Rebirthing

 

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INTRODUZIONE AL REBIRTHING

L'antichissima pratica orientale della respirazione connessa affonda le sue origini nelle teorie che vedono l'energia presente nell'etere quale fondamento della vita e l'atto respiratorio  come il miglior guaritore del corpo  e della mente.
Con questa consapevolezza l'americano Leonard Orr, ricercatore di medicina olistica,  ha elaborato una metodologia che si riassume in questa sua frase: "la respirazione consapevole e la trasformazione dei pensieri autolimitanti e negativi in pensieri costruttivi dovrebbero essere al centro di ogni sistema educativo".

Egli constatò che praticando l'esercizio respiratorio da lui messo a punto, si vivevano esperienze che andavano dal rilascio delle tensioni corporee alle visualizzazioni mistiche, dal contatto con le proprie emozioni allíabbandono delle paure inconscie: una tecnica che tocca dunque tutte le dimensioni dellíuomo.
Il denominatore comune di ciò che accadeva nel corso di queste esperienze emerse subito con molta chiarezza dai racconti dei praticanti stessi.
Tutti riferirono infatti di aver sentito un collegamento con la propria nascita o addirittura di avere rivissuto le emozioni e le sensazioni di quell'evento così drammaticamente intenso.
L'emergere di questo aspetto portò al nome di "Rebirthing" (rinascita) anche se è bene chiarire che líesperienza diretta, rivissuta, della propria nascita non è la chiave del processo di guarigione stimolato da questa tecnica, ma di fatto la respirazione circolare é un processo energetico che scioglie e risana gli effetti delle nostre precedenti esperienze negative, in particolare quelle primarie legate appunto alla nascita.
Essa agisce sulle memorie corporee bloccate fino dal nostro concepimento e il rilassamento profondo che essa induce ci consente di aprirci al processo integrativo, ovvero a quella condizione nella quale i nostri meccanismi di difesa ritengono sia sicuro e accettabile che le memorie bloccate raggiungano lo stadio della nostra coscienza per essere comprese e abbandonate.
Anche le moderne psicanalisi prenatale e perinatale hanno infatti dimostrato come le  nostre prime emozioni, le prime interazioni con gli altri esseri viventi e con il mondo esterno imprimono un tratto caratteristico alla nostra personalità e dunque alla nostra intera vita.
Se tali esperienze sono state vissute in modo traumatico, condizioneranno le successive fasi dello sviluppo in senso non favorevole ad una crescita equilibrata e nella piena realizzazione di noi stessi.
Solo ripercorrendo quelle prime fasi della nostra esistenza,  rielaborando ed integrando quella che fu allora la nostra risposta alla vita,  potremo dunque superare gli schemi inconsci del nostro comportamento.

Il Rebirthing non è però soltanto una tecnica "fisica", ma come in ogni disciplina olistica che si rispetti anche nel Rebirthing è presente infatti un principio di base la cui consapevolezza è parte integrante del percorso di autoguarigione individuale.
Tale principio può essere espresso nellíassunto: "la qualità della nostra vita  dipende dalla qualità del nostro pensiero, ovvero è il nostro pensiero a creare la nostra realtà".
Eí questa un'affermazione molto forte che genera non poche resistenze nella maggior parte degli individui.
Per fortuna la presa di coscienza dei propri schemi che consegue al lavoro di liberazione dai traumi della nascita apre inevitabilmente una breccia anche nei più strenui sostenitori della casualità degli eventi.
Quando essi si rendono conto che tutto ciò che è accaduto nella loro esistenza è assolutamente coerente con il pensiero che hanno di sé stessi e della vita, come non ritenere che capovolgendo tale convincimento si possano indurre profondi mutamenti nel nostro stato di salute, nella nostra condizione di benessere materiale, nel nostro sentirci uniti agli altri individui e a Dio stesso?

In conclusione, la respirazione circolare e consapevole e  la trasformazione dei pensieri autolimitanti e negativi in pensieri costruttivi, consentono ad ognuno di ottenere, senza alcun limite, i risultati ai quali egli si sente sicuro ad aprirsi in quel momento della sua evoluzione personale, senza forzature e nel massimo rispetto della libertà individuale.

Leonard Orr ed il suo gruppo di ricerca hanno rilevato che in sole dieci sedute nelle quali viene praticato il respiro consapevole gli adulti si liberano della maggior parte delle tensioni emotive accumulate.
Per questo motivo il ciclo individuale assistito da un rebirther professionista dura appunto dieci incontri e se lo si vorrà ripetere ci si dovrà rivolgere ad un altro rebirther, per evitare che si crei una forma di dipendenza che contrasta con i principi di libertà e di potere personale alla base del rebirthing.

 

NASCITA E PERSONALITA' di Eugenio Vignali

Articolo pubblicato sullla rivista TIAN TAN luglio 2000.

I due principi alla base del Rebirthing sono la respirazione consapevole e la trasformazione dei pensieri negativi e autolimitanti in pensieri costruttivi.
Con riferimento ai pensieri inconsci che costituiscono una vera e propria "mappa" del nostro comportamento, il Rebirthing conferma, attraverso le esperienze di chi lo pratica, che essi hanno avuto origine nel vissuto prenatale e della nascita stessa, cosa sostenuta peraltro anche dalla psicanalisi tradizionale.
Il bambino appena nato é completamente vulnerabile all'ambiente esterno, per questo motivo egli possiede un meccanismo di auto-difesa molto sensibile che lo protegge dai traumi sia fisici sia psichici.
Questi meccanismi protettivi si sviluppano a livello inconscio divenendo automatici e rimangono attivi anche  quando l'individuo é cresciuto. Ciò crea schemi comportamentali ripetitivi che, basandosi sulle convinzioni maturate allora riguardo a noi stessi e alla vita,  ci limitano nel nostro divenire individui consapevoli del nostro mutato potere.
Ecco dunque l'importanza del Rebirthing che attraverso la respirazione consente di lasciare affiorare alla nostra coscienza i  traumi bloccati a livello corporeo e di acquisire la consapevolezza di questi meccanismi  abbandonandoli.
Vediamo ora come le modalità della nostra nascita influenzano lo sviluppo successivo della nostra personalità attraverso una semplice schematizzazione.
Nota: quando si parla di "senso di colpa" si deve intendere semplicemente che maturiamo un giudizio negativo inconscio sul nostro comportamento per le sue conseguenze.

PARTO NORMALE

La maggior parte delle madri nel descrivere il parto lo definiscono "normale".
In ogni caso, la nascita è per l'individuo l'evento più drammatico della propria esistenza: in quegli interminabili momenti si rischia la morte, si passa dall'ambiente intrauterino a quello esterno e si passa dalla respirazione placentare a quella polmonare.
Dunque è possibile che si consideri "normale" quanto vissuto alla nostra nascita come la fatica, il dolore, la lotta, ecc., e che tali esperienze siano riprodotte nella vita di tutti i giorni senza che siano considerate particolari complicazioni.
Se il parto è avvenuto proprio nella norma, dunque senza complicazioni e relativamente rapido, tenderemo a rispecchiare questa modalità con un carattere benevolo, disponibile, tranquillo. Ci sentiremo ben accetti e amati senza però sviluppare alcuna dipendenza dagli altri.
Ciò può però portare a non avere un'alta opinione di noi stessi per la nostra normalità (non sono niente di speciale) sentendoci dunque di dover dimostrare continuamente il nostro valore, magari con risultati o gesta straordinari.
La maggior parte dei neonati sviluppa inoltre un "senso di colpa primario" che deriva dal pensiero di avere fatto del male alla propria madre (sono pericoloso/cattivo).

PARTO CESAREO
Il parto cesareo evita al bambino la lotta e la fatica per aprirsi il varco nel canale materno. L'estrazione forzata da parte del medico costituisce però un'interruzione del processo naturale e viene percepita come una vera e propria forzatura.
Da un lato l'individuo adulto tenderà dunque a voler dimostrare di non avere bisogno dell'aiuto di nessuno e procederà nella vita con molta determinazione, dall'altro questa modalità di nascita può  aver creato anche la convinzione di non essere in grado di farcela da soli senza l'intervento degli altri (sono incapace).
Si cercherà inconsciamente il sostegno altrui (e si attireranno persone che vogliono intromettersi nella nostra vita) salvo poi rifiutarlo sdegnosamente allontanandosi da chi ci sta offrendo una mano.
Il taglio cesareo è però anche una scorciatoia e queste persone saranno in grado nella vita di trovare risposte e soluzioni veloci per affrontare i problemi, ma faranno fatica poi a portare a termine i progetti. La mancanza dell'abbraccio stretto e avvolgente del canale del parto fa sì che i cesarei sentano molto il bisogno del contatto fisico, abbracci, carezze contatto con la pelle.

FIGLI INDESIDERATI DEL LORO SESSO
Essere nati del sesso diverso da quello desiderato dai genitori (o da uno dei due quantomeno) è una condizione vissuta un tempo soprattutto dalle donne che, se primogenite o nate dopo altre sorelle, rischiavano di non rispondere alle aspettative parentali.
Le conseguenze di questa "disapprovazione" sono molto pesanti.
Il pensiero "sono sbagliata" accompagna la donna per tutta la vita condizionandone il comportamento e, soprattutto, le relazioni.
Coma prima cosa cercherà di compiacere i genitori assumendo comportamenti e ruoli maschili allíinterno della famiglia. Tenderà, ovviamente, a non esprimere la propria personalità mostrando difficoltà nel vivere la femminilità all'interno delle relazioni e, là dove accetta il ruolo di donna, attirerà uomini che la mortificheranno dimostrando un implicito rifiuto nei suoi confronti.
Queste persone stanno dunque meglio da sole e si sentono molto in competizione con gli uomini, rispetto ai quali devono continuamente dimostrare di essere migliori, in un confronto che degenera spesso in conflitto.
Il pensiero di "essere sbagliati" è uno dei più forti e sentiti e da esso derivano molti altri pensieri quali "non sono allíaltezza", "non sono accettata", "non merito di ricevere", ecc.

PARTO PREMATURO OD OLTRE IL TERMINE
I nati in forte anticipo od in forte ritardo rispetto alla "tabella di marcia" prevista da chi li stava aspettando dimostrano problemi soprattutto con la gestione del tempo.
Tuttavia non è soltanto una questione di anticipare o posticipare i nostri appuntamenti od i nostri impegni, è importante il capire il motivo per cui si è scelto un tempo diverso dal previsto.
Può infatti essere che la decisione di anticipare o posticipare il momento del parto sia presa dal bambino per proteggere la madre da un rischio collegato al parto stesso. Un bambino già molto sviluppato potrebbe scegliere di anticipare la propria uscita, mentre un bambino che sente la paura della madre per líapprossimarsi della data fatidica, potrebbe decidere di aspettare ancora un po'.
Se in precedenza vi sono stati tentativi di aborto o addirittura un fratellino è nato morto, potrebbe esservi líimpulso ad anticipare la nascita appena raggiunta una condizione di "sopravvivenza" intorno al settimo mese.

Se nate premature queste persone si sentono non all'altezza degli altri, insignificanti, oppure sovracompensano con un'eccessiva baldanza, con una presenza vistosa, con un volersi imporre sempre e dovunque per nascondere la propria vulnerabilità. Potrebbero però anche essere nate in anticipo per il forte impulso a venire al mondo e l'entusiasmo con il quale hanno voluto bruciare i tempi si trasformerà in una puntualità maniacale, anzi, in un costante anticipo su tutto e tutti, magari con l'ansia di poter essere trattenuti (devo sbrigarmi ad uscire).

Se il travaglio è stato lungo queste persone si sentono di troppo, hanno paura di fare del male agli altri e tendono dunque a essere iperattenti e iperprotettivi nelle relazioni, concepiscono la vita come una lunga via crucis che cercano di iniziare il più tardi possibile. Potrebbero essersi sentiti non voluti, o non desiderati di quel sesso, convinzione rimasta anche successivamente e che può avere condizionato la loro vita secondo quello schema.
 

PARTO PROVOCATO O INDOTTO

L'elemento caratterizzante di questa tipologia di parto è che non è avvenuto per decisione del nascituro (ricordiamo che normalmente è il bambino a produrre degli ormoni che stimolano la madre a partorire).
Altri hanno deciso oltre che "come" anche "quando" il bambino doveva venire alla luce e spesso per motivi legati a circostanze temporali ed esigenze pratiche.
Questa indebita interferenza causa nell'individuo un moto di risentimento che si manifesterà con una costante reazione ad ogni forma di pressione psicologica o di costrizione comportamentale.
D'altro lato, però, vi è la tendenza ad aspettare l'intervento altrui, per cui l'attesa per iniziare qualsiasi cosa, anche una relazione, si protrae più del normale fino a quando qualcun altro decide e interviene.
I nati con questo schema preferiscono aspettare ed essere serviti, indugiando in quello che potrebbe sembrare ozio o vera e propria pigrizia. Eppure, una volta messi in moto, questi motori diesel, sono capaci di arrivare tranquillamente in fondo alle cose.
La parola d'ordine da utilizzare con i nati provocati è: "pazienza".

BAMBINI POSTI IN INCUBATRICE
I nati prematuri sono posti   in una specie di "utero a secco" costituito dallíincubatrice. Il loro ingresso nel mondo è stato dunque in realtà un cambiamento diverso da quello degli altri bambini.
Intanto vi è la separazione dalla madre (Perché? Cosa ho fatto? La mamma è morta? Non sono desiderato?) poi l'alimentazione per via endovenosa (forzata e dolorosa, chissà quali pensieri sul cibo maturano queste persone Ö), la dipendenza e la continua manipolazione da parte di persone estranee (le cure, il bagnetto, l'alimentazione Ö) per cui tenderanno a ricreare con il partner un rapporto di dipendenza quasi assoluta, tanto da pensare di morire in caso di separazione.
Il mondo per i bambini posti in incubatrice è "al di là del vetro" per cui sarà normale frapporre fra noi e l'esterno altre barriere di vetro. Oltre a portare  occhiali, potrebbero trovare un lavoro che li costringe a passare molto tempo in macchina (non è forse una specie di incubatrice?) o dietro le pareti di vetro di uno sportello aperto al pubblico.
Anche se gli adulti spesso ammirano la forza di volontà di quel piccolo essere che sembra aggrapparsi strenuamente alla vita, in realtà è difficile che i bambini nati prematuramente sentano di potercela fare da soli. Molto più facile è che maturino il convincimento di essere deboli, in balìa degli altri, indifesi, bisognosi di incoraggiamento.

NATI CON IL FORCIPE
E' indubbio che líintervento con il forcipe sulla testa del bambino è vissuto da quest'ultimo come un vero e proprio atto di violenza che egli tenderà ad associare con il sostegno e l'aiuto degli altri, ma spesso anche solo con la loro vicinanza, ritenuta fonte di emicranie.
D'altro lato se si è reso necessario l'uso di tale strumento era perché il neonato da solo non riusciva ad ultimare la fase dell'espulsione, essendo rimasto incastrato nel canale.
Ecco allora l'ambivalenza di coloro che sono nati con questa modalità: ricercano, fino a provocarlo, l'aiuto degli altri, salvo poi rifiutarlo per dimostrare di riuscire da soli con la propria tenacia.
No dunque al controllo ed alla manipolazione da parte di altre persone, alle quali reagiscono anche violentemente, spesso troncando di netto ogni rapporto.
La sensazione fisica del forcipe genera poi anche fastidio per il contatto fisico.

Non è però con la semplice comprensione mentale che può avvenire la trasformazione dei pensieri negativi ed autolimitanti ed il loro abbandono, occorre accorgersi, nel mentre si rivive un'emozione, del suo manifestarsi e della sua relazione con i fatti esteriori e quelli interiori. Da questo accorgimento sorge la comprensione liberatrice attivata dal respiro consapevole praticato durante la seduta di Rebirthing.
 

Bibliografia: Sondra Ray, Bob Mandel; Nascita e personalità; ed. Armenia.
 

 
IL REBIRTHING E I CORPI  ENERGETICI DELL'UOMO
di Eugenio Vignali

Nell'uomo coesistono insieme al corpo fisico altri quattro corpi energetici la cui frequenza vibratoria è via via maggiore.
Essi sono:
il corpo eterico
il corpo astrale o emozionale
il corpo mentale
il corpo spirituale

Il corpo eterico
Molto simile per forma e dimensioni a quello fisico (tanto da essere chiamato gemello o doppio eterico) esso viene ricreato ad ogni successiva reincarnazione.
Ricava le energie vitali dal sole attraverso il sistema dei chakra e le trasmette al corpo fisico assicurando líequilibrio energetico allíinterno delle cellule dell' organismo.
I corpi fisico ed eterico vengono fortemente influenzati da pensieri ed impulsi derivanti dalla sfera mentale, proprio per questo motivo i pensieri positivi sono molto importanti per il nostro benessere fisico.

Il corpo astrale
Il corpo astrale, chiamato anche sfera emotiva, è la sede dei sentimenti, delle emozioni, dei tratti del carattere.
Poiché esso conserva tutti i nostri conflitti interiori, gli stati di aggressività, le paure consce ed inconsce, la mancanza di fiducia in sé stessi, i sensi di colpa, esso influenza la visione personale del mondo e della realtà.
I conflitti interiori presenti nel corpo astrale creano dei blocchi emotivi localizzati nella zona del chakra del plesso solare.
Essi tendono a rafforzarsi mettendoci in situazioni nelle quali possono ricrearsi le vibrazioni emotive originarie, vibrazioni da cui tali conflitti traggono il loro sostentamento. Una persona affetta da una paura non superata dovrà confrontarsi di frequente con situazioni tendenti a rinforzare tale paura. Chi invece è predisposto a stati di aggressività, incontrerà facilmente persone che lasceranno esplodere la propria ira.
Il corpo astrale segue le proprie leggi ed è scarsamente influenzato da pensieri e finalità del corpo mentale: vibrazioni antitetiche anche inconsce della sfera emozionale possono infatti impedire il raggiungimento di un obiettivo, nonostante tutti gli sforzi messi in atto.
Dato che il corpo astrale sopravvive alla morte e si congiunge al nuovo corpo fisico, le problematiche emotive non risolte tendono a ripresentarsi anche nelle reincarnazioni successive, condizionando la nuova esistenza.
 

Il corpo mentale
E' la sede delle idee e delle percezioni sia razionali sia intuitive.
Le informazioni ottenute dal corpo fisico e dai suoi sensi vengono trasmesse tramite la sfera eterica al corpo astrale che le trasforma in energia e le trasmette a sua volta al corpo mentale.
Essendo però filtrate attraverso la sfera emozionale, le informazioni sono influenzate dai  conflitti interiori irrisolti.
Esse subiscono dunque delle alterazioni ed il modo di pensare dellíindividuo diventa condizionato e prevenuto, formandosi degli schemi mentali ripetitivi che impediscono alla mente razionale di essere veramente obiettiva e neutrale.
La conseguenza più grave di questo schema di funzionamento presente nella quasi totalità degli individui, è però che in tali condizioni il corpo mentale viene impegnato nella risoluzione di problemi contingenti legati al benessere personale ed al raggiungimento di obiettivi materiali, rinunciando a svolgere la sua finalità specifica che è quella di recepire le verità universali derivanti dal piano spirituale ed armonizzarle con la mente razionale, applicando queste verità alle situazioni concrete.

Il corpo spirituale
Attraverso il corpo spirituale, quello con frequenza vibrazionale più elevata, ci connettiamo con Dio e con tutte le forme di vita, riconoscendo la natura del nostro essere e le finalità della nostra esistenza.
E' questa la vera parte immortale dell'individuo che esisterà durante l'intero corso dell'evoluzione, mentre gli altri corpi sottili si dissolveranno man mano che l'essere umano si sviluppa attraverso i vari stadi dell'evoluzione della coscienza.
(Questa prima parte si basa su: Manuale dei Chakra, Shalila Sharamon e Bodo Baginski, Ed. Mediterranee, 1995)

Dobbiamo constatare come la maggior parte delle tecniche olistiche antiche o rielaborate   proposte correntemente operano in realtà al solo livello del corpo eterico.
Ciò vale sia per i semplici trattamenti che producono un generale effetto di reintegrazione e riequilibrio energetico, sia per alcune pratiche pur comprese in una più ampia filosofia dellíesistenza.
Poiché, come abbiamo visto, la funzione dei nostri corpi fisico ed eterico è quasi esclusivamente strumentale all'interazione con l'energia dell'ambiente e degli altri esseri viventi, l'approccio terapeutico di tipo energetico non considera che, in generale, sono i tre corpi superiori ad esercitare una influenza sui due inferiori.
Sposando la tesi contraria, dovremmo affermare che il corpo fisico ed il suo gemello eterico influenzano il corpo astrale e mentale di un individuo elaborando una emozione od un pensiero diversi, a parità di esperienza vissuta, a seconda delle condizioni in cui si trovano, mentre, cercando di non cadere nella trappola di confondere la causa con l'effetto, possiamo escludere che sia lo stato di benessere-salute del corpo fisico (gestito attraverso il suo doppio eterico) ad alterare le nostre risposte emozionali e la nostra percezione della vita.

Quando attraverso una terapia armonizziamo i centri energetici, l'effetto complessivo che si ottiene è, in relazione all'apertura dei chakra superiori, anche di livello meta-fisico (aumento della consapevolezza, capacità di visualizzazione, accesso alle verità mistiche, eccetera).
Se ciò fa ritenere a chi pratica tale tecnica di  aver ottenuto il risultato desiderato, tuttavia ancora non abbiamo fatto niente per eliminare le cause dello squilibrio e dunque non abbiamo la sicurezza che la vera causa non si verifichi nuovamente riportandoci alla condizione iniziale.
Per questo motivo l'approccio terapeutico migliore è senz'altro quello di intervenire al livello superiore che ha generato lo stato alterato per poi ottenere un effetto a cascata sui corpi inferiori.

Il rebirthing da questo punto di vista rigenera le connessioni fra il corpo astrale e quello mentale e fra quest'ultimo e il corpo spirituale, consentendo di ottenere un generale beneficio fisico, psichico e spirituale.
A livello del corpo astrale il rebirthing consente di prendere contatto con i propri blocchi emozionali integrandoli e dunque eliminandoli.
Ciò avviene attraverso la tecnica respiratoria che porta a rivivere líemozione originaria, la quale questa volta viene vissuta in modo consapevole (e non più inconsciamente) lasciandola fluire e dissolversi energeticamente.
Anche l'amore del rebirther costituisce una vera e propria forma di simpatia vibratoriaî o comunione energeticaî che aiuta la rimozione dei blocchi emozionali.
Il risultato finale di questo processo è quello di liberare e rendere armonico il terzo chakra che, ricordiamo, rappresenta le fondamenta della nostra personalità.
Ripulire il corpo astrale dai traumi emotivi consente inoltre un miglior flusso delle informazioni provenienti dai corpi fisico ed eterico verso il corpo mentale, senza che esse siano distorte od elaborate, risultando più facili da gestire.
L'integrazione del pensiero che ha generato l'emozione consente inoltre di liberare il corpo mentale da uno schema radicato e di conseguenza il corpo mentale non è sovraccaricato di problemi contingenti ai quali dare una risposta.
Questa maggiore libertà di azione del corpo mentale si integra perfettamente con l'altro pilastro della teoria del rebirthing: il pensiero creativo.
Questo principio, che trova inizialmente molte resistenze all'interno del corpo mentale, ben presto si impone grazie ai risultati concreti della sua applicazione ed al conseguente entusiasmo che l'individuo prova nel riappropriarsi della propria vita.
La consapevolezza che il nostro pensiero crea la realtà che viviamo conduce poi spontaneamente alla consapevolezza della nostra natura divina connettendoci con Dio e con tutte le forme di vita dellíuniverso.
Tale condizione ci consente di aumentare la frequenza vibrazionale del nostro corpo spirituale estendendo la nostra aura molto al di là dello spazio circostante, così come avviene al massimo livello negli individui illuminatiî.
E' importante rilevare che a questo risultato si perviene non in modo dogmatico e intellettuale, ma creando le uniche condizioni per la completa realizzazione del nostro sé: consentirgli di agire in LIBERTA' esprimendo tutto il proprio POTERE.
E' questo l'insuperabile effetto del rebirthing!