LA RECONQUISTA SPAGNOLA
Durante tutto l'alto Medioevo, il Mediterraneo era rimasto sostanzialmente un lago Arabo-Bizantino. Nel corso del secolo XI, viceversa, la situazione si modifica radicalmente con le imprese delle Repubbliche Marinare Italiane in Sardegna, nelle Baleari e nei mari dell'Africa. Già nel secolo IX, a ridosso del Califfato Arabo di Cordova, si erano costituiti dei piccoli stati Cristiani, quali la Marca Spagnola, fondata da Carlo Magno al di là dei Pirenei, ed il Regno delle Asturie. Col passare del tempo, dopo lotte incessanti fra Cristiani e Musulmani, questi staterelli avevano ceduto il posto a Regni ben più importanti ed organizzati quali i Regni di Castiglia e di Leon, del Portogallo, della Navarra, la Contea di Barcellona, il regno di Aragona, assorbiti tutti da incessanti lotte reciproche e da guerre interminabili contro i Califfi di Cordova. Ai primi del secolo XI quel generale moto di Riconquista Cristiana, che abbiamo visto verificarsi in tutto il Bacino del Mediterraneo, guadagna anche la Penisola Iberica dove il Regno di Castiglia si pone alla testa della lotta contro i Musulmani. Nel 1085 i Castigliani si impadroniscono già di Toledo d portano i loro confini al corso dei fiumi Tago e Duero. Pochi anni dopo il famoso guerriero Rodrigo Diaz de Bivar, il Cid Campeador, riesce a strappare ai Mori la grande città marinara di Valencia, confinando l'Impero Omeiade in uno spazio sempre più ristretto della spagna Meridionale. E la nascente poesia volgare Spagnola consacrerà negli anni seguenti il ricordo della sua prodezza con la grande opera "Cantar de mio Cid" che rappresenta il primo esempio di letterattura cavelleresca Spagnola. Ai primi del Secolo XIII, una metà della penisola Iberica si trovava in mani Cristiane, divisa in quattro maggiori stati, relativamente potenti ed estesi nel territorio: il Regno di Castiglia (comprendente il Regno delle Asturie e quello del Leon), il Regno di Navarra, il regno del Portogallo e quello di Aragona, sviluppatosi nella Contea di Catalogna. Di questi stati, il più povero ed il meno importante era il Regno di Navarra, chiuso nelle montagne dei Pirenei e stretto tra due potenti Stati, come quello di Castiglia e quello di Francia, che gli inibivano ogni possibilità di espansione. Il Regno del Portogallo, nella parte più Occidentale della penisola, aveva avuto un impulso tutto particolare da che l'aiuto dei guerrieri Cristiani della II Crociata gli aveva permesso di impadronirsi del porto di Lisbona. D'allora esso infatti aveva sviluppato tutta una intensa attività commerciale e marinara che portava già nel secolo XIII i marinai ed i trafficanti Portoghesi dalle foci del Tago e del Duero ai porti d'Inghilterra e delle Fiandre. Maggiore espansione territoriale e maggiore importanza erano però venuti ad assumere i Regni della Catalogna e dell'Aragona. La stessa conformazione del suolo, arido e povero di frutti, dal clima rigido ed incostante, dagli orizzonti sconfinati a perdita d'occhio, il carattere della popolazione, sobrio, bellicoso, avvezzo alle fatiche ed ai disagi, sembravano fare della Castiglia un paese di conquistatori e di soldati, tendente ad espandersi dalle sue isolate pietraie dei suoi altipiani verso le terre lussureggianti delle coste meridionali dell'Atlantico, ancora nelle mani dei Califfi di Cordova. Dopo la grande offensiva promossa da Innocenzo III, e la vittoria di Las Navas de Tolosa, i Castigliani, nei decenni seguenti, avevano continuato la loro avanzata sotto la spinta del grande Sovrano Ferdinando III (1217-1252). Allora essi conquistarono la Murcia aprendosi per la prima volta un varco verso il Mediterraneo, assoggetando l'andalusia ed impadronendosi anche di Cordova, mentre i Califfi Musulmani si riducevano al solo possesso del Regno di Granada. Destino diverso aveva invece avuto l'Aragona, il cui Regno si avviava decisamente a diventare una grande potenza marittima. Affiancando i Normanni prima ed Enrico Vi poi, i Catalani avevano già respinto dal Mediterraneo Occidentale i Musulmani. Alleato di Innocenzo III e Ferdinando II, Re Pietro II d'Aragona partecipava alle lotte di successione dell'Impero Germanico, aiutando lo Svevo ad affermarsi nel Regno di Sicilia contro Ottone IV di Brunswick. Successivamente l'avveduto e lungimirante Giacomo I (1213-1276) conquistava le Isole Baleari e si impadroniva del regno di Valenza. Mercanti, navigatori, pirati Catalani, entravano da allora in gara con gli Italiani delle grandi città marinare, come Genova e Pisa, nel Meditarreneo Occidentale. Si gettavano così le fondamenta per quel grande dominio marittimo che l'Aragona avrebbe sviluppato nel corso dei secoli XIII e XIV.