Nietzsche è un caso, difficile da collocare. È un filosofo
di rottura e svolge un'analisi profonda della società borghese del
suo tempo e la critica ferocemente.
Rivoluziona l'etica dell'uomo. È contro il classico. Contrappone
ai valori classici dei valori nuovi.
Filosofia dell'uomo, della sua esistenza e del suo modo di essere.
Non si deve dare un'interpretazione politica. Questa
è l'unica differenza dalla critica di Marx.
C'è stato un travisamento ed una speculazione della filosofia di
Nietzsche, attuato soprattutto dalla sorella, la quale ha pubblicato opere
postume da lei rimaneggiate. Bauer, un tedesco, ha dato ala filosofia di
Nietzsche una valenza politica. Gli scritti sono stati manipolati e Nietzsche
è stato erroneamente identificato con la filosofia del Nazismo.
Il Vattimo ha proposto di variare la dicitura "superuomo" con "oltreuomo".
I concetti dell'eterno ricordo e della volontà di potenza
sono ancora aperti alla critica. Nietzsche parla attraverso
una simbologia.
Filosofia della vita: la vita va vissuta pienamente, in tutti
i suoi aspetti.
Paragone con Schopenhauer.
Il loro punto di partenza è lo stesso, hanno la stessa lettura della
vita. Nietzsche apprezza la filosofia di Schopenhauer, ma non le sue conclusioni.
Questa vita deve essere vissuta nonostante tutto.
Nietzsche è oltre il pessimismo e l'ottimismo, è ateo, non
crede nella Provvidenza. La vita è caos, irrazionalità,
dolore. L'oltreuomo è colui che dà i propri valori
alla vita. Non è un ottimismo ingenuo. La vita non ha significati,
bisogna darglieli attraverso un'imposizione sulla vita.
La filosofia di Nietzsche è una filosofia di critica e di denuncia
alla società del suo tempo ed alla borghesia. È radicale
quanto Marx.
Differenza tra Nietzsche e Marx: Marx dà valenza politica a questa
critica, Nietzsche no.
I valori della società del suo tempo sono antivitali. Nietzsche
fa un'aspra analisi dei valori borghesi del suo tempo.
"Là dove voi vedete valori assoluti, io vedo valori umani, troppo
umani" (Ecce Homo).
I valori umani sono dettati da quegli uomini potenti che utilizzano
questi valori per la loro potenza. È una lettura non
politica ma psicologica. La voce della coscienza in realtà è
la voce degli uomini potenti sull'uomo. Lo spirito del gregge attanaglia
la società del tempo. La voce non è di Dio, ma di altri uomini.
Freud dirà che la coscienza si crea sui valori che ci sopraggiungono
dall'esterno. Svalutazione della morale del tempo (Ecce Homo).
Filosofo antisistema per definizione: le teorie si avvicendano nelle varie
opere. È un pensatore che rompe con gli schemi logici ed etici del
suo tempo. Vuole un uomo nuovo.
L'oltreuomo del Vattimo è un superuomo apolitico che rappresenti
all'umanità la necessità di ispirarsi ai valori vitali e
di accettare la vita, piuttosto che di negare i valori vitali.
Non è l'accettazione passiva spinoziana. La vita non deve essere
acccettata passivamente. La vita è caos, irrazionalità ed
anche dolore. L'analisi è identica a quella di Schopenhauer,
ma non contempla l'abbandono della vita, bensì l'imporsi alla vita.
L'uomo deve dare valori alla vita. Morte di Dio. L'oltreuomo si impone
alla vita. Accettazione orgiastica della vita nella sua materialità.
No edonismo. Bisogna stare in mezzo tra il pessimismo che porta all'abbandono
della vita ed un ottimismo facile. Bisogna godere totalmente della vita
stessa. Non ci sarà un'altra vita, l'uomo ha solo questa vita. Non
ci sono falsi ottimismi. La vita deve essere presa per il collo. I
valori possono essere l'amore sessuale, il coraggio, la forza, la fierezza,
l'inimicizia, la guerra. Dopo critica la morale.
La Nascita Della Tragedia
Accettazione orgiastica della vita. Sostituzione dei valori.
Nietzsche analizza la tragedia greca (di cui era un grande estimatore)
ed opera una distinzione tra apollineo
e dionisiaco, due modi
differenti di atteggiarsi alla vita, ispirati a Bacco ed Apollo. Baco è
il Dio della gioia di vivere e dei valori vitali. Questa distinzione equivale
al binomio ragione/istinto, finito/infinito, staticità/divenire.
Il dionisiaco è paragonato
alla musica, non contenuta in nessuna forma. L'apollineo
rimanda alle arti a forma plastica (come l'architettura). L'apollineo
tende a racchiudere tutto in forme.
L'Antica Grecia era una cultura molto ordinata ed alla sua radice vi era
lo spirito dionisiaco e non quello apollineo.
La tragedia è la voglia di imbrigliare la vita.
Nella
tragedia greca si equilibrano i due atteggiamenti; apollineo
e dionisiaco coesistono in equilibrio. La vita fluisce. La radice della
cultura greca è dionisiaca. La decadenza si ha successivamente,
al momento del sopravvento dell'apollineo sul dionisiaco. In Sofocle ed
Eschilo c'è questo equilibrio. L'eroe si impone alla vita. Dopo
incomincia la decadenza della cultura greca. Nella tragedia di Euripide
si tratta della vita dell'uomo comune, si ha dunque una svalutazione. L'uomo
comune soffre e subisce la vita.
Decadenza della cultura greca ed occidentale. Socrate
ha voluto razionalizzare la vita dell'uomo, facendo un danno. In seguito
sono venuti Platone,
il Cristianesimo e la
Religione
Giudaica (gli ebrei sono criticati poiché sono
stati tra i primi a creare la scissione tra materia e spirito, esaltando
lo spirito).
La vita deve essere vissuta attraverso l'atteggiamento dionisiaco.
L'uomo, se l'apollineo domina, non vive, ma subisce la vita.
Genealogia Della Morale
Nietzsche si interroga sulla validità della morale e la critica.
La
morale non arriva da Dio, ma dagli uomini. C'è l'esigenza
di costruire un iter della morale.
Morale dei signori: dominante
nell'antichità ed ispirata ai valori cavallereschi. Passaggio ad
una morale degli schiavi.
Come è possibile che l'uomo sia ispirato ad una morale e poi
ci sia un passaggio? All'interno della morale dei signori si muove
ance la casta sacerdotale, in minoranza, ma esistente. La morale dei signori
è
così impura. Nietzsche individua facilmente che i Sacerdoti sono
uomini e sono invidiosi della capacità dei cavalieri di vivere appieno
la vita. La casta sacerdotale è più debole e, non potendosi
opporre ai cavalieri sul piano della forza, cerca di sconfiggerli su un
altro piano. Si passa così all'invenzione di valori spirituali che
devono avere il sopravvento sulla materialità. Si passa così
dalla morale dei Signori a quella degli schiavi.
I valori non vitali prevedono la premiazione dei deboli, degli
umili, dei sofferenti, di coloro che subiscono e non vivono la virtù.
Questo passaggio è nella filosofia socratica e platonica ed anche
nella religione ebrea e cattolica.
Nietzsche fa un'analisi psicologica (che anticipa la psicoanalitica di
Freud)
del perché una religione dell'amore come quella cristiana si sia
manifestata con atteggiamenti in direzione opposta di cristiani. Dalla
religione dell'amore è diventata una religione dell'odio e della
violenza. Introspezione psicoanalitica e psicologica. Lo spirito di risentimento
che accompagna i Cristiani da sempre (eterni frustrati, vorrebbero qualcosa
ma vi rinunciano) è nei confronti della vita e di chi riesce a realizzare
qualcosa che loro vorrebbero ma non possono realizzare. Principio
della negazione ("La Volpe L'Uva"). Il Cristiano non riesce
a godersi la vita. La frustrazione esce fuori attraverso la violenza
su chi invidiano. Religione della morte. I Cristiani sono uomini
risentiti e frustrati.
L'Anticristo
Nietzsche si scaglia contro il Cristianesimo ma salva la figura
di Cristo.
I Cristiani rappresentano la negazione di Cristo.
Essi sono andati contro tutto quanto Cristo rappresentava.
Contrapposizione morale degli schiavi/morale dei signori. Quando l'apollineo
prende il sopravvento si cade nella morale degli schiavi e nella decadenza
dei valori. Trasvalutazione dei valori.
L'uomo è carne. Bisogna invertire i valori e tornare ai valori vitali
degli antichi.
Nietzsche si definisce come il primo degli immoralisti.
"Io non sono un uomo, sono dinamite". Nietzsche sostiene che razionalizzare
la vita sia un tentativo di mistificarne la caoticità, conferendole
valori consolatori. Nietzsche non era amorale. Nietzsche ritorna ai valori
antichi che fanno sì che l'uomo si possa imporre alla vita. È
il primo immorale nella storia, non amorale. L'oltreuomo rappresenta
l'umanità futura, che dirà sì alla vita.
Problema della morte di Dio. Filosofia atea. Nietzsche
indica la morte di Dio, spiega come e perché muore. La morte è
legata all'avvento dell'oltreuomo. Senza l'uccisione di Dio non
c'è l'oltreuomo.
Per Nietzsche Dio è la prima di tutte le menzogne create
dall'uomo per accettare il caos e l'irrazionalità della vita.
Dio si rende garante del senso della vita, di una vita oltre la morte.
Accettazione per una vita che rileggiamo attraverso valori assoluti che
non sono offerti dal caos.
Dio: prima menzogna dell'aldiqua che permette di credere nella menzogna
dell'aldilà. L'uomo nuovo, per nascere, deve uccidere Dio. Uccisione
della menzogna. Bisogna vivere all'insegna di uno spirito dionisiaco. Le
certezze dell'uomo, in realtà, non sono tali.
La Gaia Scienza
Teoria dell'uomo folle. L'uomo folle è colui che porta l'annuncio
della morte di Dio, il filosofo, Nietzsche stesso.
Zarathustra incarna il profeta, il filosofo che vede più avanti
e trova impreparata l'umanità.
"Togliete all'uomo Dio ed adorerà un asino" (Così
Parlò Zarathustra). Anche senza l'idea di Dio l'uomo tende
a credere. I positivisti
credevano nel Dio/scienza, i socialisti nella comunità. Sono rappresentazioni
simili a Dio. L'uomo è vigliacco e non sa vivere senza certezze.
I nuovi atei sostituiscono all'idea di Dio un altro valore. L'uomo non
è capace di vivere senza valori e senza certezze.
Gli uomini che ridono alla visione dell'uomo folle sono coloro che si dichiarano
atei
ma senza aver vissuto il dramma della morte di Dio. Questi
uomini non hanno coscienza della portata dell'annuncio, che infatti non
crea conflitto in loro. L'uomo, di fronte alla morte di Dio, è come
un bambino che perde i genitori.
Ci sono spunti in cui il superuomo è indicato come un uomo solo,
altri in cui può essere visto come un popolo, altri in cui è
interpretabile come tutti gli uomini.
Nietzsche usa similitudini che indicano la scomparsa di punti di riferimento.
L'uomo è sconcertato di fronte alla morte di Dio. Non ha più
punti di riferimento, è in balia di se stesso.
Non esiste qualcosa che ci purifichi. Dobbiamo noi diventare Dei
e passare da uomo a superuomo. Il superuomo arriva
troppo presto. Non è ancora il suo tempo.
Superuomo: uomo che attraverso la volontà di potenza crea valori
nuovi da dare alla vita. Volontà di potenza:
espressione dell'amor fati, amore per la vita e per il destino. Si arriva
partendo dall'analisi di Schopenhauer della vita ricca di dolori.
L'uomo si impone alla vita e le dà significati sempre nuovi. Il
superuomo si realizza attraverso la volontà di potenza.
Nietzsche non dice cosa sia la volontà di potenza.
Dicotomia accettazione/imposizione della vita. L'uomo impone i valori che
vuole alla vita. È una sfida ad una vita senza significati, ma a
cui il superuomo dà significati. Si comportano così tutti
gli uomini del futuro, o uno solo, o solo un popolo. L'uomo è
una corda tesa tra la bestia e il superuomo.
La critica del Vattimo è più approfondita e pone l'accento
su come sia impossibile interpretare definitivamente l'idea di oltreuomo.
Non bisogna applicare un'etichetta politica. L'oltreuomo vive la vita in
prima persona, con la coscienza che non c'è nulla d'altro. Dio
è la più grande delle menzogne dell'aldiqua che produce la
menzogna dell'aldilà.
Il tramite tra l'uomo ed il superuomo è un concetto dibattuto dalla
critica e dalla storiografia. Ci sono frammenti postumi.
Nietzsche ha dato due accezioni: - il nichilismo
inteso come negazione della vita e tipico delle correnti platoniche e cristiane;
- il nichilismo inteso
come stato esistenziale dell'uomo moderno che, dopo essersi illuso per
millenni, si scontra con la dura realtà.
La vita non è positiva, ma caos. Ci sono illusioni create dall'uomo.
La sofferenza è legata alla mentalità ed alla cultura cristiana
e cattolica.
Cosa impedisce all'uomo moderno di uscire dal nichilismo? Quando
l'uomo si rende conto che la vita non porta con sé valori metafisici,
allora la vita non ha senso. Questa è un'equazione ingannevole perché
non permette la sostituzione di valori nuovi a quelli vecchi. La vita ha
valori che l'uomo può dare ad essa attraverso la volontà
di potenza. L'uomo soffre e non pensa ad altri valori o ne trova altri
trascendenti. L'uomo che non crede a queste menzogne è già
ad un inizio.
Il nichilismo attivo ed estremizzante è la condizione per
il passaggio da uomo ad oltreuomo. L'uomo deve dare in prima
persona nuovi significati alla vita. Alla vita viene dato un senso dal
superuomo attraverso la volontà di potenza.
Separazione nichilismo attivo e passivo. Radicalizzazione del nichilismo
attivo. Nietzsche si definisce il primo nichilista della storia.
L'eterno ritorno, con la volontà di potenza
e l'oltreuomo, è uno dei concetti più dibattuti. Richiamo
Leopardi/ Nietzsche.
L'eterno ritorno è il modo di interpretare il tempo propostoci da
Nietzsche. Il tempo procede circolarmente e non in maniera rettilinea
come la concezione classica cristiana ci insegna. Concezione
edipica del tempo: è un figlio che divora continuamente il padre
ed è divorato continuamente dal figli. Il presente viene sacrificato.
Proiezione verso il futuro. Il presente è dato dall'attimo: momento
sacrificale. Il futuro è destinato ad essere divorato da un altro
futuro. Nietzsche mira a vivere il presente.
Ribaltamento della concezione del tempo, da rettilinea a circolare. Rivalutazione
esistenziale. Il tempo circolare fa vivere il presente.
Il tempo ritorna identico a se stesso. Questo tempo è esclusivo
della figura dell'oltreuomo. Chi vive frustrandosi è
spaventato da questo, l'oltreuomo non è spaventato dal sapere che
tutto ciò che ha vissuto può tornare. Interpretazione delle
scuole greche.
Immagine di Zarathustra e di un nano che scalano una montagna. Solo il
superuomo può intendere il tempo circolare. Il nano è colui
che pungola e tiene vivo il dibattito. La via della filosofia è
una via faticosa. Quando i due arrivano di fronte ad un portone, Zarathustra
si rivolge al nano. Ci sono due facce e due sentieri. La porta è
il presente ed i due sentieri mai percorsi del tutto sono il passato ed
il futuro. Senso dell'eternità. Passato e futuro convergono nel
presente, ovvero nell'attimo, nome della porta.
Il nano taglia l'argomento semplicisticamente. C'è una visione nella
visione: a Zarathustra viene istintivo lanciare un consiglio in una situazione
difficile. Il serpente è a forma di cerchio e rappresenta il tempo
circolare. L'uomo è soffocato dall'idea dell'eterno ritorno. L'oltreuomo
vive la vita, liberandosi dall'orrore dell'eterno ritorno.
Ci sono spunti e momenti in cui Nietzsche sembra proporre una teoria di
un tipo, che però, poi, sembra totalmente diversa.
Il cosmo è strutturato in modo tale che tutto ritorna. La dimostrazione
scientifica è basata sul fatto che, essendo l'Universo
infinito e gli elementi che lo compongono finiti, le combinazioni di questi
si ripeteranno. Ci sono momenti in cui pare voler proporre
l'eterno ritorno come un concetto limite.
L'uomo che vive come oltreuomo è portato a vivere come
se tutto dovesse ritornare. Interpretazione cosmologica/etica.
L'oltreuomo che vive appagandosi deve dare per scontato che il tempo ritorni.
Per il Vattimo il tempo rettilineo è inteso in modo edipico. La
critica si dibatte ancora.
Non si deve prescindere dal fatto che l'eterno ritorno viene ad essere
una condizione indispensabile per l'esistenza dell'oltreuomo. Si vive all'insegna
dell'eterno ritorno. Realisticamente o no tutto può tornare.
L'oltreuomo vive il presente in modo appagante. Non
ci sono proiezioni nel futuro. Vivendo il presente si appaga totalmente
e quindi non ha paura dell'eterno ritorno.
I 3 concetti imprescindibili sono l'eterno ritorno, la volontà di
potenza e l'oltreuomo.
L'eterno ritorno è una condizione sine qua non dell'esistenza
dell'oltreuomo. Interpretazione del Vattimo. Conta vivere in modo appagante.
Il presente, nella concezione edipica del tempo, è mangiato.