Associazione Spazio Arti Figurative
"Lorenzo Lotto"
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Via Bastia Fuori 18, Mirano Venezia

 
Presentazione

Introduzione al Catalogo


Le iniziative più significative e le collaborazioni più proficue nascono solitamente da situazioni quotidiane. Una cena tra amici, una chiacchierata generica e si viene a scoprire che, a miglia, a chilometri di distanza, paesi diversi nascondono persone con le stesse passioni, la stessa energia e la voglia di trasmettere attraverso l’arte il proprio mondo interiore. Così, semplicemente da una piacevole serata trascorsa a casa di Helen è nata l’idea di organizzare questo scambio culturale tra Artspace e lo Spazio Arti Figurative Lorenzo Lotto.

Piacevole è stato riscontrare quante similitudini esistono tra questi due gruppi composti comunque da personalità artistiche molto diverse.
Nettamente differenti sono anche le sale espositive che hanno ospitato i lavori di questi artisti ma soprattutto diversa è la storia di questi locali.
A Mirano, luogo di numerose residenze degli aristocratici veneziani, il gruppo inglese ha esposto il proprio operato in una sala prestigiosa come la settecentesca Barchessa di Villa Morosini - XXV Aprile; mentre a Loughborough le opere del collettivo italiano si sono confrontate con l’interessante spazio industriale della Generator Gallery.

La barchessa nacque come edificio affiancato alla casa padronale dove la mezzadria riponeva gli attrezzi ed i covoni di fieno; l’edificio Miranese venne successivamente trasformato per accogliere le carrozze e le barche delle nobili famiglie veneziane quando queste si recavano nelle loro ville per trascorrere le vacanze estive in terraferma.
La Generator Gallery possiede una storia ben diversa, dato che fu originariamente adibita ad accogliere i generatori della centrale elettrica del College di ingegneria nato a Loughborough agli inizi del ’900. Sembra addirittura che parte degli impianti provenissero da motori diesel di sottomarini catturati in tempo di guerra e successivamente smontati nel porto di Portsmouth.

È affascinante constatare come l’arte sia riuscita a decontestualizzare e avvicinare due edifici con un passato tanto diverso ed ormai quasi dimenticato. Due sedi le cui mura intrise di storia evocano, nel gioco degli opposti, l’antico e il moderno, il rustico e l’industriale, memorie lontane di identità diverse.

Da questi paesi differenti provengono dunque i nostri artisti, i quali, richiamando alla memoria i grandi viaggiatori veneziani ed inglesi si sono rispinti nuovamente al viaggio, alla scoperta, all’incontro ed hanno ridato nuova vita alle mura di queste sale con le loro diverse... Identità.


Roberta Ballestriero
Curatrice dell’iniziativa