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Come ad un galante appuntamento al quale non si vuole
assolutamente mancare, il pescatore che già la conosce
la cheppia con ansia tornerà sulle rive del fiume ad
attendere la sua risalita. Egli vuole provare nuovamente
quelle fantastiche ed esaltanti emozioni che solo questo
pinnuto sa trasmettere. |
Durante la migrazione o appena arrivate nei luoghi di riproduzione, le cheppie dimostrano la loro maggiore attività predatoria donando momenti indimenticabili al pescatore che ha saputo aspettarle nei punti strategici. Nel Brenta e nel Piave si possono catturare cheppie di buona misura anche se il numero di catture è di solito inferiore di quelle che si possono avere nel Po. |
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Nel Brenta
le cheppie sono costrette a fermarsi allo sbarramento di
Strà (VE) in quanto non hanno nessunissima possibilità
di risalita (alla faccia della legge sulla pesca della
regione Veneto che prevede le scale di monta). |
Gli artificiali che noi utilizziamo sono i piccolissimi ondulanti con piumetta o meno di colore metallico e con amo singolo che spesso vengono venduti per la pesca in mare. Noi rifiutiamo assolutamente le amettiere con le piumette poiché consentono la cattura delle taglie minime (anche 12 cm) e quasi mai le grosse prede e perché poco hanno a che fare con lo spinning. L'azione di pesca é semplicissima: si lancia lontano, si lascia scendere alla giusta profondità l'artificiale e si recupera velocemente, a volte molto velocemente. L'unica fantasia in questa pesca consiste in una piccola variazione della velocità di recupero in modo da passare, e ripassare più in profondità, proprio dove sostano le nostre prede. |
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Gli
artificiali nominati prima hanno un indiscusso difetto:
sono leggeri. A questo inconveniente si pone rimedio
aggiungendo sul monofilo di nailon, dello 0,22-0,25 di
diametro, a circa mezzo metro dall'artificiale un piombo
dai 5 ai 20 gr. di forma aerodinamica. Il peso varia a
seconda della profondità da raggiungere e della corrente
in atto nel fiume. |