Il gruppetto si è formato velocemente, nessuno direbbe che
siamo CADETTI IN MISSIONE SPECIALE... Inganniamo il tempo chiacchierando,
poi il trillo... ci facciamo attenti... apro il tricorder... -Siamo
fortunati, è a meno di 100 metri da noi.- indico la direzione. Un uomo
robusto e avanti negli anni sta usando il comunicatore fisso vicino
all'entrata del DABO DABO DISCO PUB... -Ecco il nostro uomo.-
-Bene!- Ugo è sempre molto pratico -Siamo in 6... la cosa è
semplice... gli saltiamo addosso.- Come per magia, non appena Ugo dice
questa frase, l'uomo si stacca dal comunicatore ed entra nel disco pub...
-E ora... che facciamo?- mormora Renko -Sai che bordello di gente c'è
lì dentro?- Vorrei avere un piano, ma l'unica cosa che mi viene in
mente è: "NESSUN PIANO DI BATTAGLIA RESISTE ALLA PRIMA PALLA DI CANNONE"
di Napoleone Bonaparte. Eider, scampanellando, scompare, per
riapparire poco dopo: -Ho effettuato una ricognizione in incognito,
all'interno... il nostro uomo è seduto in un tavolo vicino all'uscita di
sicurezza...- -IO NON CREDO AI FANTASMI.- sibila Vaarik -Sono
illogiche superstizioni.- Alzo implorante lo sguardo al cielo...
vulcaniani... tzè. Ugo si posiziona all'uscita di sicurezza... con la
sua mole la blocca completamente... nel caso il nostro uomo fuggisse di
lì... il resto del gruppo entra alla spicciolata... ognuno si posiziona
vicino alla spia... e ad un segnale convenuto... SBADABANG!... gli
piombiamo addosso, con i clienti del locale che si fermano a guardarci...
Kamster, felice per la riuscita del piano, urla: -TI ABBIAMO PRESO
LURIDA SPIA...- Per tutta risposta, l'uomo sorride -CREDETE??- e si
liquefa in una sorta di broda che ci sfugge tra le dita. -DOMINIO!!-
urla Vaarik... -CHE SCHIFO... UN MUTAFORMA!- urlo di rimando, guardandomi
le mani, cercando di togliere residui di broda gelatinosa da esse.
L'urlo di Vaarik ha fatto scattare altri cadetti, clienti del pub, che
ora tentano di fermare la broda... che per tutta risposta fa fuoriuscire
una delle cose tipo tentacoli... ed inizia a menar le mani... pardon i
tentacoli... e fa anche male, me ne accorgo dopo aver tentato di
afferrarlo... e mi ritrovo spiattellato contro il bancone del bar tutto
dolorante. -Tutto bene ?- mi chiede una cadetta da dietro il bancone.
-Circa, per lo più.- mormoro, ma un dolore tremendo mi prende il
respiro -Come lo fermo quel coso? Bisognerebbe aspirarlo... è liquido.-
tento di rimettermi in piedi, il dolore è pazzesco ma ci riesco. La
ragazza riappare da dietro il bancone -Che ne dici di questo?- mi mette
tra le mani una macchina cilindrica dotata di tubo. -TA DAAA, il nuovo
acchiapppa mutaforma!- poi, accorgendosi del mio sguardo, precisa: -E' il
bidone aspiratutto con cui faccio le pulizie... è a tenuta stagna...
pulsante rosso, aspira... pulsante verde, emette.- Fisso per un attimo
la scena, e credo di avere le allucinazioni uditive... invece no... è
Vaarik, che tenta di addormentare il mutaforma, enunciando il teorema di
Rouchè Cappelli, famosa lezione di due giorni fa, tenuta da Stark.
Potrebbe funzionare... di certo quel giorno... funzionò sulla nostra
classe. Barcollando mi avvio in strada. -Vaarik, Renko... spingetelo
da me - urlo... I due prontamente obbediscono Pulsante rosso, ha
detto... o la va o la spacca... Klick... SWOOOOSSSSHHHH... STETEUNG...
-FATEMI USCIRE!- implora l'aspirapolvere. Fisso incredulo la
macchina... CAVOLI, HO ASPIRATO UN MUTAFORMA! Però c'è qualcosa che
non va... sospiro, una fitta mi attanaglia, la testa gira... buio!...
Strano, penso
rialzandomi, che silenzio! Eppure laggiù, c'è un gran casino...
LAGGIÙ?!?... ODDÌO... MA... QUELLO STESO A TERRA.... -CHE CAVOLO FAI
QUI??- Mi volto di scatto, Eider è al mio fianco. Lo guardo incredulo
-TORNA GIÙ... TORNA SUBITO GIÙ!!- mi apostrofa. Guardo Vaarik che sta
facendo scorrere il tricorder sul mio corpo... Renko urla nel
comunicatore: -Emergenza medica... emer...- Sconcertato, domando:
-Eeerrrrr... Eider... son mica morto?!?- -Solo un tantino!- mi
risponde un uomo anziano, che stranamente indossa un'obsoleta divisa
federale del XXIII secolo -Lesioni interne, costole rotte... sospetta
perforazione del polmone.- lo fisso inorridito -...nulla che non si possa
mettere a posto... se torni giù- -Grazie della spiegazione, BONES-
ridacchia Eider. Mi rivolgo a quest'uomo -E come si fa... a tornare
giù?- supplico, con un filo di voce. -RAGAZZO... IO SONO UN DOTTORE...
NON SAN PIETRO!- sbotta. -Pensa Paul...- un'altra voce, si unisce ai
due, in lontananza, se si può dare un senso alla parola lontananza qui,
c'è un uomo che non riesco a riconoscere... eppure mi sembra famigliare ed
amico -Non al passato... al futuro... Pensa, Paul!- Bones mi fa
l'occhiolino -E dài... possibile che non ci sia nulla che ti lega a questo
mondo?- mi dà una pacca amichevole sulla spalla -Dagli retta, pensa...-
...Gli amici, Kamster che piagnucola, Vaarik e Renko assorti, Ugo che
prega nella sua lingua, la Dottoressa Leneorat che combatte sul mio corpo
e non si vuol arrendere... il mio passato... il futuro... Ossydianne.
Respirare fa male... la dottoressa Leneorat mi sfiora con le foglie
-Si è stabilizzato.- mormora. In lontananza, mi sembra di vedere tre
persone... ora riconosco il terzo uomo e mentre l'analgesico fa effetto...
sorrido!
-Per le orecchie a sventola di mia nonna... c'è riuscito!-
urlò Eider. -Si riprenderà bene?- domandò il terzo uomo. Bones lo
fissò alzando un sopracciglio, mania che gli aveva lasciato un suo caro
amico di Vulcano -Dubiti forse della mia prognosi?- -È stato un buon
amico... mi sta a cuore...- precisò l'uomo. -SANTO STRAKER PROTETTORE
DAI GUAI E CASINI DI VARIA NATURA?- ridacchiò Eider. L'uomo fece un
sorrisino imbarazzato -Definirmi santo... è troppo!- I tre presero a
camminare nel limbo... -Eider... hai ancora quella birra romulana gran
riserva?- domandò Bones. -Quanta ne vuoi, Bones... quanta ne vuoi!-
-Birra romulana?- chiese Straker. Bones passò un amichevole
braccio sulle spalle di Ed -Ah già... tu vieni dal XX secolo...- fece
schioccare la lingua, come se già pregustasse il liquore -La birra
romulana è il meglio.- si fermò un attimo, pensieroso. -Sai... adesso
che ci penso, nessuno mi ha, finora, chiamato San McCoy.- Straker
sorrise -Non sei mica del XX secolo tu...- -UH? Certo certo...
dicevamo? Ah, sì, birra romulana... devi sapere che...- Eider li
guardò divertito... incomiciò a fischiettare un'aria di operetta...
Pian piano svanirono...
Riapro gli
occhi, non sento dolore, saranno gli analgesici... riconosco l'infermeria
dell'Accademia... deduzione: SONO VIVO! Frusciando, la dottoressa
Leneorat mi scosta una ciocca di capelli dalla fronte: -Salve, cadetto...-
mormora. Altri due volti appaiono nella mia visuale... Renko e Vaarik,
sembrano preoccupati... tento di rincuorarli: -Sto bene, ragazzi... sono
solo un po' malandato... niente paura.- credo di dire, ma emetto un: -...
IL MIGLIOR ZAMPIRONE DA CINGHIALI!! AERARE IL PIANETA PRIMA DI
SOGGIORNARVI!- Renko, preoccupatissimo del mio sfoggio emette un urlo
disperato... -Niente paura.- Emette Vaarik -è solo un effetto
collaterale, dovuto alla frattura spazio temporale... secondo il teorema
di Pinco Pallo Pallonio espresso alla qualunque potenza...-
-ARRGGGGGHHHH! TACI...- trovo la forza di urlare. -Vedi? Sta già
tornando ad essere il nostro solito Foster.- finisce il vulcaniano, mentre
la dottoressa li caccia dall'infermeria... AHHHH... GLI AMICI!!...
Delle volte, mi domando, come farei senza di loro... Meglio NON porsi
la domanda... potrei rispondere...
CADETTO PAUL
JOSEPH FOSTER DEDICATO ALLA MEMORIA DI DE FOREST KELLEY... ...PER SEMPRE NEL CUORE.
|