LICENZA SULLA NEVE

QUANTO ADORO I MIEI AMICI CHE MI PORTANO A SCIARE

Accidenti anche a Mc Bride, a causa sua, invece di partire per Delta Gamma IV, mi ritrovo a dover passare sulla Terra questi giorni di licenza. Poco male, è una buona occasione per visitarla visto che, malgrado sia in Accademia da mesi, ho potuto fare il turista solo per le strade di San Francisco.

Devo ammettere che queste Alpi innevate sono proprio splendide anche se hanno un difetto:

"Qu'vatlh! che freddo..." mormoro mentre raggiungo Foster sulla terrazza dell'albergo.

"Poesia, Poesia dolce musa, scacciata fosti dall'imperioso Marte..."

Eh? Il gelo deve avere bloccato i meccanismi cerebrali del mio amico, meglio far finta di niente.

"Detto qualcosa?"

"Lascia perdere..." è la nostalgica risposta. "Piuttosto, si è svegliato, Vaarik?" chiede cambiando abilmente argomento.

"Seee, quello se gli capita di parlare nel sonno è per spiegarti quanto sia illogico svegliarsi a quest'ora. Colazione?"

"Senti, tu vai giù... ordini la colazione, per tre, più abbondante possibile... io sveglio Vaarik"

"Auguri" lo saluto, mentre mi dirigo verso la zona sostentamento biologico, con una idea precisa di come dovrebbe essere una colazione decente.


 

"La colazione è pronta! Ma che è sto' casino? Foster, stai costruendo una sveglia a pendolo forse?"

"Dov'è la pancetta?" Improvvisamente mi ritrovo Foster di fianco, come materializzato dal nulla.

"Ahhh!" Sobbalzo preso alla sprovvista "Ma non eri al piano di sopra a svegliare Vaarik?"

"Certo, cosa credi che abbia fatto fino ad ora? Fra poco ci raggiunge."

Non indago oltre, all'Accademia la colazione è un notorio catalizzatore di avvenimenti sovrannaturali, ho visto cadetti sfidare e vincere le leggi fisica nel tentativo di cambiare ciò che la disciplina imporrebbe come cibo salutare con deleterie porzioni di dolce.

"Allora, Paul, oggi veniamo giù dal Grostè?" domanda Vaarik, a mo' di battuta di entrata in scena.

"Cos'è, la frase di rito vulcaniana per dare il buongiorno?" Ho come un senso di deja-vù, non è la prima volta, stamattina, che mi capita di non capire quello che viene detto.

"No, è un'attività fisica, consiste nello scendere sulla superficie gelata della neve, con ai piedi lunghe aste appiattite... il nome di tale attrezzi è SCI."

"Parla per te, io uso lo snow-board" specifica Foster.

"Ah, si lo conosco... vengo anch'io"

* * *

Splendido! Neve ovunque, un paesaggio da mozzare il fiato, gente che si scaglia a folle velocità giù per i bianchi pendii, un tizio che urlando 'Madonna mia, Madonna mia' precipita a valle in un crescendo di acrobazie, non resisto: "Wow ragazzi, che bello! Guardate come viene giù quello, visto che roba? Che acrobazie? Guardate, su una gamba sola! Wow è un grande... guarda, si è girato, viene già all'indietro... Paul, come si chiama questo stile?"

"Spirito di sopravvivenza" risponde Foster, mentre Vaarik gli tira una gomitata nelle costole. Evidentemente Foster non ha utilizzato il termine giusto e Vaarik, in quanto vulcaniano, è molto pignolo per ciò che riguarda le definizioni.

"Ehm, no...scusa," si corregge infatti immediatamente Paul, "come si dice esattamente?"

"Stile dell'arte superiore del procariota inexperctus" sentenzia Vaarik.

"E perché urlava 'Madonna mia, Madonna mia?', si crede di essere a Madonna di Campiglio?"

"Ehm... no, in realtà... è un urlo che aiuta a mantenere la concentrazione, come per i karateka, hai presente?"

"Cavoli... dite che riuscirò mai a fare bene come lui?"

"Ooh, sì... ci riuscirai... è più facile di quanto tu creda" risponde Paul con uno strano luccichio negli occhi. Anche Vaarik ha lo stesso luccichio, deve essere a causa della neve che riflette la luce solare. Da quando sono qui infatti, devo indossare degli occhiali con una maggiore schermatura, in quanto allergico allo spettro di Sol III non posso farne a meno.


 

<Alla vostra destra ed alla vostra sinistra due caratteristiche racchette da sci, sotto di voi potete notare degli sci di fabbricazione locale.>

"Renko, cos'è quell'aggeggio che ti sei attaccato al berretto, l'Innovativo Congegno dell'Ovvio?"

"No, è un Padd turistico che mi hanno dato in albergo, è dotato di sensori che, se vengono puntati verso qualcosa di interesse turistico, fanno partire una registrazione che ti istruisce sull'oggetto. Per esempio, se lo punto verso di te non ti riconosce ma se abbasso la testa verso il tuo snow board..."

<davanti a voi potete ora ammirare uno snow board, queste tavole, divenute di moda verso il xx secolo...>

"Visto?" dico, alzando la testa. " Tu te lo attacchi al berretto e lui vede tutto quello che vedi tu."

"Hai intenzione di tenere attivato quel coso gracchiante per tutto il tempo?" Mi fissa Foster con aria allibita.

"Ma non parlerà per tutto il tempo, ti ho già detto che si attiva solo di fronte a determinati oggetti."

Iniziano a fissarmi entrambi con aria truce, il che per Vaarik è normale, visto che lui guarda tutti così ma lo scintillio negli occhi di Paul mi inquieta un attimo. "Ehm...ragazzi.... ora.... devo andare al bagno!" dico, allontanandomi.

Beh, me la sono cavata, e non ho neanche dovuto mentire più di tanto, perché adesso che ci penso sento veramente un certo stimolo... deve essere il freddo. Ho solo dimenticato un piccolo particolare: "Ehi!, dove sono i bagni?" chiedo all'indirizzo dei due amici che ho distanziato.

"Segui il cartello" mi urla Vaarik.

"Ah, sì, giusto, il cartello... dunque: 3 CESSI. Ehi, lo sapevate che anche qui usano il dialetto bolognese?"

< Davanti a voi la pista per 3 Cessi...> mi informa il Padd turistico.

"Visto? Lo dice anche il Padd. 3 Cessi, dunque tre toilette. Accidenti, solo tre per tutti questi turisti? Ci sarà una fila enorme, mi devo affrettare allora." Dico, scagliandomi giù per il pendio.

<...Cessi è piuttosto pericolosa...> continua intanto il Padd.

Pericolosa? Perché, non disinfettano a dovere? Faccio appena in tempo a pensare, prima di....

PORCAHHVACCAAAHHH sto precipitando.... eppure ho i piedi per terra sono sicuro! Come faccio a precipitare stando in piedi???!!!

"Renko, frenaaa..." Sento Vaarik urlarmi in lontananza.

"Eh che cavoloooh creeediiii che stiaaa facendoooohh?"

<...solo gli sciatori più esperti possono affrontare una pista nera come Cessi...>

E me lo dici ADESSO massa di circuiti inutili?

<...stiamo ora giungendo nel punto più singolare della pista, l'unico del pianeta dove il quattro venti cardinali soffiano contemporaneamente, questo innaturale evento è dovuto ai satelliti regolatori dell'atmosfera messi in orbita nel...>

Accidenti! Ed ora come faccio a restare in pieeediiiii...

<...la giusta tecnica sciistica in questo punto per gli umanoidi l'ha ideata un terrestre a nome Harbut Madigan e consiste nello spostare il baricentro di equilibrio verso l'estremità inferiore della schiena...>

Ma certo! Utilizzando la meditazione del Lemming Sedentario mi salverò! Lo sapevo che questo PADD turistico mi sarebbe stato utilissimo. Il tutto sta nello spostare il baricentro dell'equilibrio verso i glutei, in fondo è solo una questione di avere abbastanza...culo. AAAhhh, ho appena fatto un gioco di parole degno di 693, ulteriore conferma che sto proprio precipitando a folle velocità verso il basso.

< ...davanti a voi potete scorgere un caratteristico boschetto di sempreverdi circondante la pista...>

Davanti? DAVANTI? Come sarebbe a dire davanti? AAArrrrggghhhh, devo frenare, devo frenare assolutamenteeee.

"RENKO, CURVA..." Mi giunge alle spalle il grido di Foster.

"CURVA SARAI TE!!" In un dialetto terrestre, il polacco, curva significa prostituta. "Ti sembra questo il momento di metterti ad insultare VECCHIARDO?". O forse è il panico che mi gioca brutti scherzi?

<...alla vostra sinistra il ramo di un abete...>

Porc...Schivato, meno male!

<...alla vostra destra radici che spuntano dal terreno...>

Caz...Schivate! E vaiii!

<...davanti a voi uno sbarramento di Sempervivum Himalayani...>

Eh?! Che ci fanno quiii? Fanc...aahhh....ma va....iihhh.... un cumulo di neve! Se riesco ad impattare riuscirò a fermarmi limitando i dan...

"....."

Sono steso a terra, sono completamente affondato nella neve, mi sto bagnando ovunque e fa un freddo cane... E' MAGNIFICO! Finalmente mi sono fermato anche se l'impatto è stato più duro di quello che pensavo ed in effetti, mentre alzo lo sguardo, scopro che la macchia sfocata e bianca che avevo intravisto non è un cumulo di neve, è in realtà...

<...ai vostri piedi, un rarissimo esemplare di abete albino...>

Appunto, ed è steso a terra davanti a me. Possibile che l'abbia sradicato? Faccio appena in tempo a pensare prima che l'abete si rialzi e mi fissi con ira: "Non ci si può neanche fermare un attimo a fare un bisognino in pace che guardoni e maniaci ti aggrediscono ovunque?" sbotta.

Non è un abete terrestre, è un philosiano.

Eh no, questo è troppo, tutta questa fatica per ritrovarsi a dover pisciare all'aperto? Mi rialzo, ancora malfermo sulle gambe. "Ehi, non sono un guardone! Anch'io ho bisogno del bagno, ho rischiato la pelle per arrivare fin qui, ma bisogna proprio pisciare all'addiaccio?"

"Ma che dici? Questo è un boschetto, e poi tu non pisci dove ci sono io, fuori dai piedi scocciatore!"

"NO! Non mi spingaaaaa....."

Ecco, sono al punto di partenza! Mi ritrovo nuovamente a valangare a valle a folle velocità su questi cosi piatti. Con le braccia incrociate e il mento sullo sterno continuo la discesa scivolando all'indietro sulla neve. Destino cinico, ti illude per un attimo di aver trovato la salvezza per poi colpirti alle spalle mentre se la ride di brutto. Sono perso in profonde considerazioni filosofiche quando improvvisamente noto scie multicolori sfrecciarmi ai lati...questo posto è pieno di gente!

"PISTAAAA..." urlo, riuscendo a voltarmi miracolosamente, compiendo un salto a semicerchio in aria. "...NON FACCIO PRIGIONIERI..."

<Siamo ora arrivati a fine pista, avrete notato, durante il percorso...>

La pista finisce? Ma è stupendo, finalmente potrò fermarmi. Mi illudo prima di scoprire che la pista si immette, senza recinzione di sorta in..

"AAH... UN PARCHEGGIO! Che ci fa qui in parcheggio, non lo sanno che esiste il teletrasporto?"

Mi vedevo già investito da un ranabout in cerca di posteggio, quando due eventi non ben identificati mi impattano contemporaneamente da entrambi i lati. Mentre finiamo di dare gli ultimi ritocchi al groviglio umanoide che stiamo formando, in un breve istante di lucidità, tipo quelli che si hanno prima di morire, mi rendo conto che sono stati Vaarik e Foster a placcarmi, salvandomi da una morte all'antica. Devo ricambiare il favore. Mi alzo a sedere per dispensare una perla di saggezza:

"Ragazzi, non usate i bagni di qui, sono pieni di spifferi e mal frequentati."

FINE CAPITOLO