La maggior diffusione di questo sistema di trasporto si ebbe negli Stati Uniti, principalmente negli Stati del Midwest, dove molte linee fiorirono tra gli anni ’90 dell’ottocento e la prima guerra mondiale. I tram interurbani erosero velocemente molto del traffico passeggeri delle ferrovie tradizionale di breve-medio raggio per i seguenti motivi:
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maggiore economicità rispetto alle ferrovie a vapore, grazie ai minori costi di esercizio che la trazione elettrica garantiva rispetto al vapore
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servizio più frequente con orari cadenzati (ad esempio ogni ora)
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servizio più capillare e fermate più frequenti, senza penalizzazioni sui tempi di percorrenza, grazie all’ottima accelerazione garantita dal motore elettrico
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raggiungevano direttamente il centro della città, a differenza delle linee ferroviarie tradizionali che si attestavano alla periferia
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permettevano l’interscambio con le tranvie urbane, con le quali condividevano i binari all’interno della città, evitando fastidiosi trasbordi a piedi o con altri mezzi, garantendo al contempo un notevole risparmio di tempo.
Il materiale rotabile era di tipo più pesante e veloce (90-100 km/h) rispetto a quello delle tranvie urbane, così come le composizioni che potevano raggiungere i 10 pezzi, anche se normalmente, specialmente per le linee che collegavano i centri rurali, il servizio era effettuato da una singola motrice. Gli interurbani vennero duramente colpiti dalla diffusione delle automobili private (sia direttamente sottraendo utenti che indirettamente aumentando i tempi di percorrenza dovuti alla congestione delle vie cittadine) e poche linee sopravvissero alla grande depressione degli anni ’30; dopo un periodo di relativa fortuna durante gli anni della seconda guerra mondiale quando carburanti e combustibili erano razionati, chiusero definitivamente a cavallo tra gli anni '50 e '60, sospendendo prima il traffico passeggeri e poi anche quello merci.
A differenza dell'Europa negli Stati Uniti i tram interurbani avevano percorrenza anche di parecchie centinai di miglia e il materiale rotabile prevedeva anche lussuose vetture pullman, vetture ristorante e addirittura vagoni letto