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MODIFICHIAMO LE
NOSTRE ESCHE Sul tema esche artificiali per la pesca a spinning si possono dare vita ad innumerevoli fantastiche creatività del "fai da te". A parte le classiche autorealizzazioni che vanno dal minnow costruito in legno di balza dalle svariate forme e colorazioni, o di altro tipo spinnerbaits ecc , una argomentazione che non viene spesso riportata sulle riviste specializzate è quello delle rielaborazioni e modifiche da apportare a queste esche. Il vantaggio che offre questo tipo dinterventi "fai da te" è il minor dispendio di tempo di realizzazione in quanto si utilizzano particolari provenienti da artificiali già in nostro possesso, magari in disuso accantonati e dimenticati in qualche cassetto, o provenienti da imitazioni acquistate a basso costo. |
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Prima di dare inizio ad una tale argomentazione che senzaltro merita essere sviluppata sui numeri dei mesi prossimi volevo dedicare qualche riga ad una modifica appostata da tempo su gran parte dei miei artificiali, in particolare su quelli su cui non è possibile montare ami antialga. È risaputo anche dal pescatore meno esperto quanto sia frequente incagliarsi su qualche irremovibile ostacolo con successiva inevitabile rottura della lenza nel tentativo di liberare la nostra esca; unesca che magari era lultima di quel tipo rimasta presente nellassortimento portato nella nostra borsa attrezzature compromettendo i risultati di quella battuta di pesca che si prospettavano ottimi. |
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Tenendo anche dellelevato costo di alcuni
artificiali attualmente in commercio, nonché particolari
difficoltà di reperibilità che in taluni casi rendono
certi modelli quasi introvabili, risulta conveniente un
semplice e veloce intervento di modifica dei nostri
artificiali, per lo meno su quelli a cui teniamo
maggiormente. Partendo dal presupposto che tendenzialmente per questo tipo di pesca si usano lenza con carico di rottura piuttosto elevato, di conseguenza non è difficile dimensionare tali anellini. In linea orientativa personalmente impiego anelli con diametro esterno di 4-6 mm ricavati tagliando una molla a spire dacciaio armonico da 3-4 decimi di millimetro di diametro. Approssimativamente questi anelli resistono ad un carico di rottura che si aggira attorno ai 5-6 kg prima di cedere. Un carico del tutto riguardevole anche per catture di una certa taglia. Altra considerazione
importante al riguardo è questa: avendo timore di
rischiare la perdita dellartificiale ci si può
avvicinare maggiormente ai punti più intricati da rami e
ostacoli vari , luoghi dove prediligono regnare persici,
lucci, cavedani, riuscendo così a fare lavorare la
nostra esca in quei luoghi dove cè
unaltissima probabilità di fare catture
interessanti e numerose.Riscoprendo così unaltra
semplice astuzia per affinare tecniche ed attrezzature
riusciamo ad esercitare la pesca la pesca con sempre più
interesse e soddisfazione, con la convinzione che
praticare lo spinning è semplicemente
"meraviglioso"!!! |