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PORCUS ERECTUS
di Lello Spinarello

Dalle rive dei nostri fiumi veneti, si può ormai osservare una grande varietà di animali. Sembra proprio che negli ultimi tempi il numero delle presenze sia notevolmente aumentato: martin pescatore, cigni, anitre, falchetti, gabbiani, aironi, gazzette, gatti e cani randagi, ed altri. Purtroppo, alcuni di questi non godono proprio della mia simpatia. Prendiamo ad esempio i topi ed i maiali. E si, perché di maiali, sebbene ben mimetizzati, sulle rive dei nostri fiumi ce ne sono, eccome! La loro presenza è molto ben evidenziata dai rifiuti che lasciano in abbondanza nei luoghi che frequentano. Basta, infatti, fare quattro passi lungo le rive per trovarne in gran quantità.
Volendo, questi particolari porci possono essere catalogati in tre grosse categorie distinte da termini ormai di moda: autoctoni, alloctoni e anadromi.
Molti dei maiali autoctoni hanno l’abitudine di appostarsi per breve tempo (da qualche ora ad una giornata al massimo) sulle rive del fiume, del canale o del lago, e, mimetizzati tra i pescatori, abbandonano in giro una incredibile quantità di rifiuti organici ed inorganici.


Ecco un esempio di come un fiume viene ridotto dai troppi rifiuti dei maiali che ne frequentano le rive!

I più comuni sono: sacchetti di nailon, scatolette vuote o semivuote di mais, confezioni di pasture varie, larve di mosca disseminate tutt’intorno, barattoli di birra, bottiglie e bicchieri di plastica e di vetro, stracci sporchi, fazzolettini di carta, ... ecc. Alcuni di questi maiali, i così detti "furbi" (razza squisitamente italiana), malamente ammonticchiano i loro rifiuti in mezzo alle alte erbe, in modo che se qualcuno fa loro osservazione possono sempre dire che più tardi raccatteranno il tutto. Ma, ahimè, immancabilmente i rifiuti resteranno lì e alle prime piogge si disperderanno dappertutto.
Altri maiali autoctoni che usano spesso radunarsi in grandi concentrazioni presso le rive ei nostri fiumi o dei






laghi e che tentano di confondersi con i pescatori, hanno invece la strana abitudine di "gettare" il pescato in acqua.
Lo strano non è liberare l’animale con cura dall’amo, dopo essersi bagnate le mani, ma è il gettare in acqua del pesce ormai morto o moribondo. Di solito si tratta di persici sole, piccoli persici trota, scardole e carassi che, nella fretta del momento, sono stati malamente agguantati e di forza sganciati dall’amo e provvisoriamente gettati a bagno in una rete. A fine competizione, dopo la pesatura, vengono rigettati in acqua. Immancabilmente dopo qualche giorno un’insopportabile puzza di pesce marcio aleggia nell’aria presso le rive oggetto dell’incontro dei suddetti maiali. Il fenomeno si accentua se il raduno è avvenuto presso acque a lenta o nulla corrente.
Un altro tipo di porco autoctono, non così diffuso come i precedenti, è quello vagante. Esso di solito si muove in continuazione lungo le rive confondendosi tra i pescatori con l’artificiale. Questo maiale usa gettare i suoi rifiuti un po’ qua un po’ là, di solito si tratta di filo nailon malamente aggrovigliato che può diventare trappola mortale per uccelli, oppure del pacchetto di sigarette o delle confezioni degli artificiali o del solito barattolo di birra vuoto.
Non mancano poi i classici porcelloni che si appartano con le porcelline e poi gettano tutt’intorno i fazzolettini di carta ed i finissimi materiali gommosi. Trasformano così in un vero e proprio porcile il luogo dei loro incontri segreti (ma che stomaco si ritrovano?).
Esistono, poi, troppi maiali residenti che sono profondamente convinti che il fiume, canale o lago altro non sia che la naturale discarica per gli acidi della loro fabbrica, degli scarti della lavorazione dei loro laboratori abusivi, dei calcinacci avanzati dal restauro dei loro porcili, degli avanzi del taglio dell’erba, dalla potatura degli alberi, o delle siepi, ... e così via.
Ma i maiali che insozzano in modo veramente impressionante sono quelli alloctoni (di origine non locale) o anadromi (che hanno abitudini spiccatamente migratorie). Infatti, giungono da terre lontane in giugno - luglio a bordo di scassate ed inqualificabili quattroruote, e si pietismi. Ufficialmente questi luridi maiali migratori non fanno niente, ma in effetti quando ad ottobre - novembre con le "loro" ben attrezzate super roulotte trainate delle "loro" quasi nuove Mercedes, molti ripartono per altre terre, lasciano in zona più rifiuti E si! Non tutti gli animali che frequentano le rive dei fiumi sono sempre ben graditi e sinceramente mi sono proprio stancato di convivere tra i topi ed i rifiuti dei lerci maiali a due zampe.
Non sporcare il posto di pesca . . . . . . . . . La pulizia costa poco ma dona molto

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