CONOSCERE E' AMARE
Amare è conoscere

Poiché ritengo che ciò sia necessario, apro un canale di comunicazione su un argomento che è in sé la somma e la sintesi di tanti argomenti, per cui diventa difficile confinarlo in un solo nome, se fossi obbligato a definirlo potrei inventare un nome ma se lo dovessi spiegare sarei al punto di partenza, ma per ora accontentatevi di questo: "Totalità", e voi direte, totalità di che cosa?, vedete che siamo punto e a capo! Per essere corretti dobbiamo specificare tutto ciò che ci mettiamo dentro. Per uscire da questa situazione dobbiamo capire una cosa molto importante: nel mondo esistono le cose, le cose sono quelle che sono, poiché il significato (l'essenza) della cosa è nella cosa stessa. Se volete conoscere una cosa dovete conoscere le sue qualità. Com'è fatta? (forma), di che cosa fatta? (sostanza intrinseca), cosa produce? (trasformazione).
Solo dopo aver conosciuto, più o meno profondamente, una cosa potete raffigurarvela tramite il suo nome; quindi capite che il nome non è la cosa ma una parola per identificarla, il nome ci serve per comunicare in maniera astratta (linguaggio codificato) a condizione che il nostro interlocutore conosca il nostro linguaggio.
E' difficile?, no!, immagino che tutti voi lo sapevate già, se ve l’ ho detto è per spiegare perché non posso dare un nome a ciò che comprende infiniti nomi o nessun nome! Né posso fare adesso un programma, perché esso sarebbe un limitare ciò che non è limitabile.
Quello che vorrei fare è di rendervi più consapevoli di voi stessi, vi vorrei aiutare a liberarvi dalle paure, dal dolore, perché possiate camminare sulla via (il tao) che porta alla liberazione dai pregiudizi e dall'ignoranza.
Vorrei aiutarvi ad amare e comprendere voi stessi (prima degli altri) perché siete la perfezione della creazione, perché siete infiniti (anche se non lo sapete). Cominciate da adesso ad innamorarvi di voi stessi e di tutto ciò che vi circonda, e vi permette di vivere, di sperimentare, di capire e di amare!
Vedete ci sono due paroline che insieme racchiudono il significata dell'universo intero: " Amare,...capire" sono due complementari dell'unità (voi), perché l'una, nella sua essenza sfocia nell'altra e l'altra sfocia nell'una; se capite qualcosa o qualcuno potete apprezzarlo o amarlo (ho detto potete!) e se lo amate un poco potete volerlo conoscere meglio e se lo conoscete meglio potete amarlo e apprezzarlo ancora un poco e ecc.... (notate che ho detto potete!).
Quindi queste due facoltà che avete (amare e capire) sono le due gambe che vi fanno procedere sulla via maestra senza nessuna difficoltà, anzi con gioia camminerete, nessuna cosa vi potrà disturbare perché ogni cosa (anche se non vi piace) la accetterete per ciò che è, e se non vi piace la eviterete semplicemente senza arrabbiarvi, perché quella cosa esiste, poiché avrete capito che se esiste ci sono le cause che le permettono di esistere, per voi non è buona, ma può darsi (anzi sicuramente) sarà buona per qualcosa o qualcuno che voi non sapete.
Questo è un po’ della vostra libertà ma come potete avere questa libertà di scelta se non capite ciò che è buono e ciò che è dannoso? Ecco perché vi serve capire; ma per capire veramente non è sufficiente la spiegazione astratta che qualcuno vi dà a parole!, per capire dovete provare nella realtà, sperimentare sulla vostra pelle, osare, cercare perché per questo siete stati creati. La parola che viene dopo è Evoluzione ed esiste soltanto quando passerete a conoscere e amare in una dimensione diversa (quando per esempio vi accingete a sperimentare una cosa più complicata sulla base della conoscenza precedente). Voi quindi siete in continua evoluzione ma questa evoluzione non sarà reale (vera) se la vostra conoscenza futura sarà fondata su una precedente (errata conoscenza). Quindi fate molta attenzione a nutrirvi di sapere oggettivo (ciò che è, e non ciò che "mi sembra!"), se una cosa vi sembra fermatevi e guardate meglio finché non siete certi.
Solo conoscendo la verità oggettiva sarete liberi di sperimentare senza danno e questa è la libertà degli uomini di vera conoscenza. La libertà degli Stolti o degli Illusi non è libertà perché niente di ciò che essi fanno riuscirà bene e, procedendo al buio rischiano di precipitare nel burrone, perché nella stoltezza c'è solo errore e quindi dolore, frustrazione, malessere, insuccesso e morte. La libertà che dovete cercare è quella del Saggio (è difficile essere saggi!, diciamo relativamente saggi, è meglio!) Perché il Saggio fa ciò che è lecito fare senza danno né per sé ne per gli altri, e quindi il suo cammino è libero da impedimenti e si dirige verso la libertà che è quella dell'amore.

Andrea Sorrentino