Principali divinità:
Il più importante complesso di edifici sacri di Atlas, il Bethelia, prevede la dislocazione di dodici templi secondo questo schema, rivolgendo l'entità positiva verso sud, quella negativa verso nord, l'istinto verso ovest e la ragione verso est. Per tale motivo, esiste presso il popolo di Atlas il modo di dire "crepuscolare", relativamente ai concetti maggiormente legati all'istinto.
Intorno all'anno 550 (ma le fonti non sono certe), in seguito alle rivelazioni del profeta Hazael, si è scoperto che le dodici divinità non sono altro che le sfaccettature con cui El, il bene elementale, ed Eth, il male elementale, si affacciano sul regno dell'uomo. Tali entità sono idealmente collocate nei due fuochi dell'ellisse.
A differenza di altre religioni continentali, le divinità aelite non sono responsabili della creazione del cosmo, e non sono per nulla infallibili. Appaiono come entit di questo mondo, che possono influire sulla vita e sulla sorte degli uomini. Ma quando le persone muoiono e nascono, attraversano piani dell'esistenza che non hanno nulla a che vedere con questa realt, ed in cui i dodici dei non hanno potere. Solo Mayarqa e Nami possono intercedere con essi. La dea della creazione riesce a trarre qualcosa da uno questi piani, il soffio della vita, e a legarlo dentro le creature viventi. Lo stesso qualcosa che Nami porta via tramite la sua onda, trascinandolo fuori dai corpi esanimi per portarlo oltre il nulla. La vita, per Atlas, è un viaggio, che inizia molto prima della nascita, e che prosegue oltre la morte, attraverso infiniti piani dell'esistenza.