Le esche










Catch & Release






IL JIG & PIG
Di Massimo Zanetti

Se si pesca il black bass puntando all cattura degli esemplari di una certa mole, l'artificiale oggetto di questo articolo è senza dubbio da tenere in grande considerazione essendo uno dei più selettivi.

Il termine "jig & pig" viene usato per indicare quell'artificiale costituito da una testina piombata ed un ciuffo di elastici (skirt), al quale viene generalmente abbinato un pezzo di cotenna di maiale salata e trattata (pork rind). Nel caso si abbinino al jig dei trailers gommosi, quest'ultimo viene definito anche "jig & eel" o "jig & craw", a seconda che venga innescato con un plastic worm o un plastic crawfish. La funzione principale del trailer è duplice: aumentando il volume dell'esca la rende più attirante e, soprattutto, ne rallenta la discesa verso il fondo esaltando quella che è la tecnica di pesca per cui è stato concepito questo artificiale: la presentazione verticale detta anche "jigging". E' infatti in fase di caduta dell'artificiale che si riscontrerà la maggior parte degli attacchi da parte del bass.

 
 
  Come tutte le esche appartenenti alla famiglia dei jigs anche il jig & pig dà il massimo in quei periodi in cui il bass presenta un'indole poco aggressiva o apatica e cioè nei mesi tardo autunnali o invernali e ad inizio primavera anche se, usato durante i mesi caldi e soprattutto pescando a flipping, questo artificiale si rivela pura dinamite.

Jig and pig


























Portate dei fili americani
(varia un po' da marca a marca)

8 lb = 0,25 mm
10 lb = 0,28 mm
12 lb = 0,30 mm
14 lb = 0,35 mm
17 lb = 0,37 mm
20 lb = 0,40 mm
25 lb = 0,45 mm
30 lb = 0,50 mm

Pesi
1 lb = 453 gr
1oz = 28 gr
1/2oz = 14 gr
1/4 = 7 gr
1/8 = 3 gr




Quando la temperatura dell'acqua raggiunge livelli molto bassi il trailer ideale è il pork rind che ci dà l'indubbio vantaggio di essere trattenuto dal pesce per un tempo più lungo rispetto a qualsiasi trailer in gomma, anche proteico. Quest'ultimo trova la sua ideale collocazione nei frangenti in cui il pesce è piuttosto attivo ed abbocca in maniera convincente ai nostri artificiali.

* MODELLI E COLORI *

Esistono sul mercato diversi modelli di jigs le cui principali differenze possono essere riscontrate nell'antialga, nel tipo di testina piombata, nella presenza o meno di dispositivi sonori (rattlers) o nel tipo di ciuffi vinilici (skirts). E' necessario tenere in debita considerazione tutti gli aspetti di un jig per capire se può veramente rivelarsi un'esca efficace una volta legato all'estremità del nostro monofilo.
Il peso di un jig può variare da /8 di oz. a 1 oz. e, all'atto pratico deve essere rapportato al tipo di struttura in cui stiamo pescando: se si deve "bucare" un erbaio molto fitto si opterà per un artificiale di buon peso mentre, se l'ostacolo è facilmente penetrabile, la scelta cadrà su jigs più leggeri. Una testa piombata di 3/8 di oz. rappresenta spesso la giusta via di mezzo per affrontare la maggiorparte delle situazioni che possono presentarsi (tipi di struttura, profondità dell'acqua, indole del pesce ecc.).
Per quanto riguarda l'amo, i jigs si possono dividere in due categorie: da flipping e da casting. L'amo del jig da flipping è generalmente forgiato e brunito, molto spesso e robusto, come giustamente deve esserlo un amo destinato ad una tecnica di pesca "pesante"; il jig da casting è invece dotato di un amo piuttosto sottile: questo perché l'attrezzatura da casting è più leggera di quella da flipping e quindi un amo a filo grosso ci penalizzerebbe in fase di ferrata facendoci correre il rischio di rompere il monofilo e quindi perdere il pesce. Un amo sottile offre l'indubbio vantaggio di penetrare nella dura bocca del bass con facilità. Nella scelta tra i numerosi modelli di jigs presenti in commercio è consigliabile orientarsi su quelli dotati di un dispositivo antialga costituito da fibre plastiche: in tecniche come il flipping si sono dimostrati nettamente migliori di altri modelli come quello a molletta, inaffidabile perché si apre con irrisoria facilità, o quello dotato di una forcella di plastica che, a lungo andare, allentandosi, non risparmia nessun tipo di incaglio, soprattutto pescando in mezzo ad alberi o ad ostacoli dotati di una certa consistenza. La presenza dei rattlers in molti casi può aiutare il pesce ad individuare il nostro artificiale e mi sono reso conto personalmente di quanto utili possano rivelarsi in acqua torbida questi dispositivi sonori: le vibrazioni che emettono vengono percepite dal bass tramite la sua linea laterale e lo portano ad andare a colpo sicuro sul nostro artificiale, anche in condizioni di luce precarie.
Un altro particolare che riveste una grossa importanza è la lunghezza del gonnellino che non deve mai superare quella dell'amo: ho accorciato spesso gli skirt troppo lunghi perché il bass addenta la parte estrema del jig più spesso di quanto si possa pensare, vanificando così il nostro impegno per catturarlo. Nella brutta stagione può accadere di sentire uno o due attacchi in una giornata di pesca: sarebbe un peccato perdere queste occasioni solo perché il nostro jig ha gli skirt troppo lunghi ed il centrarchide abbocca 'corto'.
Il colore basilare per quanto riguarda il jig è il nero, mischiato o meno con altre tinte. Non è comunque necessario essere in possesso di un grosso assortimento di colori per poter pescare bene con il jig: quelli scuri in linea di massima sono quelli che hanno la resa più costante nell'arco di un'intera stagione di pesca. Volendo elencarli si possono citare il nero, il marrone ed il blu come jigs in tinta unita, nero/blu, nero/chartreuse e marrone/arancio come bicolori. Particolarmente redditizi sono i modelli che sulla tonalità di base (es. nero) hanno un'altro colore formato da filamenti in tinsel. Questi ultimi hanno il pregio di riflettere la luce e questo può rappresentare un punto a nostro favore per concludere positivamente una giornata di pesca.

* I TRAILERS *

Come accennavo prima i trailers da usarsi con il jig possono essere di due tipi: in gomma o in otenna di maiale salata (pork rind). I primi sono prettamente estivi, in quanto il bass, essendo in questa stagione al top della sua attività, è mediamente piuttosto aggressivo e quando attacca un artificiale è spesso più vulnerabile che in altre occasioni. Nei mesi invernali è invece la cotenna il trailer più indicato visto che il centrarchide ha un metabolismo molto più rallentato, cerca di non sprecare energie inutilmente e quindi attacca prede che possano garantirgli il soddisfacimento del suo fabbisogno proteico senza dover compiere inutili inseguimenti. Il pork rind è comunque più produttivo della gomma in quanto il bass, quando lo morde ne avverte la maggiore naturalezza. Per rendersene conto basta schiacciare un plastic worm ed un pezzo di cotenna tra le dita: il primo tende a scivolare via e ritorna in ogni caso alla sua forma originaria mentre il secondo no. Un altro grosso vantaggio che offre la cotenna è il gusto salato. Il sale, o cloruro di sodio, è uno degli elementi che compongono il sangue di un essere vivente: un predatore come il bass, che attaccando il nostro jig & pig, sente il sapore del sale, si convincerà di avere tra le fauci una preda viva e tenderà quindi ad ingoiarla, facilitandoci di molto in fase di ferrata.
I trailers in gomma più comuni sono il plastic worm da 4" e da 5", soprattutto a corpo curvo, il plastic crawfish, la rana di gomma e le code viniliche doppie, tutte forme che si possono trovare anche nei trailers di cotenna salata.
E' consigliato scegliere trailers con colori che si accostano a quello del jig anche perché, combinazioni strane o troppo colorate, pur funzionando egregiamente con pesci di taglia media, lasciano molto spesso indifferenti quelli di una certa mole.

* ATTREZZATURA E TECNICA *

Pescando con il jig & pig si possono applicare tecniche diverse, a seconda del tipo di acqua, della profondità, degli ostacoli presenti e della stagione. Le tecniche basilari sono comunque tre: il casting, il pitchin' ed il flipping. In ogni caso è meglio optare, qualunque sia il metodo di pesca che pratichiamo, per una robusta attrezzatura da baitcasting. Per quanto concerne la prima tecnica la canna ideale è lunga circa 6' ed ha una potenza massima pari ad 1oz.; se si pesca con il secondo o con il terzo sistema, una canna da 7'6" con potenza fino a 2 oz. è la più idonea. Il mulinello sarà ovviamente a bobina rotante, caricato con del monofilo da 14 a 20 libbre, a seconda della struttura in cui si pesca. Anche l'attrezzatura da spinning può rivelarsi valida ma con il jig si lavora meglio con canna e mulinello da baitcasting in quanto, se si deve forzare un grosso pesce al di fuori di qualche ostacolo pericoloso non si correrà il rischio di 'inchiodare' il mulinello in fase di recupero e veder così aumentare vertiginosamente le probabilità di perderlo.
L'azione di pesca, utilizzando il jig & pig, non presenta eccessive difficoltà: si rivela anzi abbastanza semplice pescando a casting, un po' più complicata se si decide di pescare a flipping o a pitchin'.
Il quando pescare con una tecnica ed il quando pescare con un'altra dipende sempre dalla limpidezza dell'acqua: in acque torbide e basse il flipping rappresenta la tecnica principale, soprattutto nella bella stagione, in quanto ci si può avvicinare maggiormente con la barca alla struttura in cui riteniamo il bass si trovi, senza allarmarlo; in caso l'acqua sia chiara, il pitchin' o il casting sono le tecniche che offrono maggiori probabilità di successo in quanto condurremo l'azione di pesca mantenendoci a distanza di sicurezza dal pesce. C'è da dire però che, più vicini ci troveremo all'ostacolo, più alte saranno le nostre chanches di estrarre il bass da dove si trova.
Essendo il jig & pig un'esca generalmente dotata di un certo peso e volume, per effettuare una presentazione delicata si deve essere in possesso di una certa esperienza ed avere dimestichezza con questo artificiale in particolare se si pesca con l'attrezzatura da flipping o da pitchin'. Il lato spinoso della questione non è comunque questo: decifrare l'abboccata, soprattutto in fase di caduta, è la cosa più difficile ed importante. Per imparare in fretta basta osservare il filo: uno spostamento laterale continuo rivela che il pesce ha il nostro artificiale in bocca e se lo sta portando via; anche un arresto anomalo del nostro jig in fase di affondamento può significare che il bass ha abboccato. Se non succede nulla nel tragitto che l'esca compie per raggiungere il fondo ma si avverte un peso sulla canna appena iniziamo il recupero, è meglio ferrare senza indugio perché quasi sicuramente il nostro artificiale è tra le fauci di un centrarchide.
Se nulla di tutto ciò accade, ci restano due cose da fare: se stiamo pescando a casting recuperiamo il jig a saltelli sul fondo, se peschiamo a flipping o a pitchin', prendiamo il filo tra l'indice ed il pollice della mano sinistra (o destra se si è mancini) e facciamo compiere al nostro artificiale dei brevi saliscendi. Se non accade nulla neanche in questo frangente recuperiamo e rivolgiamo le nostre attenzioni ad un altro posto dove presumiamo possa trovarsi il bass. Come è facile intuire, il segreto per diventare dei buoni pescatori con il jig, come del resto con tutte le esche affondanti, sta nel capire come si comporta il nostro artificiale una volta che è entrato in acqua, cosa sta facendo in ogni momento; riuscire a distinguere quando urta un ramo sommerso, quando sta attraversando un erbaio e così via: solo con l'applicazione si arriverà ad acquisire questa sorta di 'sesto senso'.

* I TRUCCHI DEL "MESTIERE" *

-Anche con il jig, soprattutto se usiamo trailers come il plastic worm o il plastic crawfish, è molto utile l'applicazione di scents: rappresentano senza dubbio un prezioso aiuto per salpare più pesci. Anche per la cotenna salata c'é un trattamento da mettere in pratica che consiste nel versare un po' del nostro scent preferito nel vasetto dove è contenuta: così facendo si aumenta ulteriormente il potere attirante del nostro jig. Teniamo presente però che, una volta effettuato questo trattamento, è necessario utilizzare il trailer in breve tempo perché gli scents non garantiscono, come l'acqua e sale, una buona conservazione del prodotto.

-Affinché la cotenna salata non scivoli lungo il gambo dell'amo, assumendo posizioni che ne limitino l'azione o pregiudichino l'efficacia di una eventuale ferrata, si può inserire un pezzo di plastic worm dalla testa piombata fino alla curvatura dell'amo. Così operando si manterrà il nostro trailer sempre nella corretta posizione.

-Se, nonostante il tempismo nella ferrata sia corretto, non riusciamo ad allamare il bass, probabilmente il nostro jig monta un dispositivo antialga con fibre troppo rigide o troppo lunghe che non riescono ad esporre l'amo sufficientemente. Basterà accorciarle o sfoltirle in misura adeguata per ovviare a tale inconveniente facendo però attenzione a non pregiudicarne l'efficacia.

 

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