LA DIGNITÀ DEL
PESCATORE
di Giancarlo
Campalto
"Pescare
per un dilettante significa dimostrare a se stesso che
non ha perso la conoscenza, la tecnica e la tenacia atta
a procurarsi quel che la natura offre. Il pescatore
dilettante si sente parte integrante dell'ambiente
naturale in cui opera e non è mosso da motivi venali od
economici ma tende soprattutto a soddisfare i suoi
naturali bisogni emotivi, ricreativi e culturali.
È interesse del pescatore essere rispettoso
dell'ambiente, essere un alleato della natura contro ogni
tipo d'inquinamento, opporsi ad ogni forma di
manomissione che provochi danno al patrimonio ittico o
alla stabilità ambientale e attivarsi per il recupero
delle aree già danneggiate."
(Dall'articolo 1 - Considerazioni fondamentali - dello
statuto dello Spinning Time Club)
Il nostro statuto vuole
incominciare da quella che rappresenta la dignità del
pescatore. Pescare è un richiamo primordiale per
cui fa ormai parte integrante del nostro istinto.
In fin dei conti pescare significa semplicemente andare a
prelevare ciò che la natura mete a nostra disposizione,
non dissimile dal cacciatore o dal raccoglitore di
funghi. Che questa azione in seguito possa in qualche
modo venire idealizzata fa parte della fantasia umana,
anch'essa perfettamente naturale.
L'uomo, quindi, s'inserisce nella natura a cui appartiene
con un suo ruolo specifico: quello di predatore
intelligente. Nessuno può negare questo ruolo e chi
lo fa va semplicemente contro natura. In molti individui
l'istinto della pesca può essere assopito, d'altro canto
non è detto che tutti debbano essere pescatori, ci
mancherebbe altro. Alcuni possono avere l'istinto del
cacciatore, altri del commerciante, altri
dell'agricoltore e così via.
La natura stessa, ancora prima di qualsiasi
organizzazione umana, ci da la sua licenza di pesca,
e ciò non perché la pesca è iscritta al CONI, ma
semplicemente perché fa parte di un'attività per l'uomo
perfettamente naturale. Ne consegue che un'area
di pesca per prima cosa deve essere un ecosistema
naturale. Un campo di gara, viceversa, non
necessariamente deve trovarsi in un ambito naturale, ma
per prima cosa deve rispondere a requisiti specifici atti
soddisfare lo svolgersi di una competizione.
Nei prossimi anni
troveremmo i verdastri che proveranno a scagliarsi contro
la pesca, ma nulla potranno verso una pesca d'ispirazione
naturale!
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