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Forma: rotondeggiante, solitamente con un diametro di 14-16 mm.
Nucleo: tondeggiante, spesso non ben visibile per processi degenerativi interessanti il nucleo stesso.
Citoplasma: scarso con aspetto granuloso.
Differenziare da: cellule dell'epitelio renale, cellule dello strato profondo dell'urotelio, emazie nelle urine ipotoniche.
Note: sono per la gran parte rappresentati da granulociti neutrofili. Effettuare una ulteriore classificazione ha scarso significato. E' importante ricordare che l'esame del sedimento deve essere immediato o si deve ricorrere a conservanti per evitare che i leucociti si lisino in urine alcaline o ipotoniche. Nel sedimento essi sono abitualmente rotondeggianti, con diametro di 14-16 mm. In urine ipotoniche possono, tuttavia, raggiungere i 30 mm, mentre in urine ipertoniche possono assumere dimensioni simili a quelle delle emazie.
Significato
clinico: qualche leucocita isolato più o meno ben conservato
è un reperto che rientra nella normalità (1-2 pcm). Un aumento
massivo è generalmente indice di affezioni flogistiche del rene
e del tratto urinario. Possono originare da qualunque tratto del rene e
delle vie urinarie: nelle infezioni ematogene è interessata inizialmente
la corticale renale; mentre nelle infezioni ascendenti vi è un primo
interessamento dei calici e della midollare. In condizioni patologiche
possono riscontrarsi in numero tanto elevato (leucocituria) da formare
un tappetto nel campo microscopico. In molti casi i leucociti mostrano
alterazioni degenerative, in questo caso si parla di piuria.
Si ha leucocituria nella: pielonefrite
cronica, nefrite interstiziale cronica, pielonefrite da virus, da miceti,
tubercolosi renale, prostatite, uretrite, balanite, cistite acuta o cronica,
litiasi renale ed ureterale, cisti renali, acidosi tubulare, neoplasie,
intossicazione da metalli pesanti, grave disidratazione.
Diagnosi differenziale:
è importante la diagnosi differenziale con la falsa leucocituria
da infiammazione vulvo-vaginale o da contaminazione che si conferma con
la presenza di cellule epiteliali vaginali. La piuria di origine renale
si associa quasi sempre a proteinuria importante. La presenza di cilindri
leucocitari conferma l'origine renale dei leucociti. Leucociti riuniti
in gruppi suggeriscono una loro origine renale, ma non sono diagnostici.
La piuria delle basse vie urinarie non è associata a proteinuria
o comunque le proteine sono presenti solo in tracce. Nelle infezioni è
presente una batteriuria, in quelle sostenute da batteri Gram negativi
che contengono reduttasi, l'enzima che trasforma i nitrati in nitriti,
il test per i nitriti è positivo.
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