IL CONSIGLIO DI BIOETICA

INDICE :  
- Il BEC
- Individui su misura
- Il diritto alla riproduzione, dilemma morale
Il BEC 
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Un organo molto influente nella politica delta gammana è il Consiglio di Bioetica o BEC (Bio-Ethic Council). La sua funzione consiste nel controllare e giudicare che:

  1. I progetti G. (progetti di genesi) siano finalizzati alla creazione di individui che potranno avere un percorso di crescita nell'ambito della società;
  2. Scienziati e genetisti non si facciano prendere troppo la mano nel tentare esperimenti troppo azzardati;
  3. Decide la sorte di quei feti che si stanno sviluppando in individui il cui organismo è incompatibile con gli ambienti (anche quelli già creati artificialmente) di Delta Gamma IV;
  4. Regolamenta, in generale, tutti quei casi in cui sia necessario un intervento genetico negli individui adulti per ristabilizzare il DNA.

 

Per maggiori spiegazioni riguardo al punto 3 e 4 leggere il capitolo sulla Genetica di Delta Gamma IV, paragrafi: Gli scompensi fisici dei nuovi nati.

I punti 1 e 2 sono invece strettamente correlati ma forse il punto 1 necessita di qualche spiegazione aggiuntiva.

INDIVIDUI SU MISURA 
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Che significa: individui che potranno avere un percorso di crescita? Significa creare persone che potranno inserirsi nella comunità, con la possibilità di seguire un loro personale percorso di sviluppo in campo intellettuale, sentimentale, filosofico e che altro ancora.

Si è fatto, nel capitolo relativo alla genetica, l'esempio di poter incrociare lucciole con serpenti a sonagli. Sì, scientificamente è possibile, ma quale potrebbe mai essere la vita di un simile animale, creato per pura curiosità scientifica, al di fuori della teca di un laboratorio?

Oppure: è necessario estrarre del minerale dal terreno, perché, allora, non creare individui superforzuti che vivano al buio e le cui caratteristiche fisiche gli permettano di estrarre il minerale 'a mani nude'? Sarebbe la soluzione più semplice ed economica, in questo modo si risparmierebbero pure i materiali e l'energia per l'assemblaggio di apposite macchine.

Sennonché, questi individui, sarebbero già schiavi alla nascita, concepiti per un compito che non è detto abbiano voglia di svolgere una volta cresciuti.

Si vuole creare una stirpe di individui che abbiano la capacità di estrarre minerale dal terreno? Benissimo, si può fare e il Consiglio di Bioetica approverà il progetto. Ciò che invece non è ammesso è la realizzazione di individui le cui caratteristiche fisiche siano tutte mirate ad uno scopo, a tal punto che, una volta nati, non abbiano altra scelta se non svolgere quel tipo di vita e solo quello.

Pertanto la creazione di individui su misura non è del tutto vietata ma, per fare un paragone sempre nell'ambito dell'abbigliamento, diciamo che vengono preferiti abiti per tutte le stagioni.

IL DIRITTO ALLA RIPRODUZIONE, DILEMMA MORALE 
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Per le ragioni spiegate nel precedente paragrafo, la tendenza del Consiglio di Bioetica, attualmente, consiste nell'approvare solo progetti diretti alla creazione di individui il cui organismo sia adatto ad un pianeta di classe M (classificazione in cui cade Delta Gamma IV, ovviamente).

Tuttavia, non tutte le persone create nei G.Lab rispondono sempre a questa caratteristica. Come già esplicato nel paragrafo sulla genetica, non tutti gli schemi genetici, purtroppo, si evolvono come nell'idea originale. Succede così che, a volte, gli embrioni si sviluppino in individui che possono vivere solo respirando un determinato tipo di atmosfera o esponendosi ad una pressione che sono diverse da quelle dei pianeti di classe M.

Per loro vengono create apposite aree abitative in cui possano vivere, ma si tratta sempre e comunque di spazi limitati.

Queste persone costituiscono più o meno il 10% della popolazione (non appartengono ad un'unica stirpe, sia chiaro. Ossia non sono tutti della stessa specie.) e contribuiscono attivamente alla vita ed allo sviluppo della comunità.

Alcuni di loro si sono uniti ideologicamente, formando una fazione e ciò che contestano al Consiglio di Bioetica e chiedono di diritto è la possibilità di riprodursi, pretendendo che il BEC approvi progetti volti alla creazione di individui con il loro codice genetico.

Inutile dire che nuovi nati del genere sarebbero a loro volta costretti a passare la loro esistenza in spazi abitativi ristretti. A cui, ovviamente, segue la richiesta di maggior spazio vitale.

Il BEC ha bocciato questi progetti di genesi, sostenendo che il diritto alla riproduzione non gli è mai stato negato, ma che possono contribuire, con frammenti del loro DNA, ad altri progetti, creando figli che possano liberamente muoversi sulla superficie del pianeta.

Questa spiegazione non ha soddisfatto del tutto la fazione, sembra infatti che, sebbene possano comunque donare il loro DNA per completare la sequenza di altri individui, l'istinto primario resti comunque quello di dare vita a persone simili a sé stessi.

E' interessante notare come, infatti, anche le stirpi consolidate tendano sempre più spesso a presentare progetti i cui nuovi nati avranno lo schema genetico proprio della stirpe.

Comunque, questo non vuole essere un trattato di antropologia, e lasceremo lo studio di questo ad altra sede.

La questione etica a cui il BEC si trova di fronte, ossia quella che da il titolo a questo capitolo, consiste nel dover negare il diritto di riproduzione a determinati individui come loro la vorrebbero e come altri invece la ottengono senza veti e senza discussioni.

Dov'è, in questo caso, la linea di confine fra giusta proibizione ed abuso?