-Il cadetto Foster si presenti dall'Ammiraglio
De Leone... Il cadetto Foster...- "Ok, cosa avrò mai combinato?" si
chiese Paul Foster avviandosi verso l'ufficio di De Leone "Non ho
picchiato nessuno, ultimamente... non ho brutti voti... non ho fatto atti
pubblici in luogo osceno... no, è il contrario, atti osceni in luogo
pubblico... e come potrei? Ossydianne è lontana milioni di km..." sospirò
e suonò il campanello. -Chi è?- aleggiò una voce. -Cadetto Foster,
Signore, mi ha fatto chiamare...- De Leone sorrise, un sorriso
enorme... -Ah, sì, venga avanti e si sieda,
colonnello...- "Colonnello?!?" pensò Paul "Uhmmm". -L'ho chiamata
perché vorrei un piacere da lei...- "Colonnello?!? Piacere?!?!"
continuava a pensare Paul, cominciando a sentire odor di bruciato. -Lei
è da qualche giorno senza compagno di stanza... e avendo l'esigenza di
collocare un nuovo cadetto...- "OOPPPSSSSSSS..." Paul sentiva che
l'odore di bruciato era arrivato all'intensità incendio di piattaforma
petrolifera. -Sa, questo cadetto ha bisogno di un grandissimo aiuto- De
Leone sorrise di nuovo -e visto che lei è riuscito ad integrarsi così bene
in poco tempo...- Paul sospirò: -Signore, se mi passa il termine, può
smettere di menar il can per l'aia?- Il sorriso di De Leone sparì -Non
capisco...- -Ok...- ora era Paul a sorridere -detto in poche parole...
Ammiraglio... che fregatura mi sta mollando?- -Foster- cercò di
contenersi De leone -io non intendo fregare nessuno... e poi da cosa
arguisce che le vorrei dare una fregatura?- Foster ghignò -Da vari
fattori... Primo... da quando in qua, un ammiraglio si prende la briga di
avvisare un povero cadetto, dell'arrivo di un suo nuovo compagno di
stanza?... Secondo... lei quando vuole ottenere il mio aiuto usa il mio
vecchio grado... E terzo... è troppo melenso e sorridente...
sintomatologia tipica di una fregatura in arrivo. Le sarei grato se mi
spiegasse chi è il cadetto...- Quando De leone gli spiegò chi era il
suo futuro compagno di stanza... Paul Foster si stava già pentendo di
averlo chiesto... "KUSOOOOO... ma 'ste cose perché devono accadere a
me?" pensò mentre leggeva i file che gli aveva fornito... certo che questo
cadetto ha bisogno di aiuto... MOOOLTO AIUTOOOO... ma come? Aveva aiutato
Vaarik con una fusione mentale... "AH NOOOOOO... COL CAVOLO CHE IO FONDO
LA MIA MENTE CON... CON...
BLLLAAAAAHHHHH!" PRILIBIIIPPPP -Avanti..- urlò convinto che
dietro la porta ci fossero Vaarik e Renko SBAMMMMMMMM... al tonfo
Foster alzò gli occhi dallo schermo... Piazzata in mezzo alla stanza,
una donna alta, come sua moglie notò Paul, in un certo modo anche bella...
lo stava fissando... Paul si passò una mano sul volto con fare
sconsolato... -Non mi dire che tu sei...- -Ripley Nove.- ringhiò la
donna -Che c'è? L'umano De Leone non ti ha detto del mio arrivo? Eppure mi
aveva assicurato che ti avrebbe avvertito... mi ha dettto che tu saresti
stato l'unico a sapere oltre a lui...- Paul si alzò e con palese
imbarazzo tese una mano verso di lei -Mi ha spiegato tutto, ma ha
dimenticato un piccolo particolare...- Ripley strinse la mano di Paul,
con una forza inattesa da parte dell'umano. -Piccolo
particolare?- -Non mi ha detto che tu eri una... donna!- precisò
Paul. -Non dovresti avere dei problemi,- ghignò Ripley... -l'umano De
Leone mi ha detto che sei sposato e che quindi non corro il rischio di
subire... approcci... ehmm...- Ripley stava cercano la parola
giusta... -Non credo proprio che ti salterei addosso...- disse lui
risentendosi per il pensiero che aveva avuto lei -Sai... sono un essere
abbastanza civilizzato, felicemente sposato con una donna meravigliosa- "a
cui tu non sguri neanche i garretti(1)" si concesse il pensiero -e
sono abbastanza sano di mente per non pensare, dopo aver letto i tuoi
file, di fare SESSO... con tutto il rispetto possibile si intende... con
un contenitore di acido quale tu sei...- sorrise amabilmente -E
cerca di non usare il termine UMANO tutte le volte... esteriormente sei
umana anche tu...- -Ah, già, è vero!- rispose lei... poi
sorrise. Paul vide apparire... in quel sorriso... DUE SORRISI...
"Oddio" pensò "la mandibola secondaria!" -Mangi sedano come Fuffi, per
caso?- chiese ricordandosi dell'animaletto da compagnia di
Okita. -Fuffi? Chi è Fuffi?- chiese Ripley. -Niente, niente...-
scrollò le spalle, in un moto di rassegnazione -Senti, ti spiego... il tuo
letto è quello... questo è l'armadio... lì c'è il bagno... SMETTILA DI
SORRIDERE IN QUEL MODO CHE MI INQUIETI... il replicatore è questo... lo
sai usare?- -Mi è stato spiegato...- "E adesso che faccio?..." il
pensiero passò nella mente di Paul come un lampo... -Hai fame?.... senti,
offro io ... che cosa vuoi?- -Un sedano... grazie!- rispose lei, mentre
buttava la sacca sul letto. Paul si bloccò davanti al replicatore...
per un lungo istante rimase in silenzio assoluto... poi si
riprese... -Oh santa...- mormorò, alzò gli occhi al cielo e mentalmente
lanciò strali e maledizioni all'indirizzo di De Leone.
(1)
Espressione usata anticamente in una città della Terra situata in Italia e
denominata Bologna, con il significato di: "non le fai neanche un
baffo". |