Libero

Dai registri storici più antichi di Sombreno (allora chiamato Breno),  si può stralciare che il primo insediamento di cui si ha notizia certa, è datato 926, e fa riferimento al 

"...castello posto  come avamposto difensivo collinare dominante rispetto al fiume Brembo..."

 

Nel 1120 il "Liber Pergaminus" di Mosè del Brolo, nell'elogiare Bergamo cita più volte Breno, facendone risalire il nome ad un presunto fondatore...

 

"...ergesi al primo limite, piena d'ogni leggiadria la città: Breno sull'estrema punta sorge e vive ne' secoli..."

e ancora

 "...ed or per altra via volgi, o mia musa, e di Breno il bel colle in picciol canto a me descrivi.  Sovra eccelsa rupe a cedente simil, siede il castello, nè stuol già mai cavalier paventa o falange di fanti.

...di beati campi fertile è il loco, e messi bionde e poma e frutti copioso dona.

A piè del colle va serpendo un rio che Quisa ha nome, nè tu mai vedesti più limpida di questa onda e più pura..."

 

Dagli antichi testi si legge anche un'esemplare monito utile anche oggi verso coloro che "corrompono" le limpide acque del Quisa;

"...te, Gualderico, poichè il sacro fonte violare osasti, rio veleno estingua e dopo l'esequie fango ti sia tomba..."

 

Dal 1200 circa il castello passa sotto proprietà della chiesa di S.Alessandro; nel 1414 la sua posizione strategica viene rivalutata, e l'intero complesso collinare fu sottoposto a nuova riorganizzazione.

 

Infine dal 1428, viene requisito come proprietà del Dominio della Repubblica di Venezia; il destino di questa fortificazione è segnato, in quanto considerato poco utile poichè il confine del dominio Veneto si era sostato verso l'Adda...

 

Nell'anno del Signore 1492 (si, esatto, nell'anno della presunta scoperta dell'America!) si inizia la costruzione del attuale Santuario, che prende posto dell'antico castello, di cui oggi rimane solo la piccola cappella privata e parte delle mura di cinta.