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IL
LUCCIO Esox Lucius, famiglia: Esocidi Il luccio è
inconfondibile per il suo muso allungato a "becco
d'anatra", per gli oltre 600 denti presenti
nell'apparato boccale e branchiale e per la forma molto
allungata del corpo. La forma slanciata e l'ampia pinna
dorsale posta in posizione molto arretrata, vicino alla
coda, spiegano lo scatto fulmineo di cui è dotato il
predatore. |
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Altre varietà presenti nel nord
Europa o nell'Europa dell'est presentano invece una
livrea dorata o verdastra con delle macchie ovali
distribuite più o meno regolarmente. |
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Ormai i lucci dell'est più
prolifici ed attivi nei mesi invernali hanno ormai invaso
ed ibridato i lucci autoctoni del Piemonte e di mezza
Lombardia ed ora fanno la loro comparsa anche in Veneto,
Emilia ed altre regioni. |
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La riproduzione avviene da febbraio a maggio (ed oltre nelle zone più settentrionali) in acque poco profonde e ricche di vegetazione in cui vengono appiccicate le uova da fecondare e che garantiscano una produzione di plancton ed piccoli animaletti indispensabili al nutrimento degli avannotti. Se il luccio non vive abitualmente in una zona adatta, si sposta in lunghe migrazioni fino a trovarla. Non è raro quindi vedere in primavera, ed in particolari zone, concentrazioni di molti esemplari di lucci in frega. |
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I maschi, sempre più piccoli e
numerosi delle femmine, durante il periodo della frega
possono scontrarsi in aspri combattimenti, molto spesso
con esito mortale per il perdente. E da notare che il
luccio è dotato di un'ampia bocca e di una dentatura
affilatissima e che riesce facilmente a lacerare le carni
di un esemplare anche più grande di lui. |
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È il luccio perciò il
predatore perfetto, indispensabile in un ambiente sano ed
equilibrato! |
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Il luccio oggi è in pericolo soprattutto per la
mancanza di zone di frega. Purtroppo posso testimoniare
che in molti ambienti esiste un inquinamento, non
rilevato dalle statistiche (volutamente?) , che fa sì
che scompaia o diminuisca sensibilmente la vegetazione
acquatica e con esse le zone di frega dell'esocide, e
ancora che altri ambienti siano poco inquinati ma in modo
sufficiente a far morire la microfauna, e con essa la
possibilità di nutrimento dell'avannotto di luccio,
senza per questo far perire gli esemplari adulti. Ecco
quindi il motivo per cui in certi ambienti si riesce
ancora a catturare dei magnifici esemplari di luccio, ma
poi risultano rarissimi i piccoli. Ecco anche perché in
certi ambienti il persico trota (più robusto e che non
ha bisogno di vegetazione) riesce ancora a riprodursi
mentre i lucci sembrano diminuire. Ecco anche il motivo per fare in questi maltrattati ambienti del corretto Catch & Release del luccio in attesa di un miglioramento (non utopico ci auguriamo) delle acque. Misure
massime |