Dalle rive dei nostri
fiumi veneti, si può ormai osservare una grande varietà
di animali. Sembra proprio che negli ultimi tempi il
numero delle presenze sia notevolmente aumentato: martin
pescatore, cigni, anitre, falchetti, gabbiani, aironi,
gazzette, gatti e cani randagi, ed altri. Purtroppo,
alcuni di questi non godono proprio della mia simpatia.
Prendiamo ad esempio i topi ed i maiali. E si, perché di
maiali, sebbene ben mimetizzati, sulle rive dei nostri
fiumi ce ne sono, eccome! La loro presenza è molto ben
evidenziata dai rifiuti che lasciano in abbondanza nei
luoghi che frequentano. Basta, infatti, fare quattro
passi lungo le rive per trovarne in gran quantità. |
laghi e che tentano di confondersi con i pescatori, hanno invece la strana abitudine di "gettare" il pescato in acqua. Lo strano non è liberare lanimale con cura dallamo, dopo essersi bagnate le mani, ma è il gettare in acqua del pesce ormai morto o moribondo. Di solito si tratta di persici sole, piccoli persici trota, scardole e carassi che, nella fretta del momento, sono stati malamente agguantati e di forza sganciati dallamo e provvisoriamente gettati a bagno in una rete. A fine competizione, dopo la pesatura, vengono rigettati in acqua. Immancabilmente dopo qualche giorno uninsopportabile puzza di pesce marcio aleggia nellaria presso le rive oggetto dellincontro dei suddetti maiali. Il fenomeno si accentua se il raduno è avvenuto presso acque a lenta o nulla corrente. Un altro tipo di porco autoctono, non così diffuso come i precedenti, è quello vagante. Esso di solito si muove in continuazione lungo le rive confondendosi tra i pescatori con lartificiale. Questo maiale usa gettare i suoi rifiuti un po qua un po là, di solito si tratta di filo nailon malamente aggrovigliato che può diventare trappola mortale per uccelli, oppure del pacchetto di sigarette o delle confezioni degli artificiali o del solito barattolo di birra vuoto. Non mancano poi i classici porcelloni che si appartano con le porcelline e poi gettano tuttintorno i fazzolettini di carta ed i finissimi materiali gommosi. Trasformano così in un vero e proprio porcile il luogo dei loro incontri segreti (ma che stomaco si ritrovano?). Esistono, poi, troppi maiali residenti che sono profondamente convinti che il fiume, canale o lago altro non sia che la naturale discarica per gli acidi della loro fabbrica, degli scarti della lavorazione dei loro laboratori abusivi, dei calcinacci avanzati dal restauro dei loro porcili, degli avanzi del taglio dellerba, dalla potatura degli alberi, o delle siepi, ... e così via. Ma i maiali che insozzano in modo veramente impressionante sono quelli alloctoni (di origine non locale) o anadromi (che hanno abitudini spiccatamente migratorie). Infatti, giungono da terre lontane in giugno - luglio a bordo di scassate ed inqualificabili quattroruote, e si pietismi. Ufficialmente questi luridi maiali migratori non fanno niente, ma in effetti quando ad ottobre - novembre con le "loro" ben attrezzate super roulotte trainate delle "loro" quasi nuove Mercedes, molti ripartono per altre terre, lasciano in zona più rifiuti E si! Non tutti gli animali che frequentano le rive dei fiumi sono sempre ben graditi e sinceramente mi sono proprio stancato di convivere tra i topi ed i rifiuti dei lerci maiali a due zampe. |
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