GOLF ESTREMO

RAPPORTO N. 81099

- Caro 693, come sta 318? Pardon, Mo-hoglje, come vuole essere chiamata ora. Non ho più avuto tue comunicazioni da quando venisti in Accademia, e questo mi preoccupa.
Ti mando questo sunto del mio diario come rapporto, dal quale si evince che non sempre i cadetti dell'Accademia hanno quel comportamento irreprensibile tanto pubblicizzato. Tutto ebbe inizio quanto mi venne l'idea di coinvolgere Vaarik e Foster in un gioco sportivo e salutare. E guarda come mi hanno ripagato! Per quanto quei due siano esemplari atipici della loro specie giudica tu ciò che è successo (alla faccia dell'etica e del buonismo con cui si ammanta la Federazione!) -

UNO SPORT SALUTARE

Oh, eccoli finalmente! Che stanno guardando con aria sbalordita il campo da golf.

"Ehi, ecco l'attrezzatura!" Finalmente posso sbarazzarmi di questo peso, sono dovuto andare io a prenderla per tutti e tre mentre questi due se ne stanno lì a rimirarsi la parete rocciosa.

"Coraggio," li appello, quando noto una lieve sfumatura di perplessità nella loro espressione "questo è il percorso più facile."

Vedo Vaarik tendersi, con i sensi all'erta.

"Cosa c'è?"

"Sento delle esplosioni in lontananza."

"Davvero?" chiede Foster, fermandosi anche lui nella scalata. "Io non sento niente, e tu Renko?"

"Nemmeno io" rispondo, tentando di concentrarmi per migliorare il mio udito, ma inutilmente.

"Sono molto attutite, solo io, in quanto vulcaniano, riesco a sentirle, ma sono indubbiamente delle esplosioni."

"Da che parte sono?" chiede Foster, assumendo immediatamente un contegno professionale, da perfetto militare.

Vaarik resta assorto per qualche istante, rincorrendo rumori che solo le orecchie di un vulcaniano possono udire, poi indica con il dito la direzione che ritiene sia quella giusta. Mi volto a guardare ma intravedo solo i capannoni... "Ah! Quelle esplosioni!" esclamo, rincuorandomi, "lì è dove giocano a ping pong, mi hanno detto che è molto divertente ma non mi sento ancora pronto per quel gioco, è troppo pericoloso. E' molto meglio questa bella e rilassante partita di golf, no?" concludo, sicurissimo che anche i miei compagni non possano che essere d'accordo con me. "Ma ci pensate che in questo momento ci sono cadetti chiusi nei loro alloggi a studiare!?!"

* * *

Superate le prime difficoltà iniziali, fra un timber ed una buca, la partita continua allegramente. Strano, però, Vaarik ha sempre un'espressione facciale piuttosto seria, ma credevo che Foster, in quanto umano, esprimesse la soddisfazione in modo diverso dal lanciare occhiatacce nella mia direzione. Credevo... che so? Che gli umani ridessero, scherzassero, quando si stanno divertendo. Se qui c'è qualcuno che dovrebbe essere serio sono io, è già la quinta volta che mi colpiscono per sbaglio con le loro mazze.

Mentre Vaarik si inerpica per raggiungere il ganglio in cui si è impigliata la sua pallina, approfitto per parlare con Foster: "Vedi Paul, amico mio."

"Scekerato, dopo questa... cosa," dice indicando in alto, verso il resto del percorso di golf , "chiamami SIGNOR Colonnello."

"Ah, ah, ilare Foster, ilare. Beh, volevo proporti un affare, vedi, non so come dirtelo perché qui sulla terra non si usano più monete per gli scambi, ma poi mi sono documentato e ho scoperto che, nel tuo tempo, alcuni esseri che venivano chiamati 'magnati' concludevano i loro contratti d'affari proprio durante una partita di golf. Vedi, una nota industria del mio pianeta mi ha chiesto di fare da intermediario, con il compito di proporti uno spot."

"Uno Spot? Il gatto di Data? Vuoi vendermi il gatto del mio amico?"

"No, stavo parlando di un contratto pubblicitario."

"Un contratto pubblicitario?"

"Sì, sai cos'è vero?"

"Certo che so cos'è! Ai miei tempi si usavano sia le monete che la pubblicità!"

"Ecco, appunto, tu dovresti girare uno spot per reclamizzare un condimento."

"Un condimento? Che razza di spot sarebbe?"

"E' tutta una cosa molto bucolica, vedi, c'è questo gran prato verde con una staccionata in legno, arrivi tu, correndo ovviamente, salti la staccionata mentre una voce narrante dice: Paul Joseph Foster, quattrocento anni e non sentirli, perché usa Oliooooo......."

STO PRECIPITANDO! E' l'unica cosa a cui riesco pensare prima che la corda fermi la mia caduta. Malgrado sappia benissimo che il campo è protetto da sistemi di sicurezza, l'irrazionale paura dell'altezza ha preso il sopravvento. Il Maestro non sarebbe contento di questo.

Ora devo risalire, meno male che la corda era corta e non ho perduto troppo terreno. Tanto per fare un calcolo approssimativo guardo in su per vedere a che punto sono arrivati i miei compagni.

* * *

Vaarik sta guardando con sospetto la sua pallina, è in una brutta posizione, nemmeno un maestro jedi saprebbe suggerirgli il modo migliore per colpirla. Quando Foster lo raggiunge, Vaarik si concede un breve attimo di distrazione per voltarsi verso di lui, poi chiede: "Dov'è Renko?"

"Boh? Gli è inspiegabilmente franato il terreno da sotto i piedi, un incidente" replica Foster, assumendo un'espressione angelica.

"Non preoccupatevi non mi sono fatto male, sono qui sotto." Tento di rassicurarli, saranno senz'altro piuttosto in pena per me, ma è gratificante vedere che confidano così tanto nelle mie grandi capacità di scalatore che non scendono nemmeno ad aiutarmi (?!?).

"Gli incidenti capitano," sento dire Vaarik, "anche questo sasso, per esempio, vedi com'è in bilico? Basta un niente che qualcuno lo urti e... ops!"

"Ahia! State attenti lassù, a momenti venivo colpito da delle rocce in caduta libera!"

Ci metto poco a raggiungerli, non si sono mossi dalla loro posizione. Vaarik non ha ancora effettuato il suo tiro. "Non riesco a colpire la palla" si spiace.

"Tutto qui?" mi stupisco, ora che vedo bene in che posizione è andato a finire lo sferoide. Visto dal basso sembrava tragico ed invece è un tiro facilissimo, è sufficiente assumere la posizione dello 'scalatore col tartan' et voilà, il gioco è fatto! "Semplice no?"

"Eh, come no, lo facciamo tutti i giorni, vero Vaarik?"

"Tutti i giorni, sotto la doccia, con una mano dietro la schiena, saltellando su un piede solo... il tutto a ritmo di Lou Bega che canta Mambo number five..."

"PIVELLI" sbotto, convinto che mi stiano prendendo in giro. E' da un po' che ho questo presentimento. Con un gesto alla 'ma va là', mi dirigo verso la buca successiva ed inizio a studiare il mio prossimo colpo. Visto la velocità del vento e il dislivello da superare direi che... "Ehi! Volete smetterla di fare tutta questa confusione?" dico senza neanche voltarmi ma concentrandomi sempre di più sul gioco. Alle mie spalle sento parapiglia e rumori vari di disvincolamento.

Sto per voltarmi e chiedere consiglio - sarà meglio il colpo dello yak rasato o quello dello sherpa sotto la docciaaaaaa... precipito di nuovo!!!

Qualcosa mi ha colpito alle spalle!!

* * *

- E' andata a finire che sono rimasto a penzolare dalla corda per due ore. Quando ho subito un impatto, causa rimbalzo, contro la parete rocciosa, ho perso i sensi ed ho avuto un'esperienza extracorporea. Mi sono focalizzato su Vaarik e Foster e automaticamente mi sono materializzato al locale di Chun. I due erano seduti ad un tavolo e si stavano serenamente bevendo un bicchiere di birra! Hai capito i due bastardi dentro? Io, che pure sono bastardo al 100%, ho imparato una bella lezione, ma non tutto il male viene per nuocere. -

* * *

Mi sono materializzato alla 'La Salamandra lucente nel Sole del Mattino che varca i Cancelli del Regno del Coleottero danzante'.

Ma come!? Cosa c'entra con Vaarik e Foster? Va bene che le esperienze extracorporee hanno una percentuale di incontrollabilità piuttosto elevata, vedi l'esperienza in mensa dopo la rissa, ma ormai mi illudevo di aver affinato la tecnica.

"Ah! Mai birra fu più buona!"

Questa voce la conosco... mi volto e vedo... FOSTER! Cosa ci fa qui, seduto ad un tavolo con... VAARIK!

Ma bene! Io sto a penzolare e loro se ne vengono qui a fare bisboccia! Ora gliene dico quattro!

Faccio per avanzare verso di loro quando il locale si riempie di urla e gente che si alza dai tavolini urlando.

"AHHH L'ANGELO DELLA MORTE!"

Dentro al locale si scatena un parapiglia con fuggi fuggi. Accidenti, ancora questa storia dell'Angelo della Morte! Ma perché non mi riesce mai di apparire sotto sembianze diverse?

Intanto la confusione cresce, c'è chi scappa a gambe levate e chi tenta di studiarmi con il tricorder, ma l'importante è che alcuni cadetti in corsa abbiano rovesciato il tavolino di Vaarik e Foster mandando per terra i loro preziosi boccali di birra... SIII!! Il mio lato oscuro, sadico e vendicativo, ha la sua piccola soddisfazione. Ora finalmente posso tornare a penzolare serenamente.

Mentre dondolo nel buio della notte un sorriso mi si stampa in faccia. Prima o poi riuscirò a liberarmi di questa corda.

Prima o poi.

Ed allora......

FINE CAPITOLO