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L'ORGANIZZAZIONE
DEGLI ARTIFICIALI Tra le centinaia di scatole, borse e valigette porta-esche presenti in commercio al giorno d'oggi, ogni pescatore può trovare quella che meglio si adatta alle sue esigenze. Uno dei
problemi ricorrenti per chi pesca il bass è quello di
"stivare" i propri artificiali in modo che
occupino il minor spazio possibile e che siano
organizzati in modo pratico e funzionale. Si vedono
spesso lungo i fiumi pescatori che arrancano gravati dal
peso di bauli di esche alle quali, a sentir loro, non
possono rinunciare perché sono tutti necessari e se
magari il pesce non abbocca ad un colore potrebbe
attaccarne un altro. C'è gente che anche in pieno
inverno gira con scatole piene di buzzbaits, di poppers e
di esche prettamente estive alle quali il bass, nella
stagione fredda, abboccherebbe solo grazie ad una serie
di fortunate coincidenze. In questi casi disperati non
c'é niente da fare: su una giornata di pesca questi
buffi individui ne passano più della metà alla ricerca
degli artificiali da montare e l'altra nel tentativo di
richiudere i bauli troppo pieni. Si stancano di più in
un giorno di pesca che in un'intera settimana di lavoro.
Anche io, agli inizi della mia 'carriera' alieutica,
avevo iniziato a girare da riva con diversi chili di
esche addosso per poi ridurre, con il passare del tempo,
la mia dotazione. L'esperienza mi è stata sicuramente di
grande aiuto e mi ha insegnato ad andare a pesca solo con
esche specifiche per determinati momenti. D'inverno, per
esempio, il black bass attacca determinati tipi di esche
più di altri; quando si va a pescarlo con una scatola di
jigs, una di grubs e qualche tube bait si è a cavallo.
Con l'arrivo della bella stagione però il discorso si
complica non poco visto che il numero di esche valide
aumenta non poco e risulta così più arduo compiere
un'efficace selezione. Pescando dalla barca il problema
si riduce ai minimi termini dato che ci si può
tranquillamente trascinare appresso un discreto
assortimento di artificiali e canne ma da riva il
discorso rimane piuttosto spinoso. L'unica cosa da fare
per trovare una soluzione a questo problema è
affrontarlo in termini qualitativi. Le domande da porsi
sono: quali sono gli artificiali che hanno reso di più
in questo periodo negli anni scorsi? In quali misure e
colori? A questo punto, avendo operato un'oculata
selezione ci si accorgerà di essere rimasti con un
numero di esche decisamente irrisorio rispetto alla
dotazione iniziale. Volendo, si può aggiungere qualche
"nuovo" artificiale di cui si vuole
sperimentare l'efficacia ma ci si troverà, in ogni caso,
alleggeriti di molto. Questa, secondo me, può
rappresentare una valida risposta ai problemi di spazio
nelle cassette porta-esche dei bassman, soprattutto
pescando con gli artificiali in gomma che si sa, contano
di un numero esagerato di modelli e colori. * SCATOLE,
CASSETTE, BORSE E BAULI * Per stivare i nostri
artificiali non abbiamo che l'imbarazzo della scelta
vista l'immensa quantità di contenitori, specifici o
meno, reperibili oggigiorno in circolazione. Si va dalle
piccole scatole adatte a contenere ami, piombi e piccoli
accessori a certi bauli che si possono veramente riempire
con tutto ciò di cui si ha bisogno in una battuta di
pesca dalla barca. Ormai tutti i costruttori di scatole
portaoggetti hanno dotato queste indispensabili compagne
di pesca di scomparti amovibili, con tutti i vantaggi che
derivano da questa peculiarità. Le scatole di piccole o
medie dimensioni e le borse sono accessori che, secondo
me, sono studiati per la pesca da riva anche se niente e
nessuno vieta di portarle con sè quando si fa una
battuta dalla barca. Le scatole vanno scelte tra i
modelli 'wormproof' cioè a prova di verme: non tutti i
contenitori infatti sono idonei a contenere le esche in
gomma: molti si danneggiano inesorabilmente, rovinando
anche gli artificiali che vi sono contenuti. In commercio
ne esistono centinaia di modelli, quindi non c'é che
l'imbarazzo della scelta. |
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