Le esche



IL PLASTIC CRAWFISH
a cura di Massimo Zanetti


Tra le molte esche in gomma giunte dagli U.S.A. sul mercato italiano il gambero è una di quelle da tenere maggiormente in considerazione, e non solo come artificiale alternativo a plastic worms e jigs. Questa imitazione, rappresentante uno dei crostacei più diffusi nelle nostre acque interne, il gambero d'acqua dolce, si è già accattivata la simpatia di molti pescatori dimostrando tangibilmente la sua efficacia, sia usata singolarmente che innescata come trailer su jigs, spinnerbaits o buzzbaits. Le misure dei plastic crawfish reperibili in commercio vanno dai 3 ai 6 pollici. I nodelli più piccoli vanno molto bene in inverno o pescando a vista durante la bella stagione, quando il bass staziona negli strati d'acqua superficiali. Quelli più grossi sono ottimi se usati in tecniche "pesanti" come pitchin' e flipping. La misura media, da 4" a 4" 1/2 è certamente la più catturante nei confronti di bass di ogni taglia e la più versatile in quanto, pur offrendo visivamente un buon bersaglio per gli attacchi del pesce, non lo intimidisce come potrebbe fare un artificiale da 6" ed è qualitativamente più selettivo di uno da 3".
Tra i vari modelli di plastic crawfish presenti in commercio, sono da tenere in debita considerazione i modelli salati e quelli potenziati con aminoacidi o scents di diversa natura. Il motivo è lapalissiano: un artificiale che al colore e alla plasticità di movimento unisce il gusto, dà garanzia di ferrate più sicure grazie al fatto che il black bass lo trattiene in bocca per un lasso di tempo maggiore rispetto ad uno non impregnato di sostanze aromatiche.
Come tutte le esche in gomma anche il plastic crawfish si trova sul mercato in una gamma di colori pressoché illimitata. Dire quali siano i più validi e quali i meno validi è un po' azzardato visto che la maggiore catturabilità di una tonalità di colore rispetto ad un'altra è sempre indissolubilmente legata a fattori che è spesso difficile standardizzare. Luminosità, colore dell'acqua, struttura, tipo di recupero e tecnica di pesca praticata sono aspetti che influiscono pesantemente sulla validità di una determinata tinta.
La regola vuole che in presenza di scarsa luminosità (alba, tramonto, giornate nuvolose) o acque scure, si accordi la precedenza a colori scuri quali il nero, il blu, il viola o il marrone e, in caso di buona luminosità (ore centrali della giornata) o acque chiare, si preferiscano quelli più vivaci come chartreuse, arancio e simili che, in questi frangenti, risultano più attiranti nei confronti del pesce che riesce ad individuarli con maggiore facilità.
Essendo il colore dell'acqua determinato dalla penetrazione della luce solare, ricordiamo che il bass, in presenza di acque scure, stazionerà in acque poco profonde dove potrà usufruire della vista per cacciare; se viceversa l'acqua sarà molto limpida, il nostro centrarchide fisserà spesso la sua dimora in acque più profonde o presso le strutture presenti nei sottoriva come banchi di ninfee, alberi in acqua ecc.
Come per il plastic worm, anche nel plastic crawfish sono presenti modelli a due colorazioni ma, mentre nel vermone lo stacco di colore è presente sulla coda, nel gambero lo è sulle chele. Nero/blu, nero/chartreuse, marrone/arancio, arancio/verde e ostrica/blu sono colori che permettono di affrontare pressoché ogni tipo d'acqua: i primi tre danno il massimo in acque torbide e scarsa luminosità, gli ultimi due vanno bene in acque limpide con buona luminosità.

Il punto di partenza per pescare bene con il plastic crawfish è certamente la fiducia che riporremo in quest'ultimo e questa dovrebbe essere la regola fondamentale da seguire con tutti gli artificiali che siamo poco avvezzi ad usare. La consapevolezza sulle reali potenzialità di un'esca rappresenta sempre una componente psicologica molto importante ai fini del successo nella pesca al bass: è infatti appurato che pescando con un'esca che gode della nostra approvazione incondizionata si prendono molti più pesci che non con una ritenuta, magari a torto, poco catturante. Questo accade perché la fiducia fa pescare meglio, con maggior concentrazione e sicurezza nei mezzi di cui si dispone. Solo comunque con l'applicazione e con l'uso continuato di un determinato artificiale si arriverà ad acquisire quella confidenza che porterà poi alla continuità di catture, obiettivo primario di ogni bassman degno di questo nome.
Il plastic crawfish si adatta molto bene ad essere usato in quasi tutte le tecniche di pesca specifiche per le esche in gomma. E' l'artificiale numero uno, insieme al jig & pig, per pescare a pitchin'. Questo particolare metodo di pesca richiede di norma l'utilizzo di artificiali voluminosi che, con un lancio sottomano, tipo a pendolo, raggiungano il bersaglio prescelto ed entrino silenziosamente in acqua. Per pescare bene a pitchin', essendo una pesca che si pratica tra ostacoli più o meno fitti, è consigliabile usare una canna da baitcasting piuttosto lunga e robusta (7'-7' e 1/2), con mulinello moltiplicatore: se non si riesce a reperirne una specifica per questo metodo di pesca si può ricorrere benissimo alla canna da flipping.

 
    Durante la bella stagione il nostro crawfish sostituisce egregiamente il pork rind (cotenna di maiale salata) come trailer sul jig contribuendo in maniera determinante ad aumentarne l'attrattività.


Nella pesca a flipping il plastic crawfish è piuttosto valido se usato in determinati frangenti. Raggiunge infatti l'apice del rendimento nei fiumi a corrente lenta, flippato alla base degli alberi sommersi, dove i grossi bass fissano la loro dimora estiva.
Nella pesca a casting punti ottimi da sondare con il nostro artificiale sono le pietraie o i sottoriva con fondo sabbioso. Anche nello skipping il gambero di gomma si rivela ben più di una semplice alternativa a grubs, tube jigs e plastic worms.
Un discorso a parte meritano i tipi di innesco che si possono effettuare con il plastic crawfish. Il più classico è senza dubbio il "Texas rig" che, se eseguito a dovere, garantisce la quasi assoluta imperdibilità dell'esca, anche pescando tra i cespugli più fitti. Un altro innesco, molto conosciuto tra chi pesca abitualmente il bass con le esche in gomma è la testa piombata. In questo caso il bassman si può veramente sbizzarrire nella scelta di quest'ultima visto che in commercio ne esistono decine di modelli diversi, come foggia, colore, peso e dispositivo antialga. Le migliori, cioè quelle che si prestano egregiamente ad essere usate in un po' tutte le tecniche di pesca al bass con il plastic crawfish, sono quelle di peso compreso tra 1/8 di oz. (circa 4 grammi) e 1/2 oz (14 grammi), che montano un dispositivo antialga in fibre plastiche. Logicamente, non sempre l'antialga è necessario: se si pesca in acque dove le probabilità di incaglio del nostro artificiale sono minime è meglio adottare testine piombate ad amo scoperto che ci garantiranno una
maggiore efficacia in fase di ferrata