NCC 1701-B: L'ENTERPRISE DIMENTICATA
 LA SFORTUNA ESISTE?

Una domanda simile potrebbe essere considerata ridicola in questi illuminati tempi d'alta tecnologia e continue e stupefacenti scoperte. Eppure sotto sotto chi tra noi non ha i suoi piccoli rituali portafortuna? Certo, la maggior parte delle volte sono considerati come sistemi per alleviare lo stress o metodi di lavoro peculiari, magari come piccole innocue manie; ma la vera motivazione è che, ammettendolo o no, in cuor nostro crediamo alla iella, per usare un termine terrestre.

E sempre per usare parametri umani, di questo sono certo mi scuserete poiché appartengo a questa razza, una tra le categorie più superstiziose è sempre stata quella dei marinai e quindi per riflesso lo è attualmente la Flotta Stellare, cioè la formale erede degli antichi solcatori delle acque.

Faccio questo preambolo perché l'esistenza della sfortuna, o meglio: il credere che esista è l'unico modo per spiegare il destino della terza nave federale battezzata Enterprise.

Varata presso i cantieri orbitali terrestri in data stellare 9715, doveva essere la prima nave stellare di classe Excelsior ad incorporare tutte le modifiche previste dal "programma d'aggiornamento e rivalutazione" ideato dalla flotta stellare dopo il primo decennio d'attività di questo tipo di vascello. Inoltre sarebbe stata la prima grande nave capitale varata dopo la conferenza di Khitomer, così agli occhi del Comando di Flotta doveva mostrare a tutte le potenze rivali che sebbene votata alla pace, la Federazione era sempre pronta a difendersi. Proprio per questo fu deciso di dare il massimo risalto mediatico alla sua costruzione e, soprattutto, al suo varo.

Per battezzare il nuovo gioiello della flotta serviva un nome famoso, che ispirasse stupore e fosse conosciuto in tutto lo spazio conosciuto, fu così deciso d'approfittare del ritiro dell'Uss Enterprise A, avvenuto pochi mesi prima, per battezzare con quel nome la nave in via di completamento.

Gli ammiragli non vedevano l'ora di mostrare all'universo il loro nuovo e potente giocattolo, così presero la decisione di accelerare al massimo i lavori di costruzione ed organizzarono per la prevista data del varo una sfarzosa festa, cui avrebbero partecipato rappresentanti diplomatici stranieri, politici federali influenti oltre ai maggiori network, tutti riuniti per ammirare lo stato dell'arte della tecnologia federale, il tutto mentre il leggendario capitano James T. Kirk ed i suoi ufficiali passavano simbolicamente la fiaccola al nuovo equipaggio, il tutto in diretta, naturalmente.

Purtroppo, come spesso accade, i migliori piani non reggono l'impatto con la realtà. Una serie di piccoli incidenti creò un effetto a cascata che ebbe come risultato lo slittamento di almeno un paio di giorni del completamento della nave. Ora, di norma si sarebbe semplicemente posticipato il varo fino alla fine dei lavori, questa volta però si decise in modo differente. La cerimonia era stata preparata con cura ed annullarla avrebbe fatto fare ai capi una pessima figura, oltre che gettare dei dubbi sull'affidabilità della nuova nave, inoltre si trattava di sistemi che erano vitali solo in vere e proprie missioni, non nel comodo e facile giro del sistema solare che era stato programmato, perciò si decise di procedere lo stesso con il varo, con la certezza che non sarebbe potuto succedere nulla.

La storia, come oramai tutti sanno, ci dice che quel fatidico giorno invece successe di tutto. Inutile ricapitolare qui quei tragici ma eroici eventi, basta solo ricordare che da quel momento la più avanzata nave della flotta stellare, gioiello dell'ingegneria federale, fu conosciuta come il luogo ove morì il capitano Kirk; proprio un inizio non male, vero?

Dopo l'inizio infausto, trasmesso in tempo reale in quasi tutta la Federazione, la nuova Enterprise rimase tre mesi ferma alla base McKinley, così che le varie commissioni d'inchiesta potessero completare il loro lavoro.

Se da una parte si può comprendere la volontà del comando e delle autorità civili, nel fare luce su quello che era successo al capitano Kirk; dall'altra lo scrutinio minuzioso di tutto quello che era avvenuto, delle vite private e professionali del vario personale ed il continuo scrutinio pubblico, resero la vita un vero inferno per l'equipaggio, infatti, molti dei suoi membri chiesero il trasferimento ad altri incarichi, ma soprattutto il capitano dovette subire la parte peggiore dell'investigazione.

Famose le sue parole, riportate ai giornalisti della EBC (Earth Broadcasting Company) appena uscito dall'ultima seduta della commissione d'inchiesta:

"Non so cosa si cerchi, la verità, un capro espiatorio o se semplicemente non si riesca a farsene una ragione di questa atroce perdita... io di certo non ci riuscirò mai, ma quello che il sottoscritto e soprattutto il mio equipaggio abbiamo dovuto subire è qualcosa d'indegno della Federazione."

Certo queste pesanti parole scossero l'opinione pubblica ed il Comando di Flotta, quest'ultimo ovviamente non poteva esonerare Harriman dal comando, giacché le varie indagini indipendenti lo avevano scagionato da ogni accusa d'incompetenza e la libertà di parola è un diritto di cui anche i membri della Flotta stellare usufruiscono. Di certo però non si fece molti amici nelle alte sfere, in cui militavano, cosa abbastanza naturale data la sua importanza, molti amici e conoscenti di Kirk.

Purtroppo le tribolazioni per questa nave ed il suo equipaggio non erano finite, anzi erano solo all'inizio.

A differenza delle omonime navi che la precedettero o la seguirono, questa non ebbe lo stesso stuolo di personale pronto a fare qualsiasi cosa per esservi assegnato, anzi risultò che un cospicuo numero d'ufficiali rifiutò incarichi su questa Enteprise e le richieste di trasferimento da questa erano, in percentuale, tra le più numerose dell'intera Flotta Stellare.

Questi due fatti possono essere spiegati in vari modi; da una parte il timore per la propria carriera, infatti, non era molto salutare servire su un vascello non proprio nelle grazie del Comando, dove durante la sua prima missione era morto uno tra i più famosi capitani della Flotta Stellare e che era diventata operativa solo dopo mesi di minuziose e snervanti indagini. Inoltre la serie di modifiche che doveva testare, non si rivelarono quella manna dal cielo che i suoi ideatori s'aspettavano.

Si trovarono difetti ed incompatibilità, a volte piccoli ed a volte pericolosi, ma mentre in un'altra occasione questi sarebbero stati presi come una normale routine, visto il ruolo di nave prova che l'Enterprise aveva, "Qui ogni difetto era preso come un fatto personale, ogni malfunzionamento è un duro colpo al morale, ogni incidente una tragedia interiore." Così riporta nel suo diario l'ufficiale medico capo, dando molto risalto alle profonde cicatrici che l'incidente del varo e le successive accuse avevano avuto su tutto il personale.

Come detto in precedenza i miglioramenti alla classe Excelsior, che erano la ragione d'essere della nave, non furono il successo sperato. Questo fu dovuto solo in minima parte ad errori nella progettazione, mentre giocarono un ruolo chiave i mutamenti galacto-politici post-Khitomer e la nomina di nuovi ammiragli al Comando di Flotta.

Ai primi è dovuto un generale abbassamento della tensione ed una ridotta necessità, da parte della Federazione Unita dei Pianeti, di un grande numero di navi tecnologicamente avanzate in grado di combattere, inoltre cresceva il desiderio di spostare fondi dalle spese militari a quelle civili, in modo da poter riscuotere il famoso 'dividendo della pace' che i vertici politici avevano promesso; così fu deciso di rallentare il programma di modifiche ed aggiornamento delle Excelsior, così da poter risparmiare preziose risorse.

Il nuovo ammiragliato risultò invece propenso a considerare il tipo Excelsior migliorato una perdita di tempo, infatti vari studi avevano dimostrato che ulteriori aggiornamenti di questo tipo di nave sarebbero stati molto più laboriosi e costosi, poiché i nuovi sistemi e la nuova architettura interna rendevano più difficili le modifiche. Perciò, trovandosi in periodi di ristrettezze di fondi, molti pensarono d'abbandonare quel costoso ed ormai inutile programma, optando invece per successive e continue modifiche dei vascelli più recenti man mano che le tecnologie avanzavano e di progettare, quando si sarebbe ritenuto necessario, un intera nuova classe di navi che in seguito le avrebbe sostituite. Naturalmente il dibattito tra i fautori delle modifiche e quelli della nuova classe di navi fu aspro e combattuto, dozzine di studi furono commissionati non riuscendo però a dare una risposta chiara sulla direzione da prendere. Intanto il programma d'aggiornamento continuava, anche se a ritmo molto ridotto, fu infatti impostata ed in seguito varata la seconda Excelsior migliorata: l'Uss Lakota.

È curioso da far notare, ma i continui ritardi, i vari studi e test, alla fine ridussero di molto i risparmi che la flotta sperava d'ottenere, come dire l'ironia del destino.

Certo, la storia di questa nave non fu solo costellata da infausti avvenimenti, nella sua carriera trentennale non venne mai meno ai suoi doveri, compì missioni esplorative, umanitarie e di combattimento, senza mai deludere. Però a differenza delle sue omonime non si distinse mai in modo straordinario, fece quello che le era chiesto e basta, non riuscì mai a togliersi la fama di "Tomba di Kirk", come tutti l'avevano poco amichevolmente soprannominata. Come si può evincere dalla lettura dei vari diari, nella schiacciante maggioranza dell'equipaggio c'era un atteggiamento fatalistico come di pacata rassegnazione a questa situazione di 'paria' .

All'inizio domandai se la sfortuna esisteva, se i marinai dopo tutti questi secoli di progresso tecnico e culturale nel loro intimo erano rimasti gli stessi esseri superstiziosi che erano all'inizio dei tempi, quasi tutti diranno no, alcuni annuiranno, divertiti a quel pensiero; ma altrimenti come si potrebbe spiegare il fatto che questa nave, le sue imprese (che seppur non eclatanti furono molte ed importanti) e soprattutto il suo equipaggio, tendono ad essere dimenticate dai vari storiografi? Ben poche sono le citazioni al merito nei vari annali o edifici, borse di studio ed altre forme di riconoscimento postumo con il nome di uno dei membri di questa misconosciuta nave. Se non è un'atavica ed inconscia superstizione che porta a rimuovere il ricordo di questo vascello e della sua storia, cosa potrebbe essere la causa?

Forse la delusione per gli scarsi risultati ottenuti, rispetto le enormi speranze che erano state riposte?

Magari il senso di colpa, per aver ostracizzato un buon capitano ed un buon equipaggio per avvenimenti al di fuori del loro controllo e di cui non avevano nessuna responsabilità?

Potrebbe essere lo shock della morte di una figura leggendaria, morte avvenuta sulla nave che sostituì quella da lui comandata in innumerevoli missioni?

Questo io non lo so per certo, ai posteri l'ardua sentenza, l'unica cosa che posso affermare con sicurezza è che un'ottantina d'anni fa l'intera Federazione fece un grave torto a degli innocenti ed oramai tutto è stato dimenticato.




LOGOTesina per gli esami di fine anno.
Il compilatore:
Luke 'Luky' Dalton
Matricola: 3479