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Due recenti saggi del 1999. Altri testi critici, anche in
inglese, si trovano nel
CD-RoM - PAOLO SPADA l'opera completa di Pittura -Scultura & oreficeria (vedi "BIBLIOGRAFIA" BIBLIOGRAPHY)
Two recent essays of the 1999. Other critical texts, also in
English, they are situated in the CD-RoM - PAOLO SPADA the complete work of Painting- Sculpture & jewlry
(You see ""BIBLIOGRAFIA" BIBLIOGRAPHY)
...Un buon pittore, per solito, inizia a diventare noto anni e anni dopo la sua morte; a volte, il Magnasco insegna, anche dopo qualche secolo. Perché? Perché la sua pittura s'è decantata, si offre in una visione d'insieme, noi stessi abbiamo spazio per capirla in prospettiva, e non ci sono più interessi diretti. È diventata, allora, pienamente, ciò che è lo scopo precipuo dell'arte: testimonia il suo tempo.
Così mi piace riprendere in mano la penna (anche se oggi l'ho oggi sostituita con la tastiera del computer), per scrivere una pagina ancora su Paolo Spada, vent'anni dopo. I vent'anni trascorsi mi pemettono così d'apprezzare la coerenza, la vitalità, la gioia e il tripudio del fare di questo multiforme artista, sotteso alla nuova costruzione allitterando il verbo di un tempo nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita.
Soprattutto, Spada dimostra a molti facitori d'oggi, che l'ambiente (il "campo", in psicologia) non prevarica, se si ha forza sufficiente per non lasciarsi prevaricare. Oggi il tempo, rispetto a vent'anni or sono, è del tutto differente...
...Possiamo anche affermare che oggi viviamo semplicemente in un momento socio-economico-politico tra i più difficili, come lo è di tutti i grandi periodi storici di transizione. Si conclude l'era industriale (anzi: siamo già nel post-industriale), si apre l'era informatica. Gli interessi economici, e il depauperamento dei valori etici, conseguenza dell'industrializzazione delle coscienze, mostra la trama; il "potere del denaro" s'è consumato sino alla corda, e lo splendido tappeto d'un occidente ricco ed egoista ha oramai perso tutti i suoi colori...
...Quanti hanno ceduto le armi, quanti sono costretti alla morte civile, al silenzio! Verrà detto, tutto questo quando, domani, sanata questa situazione (sarà possibile?), verranno ripescati i pochi valori sopravvissuti a questo medioevo buio della ragione e delle arti? Tra i valori recuperati, sarà dato a Paolo Spada il posto che gli compete? In tempi di oscuro furore, in tempi dì sterile odio, in tempi d'ignomignosa ignoranza l'arte non vive come non si vive senza ossigeno. Quei pochi artisti veri che oggi stentano la loro vita difficile spinti dall'imprescindibile forza della loro ispirazione e del bene, avranno il giusto riconoscimento? Comunque, Paolo Spada, nella dimostrazione evidente che la sua fonte non si è esaurita, sarà fra i testimoni d'una forza che ha l'arte e il bene anche in periodi tragicamente bui come il nostro, in cui oggi, ad una manciata di giorni dal 2000, siamo costretti a vivere...
...Questa è la forza di Paolo Spada, cui sono affidate le speranze e le sorti a lui come a tutti i grandi artisti sinceri onesti e qualificati di questo nostro periodo infelice...
...Paolo Spada, valido in tutte le tecniche, tumultuoso in tutte le correnti del fare immagine, ha invece l'arte dalla sua, è invece il pittore serio della speranza a venire.
Gabriele Mandel (stralcio da una lettera del 15-07-1999).
Paolo Spada é un artista dall'accentuato eclettismo. Si badi, noi non usiamo il termine riduttivamente ma nel suo reale senso e significato per evidenziare l'ampio spettro di interessi cui è volto l'operare di questo artista dalle competenze variegate, le quali sono i risultati tangibili di una connaturata curiosità intellettuale e di una costante e rigorosa attività di studio e di ricerca.
Spada è, infatti, pittore, scultore, ceramista, saggista e tante altre cose ancora, attività queste svolte tutte all'insegna di una qualificata professionalità ove creatività e talento si fondono entro quella "logica dell'incoerenza" che diventa "modus operandi" e perciò stesso (per contraddizione) precisa e inattaccabile coerenza metodologica.
Qualche esempio? I numerosi manuali con i quali Paolo Spada insegna a disegnare e a dipingere, a scoprire i segreti della ceramica o della scultura, a imparare i complessi metodi di formatura e via discorrendo.
In quanto artista, invece, non possiamo non apprezzare la qualità del suo segno fluido e nervoso, l'inventiva delle sue composizioni e l'uso di un colore sempre trattato con perizia consumata. Il suo modo espressivo, tratto da spunti realistici o da ascendenze di tipo surreale o, ancora, da inclinazioni all'astrazione (anche in tal senso l'artista tende a spaziare entro l'eclettica poetica del "discontinuo") difficilmente può essere inserito in qualche omologata tendenza o corrente contemporanea, comunque troppo stretta a contenere i voli pindarici di una creatività esuberante e di una fantasia inarrestabile.
Queste qualità permangono integre anche nella sua produzione plastica, mai scontata o prevedibile anche dal punto di vista dei materiali usati i quali, sempre diversi e vari, sono volti ad ottenere una perfetta consonanza con le peculiarità dell'opera e le sue caratteristiche linguistiche, formali, contenutistiche e comunicazionali.
Della sua produzione (ma è solo una questione di gusto individuale) noi apprezziamo in modo particolare quelle opere meno legate all'oggettività e che consideriamo suscettibili di approfondimenti e di proficui esiti espressivi.
Franco Migliaccio - 04-11-1999.
(Critico d'arte, pittore, docente di Storia d'Arte Contemporanea presso l'Accademia di Belle Arti di Brescia).
...A good painter, usually, starts to become famed years and years after his death; some times, the Magnasco teaches, also after some century. Why? Because his painting have been settled, and presents itself in a vision of whole. We Ourselves have space to understand it in perspective, and there are or no more direct business. It has become, then, fully, what is the precise object of the art: be witnesses to our time.
So, I like take on again in my hand the pen (also if today replaced with the keyboard of the computer), for writing, twenty years after, a new page about Paolo Spada. The departed twenty years permit me, so, of appreciating the coherence, the vitality, the joy and the exultation of making of this multiform artist, subtended the new construction allitterating the word of once, in the evident demonstration that his font isn't exhausted.
Above all, Spada demonstrates to many makers of today, that the background (the "field," in psychology) doesn't abuse, if one has sufficient strength not to be prevaricated. Today time at all, as regards twenty years ago, is different...
...We can also affirm that we today live simply in a social-economic-political moment among most difficult, like it happens to every big historical periods of transition. Industrial era is over (even: we are already in the post-industrial). The informatic age is opening. The economic interests, and the impoverishment of the ethical values, consequence of the industrialization of the consciences, show their plot; the "power of money" has been consumed until the rope, and the splendid carpet of a rich and selfish west has at last lost all its colors.
...How many have surrendered their arms, how many they are forced to the civil death, to the silence! Will they tell, all that when, tomorrow, cured this situation (will it be possible?), will fished up the few values survivors to this dark MiddleAge of the reason and of the arts? Through the values recovered, will have Paolo Spada the place that is due him? In times of dark fury, in times sterile hate, in times of ignominious ignorance the art doesn't live like man doesn't lived without oxygen. Those few true artists that today suffer their difficult inclined life from the inevitable strength of their inspiration and of good, will they have the proper acknowledgment? However, Paolo Spada, in the evident demonstration that his font is not been exhausted, will be among the witness of a strength that has the art and good also in dark ages,tragically like ours, in which today, to an handful of days from the 2000, we are forced to live.
...This is the strength of Paolo Spada, to whom they have entrusted the hopes and the destinies like to every grand sincere, honest and qualified artists of this our unhappy period.
Gabriele Mandel (it take off from a letter of the 15-07-1999).
Paolo Spada is an artist from the accented eclecticism. Pay attention, we don't use the term in reduction but in its real sense and meaning to underline the wide ranging of subjects which face the operate of this artist with the variegated competences, which are the tangible results of a connatural intellectual curiosity and of a constant and rigorous activity of study and of search.
Spada is, in fact, painter, sculptor, expert in ceramics, essayist and as many other matters still, activity these turning all to the insignia of a specific professionalism where creativeness and talent melt within that "logic of the incoherence" that becomes "modus operandi" and therefore (for contradiction) precise and unassailable methodological coherence.
Some examples? The numerous manuals with which Paolo Spada teaches to design and to paint, to discover the secret of the ceramics or of the sculpture, to learn the complexes methods of moulding and so on.
As artist, instead, we cannot appreciate the quality of his fluid and nervous sign, the inventive of his compositions and the use of a color always handled with consumed skill. His expressive way, discending from ideas realistic or from derivations of surreal kind or, still, from inclinations to the abstraction (even in this sense the artist curtains to space within the eclectic poetic of the "discontinuous") hardly could be fit in some confirmed tendency or current contemporary, however too hold to contain the Pindarici flights of an exuberant creativeness and of an unstoppable imagination.
These quality remain entire also in his plastics production, never granted or predictable also from the point of view of materials used which, always different and varied, aiming at getting a perfect consonance with the peculiarities of the work and its characteristics linguistics, formal, of the content and comunication.
Of his production (but it is only a matter of individual taste) we appreciate those works less tied to the objectivity in particular way and that we consider susceptible of evolutions and of profitable expressive results.
Franco Migliaccio - 04-11-1999.
(Critic of art, painter, teacher of History of Contemporary Art to the Academy of Fine Arts of Brescia).