Introduzione
al Catalogo
Le iniziative più significative e le collaborazioni più
proficue nascono solitamente da situazioni quotidiane. Una cena tra amici,
una chiacchierata generica e si viene a scoprire che, a miglia, a chilometri
di distanza, paesi diversi nascondono persone con le stesse passioni,
la stessa energia e la voglia di trasmettere attraverso l’arte il
proprio mondo interiore. Così, semplicemente da una piacevole serata
trascorsa a casa di Helen è nata l’idea di organizzare questo
scambio culturale tra Artspace e lo Spazio Arti Figurative Lorenzo Lotto.
Piacevole è
stato riscontrare quante similitudini esistono tra questi due gruppi composti
comunque da personalità artistiche molto diverse.
Nettamente differenti sono anche le sale espositive che hanno ospitato
i lavori di questi artisti ma soprattutto diversa è la storia di
questi locali.
A Mirano, luogo di numerose residenze degli aristocratici veneziani, il
gruppo inglese ha esposto il proprio operato in una sala prestigiosa come
la settecentesca Barchessa di Villa Morosini - XXV Aprile; mentre a Loughborough
le opere del collettivo italiano si sono confrontate con l’interessante
spazio industriale della Generator Gallery.
La barchessa nacque
come edificio affiancato alla casa padronale dove la mezzadria riponeva
gli attrezzi ed i covoni di fieno; l’edificio Miranese venne successivamente
trasformato per accogliere le carrozze e le barche delle nobili famiglie
veneziane quando queste si recavano nelle loro ville per trascorrere le
vacanze estive in terraferma.
La Generator Gallery possiede una storia ben diversa, dato che fu originariamente
adibita ad accogliere i generatori della centrale elettrica del College
di ingegneria nato a Loughborough agli inizi del ’900. Sembra addirittura
che parte degli impianti provenissero da motori diesel di sottomarini
catturati in tempo di guerra e successivamente smontati nel porto di Portsmouth.
È affascinante
constatare come l’arte sia riuscita a decontestualizzare e avvicinare
due edifici con un passato tanto diverso ed ormai quasi dimenticato. Due
sedi le cui mura intrise di storia evocano, nel gioco degli opposti, l’antico
e il moderno, il rustico e l’industriale, memorie lontane di identità
diverse.
Da questi paesi differenti
provengono dunque i nostri artisti, i quali, richiamando alla memoria
i grandi viaggiatori veneziani ed inglesi si sono rispinti nuovamente
al viaggio, alla scoperta, all’incontro ed hanno ridato nuova vita
alle mura di queste sale con le loro diverse... Identità.
Roberta Ballestriero
Curatrice dell’iniziativa
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