,  che ha resistito alla tortura ed è stato assolto, ha barattato la pena cui doveva essere condannato con una sofferenza più mite.

 

·        Collegamenti tra i paragrafi

Anche se i vostri paragrafi stannno in piedii, devono collegarsi efficacemente per produrre un’argomentazione efficace. Le transizioni tra un paragrafo e l’altro e all’interno dei paragrafi sono essenziali, perché segnalano dei cambiamenti di direzione e aiutano il lettore a seguire tali cambiamenti. Semplici parole come tuttavia, inoltre, per esempio, sebbene, mentre e infine collegano le frasi in modo efficace.

I passaggi più importanti sono quelli tra un paragrafo e l’altro. Cercate di stabilire un collegamento tra la prima frase di un nuovo paragrafo e l’ultima di quello precedente. Anche qui, una parola o una frase che li associ può essere il modo più semplice.

Le frasi devono susseguirsi in ordine logico. Se i pensieri si susseguono senza sufficienti collegamenti, il tema non avrà senso. All’interno di ogni paragrafo l’uso di collegamenti sarà altrettanto indispensabile e pressoché continuo.

Esempio:

 

Da quest’anno gli automobilisti cinesi potranno beneficiare dell’agopuntura mentre guidano. E’ stato infatti messo in vendita uno speciale cuscino elettrico, a vibrazioni, in grado di alleviare la fatica del guidatore.

Studiato da esperti cinesi di agopuntura, questo dispositivo si è già rivelato efficace nel ridurre gli incidenti stradali dovuti a una eccessiva fatica o stanchezza degli automobilisti.

Il cuscino, prodotto da una ditta di Pechino, è stato diffuso in 135.000 pezzi destinati al mercato interno. Ma già alcune aziende francesi, tedesche e americane ne hanno chiesto la licenza per produrlo e destinarlo agli automobilisti occidentali.

 

Osserviamo che tutte le informazioni riguardano lo stesso argomento: il cuscino elettrico. Notiamo poi che i pezzi sono collegati tra loro secondo un ordine di successione che, in alcuni casi, è vincolante (se invertiamo la posizione delle due frasi che compongono il primo capoverso il discorso non fila più).

Poi: alcune espressioni servono a garantire i legami tra i pezzi del discorso; per esempio "infatti", "questo dispositivo", "il cuscino", "ma". Infine: il discorso progredisce spostandosi dal piano dell’efficacia sociale e individuale (il cuscino fa bene ai guidatori e previene gli incidenti) a quello economico (si vende tanto), dalla prospettiva cinese a quella occidentale: il cuscino elettrico si sta per diffondere in Europa. Un buon testo dovrebbe presentare queste caratteristiche

 

Dal paragrafo al tema.

Strutturare il tema prima di scriverlo dà alle vostre idee un’impalcatura a cui aggrapparsi; vi permette di articolare, analizzare e chiarificare i pensieri. Organizzare le idee comprende due aspetti: decidere un criterio organizzativo per il tema, e scrivere una scaletta  che applichi quel metodo alle vostre idee.

 Ecco alcuni criteri organizzativi, da usare in alternativa a seconda del tipo di tema e della traccia proposta:

 

·        Ordine cronologico: i paragrafi separano una serie di avvenimenti in tappe principali (ad esempio: le persecuzioni antisemitiche in Italia prima dell’ascesa del fascismo; l’antisemitismo dalla marcia su Roma alle leggi razziali; la persecuzione degli Ebrei durante la guerra e la repubblica di Salò).

 Esempio:

Titolo della traccia: “L’antisemitismo in Italia”(Le frasi-chiave di ogni paragrafo sono in neretto)

 

Introduzione:

Sbaglia chi ritiene che le persecuzioni contro gli Ebrei nel nostro Paese siano una breve, dolorosa parentesi dovuta all’avvicinamento di Mussolini al nazismo, con la conseguente necessità di adottare la legislazione antisemita già in vigore in Germania. Certo in Italia non ci sono stati i pogrom e neppure la guerra dichiarata degli altri italiani contro di loro; certo durante i terribili anni della persecuzione nazista essi hanno trovato aiuto e solidarietà tra di noi più che altrove. Tuttavia la presenza del Papa e la forte influenza della chiesa cattolica hanno provocato, a partire dal Medio Evo e fino al trionfo delle idee illuministe, odiose forme di discriminazione e persecuzione ai danni degli ebrei.

 

Paragrafo 1 (Dal Medio Evo all’Illuminismo)
            La storia degli ebrei in Italia è soprattutto storia delle relazioni tra ebrei e Papato; secondo sant’Agostino, gli ebrei dovevano sopravvivere per dimostrare al mondo il loro errore e la verità dei Vangeli. Nel 1215 il 4° Concilio Lateranense prescrisse agli ebrei il contrassegno di stoffa gialla. A Roma gli ebrei erano costretti a partecipare, come zimbello della plebaglia,  a due feste popolari, o a pagare, per esserne esonerati, una forte tassa. Nel 1516 fu istituito a Venezia il primo ghetto del mondo. Era un quartiere nel quale dovevano vivere rinchiusi gli ebrei; le porte del ghetto erano chiuse al tramonto, custodite durante la notte da guardiani cristiani e riaperte all’alba, per fare entrare i Cristiani che desideravano fare acquisti o portare pegni in cambio di denaro. Il secondo ghetto fu istituito nel 1555 a Roma per ordine di papa Paolo IV.

 

Paragrafo 2 (dall’Illuminismo alla Marcia su Roma)
Negli ultimi due decenni del ‘700 la condizione giuridica degli ebrei comincia a migliorare in alcuni paesi dell’Europa occidentale. Ancora prima della Rivoluzione francese l’imperatore Giuseppe II emana il famoso Editto di Tolleranza (1781) e esonera gli ebrei austriaci dall’obbligo del ‘segno giudaico’ e dalla segregazione nel ghetto. Ne traggono beneficio anche gli ebrei che vivono in città italiane sotto la dominazione austriaca: Trieste, Gorizia, Mantova. A Trieste anzi il segno giudaico è stato abolito già dal 1738, e dal 1753 gli ebrei triestini possono abitare anche fuori del ghetto. Nel primo parlamento italiano (1861) sedevano tre deputati ebrei che avevano partecipato alle lotte risorgimentali, ma già nel 1860 due piccoli comuni, Gorla in provincia di Milano e Ostiano in provincia di Cremona, avevano prescelto un ebreo come sindaco. Il 13 ottobre 1870, dopo la presa di Roma, fu pubblicato il decreto di equiparazione per gli ebrei romani e nel novembre Samuel Alatri entrava in Campidoglio come consigliere e poi come assessore. Nel 1915, all’ingresso dell’Italia in guerra a fianco degli alleati, la coscrizione fu generale e riguardò anche gli ebrei che, come gli altri, dettero il proprio contributo: circa mille di loro furono decorati al valore.

 

Paragrafo 3 (dalla Marcia su Roma alle leggi razziali).
           
Il fascismo, almeno fino al 1938, non perseguitò apertamente gli Ebrei. L’antisemitismo fu rappresentato solo da Giovanni Preziosi e dalla sua rivista La vita italiana. Mussolini al contrario prese posizione pochissime volta sugli ebrei: dopo aver attaccato l’ebraismo mondiale definendolo “l’anima del bolscevismo”, cambiò idea, autorizzò la costituzione di un comitato Italia-Palestina e dichiarò: “L’antisemitismo non esiste in Italia…Gli ebrei si sono sempre comportati bene come cittadini, e come soldati si sono battuti coraggiosamente”. Ancora nel 1933, quando Hitler pubblicò il suo famoso proclama contro gli ebrei, Mussolini reagì incaricando l’ambasciatore italiano a Berlino, Vittorio Cerruti, di ammonirlo che l’antisemitismo avrebbe potuto sollevare contro di lui i “nemici, anche cristiani, della Germania.....

 

(E così via sino ad esaurimento dell’argomento) 

·        Ordine concettuale: i paragrafi dividono il materiale in categorie principali (ad esempio: le cause economiche delle persecuzioni razziali; le cause politiche; le cause psicologiche, ecc. ecc.)

Esempio:

Titolo della traccia: “Tratteggia brevemente le cause dell’avvento del nazismo in Germania”

 

Introduzione:

            Le cause che spianarono il successo al partito nazionalsocialista in Germania furono di ordine vario: economico-sociale, politico e psicologico. Senza il concorso di tutti questi fattori, Hitler non sarebbe mai diventato dittatore e non avrebbe spinto la Germania e l’Europa verso la catastrofe della seconda guerra mondiale.

 

Paragrafo 1 (le cause economiche):

            La Germania era stata duramente colpita nella sua capacità produttiva dalla sconfitta e gravata dall’enorme somma delle riparazioni di guerra ai paesi vincitori. La disoccupazione era alta e la grande Depressione seguita al crollo di Wall Street rese esplosiva la situazione sociale. In particolare la piccola borghesia fornì ai nazisti quell’esercito di malcontenti di cui avevano bisogno.

 

Paragrafo 2 (le cause politiche):

            Il Parlamento della Repubblica di Weimar era frammentato in numerosi partiti, cosa che rendeva difficile la formazione dei governi, e obbligò il Presidente della Repubblica a scioglierlo in continuazione e a indire numerose elezioni. La sinistra, che avrebbe potuto opporsi ai nazisti, era divisa tra socialdemocratici e comunisti, che non erano disposti ad accordarsi tra loro. Le continue manifestazioni e gli scontri di piazza produssero nei tedeschi stanchezza e bisogno d’ordine, e Hitler si presentò proprio come il garante della stabilità e dell’ordine (anche se poi agì in modo diametralmente opposto!)

 

Paragrafo 3 (le cause psicologiche):

            La Germania era uscita umiliata dalla guerra e dai trattati di pace. Hitler seppe proporre al Paese e ai militari le giuste parole d’ordine per far rinascere in loro l’orgoglio perduto e promise di riportare la Germania alla grandezza perduta. Inoltre indicò un capro espiatorio per tutte le disgrazie: gli Ebrei.

  

·        Ordine di importanza: i paragrafi sono ordinati in modo che il punto più importante arrivi per ultimo, contribuendo così all’efficacia del vostro tema. (ad esempio: spiegare le cause della Rivoluzione francese lasciando per ultima la più importante).

 

·        Confronto e contrapposizione: quando il tema richiede il confronto tra due opere, si può condurre il confronto in due modi differenti: a) dedicando la prima parte del tema all’analisi della prima opera e la seconda parte all’analisi della seconda (confronto per blocchi); oppure b) procedere confrontando in paragrafi successivi i vari aspetti delle due opere.

 

Esempio:

 Confrontate la gestione del tempo libero dei ragazzi negli anni ’50 ed oggi, e le sue implicazioni per quanto riguarda la loro maturazione e autonomia.

 

Introduzione

I ragazzi del giorno d’oggi non hanno la possibilità di sviluppare lo stesso spirito di iniziativa e fiducia in se stessi dei bambini degli anni 50.

 

Paragrafo 1: gli adolescenti negli anni 50.

Quando ero adolescente io, non c’erano società sportive che organizzassero ogni attività. Sostanzialmente potevamo contare solo su noi stessi. Un gruppo di ragazzi si trovava per strada o ai giardini per una partita di calcio improvvisata. I ruoli si decidevano in base all’abilità di ciascuno. Se non era disponibile un numero sufficiente di ragazzi, si giocava a una porta sola. Se non c’era in giro nessuno, si poteva sempre prendere a calci una lattina o giocare a bilie. Non avevamo e non sentivamo il bisogno di campi regolari, divise o allenatori.

 

Paragrafo 2: gli adolescenti oggi.

Tutte le attività dei giovani di oggi sono organizzate per loro. Per farli giocare, i genitori li iscrivono ad un’attività organizzata, che sia una società di calcio o di basket. Le gare hanno un calendario, i ragazzini devono essere accompagnati al campo e gli allenatori dirigono. I ragazzi non devono fare altro che presentarsi e seguire le istruzioni. Se non è disponibile un club di calcio, allora li si può mandare in un corso di karate, ginnastica o balletto. Quando l’attività non è organizzata o pianificata, il ragazzo spesso è senza risorse e non sa che fare. Ha il bisogno costante di qualcuno che programmi le sue attività.  

Conclusione.Questi giovani non hanno l’iniziativa e la fiducia in se stessi dei ragazzi degli anni 50.

 

 

 

 

 

 

 

 

Scaletta per un tema di cinque paragrafi

 

 

Titolo della traccia: ______________________________________________

 

I           Introduzione

A.                Frase di introduzione

B.                 Enunciazione della tesi: ____________________________________________

 

 

 

II         Svolgimento

A.     Primo argomento a sostegno (Frase-chiave):

________________________________________________________________

1.      __________________________________________________________

2.      __________________________________________________________

3.      __________________________________________________________

 

 

B.     Secondo argomento a sostegno (Frase-chiave):

________________________________________________________________

1.      __________________________________________________________

2.      __________________________________________________________

3.      __________________________________________________________

 

 

C.     Terzo argomento a sostegno (Frase-chiave):

________________________________________________________________

1.      __________________________________________________________

2.      __________________________________________________________

3.      __________________________________________________________

 

 

 

 

III        Conclusione

A.                Frase conclusiva

B.                 Riformulare la tesi: ______________________________________________

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esempio di scaletta per un tema di cinque paragrafi

 

Titolo della traccia: “I rischi dell’ andare al cinema”

 

Titolo: I rischi dell’andare al cinema

 

I           Introduzione

C.                Frase di introduzione

D.                Enunciazione della tesi: mi piace guardare i film ma preferisco guardarli a casa.

 

II         Svolgimento

D.     Primo argomento a sostegno (Frase-chiave): anche solo recarsi al cinema presenta delle difficoltà.

1.      brutto tempo

2.      lungo tragitto in macchina e difficoltà di parcheggio

3.      lunga attesa per comprare il biglietto

 

 

E.      Secondo argomento a sostegno (Frase-chiave): dover affrontare i problemi del locale

1.      problemi dei cinematografi vecchi, come la moquette maleodorante, i sedili consumati, i bagni sporchi, ecc.

2.      problemi dei cinema nuovi come le dimensioni ridotte, i rumori provenienti dalla sala accanto, ecc.

3.      in entrambi i casi i pavimenti saranno luridi alla fine del film.

 

 

F.      Terzo argomento a sostegno (Frase-chiave) Alcuni frequentatori sono fastidiosi

1.      comportamenti poco educati come correre, parlare ad alta voce, usare il telefonino

2.      il rumore e il disturbo provocato dalla vicinanza forzata con sconosciuti

 

III        Conclusione

C.                Frase conclusiva

D.                Riformulare la tesi: Preferisco guardare il film a casa dove sono comodo, al sicuro e in un ambiente pulito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Esempio di tema con cinque paragrafi.

 

Andare al cinema è rischioso

 

Paragrafo

di introduzione

 

(Tesi)

Sono un appassionato di film. Quando i miei amici vogliono sapere quale film ha

vinto l’Oscar nel 1980 o chi recitava nel ruolo di capo della polizia nello Squalo

lo chiedono a me. Tuttavia i miei amici hanno smesso di chiedermi se voglio

andare al cinema con loro. I problemi nell’arrivare al cinema, la condizione delle sale e il comportamento di alcuni spettatori sono le ragioni per cui spesso aspetto che un film arrivi in TV.

Primo

paragrafo

di sostegno

Prima di tutto, anche solo arrivare al cinematografo presenta delle difficoltà. Lasciare una casa equipaggiata di televisore e lettore DVD non è un’idea attraente in una serata umida, fredda o piovosa. E anche se le condizioni climatiche sono favorevoli, bisogna sempre guidare per mezz’ora su strade affollate, e poi affrontare la seccatura di cercare un parcheggio. E poi ci sono le code. Dopo esserti agganciato alla fine di una catena umana, ti preoccupi se ci saranno abbastanza posti, se riuscirete a sedervi vicino, e se non ci saranno i furbi che salteranno la coda.

Secondo

paragrafo

di sostegno

Una volta che siete riusciti ad arrivare alle cassa e avete acquistato i biglietti, dovrete misurarvi con i problemi del cinematografo. Se vi trovate in una vecchia sala malandata, dovrete adattarvi all’odore di muschio della moquette che viene lavata raramente. Molle fuori controllo sono in agguato nei sedili di stoffa sbiadita o di cuoio rovinato, e una buona parte dei sedili sembrano staccati o inclinati, obbligandovi a sedervi con strane angolazioni. I cinematografi doppi o quadrupli di nuova concezione hanno anch’essi i loro problemi. Seduti in un’area che è solo un quarto di quella di un cinema normale, gli spettatori spesso devono fare i conti con la colonna sonora del film proiettato nella sala accanto. Questo è particolarmente fastidioso quando l’altro film prevede inseguimenti di auto o scontri di karate mentre voi state cercando di godervi una tranquilla storia d’amore. Inoltre, che il cinema sia vecchio o nuovo, avrà comunque dei pavimenti che sembrano rivestiti di mastice. Ora della fine del film, le vostre scarpe saranno incollate a un mortale composto di coca-cola versata, cicche indurite e caramelle frantumate.

Terzo

paragrafo

di sostegno

Alcuni spettatori creano più problemi del locale. I bambini piccoli corrono su e giù per i corridoi, di solito in bande ridacchianti. I teenager cercano di fare colpo sui loro amici dialogando con gli attori, fischiando e producendo quelli che considerano rumori divertenti. Gli adulti si comportano come se fossero nel soggiorno di casa loro e fanno commenti ad alta voce sull’età delle star o sul fatto che i film non sono più belli come una volta. E le persone di tutte le età scartano rumorosamente le caramelle, appiccicano la gomma da masticare sui loro sedili e fanno cadere sul pavimenti contenitori di pop-corn o bicchieri di coca-cola. Inoltre tossiscono e ruttano, si contorcono incessantemente sui sedili, ti sfilano davanti per frequenti visite alla toilette e ti respingono a gomitate da entrambi i braccioli del sedile.

Paragrafo

conclusivo

Una sera, tornato a casa dal cinema, ho deciso che non ci sarei più tornato. Ero stanco dei problemi causati dal viaggio in auto, dallo stato dei locali e da certi spettatori. Il giorno dopo mi sono fatto installare in casa la TV via cavo. Forse ora vedo i film con qualche settimana di ritardo, ma sono più rilassato quando guardo i  successi del grande schermo nel mio comodo soggiorno. 

 

 

 

 

La scrittura del tema.

 

 ·        La “brutta copia”

La brutta copia (o minuta) è la sede in cui potete scrivere qualsiasi cosa e decidere se funziona o no. Anche se avete preparato una scaletta dei punti fondamentali, è probabile che la composizione della brutta copia del tema modifichi i vostri piani originali.  Non vi preoccupate di scrivere un’introduzione brillante. E’ meglio immergervi direttamente nel cuore delle vostre argomentazioni, scrivendo forse uno o due frasi introduttive. Una volta che saprete cosa avete detto nel tema, sarà più facile trovare un’introduzione efficace. Scrivere è un modo di pensare. Non abbiate la sensazione di dover avere tutti i pensieri perfettamente ordinati in mente prima di prendere in mano la penna. Il miglior modo di pensare al tema è scriverlo. Vedere i vostri pensieri sulla carta vi aiuta a guardarli criticamente e oggettivamente. Lo scopo della brutta copia è di produrre materia grezza, non prosa finemente articolata.

 

·        La correzione.

Mentre nella brutta copia si tende a usare le prime costruzioni grammaticali che vengono in mente, nella fase della revisione sarà necessario riscrivere parte del tema ai fini di migliorare in

Chiarezza: le frasi oscure o poco scorrevoli irritano il lettore e lo distraggono dal contenuto.

Coerenza: controllate i passaggi logici da pensiero a pensiero, da frase a frase, da paragrafo a paragrafo.

Unità: controllate tutto ciò che avete scritto per assicurarvi che contribuisca alla vostra tesi. La forza delle vostre argomentazioni sarà indebolita da divagazioni o ripetizioni.

 

·        L’introduzione.

Un tema consiste nell’approfondimento di un’idea, che deve essere definita prima di poter essere sviluppata. Poiché il materiale contenuto nel tema dovrebbe sempre far riferimento a questa tesi centrale, è necessario che lo scrivente introduca questa tesi e renda il lettore consapevole della sua importanza. L’introduzione è il luogo dove il tema deve fare una buona impressione, informando il lettore di quello che segue e incoraggiandolo a proseguire nella lettura. Nell’introduzione dovete dare l’impressione che valga la pena di leggere il vostro tema.

 

·        La struttura dell’introduzione. 

Scrivere un’introduzione non dovrebbe consistere solo nel riassumere i punti principali del vostro tema: dovete trovare il modo di aprire una discussione sull’argomento. Ci sono parecchi modi di farlo, ma un metodo semplice ed efficace usa l’analogia con un triangolo capovolto.

La vostra introduzione deve partire dal generale e andare verso lo specifico, come i lati del triangolo convergono verso un punto. Chiedetevi come la specifica questione che state affrontando nel tema si rapporti con una questione più vasta. Per esempio, se scrivete che Aspettando Godot sconvolge la concezione tradizionale di trama, potreste cominciare spiegando qual è la concezione tradizionale di trama, o discutendo le caratteristiche dell’opera di Beckett in generale.

L’introduzione non deve rivelare tutte le vostre opinioni e conclusioni, ma dare al lettore una chiara idea di quello che direte. Non dovrebbe essere né troppo breve (una frase) né troppo lunga (una pagina).

Soprattutto, non iniziate il tema con una frase tanto ovvia e generica da apparire priva di significato, come:

“I Promessi Sposi, scritti da Alessandro Manzoni, sono un romanzo molto interessante”.

 

Ecco invece  un buon esempio di introduzione:

 

Titolo della traccia: “Magro è bello?”.

 

Introduzione:

Nel corso della storia e nelle società più diverse, le donne hanno trasformato il proprio aspetto per adeguarsi ad un ideale di bellezza. Le antiche aristocratiche cinesi si fasciavano i piedi come segno di femminilità; nell’800 le donne americane ed europee si stringevano la vita a tal punto che alcune di loro riportavano lesioni interne; in alcune società africane le donne continuano a inserire dischi nel labbro inferiore, sottoponendo la pelle a continua tensione per accogliere dischi di dimensioni maggiori. Archiviate le misure generose e le curve che erano i parametri della bellezza tra gli anni Trenta e gli anni Cinquanta, gli standard attuali esaltano un aspetto tonico e snello, che esprime prestanza fisica, giovinezza e salute. Tuttavia, questa incessante ricerca della magrezza non è solo un esempio del tentativo delle donne di avere l’aspetto migliore possibile: è anche una lotta per ottenere il controllo, l’approvazione e il successo.

  

·        La parte centrale del tema.

Di solito la parte più facile da scrivere del tema è quella in cui trasformate i vostri appunti in paragrafi per sostenere la vostra tesi seguendo il particolare criterio organizzativo che avete deciso.

Se l’introduzione è un triangolo capovolto, la sezione centrale è una sequenza di paragrafi che sostengono la vostra tesi, oppure (in un tema espositivo/descrittivo/narrativo) forniscono le informazioni promesse.

  

·        La conclusione.

Se nel corso del tema non avete mai perso di vista la vostra tesi, dovreste essere in grado di scrivere una conclusione efficace con sicurezza e fiducia. Se non trovate un modo di riassumere quello che avete detto, allora non avete detto niente!

Quello che dite nella conclusione dovrebbe accordarsi con quanto avete scritto nell’introduzione: dovrebbe essere una riformulazione, ma non una semplice ripetizione della vostra tesi. Se nel corso della scrittura del tema avete cambiato idea – e questo accade sorprendentemente spesso – potreste dover riscrivere l’introduzione, per evitare che il vostro tema appaia schizofrenico.

Nella conclusione non fate mai affermazioni immotivate o che compaiono per la prima volta! Ricordate il fatto ovvio ma importante che la conclusione è l’ultima cosa si cui si sofferma il lettore. Non permettete che un tema efficace finisca in niente a causa di una conclusione debole!

Eccovi alcuni modelli di conclusione:

 

a.                  Conclusione-sintesi: molto comune, presenta un breve riassunto delle principali idee dello scritto. Es.:  

"In realtà noi non siamo in presenza di un capo dello Stato eccentrico [Cossiga], ma di un capo dello Stato con caratteristiche eversive, da lui stesso rivendicate e pubblicamente conclamate. A qualcuno piacerà così. A noi no. Ma poco conta. Conta che egli si è messo da tempo fuori dalla legge e dalla costituzione" (La Repubblica, 17.11.1991)

 

b.                 Conclusione con aneddoto: la conclusione con un aneddoto, una storia, un fatto concreto, un’immagine a effetto trae le fila dell’intero testo attraverso elementi narrativi o visivi che attirano la fantasia e l’immaginazione del lettore.  

«Il politico siciliano dice di aver capito la lezione e di aver rotto definitivamente con certe cattive frequentazioni. Eppure…Eppure si sa che ha trascorso le vacanze nel villaggio turistico gestito dalla famiglia del boss Gancemi. I bene informati dicono però che non era certo lì per curare i suoi affari visto che si trovava in compagnia di una sconosciuta bellissima che non ha mai lasciato, neanche per un momento…» (Il Mattino, 5.4.1998).

 

c.                  Conclusione-citazione: anche nelle conclusioni, è possibile usare citazioni di tutti i tipi, purché in tema con lo scritto.  

“Vorrei concludere questa discussione sul trattamento da riservare ai figli degli immigrati irregolari con le parole del filosofo Immanuel Kant: “Agisci in modo da considerare l'umanità come scopo, e mai come semplice mezzo.”

 

d.                 Conclusione-domanda (o conclusione problematica, aperta): la conclusione domanda pone al termine dello scritto interrogativi irrisolti, problemi aperti o scenari futuri. Ecco un esempio tratto da un articolo dedicato alla politica scolastica del governo:  

«…Per ora il Ministro della Pubblica Istruzione non pare intenzionato a mettere in atto iniziative significative contro la scuola pubblica e a favore della scuole privata. Anzi c’è chi dice che lascerà le cose come stanno… E se fosse proprio questo "lasciare le cose come stanno" un modo per favorire il degrado della scuola pubblica e l’inevitabile ascesa di quella privata?» (L’Indice, 2001).

 

·        La correzione finale.

Leggere il tema a voce alta dall’inizio alla fine può aiutarvi a capire se è meno coerente e solido di quello che pensavate. I difetti di una frase appaiono più chiaramente ascoltandola che leggendola. Potreste scoprire che avete lasciato una frase incompleta, dimenticato una citazione o (se state usando un computer) dimenticato di cancellare una frase.

Se avete usato un word processor, non lasciatevi trarre in inganno dall’illusione di perfezione data dalla pagina stampata. Gli errori di battitura non sono meno ‘errori’ di quelli ortografici. Anche se l’insegnante probabilmente capirà che l’errore viene dalle dita piuttosto che dal cervello, l’esperienza della lettura sarà comunque interrotta e l’errore segnato in rosso sul foglio!

Uno dei modo più efficienti di scoprire gli errori ortografici (se ne avete il tempo) è di leggere il tema al contrario, parola per parola. In questo modo voi guardate ogni singola parole, non leggete cercando il senso generale della frase.

In alternativa, trovate un amico che legga il vostro tema oppure lasciatelo da parte per parecchi giorni, poi riprendetelo in mano e leggetelo attentamente. L’unico problema con quest’iultima soluzione è che è raramente conciliabile coi tempi ristretti delle scadenze scolastiche.

 

 La presentazione.

 

Leggere un tema disordinato non è un compito piacevole. Assicuratevi che:

 

·        Il vostro tema sia visivamente gradevole

·        Sia scritto con calligrafia o a caratteri di stampa chiaramente leggibili

·        Ci sia spazio sufficiente tra le righe.

 

Per quanto riguarda i temi scritti a casa:

 

·        Usate carta bianca formato A4.

·        Scrivere a macchina o col computer è sempre preferibile. Se dovete scrivere a mano, usate carta a righe!

·        Scrivete solo su una facciata di ogni foglio.

·        Usate la spaziatura doppia, in modo che l’insegnante possa leggere e correggere il vostro tema con facilità.

·        Lasciate margini di almeno 2,5 cm. In alto, in basso e ai lati del foglio.

·        Numerate tutte le pagine.

·        Non consegnate fogli sciolti; legateli sempre insieme, con un punto, una graffetta o una busta di plastica.


I QUATTRO LIVELLI DELLA SCRITTURA

 

Ci sono quattro livelli fondamentali nella composizione di temi letterari.

 

·        Esposizione

·        Commento

·        Discussione

·        Analisi

 

Livello 1              Esposizione

 

La seguente citazione esemplifica la scrittura espositiva e fa riferimento a una discussione sui capitoli iniziali del romanzo Jane Eyre (di Charlotte Bronte).

 

“...Jane è maltrattata dalla famiglia Reed, e sebbene dipenda esclusivamente da loro per assicurarsi il sostentamento, protesta apertamente per il trattamento brutale a lei riservato...”

 

Questa è un’affermazione di tipo espositivo/narrativo: racconta la trama e di solito segue l’ordine cronologico dei fatti narrati. In un tema, una descrizione di questo genere è sostanzialmente di valore limitato e non può assicurare un voto elevato. Dimostra, è vero, che il romanzo è stato letto, ma non dà indicazioni sulla comprensione dell’importanza degli avvenimenti narrati.

 

Livello 2              Commento

 

La citazione dal tema che segue comincia nello stesso modo ma va oltre. E’ un esempio di commento.

 

“...Jane è maltrattata dalla famiglia Reed, e sebbene dipenda esclusivamente da loro per assicurarsi il sostentamento, protesta apertamente per il trattamento brutale a lei riservato... Questo dimostra che Jane sta diventando qualcosa che la società disapprova: una donna con una propria voce e proprie opinioni...”

 

In questo brano siamo passati dall’esposizione al commento. La narrazione dei fatti è integrata da commenti sul significato degli eventi. È qui che si comincia a guadagnare dei punti, ma il commento precedente è ancora limitato. Se il tema continuasse in questo modo, citando episodi e attribuendo ad essi un significato, si frazionerebbe in una lunga lista di eventi, senza che nessuno di questi venga analizzato in profondità. Perciò è a questo punto che occorre passare al terzo livello.

 

Livello 3                               Discussione

 

La discussione è un esame più approfondito dello stesso evento nel romanzo.

 

“...Quando protesta contro il trattamento che le è riservato dai Reed, Jane evidentemente compie un apprezzabile gesto di ribellione e di autoaffermazione. Ma l’enfasi nel brano in realtà non viene posta su questo, ma sulla comprensione, da parte dell’eroina, dei suoi poteri, che sono messi alla prova per la prima volta in questo episodio. (“Dove ho trovato la forza di lanciare una rappresaglia contro il mio antagonista?”) comincia a chiedersi. Quando sferra l’attacco verbale è stupita lei stessa dalla forza delle proprie parole quando la signora Reed è ridotta al silenzio e respinta (“La signora Reeds sembrava spaventata....sollevava le mani...e il suo viso era deformato da una smorfia come se stesse per piangere”).

 

A questo punto il tema si è trasformato da commento (livello 2) che è sostanzialmente una serie di osservazioni più o meno isolate su episodi del romanzo – in discussione. Quest’ultima è una sequenza di osservazioni collegate tra loro e con un unico centro di interesse.

La citazione precedente riguarda un aspetto della scena, vale a dire la percezione da parte di Jane della forza della propria personalità. C’è un significato sottinteso che il tema ha colto ed evidenziato. Se voi diceste che Jane afferma di essere stata stupita della forza delle sue parole si tratterebbe di esposizione/narrazione,  cioè voi stareste solo ripetendo quello che lei ha detto nel testo. Se il tema la lodasse o la criticasse per la sua determinazione e per il suo sfogo, questo sarebbe un commento e farebbe parte di un catalogo in cui le azioni vengono approvate o disapprovate. Invece, ciò che contraddistingue il brano precedente come discussione è il fatto che coglie un aspetto meno ovvio del testo e poi lo discute e chiarisce dettagliatamente le sue implicazioni.

Un commento può essere definito come il rapido esame di un testo seguito dal rapido passaggio all’episodio successivo, mentre la discussione richiede di ritornare sui propri passi per un esame più approfondito. Bisogna ricordare che non si può avere discussione senza commento; è una fase precedente essenziale.

 

Livello 4              Analisi

 

Siamo ora pronti per occuparci dell’analisi, che richiede di spostare la discussione in un’area più vasta.

 

“...Quando protesta contro il trattamento che le è riservato dai Reed, Jane evidentemente compie un apprezzabile gesto di ribellione e di autoaffermazione. Ma l’enfasi nel brano in realtà non viene posta su questo, ma sulla comprensione da parte dell’eroina, dei suoi poteri, che sono messi alla prova per la prima volta in questo episodio. (“Dove ho trovato la forza di lanciare una rappresaglia contro il mio antagonista?”) comincia a chiedersi. Quando sferra l’attacco verbale  è stupita lei stessa dalla forza delle proprie parole quando la signora Reed è ridotta al silenzio e respinta (“La signora Reeds sembrava spaventata....sollevava le mani...e il suo viso aveva la smorfia di chi sta per piangeva”). Lo sfogo qui prefigura il momento, prossimo alla conclusione del romanzo, in cui di nuovo ha l’indubbia soddisfazione di parlare senza freni e di dire ad un’altra persona esattamente cosa pensa di lei: è il momento cruciale in cui respinge St. John Rivers, dicendogli “Disprezzo le vostre idee sull’amore...disprezzo il sentimento falso che mi offrite, sì, St. John, e disprezzo voi quando me lo offrite.” In questo dialogo l’argomento in discussione è lo stesso della scena con la signora Reed. In entrambe le occasioni Jane rifiuta di prendere parte a una finzione dell’amore. “Io non sono disonesta” dice alla signora Reed, “Se lo fossi direi che vi voglio bene…” In entrambe le occasioni è indignata dalla supposizione del suo interlocutore che lei possa reprimere i propri sentimenti in modo disumano (“voi pensate che io non abbia sentimenti e che io possa fare a meno di un po’ di affetto e gentilezza”) dice alla signora Reed. In questo senso accettare la proposta di matrimonio di St. John River in età adulta significherebbe imprigionarsi di nuovo nella camera rossa dell’indifferenza della signora Reed subita in fanciullezza.”

 

La parte in neretto del brano precedente è un esempio di scrittura analitica. La differenza principale tra questa e il livello 3 (discussione) è che nell’analisi lo studio approfondito di un aspetto del testo (come viene effettuato nella discussione) si associa alla creazione di collegamenti con altri aspetti del testo. Perciò nell’esempio precedente vi sono sia la discussione particolareggiata della scena iniziale del libro (La signora Reed…) sia una serie di suggerimenti che collegano quella scena con altri episodi cruciali che si verificano in seguito. In questo caso, il brano con la signora Reed è usato come “trampolino di lancio” per una serie di collegamenti con altri episodi del romanzo. Non presenta i fatti in ordine cronologico (denominatore comune dei primi due livelli, esposizione e commento) – stabilisce piuttosto un proprio ordine, basato su collegamenti tematici, lavorando sulle idee, non sui fatti.

 

Altre importanti caratteristiche analitiche del brano precedente sono le seguenti:

 

a)      Non si limita a fare delle affermazioni; le tesi vengono precisate, ampliate e riformulate. Questo obiettivo viene raggiunto con parole ed espressioni di collegamento come “naturalmente…ma…in realtà…in questo senso…ecc”

b)      Il brano ha rallentato il ritmo della discussione puntando su un episodio specifico. L’episodio viene analizzato in profondità e con riferimento alle sue implicazioni più vaste per il resto del romanzo.

c)      Il brano viene elaborato con riferimenti precisi al testo, dal quale ricava citazioni puntuali. Non riporta grandi quantità di testo ma lavora a livello di singola frase; le sezioni di testo citato raramente superano in lunghezza una singola proposizione. Questo è un buon segno di vero impegno in un tema letterario – un uso felice, appropriato ed efficace delle citazioni.

 

Conclusioni

 

Ricordate, ci sono molti generi di scrittura analitica. Alcuni usano un lessico sofisticato e complesso – ma questo non è necessario, e anzi spesso è d’impaccio. Un linguaggio semplice e diretto spesso riesce ad esprimere idee complesse in modo più chiaro e significativo. Invece il progresso – o  salto – dal livello elementare narrativo/espositivo alle tecniche di analisi più avanzate è l’indicatore di una genuina abilità nell’interpretazione critica della letteratura.

 


IL TEMA LETTERARIO

POESIA

Istruzioni

1. LETTURA. Se state studiando le opere di un poeta maggiore, troverete impossibile conoscere in modo approfondito tutte le poesie comprese nella selezione. Dovreste perciò concentrarvi sulle più importanti e prefiggervi di conoscerle bene. Vi sarà richiesta  una conoscenza dettagliata di tali poesie e dovrete leggerle parecchie volte prima di poterle assimilare a dovere. Le poesie minori non dovrebbero venir ignorate, ma si dovrebbe dare loro minor importanza.

2. APPUNTI. E' essenziale prender appunti su tutte le poesie importanti che leggete. Gli appunti che prendete su ciascuna poesia dovrebbero appartenere a tre distinte categorie:

(a) Significato e motivo tematico. Si dovrebbe fare un breve riassunto strofa per strofa, assieme ad una breve nota sull'intenzione del poeta.

(b) Struttura. Si dovrebbe annotare qualsiasi caratteristica strutturale degna di rilievo: eventuale divisione in strofe, contrasti, ripetizioni...

(c) Osservazioni stilistiche e figure retoriche: Nelle poesie che leggerete si  potrà trovare qualcuna tra le seguenti: similitudine, metafora, personificazione, allitterazione, onomatopea, metonimia, sineddoche, chiasmo, sinestesia.

Prendete nota di eventuali rime e assonanze e della loro regolarità, nonché del rimo della poesia.. Annotate alcune citazioni utili per illustrare queste figure.

Studiate la canzone di Dante "Donne ch'avete intelletto d'amore" che è riportata di seguito. Quando l'avrete fatto, leggete attentamente gli appunti seguenti, osservando come sono state scritti.

Donne ch'avete intelletto d'amore

Donne ch'avete intelletto d'amore,

 i' vo' con voi de la mia donna dire,

non perch'io creda sua laude finire,

ma ragionar per isfogar la mente

Io dico che pensando il suo valore,

Amor sì dolce mi si fa sentire,

che s'io allora non perdessi ardire,

farei parlando innamorar la gente.

E io non vo' parlar sì altamente,

ch'io divenisse per temenza vile;

ma tratterò del suo stato gentile

a respetto di lei leggeramente,

donne e donzelle amorose, con vui,

ché non è cosa da parlarne altrui.

 

Angelo clama in divino intelletto

e dice: "Sire, nel mondo si vede

maraviglia ne l'atto che procede

d'un'anima che 'nfin qua su risplende".

Lo cielo, che non have altro difetto

che d'aver lei, al suo signor la chiede,

e ciascun santo ne grida merzede.

Dice di lei Amor: "Cosa mortale

come esser sì adorna e sì pura?"

Poi la reguarda, e fra se stesso giura

che Dio ne 'ntenda di far cosa nova.

Color di perle ha quasi, in forma quale

convene a donna aver, non for misura:

ella è quanto de ben far natura;

per essemplo di lei bieltà si prova.

De li occhi suoi, come ch'ella li mova,

escono spirti d'amore inflammati,

che feron li occhi a qual che allor la guati,

e passan sì che 'l cor ciascun retrova:

voi le vedete Amor pinto nel viso,

've non pote alcun mirarla fiso.

 

Sola Pietà nostra parte difende,

che parla Dio, che di madonna intende:

Diletti miei, or sofferite in pace

che vostra spene sia quanto me piace

'v'è alcun che perder lei s'attende,

e che dirà ne lo inferno: O mal nati,

io vidi la speranza de' beati."

 

Madonna è disiata in sommo cielo:

or voi di sua virtù farvi savere.

Dico, qual vuol gentil donna parere

vada con lei, che quando va per via,

gitta nei cor villani Amore un gelo,

per che onne lor pensero agghiaccia e pere;

e qual soffrisse di starla a vedere

diverria nobil cosa, o si morria.

E quando trova alcun che degno sia

di veder lei, quei prova sua virtute,

ché li avvien, ciò che li dona, in salute,

e sì l'umilia, ch'ogni offesa oblia.

Ancor l'ha Dio per maggior grazia dato

che non mal finir chi l'ha parlato.

Canzone, io so che tu girai parlando

a donne assai, quand'io t'avrò avanzata.

Or t'ammonisco, perch'io t'ho allevata

per figliuola d'Amor giovane e piana,

che là 've giugni tu diche pregando:

"Insegnatemi gir, ch'io son mandata

a quella di cui laude so' adornata".

E se non vuoli andar sì come vana,

non restare ove sia gente villana:

ingegnati, sei puoi, d'esser palese

solo con donne o con omo cortese,

che ti merranno là per via tostana.

Tu troverai Amor con esso lei;

raccomandami a lui come tu dei. 

 

    

APPUNTI

(a) Significato della poesia: 

            Stanza I  Il poeta si rivolge alle donne che hanno conoscenza dell'amore, manifestando il  desiderio di parlare con loro della donna amata, ma non in un registro stilistico alto, che non riuscirebbe a mantenere, ma in tono leggero.

         Stanza II  Un angelo celebra le lodi di Beatrice davanti a Dio. Beatrice è desiderata in cielo ma la Pietà divina consente che rimanga ancora un poco sulla terra, dove c'è qualcuno che si aspetta di perderla e che, anche se finisse all'inferno, potrebbe consolarsi col pensiero di averla vista.

       Stanza III   Effetti della virtù di Beatrice: fa raggelare i cuori villani, dona beatitudine ai cuori gentili, ammansendoli e garantendo salvezza dalla dannazione a coloro a cui parla.

       Stanza IV   Descrizione della bellezza di Beatrice: ha colorito di perla, ed è parametro di bellezza. Dai suoi occhi escono spiriti infiammati, che feriscono gli occhi altrui arrivando al cuore. Ha l’amore dipinto in viso e non la si può fissare in volto perché accecherebbe.

            Congedo: Il poeta chiede alla canzone di farsi indicare dalle donne la strada per arrivare fino a Beatrice; la ammonisce a non fermarsi con gente villana, ma  solo con donne o uomo cortese, e la prega di raccomandarlo a Beatrice.

(b) Struttura:

La poesia è una canzone di soli endecasillabi, divisa in 5 stanze, l’ultima delle quali funge da congedo. Ogni stanza è composta da 14 versi, in cui i primi otto (fronte) rimano con schema ABBCABBC, gli ultimi sei con schema CBBCDD. 

 

(c) Figure retoriche e altre annotazioni stilistiche

 Personificazione: "Pietà nostra parte difende"; "Dice di lei Amor"; “Canzone, io so che tu girai parlando…”

Iperbole: "Lo cielo, che non have altro difetto che d'aver lei"

Metafora:Gelo, agghiaccia

Lessico: Ridotto l'uso di parole di derivazione provenzale o siciliana (Temenza, bieltà), ridotti i latinismi (clama), il lessico è fiorentino.

Metro, Rime, Ritmo: Canzone tutta in endecasillabi, metro di "qualità superiore" adatto allo stile "tragico". La fronte della prima stanza presenta coincidenza tra schema metrico e sintassi, ma nella sirma le due volte non sono sintatticamente divise. Tensione presente in tutte le sirme; presenti frequenti enjambements, indice di propensione a non semplificare la sintassi in una serie di frasi brevi e coordinate.

 

 3) DALLA POESIA AL POETA.

Quando avrete completato le vostre annotazioni su ogni poesia, dovreste cercare di prendere in considerazione l'opera del poeta nel suo complesso. Gli aspetti che dovreste osservare sono le seguenti:

(a) I temi principali che ricorrono nell'opera del poeta e quali poesie li illustrano meglio.

(b) Le principali caratteristiche dello stile del poeta (p.es: uso di metafore; linguaggio quotidiano; satira; attenzione ai particolari, ecc). In questa fase non è necessario far riferimento a saggi critici (fonti secondarie) Prestate attenzione alle poesie in sé (fonti primarie)  piuttosto che a quello che altri  hanno scritto a proposito.

 

 4. SCALETTA (OUTLINE).

La  vostra scaletta dev'essere una mappa precisa e dettagliata di ciò che intendete scrivere rispondendo alla traccia (titolo) del tema. Nella colonna a sinistra scriverete i titoli delle poesie e le idee che considerate attinenti alla questione. Sulla destra, dividerete il vostro tema in paragrafi, ciascuno introdotto dalla sua frase-chiave, annotando le poesie che userete per illustrare le vostre idee.

La vostra posizione sull'argomento (tesi) dovrebbe essere definita già nell'introduzione.

La scaletta  seguente si basa sull’opera di Dante. Studiatelo attentamente, osservando come è stato scritto. 

 

TITOLO  Novità e tradizione nello stilnovismo di Dante.

TESI  Dal capitolo XVIII della Vita Nova in poi inizia per Dante il distacco dal modello cavalcantiano dell'amore angoscioso, con la serie delle "nove rime".

 

Idee e poesie utili

"Amore e 'l cor gentil sono una cosa"

"Donne ch'avete intelletto d'amore"

"Tanto gentile e tanto onesta pare..."

"Amor ch'al cor gentil ratto s'apprende..." (Inferno, canto V)

Cosa si intende per "stilnovismo"?

 

Elementi tradizionali: identificazione di amore e cuore gentile;

amore che si fa strada attraverso gli occhi fino al cuore; teoria degli spiriti;

donna angelicata; poesia della sofferenza (Cavalcanti).

 

 

Innovazioni: a partire da "Donne ch'avete..."

Introduzione (paragrafo 1).

Dopo un periodo di imitazione cavalcantiana Dante inizia nella Vita Nuova la poetica delle "nuove rime".

 

Svolgimento (Main Body)

Paragrafo 2.

Elementi tradizionali presenti non solo nelle liriche giovanili ma in tutta l'opera: dall'identificazione di amore e cuore gentile, al tema della donna angelicata, alla teoria degli spiriti: "Amore e 'l cor gentil sono una cosa", omaggio a Guinizzelli; sofferenze d'amore (nei sonetti alla maniera di Cavalcanti).

 

Paragrafo 3.

Mutamento di maniera e di stile a partire dal cap.XVIII della Vita Nuova, giustificato narrativamente con un colloquio con donne e una riflessione solitaria.


Dante 1) non parla più di ma di Beatrice;

 

 

 

 

 

 

 

2) non si rivolgerà più a  Beatrice ma a terzi;

 

 

 

 

 

 

 

3) da un amore interessato a un amore disinteressato.

 

 

 

Amor ch’al cor gentil ratto s’apprende/prese costui della bella persona/che mi fu tolta, e il modo ancor m’offende./Amor ch’a nullo amato amar persona… (Inferno, canto V)

Paragrafo 4.

Primo aspetto del cambiamento: Dante non parlerà più degli effetti che Beatrice produce soggettivamente su di lui, ma parlerà di Beatrice, della sua natura miracolosa, dei suoi effetti sull'umanità in genere ("Donne ch'avete", "Tanto gentile..."

 

Paragrafo 5.

Secondo aspetto del cambiamento: Dante non si rivolgerà più a Beatrice ma a terzi; Beatrice da interlocutrice a oggetto del discorso lasciando la precedente funzione alle donne già citate (esempi).

 

Paragrafo 6.

Terzo aspetto del cambiamento: da amore interessato (gratificato dal saluto) a disinteressato (esempi).

 

Paragrafo 7.

Anche dopo aver superato questa fase, Dante a volte scrive ancora alla vecchia maniera (esempio: canto  5°dell'Inferno).

 

Conclusione.

Importante evoluzione a cui si attiene nelle liriche più impegnate; altrove, resta l’adesione alla tradizione stilnovistica precedente.

 


Vademecum per la composizione di World Literature Assignment 1

 

Preparazione

·        Per prima cosa dovete fare un elenco di aspetti specifici che giudicate interessanti nelle tre opere di Parte 1.

·        Successivamente, dovete vedere quali aspetti compaiono in più di un’opera, o direttamente o con qualche somiglianza, per esempio personaggi che commettono o subiscono atti di violenza, episodi  che segnano una svolta nella narrazione, punti di vista politici o filosofici.

·        Scegliete due o tre di questi argomenti che collegano queste opere, restringendo le vostre possibili scelte.

·        Mettete alla prova gli argomenti scelti, esaminando in che modo, simile o differente, questi aspetti compaiono nelle opere che intendete confrontare. Verificate quanto materiale avete a disposizione. Una o due somiglianze o differenze non sono sufficienti per permettervi di scrivere un tema convincente di 1500 parole!

·        Scegliete uno degli argomenti e preparate una tabella comparativa del genere della seguente:

 

 

 

Tema della reclusione

(somiglianze e differenze)

Metamorfosi

Lo Straniero

Gregor è intrappolato nella sua stanza

Meursault non vuole farsi intrappolare dalle convenzioni sociali

Gregor è intrappolato nel corpo di un insetto

Finisce intrappolato in prigione

Prima Gregor era intrappolato in una vita che non gli piaceva

Prima viveva liberamente al di fuori dei condizionamenti.

Lo intrappolano i suoi doveri verso la famiglia

La società lo intrappola per il pericolo di contagio

Come reagiscono i protagonisti?

Tentativo di fuga, ribellione, rassegnazione

Sogni di impossibile salvezza, ribellione, rassegnazione

Conclusione

Accettazione della morte

Accettazione della morte

Con quali tecniche espressive i due scrittori svolgono questo tema?

 

 

 

·        Formulate una tesi: In che modo i due scrittori hanno affrontato il tema? Quanto è significativo nelle due opere? Per mezzo di quali fatti e con quali strumenti linguistici il tema viene comunicato al lettore? (Pensate ad esempio alla descrizione della stanza di Gregor o al comportamento di Meursault in prigione).

·        Mentre vi fate queste domande, dovreste essere in grado di notare somiglianze e differenze. È importante però ricordare che i buoni temi non si limitano a elencare somiglianze e differenze nelle opere esaminate.

·        Chiedetevi che impatto abbiano sulle due opere questi elementi in comuni. Per esempio, potreste scoprire che il tema della reclusione è presente fin dall’inizio in Kafka (ancora prima della trasformazione), mentre in Camus è solo uno dei temi del libro ed è anche conseguenza delle sue scelte.

 

Qualunque sia l’argomento scelto, dovete pensare continuamente alle scelte che fa lo scrittore e all’effetto di queste scelte. Nell’esempio precedente, la vostra tesi potrebbe essere che la reclusione di Gregor è aggravata dalle azioni degli altri, mentre in Camus sono le scelte anticonformiste di Meursault a provocarla. Quali sono gli effetti di queste due scelte diverse dal punto di vista del significato complessivo e dell’effetto dei due romanzi?

 

Una volta stabilita la vostra tesi, potete procedere a raccogliere elementi per sostenere il vostro punto di vista. Saranno questi esempi, che dovranno essere in numero sufficiente, a rendere persuasive le vostre argomentazioni.

 

Composizione

1)      Progettate una scaletta (outline) e discutetela con l’insegnante. Scadenza: prima della fine dell’anno scolastico.

2)      Scrivete la prima stesura (first draft) e discutete anche questa con l’insegnante. Scadenza per la consegna: 1° settembre 2010.

3)      Se necessario, scrivete una seconda stesura e discutetela con l’insegnante. Scadenza per la consegna: 1° ottobre 2010.

4)      In base ai suggerimenti ricevuti, scrivete la versione definitiva (scadenza 1° novembre per assignment 1, 1°dicembre per assignment 2) che deve comprendere:

5)       Rileggete attentamente l’elaborato.

6)      Compilate e firmate il foglio che vi darà l’insegnante.

 

Assicuratevi di conoscere bene i criteri ufficiali dell’IB per la valutazione di questo lavoro!

 

 

 

 

 

 

 Vademecum per la composizione di World Literature Assignment 2

 

Per il secondo scritto di Letteratura Mondiale potete scegliere tra varie alternative. In questo vademecum mi occuperò solo delle alternative possibili per gli studenti che seguono attualmente il corso di Italian A1 Higher alla Sjhs.

 

Assignment 2B: Scrittura creativa.

Scegliendo questa opzione potete cimentarvi nella scrittura creativa in relazione all’opera di letteratura mondiale non utilizzata per Assignment 1.

Potete usare la scrittura creativa in due modi diversi:

·        potete lavorare con un solo testo di letteratura mondiale.

·        Potete lavorare combinando un testo di letteratura mondiale con un altro dei dieci testi in lingua italiana del vostro programma (opzione da me sconsigliata).

 

È importante capire che questa opzione comprende un elemento creativo e un elemento critico. Lo scritto deve essere preceduto da una giustificazione critica chiamata Statement of Intent. In questa sezione dovete indicare a grandi linee e in modo conciso cosa intendete fare. Dovete anche – e questo è molto importante – spiegare perché avete scelto questo modo di rapportarvi col testo. Questo permette al lettore di sapere cosa vi ha spinto a svolgere questo esercizio creativo e in che modo il vostro lavoro metterà in luce alcuni aspetti del testo e valorizzerà la vostra comprensione dell’originale.

Infine, dovrete identificare gli aspetti stilistici dell’originale che progettate di imitare nel vostro lavoro, specialmente se intendete cambiare, aggiungere o inserire della scrittura creativa nell’originale.

Il vostro Statement of Intent dovrebbe:

·        essere incluso nel conteggio delle parole (1000-1500) prescritto per Assignment 2;

·        normalmente dovrebbe essere di circa 500 parole. Tuttavia, se intendete scrivere un brano creativo molto breve (300-400 parole) lo Statement of Intent dovrà essere più lungo per raggiungere il limite minimo di 1000 parole.

·        Dovrebbe precedere il lavoro creativo per spiegare al lettore che cosa intendete fare.

 

Suggerimenti:

·        Un editoriale di protesta contro la censura o l’esclusione di un testo dal programma scolastico.

·        Una lettera a un editore per mettere in evidenza i meriti di un’opera ancora inedita.

·        La trascrizione di un’intervista con l’autore dell’opera.

·        L’inserimento di una nuova scena, o l’aggiunta di una scena o di un capitolo alla fine del libro.

·        Lo spostamento della storia in un contesto culturale completamente diverso.

·        La creazione di un monologo drammatico o di una conversazione fra due personaggi di due opere differenti.

·        Il diario di un personaggio.

 

Assignment 2C: Studio approfondito.

Se scegliete questa opzione dovrete scrivere uno studio approfondito basato su un’opera di letteratura mondiale studiata in Parte 1, 3 o 4 del corso. Tuttavia non potete usare un’opera che avete già usato per Assignment 1. Il vostro scritto può assumere la forma di un tema tradizionale o di un commento o di un’analisi di uno o due passi fondamentali dell’opera.

Se scegliete di commentare o analizzare dei brani, questi non devono essere compresi nel conteggio delle parole ma devono essere acclusi al vostro tema al momento della consegna.

 

Gli approcci più comuni a questa opzione sono i seguenti:

·        Un tema su un’opera di letteratura mondiale. Scegliete un aspetto dell’opera, dopo averlo chiaramente definito, e discutetelo. Seguirete la forma convenzionale del tema letterario, e nella maggior parte dei casi produrrete un’argomentazione per discutere una particolare interpretazione del contenuto o della forma dell’opera.

·        Un tema analitico chiamato “Key passage exercise”. In questo esercizio individuate un brano dell’opera e discutete perché è essenziale per la nostra comprensione dell’opera, e il suo ruolo come momento di svolta nella narrazione, o punto in cui molte tematiche convergono o sono messe in luce. Potete anche confrontare due passi cruciali, spiegando la loro importanza e funzione. È opportuno scegliere dei brani brevi per questo esercizio, perché parte della vostra attenzione sarà focalizzata sullo stile del brano.

·        Un commento su un brano. In questo esercizio, lavorando normalmente con un passo di non oltre 40 righe, dovrete dapprima contestualizzare il brano, evidenziando a che punto dell’opera compare e perché l’avete scelto. Poi il vostro compito è di esaminare il brano nei dettagli, analizzando le scelte lessicali, di tono, figure retoriche che ha compiuto l’autore, e il loro effetto sul lettore.

Anche in questo caso vi si richiede di allegare una copia del brano o dei brani al vostro lavoro, sia in caso di analisi sia in caso di commento.

 

Esempi di scrittura creativa:

 

·        Un’intervista con un regista a proposito dell’adattamento al cinema di un racconto di Cechov.

·        L’aggiunta di un capitolo alla fine del racconto La signora col cagnolino.

 

Esempi di studio approfondito:

 

·        Tema dal titolo: “Discuti l’uso del paesaggio nei racconti di Cechov” oppure

·        “Il tema della malattia mentale nei racconti di Cechov”

 

·        Il seguente brano della Metamorfosi di Kafka potrebbe essere trattato in due modi diversi. Un candidato potrebbe scrivere un commento oppure trattarlo come passo chiave del racconto. Presenta un momento significativo della storia, quando il padre di Gregor ricaccia nella sua stanza per la prima volta il figlio che si è trasformato in insetto.

“Mamma, mamma,» disse Gregor sottovoce guardando su a lei. Per un momento non pensò affatto al procuratore, ma vedendo il caffè che si spandeva non riuscì a trattenere un ripetuto schiocco delle mascelle verso l'alto. All'udirlo, la madre cacciò un altro urlo e, fuggendo dalla tavola, cadde tra le braccia del padre accorrente. Ora però Gregor non aveva tempo di badare ai genitori: il procuratore, già sulle scale, ancora una volta guardava indietro, il mento appoggiato alla ringhiera. Gregor prese la rincorsa per essere certo di acchiapparlo; l'altro probabilmente ne ebbe il sospetto, perché fece un balzo di parecchi gradini e sparì, non senza gettare un «Uh!» che echeggiò per l'intera scala. Purtroppo anche il babbo, che finora aveva conservato una relativa calma, a quella fuga del procuratore perse davvero la testa: anziché rincorrerlo, infatti, o perlomeno anziché non ostacolare Gregor nel tentativo d'inseguirlo, afferrò il bastone, che colui aveva lasciato su una poltrona insieme al cappello e al soprabito, e agguantato con l'altra mano un giornale dalla tavola, pestando i piedi e agitando bastone e giornale si diede a ricacciare Gregor nella sua stanza. A nulla valse che Gregor lo implorasse, nè d'altronde le sue preghiere venivano intese; per quanto umilmente egli volgesse il capo, lo scalpiccio del babbo si faceva più forte. Per di più la mamma, incurante del freddo, aveva aperto una finestra e, tutta sporta di fuori, si premeva il viso tra le mani. Fra la strada e la scala soffiò un impetuoso riscontro d'aria, che fece svolazzare le tende e frusciare i giornali sparsi sulla tavola; alcuni fogli volteggiarono a terra. Inesorabile, il babbo incalzava lanciando fischi da selvaggio, e Gregor, ancora inesperto dell'arte di retrocedere, si muoveva lentamente. Se solo avesse potuto voltarsi, la sua camera era lì a due passi; ma temeva che la lunga giravolta facesse perdere la pazienza al babbo, nella cui mano il bastone minacciava incessantemente di calargli un colpo sulla testa o sulla schiena. Alla fine però non ebbe altra scelta, tanto più che, come notò sgomento, nell'indietreggiare non riusciva a serbare la direzione giusta; sicché, tra continui, atterriti sguardi in tralice al padre, cominciò il più velocemente possibile, ma in realtà assai adagio, a girare su se stesso. Forse la sua buona volontà apparve chiara al babbo, perché questi non solo gli lasciò compiere il movimento iniziato, ma a tratti gli venne in aiuto da lontano con la punta del bastone. Se solo avesse smesso di fischiare in quel modo insopportabile! Gregor ci perdeva la testa. Aveva già quasi compiuto l'intera rotazione, quando, sempre intento al sibilo, si sbagliò e continuò a girare per un altro buon tratto; ma quando alfine la sua testa si trovò felicemente davanti alla soglia dell'uscio, fu evidente che il corpo era troppo largo per passare.Il babbo, nel suo attuale stato di spirito, non ebbe - inutile dirlo - nemmeno l'idea di aprire l'altro battente e di lasciare, così, a Gregor sufficiente spazio. Assillato com'era dall'idea di farlo rientrare presto in camera, non avrebbe mai consentito i complicati armeggii di cui Gregor abbisognava per drizzarsi e tentare il passaggio da ritto; al contrario, come se non ci fosse più alcun ostacolo, lo spingeva innanzi raddoppiando lo strepito. Già alle spalle di Gregor risonava qualcosa che non assomigliava più alla voce di un solo babbo: non c'era proprio da scherzare, ed egli, a tutto rischio, s'avventurò attraverso la porta. Il suo corpo si sollevò da un lato e rimase bloccato nel bel mezzo della soglia, con un fianco tutto lacero, mentre sul bianco battente apparivano chiazze ripugnanti. Era immobilizzato, e non si sarebbe più tolto di lì - con le zampette che da un lato penzolavano inerti nel vuoto, dall'altro si schiacciavano dolorosamente a terra - se il babbo non gli avesse menato una gran botta, stavolta davvero liberatrice. Perdendo molto sangue si precipitò in camera; l'uscio fu richiuso col bastone, e finalmente tutto tacque intorno a lui.

Le domande seguenti vi possono aiutare a scegliere l’uno o l’altro esercizio per il brano precedente.

Analisi di un passo chiave

·        In che punto del testo si trova questo brano? Che cosa lo precede e che cosa lo segue?

·        Perché l’avete scelto come momento chiave della narrazione?

·        Quali elementi ricorrenti della narrazione appaiono anche qui?

·        In che modo questo brano si collega con tali elementi? Li porta al climax? Ripete in modo diverso eventi già successi o che si verificheranno in seguito?

·        Vi sono in evidenza dei temi particolari dell’opera?

·        Il modo in cui lo scrittore presenta i personaggi concorda o contrasta con la loro presentazione in altri punti del libro?

·        Vi sono dei particolari presentati qui che accrescono la nostra comprensione dei fatti, dei simboli o dei personaggi?

·        Riflettete su che cosa si perderebbe se questo brano non fosse presente nel testo.

 

Commento

·        In che punto del testo si trova questo brano?

·        Perché avete deciso che vale la pena di analizzarlo?

·        Molto brevemente, qual è il contenuto del brano?

·        Quali sono gli aspetti stilistici significativi di questo particolare brano?

·        Qual è l’effetto di ognuno di questo aspetti sul brano?

·        Quali di questi aspetti vi sembrano caratteristici dello stile di tutta l’opera?

 

Progettazione e composizione del vostro scritto.

 

Argomento.

Quando avrete deciso il testo che userete nel vostro scritto dovete pensare a un argomento adatto. Potete discuterne con l’insegnante che vi aiuterà ad essere certo che l’argomento è appropriato e messo a fuoco, ma l’insegnante non può assegnarvi l’argomento. Le idee devono provenire da voi.

 

Titolo.

Scelto l’argomento dovrete pensare a un titolo adatto.

 

Composizione.

7)      Progettate una scaletta (outline) e discutetela con l’insegnante. Scadenza: prima della fine dell’anno scolastico.

8)      Scrivete la prima stesura (first draft) e discutete anche questa con l’insegnante. Scadenza per la consegna: 1° ottobre 2010.

9)      Se necessario, scrivete una seconda stesura e discutetela con l’insegnante. Scadenza per la consegna: 1° novembre 2010.

10)  In base ai suggerimenti ricevuti, scrivete la versione definitiva (scadenza 1°dicembre per assignment 2) che deve comprendere:

11)   Rileggete attentamente l’elaborato.

12)  Allegate le fotocopie dei testi originali se avete scritto un commento o l’analisi di un brano.

 

Assicuratevi di conoscere bene i criteri ufficiali dell’IB per la valutazione di questo lavoro!