Aspetto: formazioni piatte, lievemente incurvate, di dimensioni variabili ma in genere corti; bordi paralleli, estremità arrotondate oppure tronche.
Nota: sono costituiti da una matrice proteica (proteina di Tamm-Horsfall) che può essere l'unico costituente o possono essere presenti elementi cellulari o di derivazione cellulare. In base a questi caratteri è possibile distinguere i seguenti tipi di cilindri:
a) CILINDRO IALINO: cilindro d'aspetto omogeneo, chiaro, quasi trasparente, si evidenziano bene mediante piccole rotazioni della vite micrometrica. Costituito esclusivamente dalla matrice proteica. Sono i cilindri di più frequente riscontro.
b) CILINDRO IALINO-GRANULOSO: come sopra ma in più presentano nella matrice proteica una fine granulazione. Derivano dai cilindri epiteliali invecchiati nei quali le cellule si frammentano ed i residui si presentano in forma di granuli.
c) CILINDRO CEREO: simili d'aspetto al cilindro ialino, se ne distingue per l'aspetto più compatto ed il colore giallognolo. Spesso mostrano screpolature ed estremità irregolari. Derivano probabilmente per invecchiamento dai cilindri ialino-granulosi.
d) CILINDRO LIPIDICO: cilindri di aspetto simile a quelli ialino-granulosi, mostrano nella loro struttura goccioline lipidiche rifrangenti. Spesso sono associati a corpi ovali grassi che derivano dalle cellule dei tubuli renali il cui citoplasma appare infarcito di goccioline lipidiche.
Nella matrice proteica sono presenti
elementi cellulari aderenti gli uni agli altri. Il cilindro mostra margini
netti e regolari. Gli elementi cellulari mantengono il loro aspetto, e
spesso è possibile distinguere i seguenti tipi di cilindri cellulari:
e) CILINDRO
EPITELIALE: cellule dell'epitelio renale
f) CILINDRO
LEUCOCITARIO: leucociti
g) CILINDRO
ERITROCITARIO: eritrociti
h) CILINDRO EMOGLOBINICO: cilindro di aspetto spugnoso, finemente granulare. Estremità fragili, spesso presenti in urine di colorito bruno in corso di emolisi acuta.
I materiali che compongono i cilindri possono presentarsi in tutte le possibili combinazioni: si parla in questo caso di cilindri misti ed il significato del cilindro viene dato dalla componente di maggiore gravità.
Significato
clinico: i cilindri sono formazioni di materiale proteico precipitato
nei lumi tubulari. La precipitazione endotubulare è favorita nelle
urine concentrate e acide. La loro formazione avviene generalmente a livello
dei tubuli distali e dei dotti collettori dove è massima l'acidificazione
e la concentrazione delle urine. Nelle urine a pH alcalino il riscontro
dei cilindri è abbastanza raro, falsi negativi; questo fatto può
essere spiegato dalla rapida lisi dei cilindri o dal fatto che a questi
valori di pH i cilindri si formano più difficilmente. I cilindri
sono spinti lungo i tratti successivi del nefrone dalla vis a tergo. Nei
soggetti normali il riscontro di cilindri ialini o ialino-granulosi (1-2
pcm a 100 x) rientra nella normalità. Una cilindruria più
marcata è segno tipico di una nefropatia.
I cilindri, oltre che in
base alla composizione, possono anche essere classificati secondo le dimensioni,
in cilindri a piccolo, medio o largo diametro. I cilindri a medio o largo
calibro (anche oltre i 150 mm)
sono di per se stessi sempre segno di lesione renale grave, almeno settoriale;
la formazione di questo tipo di cilindri si verifica quando, per una qualsiasi
causa, nella porzione più ampia dei tubuli collettori il transito
è decisamente rallentato. Quelli a piccolo diametro (circa 20 mm)
assumono invece il significato suggerito dai loro costituenti. I cilindri
di piccolo diametro si formano soprattutto nell'ansa di Henle e nel tubulo
contorto distale dei quali ne riproducono la forma.
Cilindri ialini:
i cilindri ialini, come unico reperto hanno scarso significato pratico
e rappresentano spesso un fenomeno acuto e transitorio. Non hanno significato
patologico particolare e possono riscontrarsi anche nel soggetto sano dopo
anestesia, sforzo fisico, nella disidratazione, dopo esposizione a freddo
intenso ed anche in affezioni non nefrologiche, come lo scompenso cardiaco
e nell'iperpiressia. Numerosi nella nefrite e nefro-angiosclerosi, proteinuria
glomerulare, ipertensione arteriosa. Una cilindruria ialina è riscontrabile
in tutte le nefropatie. In alcune condizioni, come nell'ipertensione arteriosa
essenziale, una cilindruria ialina può essere uno dei primi segni
di compromissione renale. Talora sono inclusi elementi cellulari, ma se
prevale la componente ialina sono considerati cilindri ialini.
Cilindri ialino-granulosi:
una occasionale cilindruria granulosa a piccolo diametro e a piccoli granuli
è di possibile riscontro nel soggetto normale, nelle stesse condizioni
ricordate per quella ialina e in situazioni patologiche rapidamente reversibili.
Questo tipo di cilindruria ha tuttavia frequentemente un significato francamente
patologico, e lo ha sempre se la cilindruria è persistente e i cilindri
sono a grossi granuli: si ritrovano nella glomerulonefrite, nella nefropatia
diabetica, ipertensione maligna, saturnismo. I cilindri cosiddetti "da
shock" sono un particolare tipo di elementi granulosi poco compatti, generalmente
ovali o di diametro medio largo, che compaiono in corso di ischemia renale
acuta e scompaiono rapidamente con la ripresa del flusso urinario.
Cilindri cerei:
il riscontro di cilindri cerei è sempre indizio di lesioni gravi,
almeno settoriali; tradizionalmente si ritiene che i cilindri cerei costituiscono
la trasformazione ultima di ogni tipo di cilindro e che si tratta quindi
di elementi che sono rimasti a lungo a livello del parenchima. Questo tipo
di cilindro è presente nelle nefropatie avanzate, nella glomerulonefrite
lipoidea, amiloidosi renale.
Cilindri lipidici:
sono indice di degenerazione dell'epitelio tubulare. Cilindri con inclusioni
lipidiche sono di notevole interesse, per la diagnostica pratica, in quanto
frequentemente sono marcatori di proteinuria di una certa entità.
Cilindri epiteliali:
i cilindri epiteliali sono costituiti da cellule dell'epitelio tubulare
e quindi indicano l'esistenza di un processo patologico interessante l'epitelio
stesso; sono presenti nella malattia tubulo-interstiziale, saturnismo,
intossicazione da glicole etilenico, intossicazione da salicilati.
Cilindri leucocitari:
permettono di accertare l'origine renale di una leucocituria. Presenti
nella malattia tubulo-interstiziale, pielonefrite, lupus.
Cilindri eritrocitari:
permettono di accertare l'origine renale di una ematuria. Presenti nella
glomerulonefrite, infarto renale, malattie del collagene, nefropatia da
endocardite.
Cilindri emoglobinici:
indicano lesione glomerulare. Presenti nell'emoglobinuria parossistica
a frigore, nella glomerulonefrite acuta, nel lupus eritematoso.
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