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Nome: Vaarik
Patronimico: cha'Temnok
Razza: Vulcaniano
Sesso: Maschio
Data di nascita: 13 Febbraio 2338 (Linea temporale dell'Universo Specchio)
Luogo di nascita: de'Khriv, Vulcano (Pianeta occupato dall'Alleanza Klingon-Cardassiana, Universo Specchio)
Età: 36 anni standard
Altezza: 183 cm
Peso: 75 kg
Occhi: Neri
Capelli: Corvini, lunghi, legati in una severa coda ma con la tradizionale frangetta
Carnagione: Chiara, tendente al verdolino
Corporatura: Asciutta e nervosa
Segni particolari: Una cicatrice lungo il lato destro della fronte che prosegue lungo lo zigomo. Porta il pizzo, molto curato
Stato civile: Vedovo. La moglie T'Eia è deceduta nel 2373.
Hobby: Procurare dolore a chi ha gli domanda se abbia degli hobby.
Abilità particolari: Fusione mentale, presa vulcaniana. Una sorta di "sesto senso" per il pericolo.
Sezione: SCIENZA
Specializzazione: Astrofisica e Meccanica Quantistica
- Biografia (quella vera, stavolta!):
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Nato come schiavo in una delle immense strutture siderurgiche che costellano la superficie del pianeta Vulcano, Vaarik non ha mai conosciuto i suoi genitori, poiché dopo pochi mesi dopo la nascita è stato strappato alla madre e affidato a Nonno Jenak, un anziano vulcaniano che si occupava dei figli degli schiavi che lavoravano nella fonderia.
La sua infanzia fu estremamente dura, come quella di tutti i bambini vulcaniani, costretti a vivere tra gli stenti negli sconfinati altiforni del pianeta. Crescendo, Vaarik si dimostrò un bambino molto intelligente e precoce, tanto che Nonno Jenak consigliò ai sorveglianti cardassiani di portare il piccolo Vaarik dove potesse essere istruito, invece che destinarlo al lavoro in fonderia come gli altri figli degli schiavi: di certo l'Alleanza avrebbe ricevuto molte gratificazioni da quell'investimento. Da tempo ormai anche i Cardassiani avevano imparato a fidarsi dei consigli di Nonno Jenak, e Vaarik fu portato via e trasferito all'Istituto di Preparazione per Vulcaniani, una struttura di educazione per schiavi, dove fu costretto ad alternare il duro lavoro fisico con lezioni ancora più massacranti. Ma sua mente era una spugna assetata, e nonostante le vessazioni fisiche e psicologiche, si dimostrò presto uno studente dotato, soprattutto nelle scienze fisiche e matematiche. All'Istituto conobbe T'Eia, una giovanissima discendente del casato del Supremo Spock. T'Eia era indubbiamente destinata a divenire uno dei più formidabili intelletti che Vulcano avesse visto in quel secolo, ma il suo spirito ribelle e indipendente era mal visto dai Maestri, fedeli all'Alleanza. I due ragazzini si legarono in maniera profonda, e quando giunse il momento di stabilire il Legame, fu naturale per i due divenire sposi promessi. Ben presto le rispettive carriere decollarono, e mentre T'Eia si impegnò in numerose ricerche su Vulcano, Vaarik venne imbarcato come ricercatore scientifico a bordo di numerosi vascelli klingon, fino a divenire capo del dipartimento scientifico sulla nave ammiraglia del Reggente Worf, un posto che pochi potevano ambire a ricoprire. Tra i due nacque una sorta di rispetto reciproco, nonostante Vaarik rimanesse in fondo uno schiavo, seppur privilegiato.
Ma nel frattempo, su Vulcano, T'Eia si era imbarcata in un progetto avveniristico: un dispositivo per il trasferimento dimensionale, un apparato che, implementato su una nave stellare, avrebbe potuto abbattere la barriera che divide gli universi paralleli e permettere un rapido passaggio tra uno e l'altro. Il progetto risvegliò l'interesse di Gul Dukat, un funzionario dell'Alleanza, che intravide immediatamente il potenziale offensivo del dispositivo: intere flotte Klingon-Cardassiane sarebbero potute passare nell'universo parallelo in cui dominava una smidollata Federazione dei Pianeti, abbatterla e impadronirsi dei suoi mondi. L'Alleanza avrebbe regnato su due galassie!
Ma T'Eia, che fin da piccolissima aveva sentito i suoi familiari raccontare di quell'universo parallelo libero e pacifico, decise che non avrebbe mai permesso che esso cadesse nelle mani dell'Alleanza. Tentò di convincere Vaarik, che non aveva nessuna simpatia per l'Alleanza, ma nemmeno per quel fantomatico Universo Specchio, ad aiutarla a rubare la nave prototipo sulla quale il dispositivo era installato, insieme a tutti i progetti. Lì, avrebbero potuto iniziare una nuova vita insieme, finalmente liberi dal giogo della tirannia. All'inizio Vaarik era contrario, ma alla fine accettò, più che altro perché sapeva che lei avrebbe tentato comunque, con o senza il suo aiuto. L'azione fu un successo, ma poco prima che potessero attivare il dispositivo furono raggiunti e attaccati dalla nave del Reggente Worf, che li danneggiò pesantemente.
Nonostante i danni, tentarono comunque di attivare il dispositivo, ma qualcosa andò storto e, arrivati dall'altra parte, la nave fu raccolta in pessime condizioni dalla USS Nemesis. Solo un passeggero si salvò.
E rimase solo in un universo bizzarro e sconosciuto, ribollendo di rabbia nei confronti di quel luogo maledetto che gli aveva portato via la sua sposa. Ma, a poco a poco, la sua rabbia cominciò a spegnersi, lenita dalla consapevolezza che T'Eia era morta per una ragione, facendo quello in cui credeva. La rabbia si spense, ma il dolore rimase. Il dolore e la solitudine.
Ma lui era un vulcaniano, ed era suo dovere sigillare quei sentimenti nella parte più profonda della sua anima, lontano dagli sguardi del mondo. Doveva guardare avanti.
La sorte aveva ucciso la sua sposa, ma non lo scienziato che viveva in lui. Viaggiare tra le stelle alla ricerca della conoscenza era stato il suo lavoro, e lui l'aveva trovato... affascinante. Decise che sarebbe tornato a farlo.
In fondo, non gli restava altro.
Su consiglio del Consigliere Memok si iscrisse all'Accademia della Flotta Stellare, sperando segretamente che lì avrebbe potuto trovare un posto dove non si sarebbe guardato costantemente intorno alla ricerca di un volto che non avrebbe più rivisto, e dove avrebbe potuto illudersi con la sensazione di non essere solo un uomo disperato, senza casa e solo.
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