Stemma dello Spinning Time Club


Via Sabbadino, 38/4 - 30030 CAMPALTO (VE) - Referente internet E-MAIL


PESCARE PERCHÈ
di Giancarlo Campalto

Pescare perché lo dispone quella natura che inventò il primo raggio di luce, il quale perforò la nera coltre delle primordiali tenebre. Quella che generò la prima goccia d'acqua e che mandò il fulmine a colpire la materia inerte per plasmare la vita e che con il tempo creò la prima pianta, il primo fiore, il primo animale, il primo uomo.
Pescare perché questo è scritto nei nostri cromosomi da quando l'uomo esiste. Da quando, cioè, la scintilla dell'intelligenza è scesa nelle scimmie che eravamo, per formare la nuova specie.
Pescare perché così torniamo a far parte integrante della natura, esattamente come il leone della savana, come l'orso degli sterminati boschi o dell'immensa distesa ghiacciata, come l'aquila delle alte cime, come il delfino dell'azzurro oceano.
Pescare perché questo ci fa sentire partecipi degli elementi primari, perché ci fa tornare a quell'acqua che milioni d'anni fa ci ha visto uscire ancora inermi dalle sue profondità ed è rimasta dentro di noi con un timbro indelebile.
Pescare perché quest'atto antico ci porta ad ammirare l'alba, godere dell'attimo fuggente da cui traiamo forza ed ispirazione per tutta una giornata di intimità con l'ambiente.
Pescare perché questo ci tempra il fisico e l'animo dandoci il coraggio di affrontare qualsiasi situazione. La nebbia, il sole, la pioggia, la neve, il calore ed il freddo sono gli elementi della forgia naturale.
Pescare perché questo dono naturale e questo istinto vitale per tanti millenni ci ha consentito di sopravvivere.
Pescare perché la vita è fatta di amore, di lotta, d'ingegno, di speranza e di fiducia, tutte qualità che si affinano con la pesca.
Pescare perché non si può soffocare un istinto ancestrale senza menomare la nostra integrità di uomini intelligenti e senza offendere la nostra dignità di uomini liberi.
Pescare perché l'uomo deve esercitare il suo importantissimo ruolo di vita intelligente regolatrice e pianificatrice dell'ambiente, così come è previsto nel disegno naturale.
Dimostriamo che siamo ancora capaci di raccogliere ciò che la natura ci ha messo a disposizione per completare il nostro equilibrio fisico e psichico.
Cerchiamo di fonderci ancora una volta in un ambiente allo stato naturale, comprendendolo a fondo, amandolo così com'è , e senza per forza trasformarlo in uno sterile ambiente artificiale.
Peschiamo.

 







Pensa anche al domani
Prendi e rilascia




Persico trota: se non ci fosse bisognerebbe inventarlo.




Meglio un black bass alloctono che il niente autoctono

Ritorno