Una selezione di risorse telematiche per la sociologia

Introduzione

Le risorse che Internet offre alla sociologia possono essere suddivise, per comodità e in funzione degli obiettivi di questo contributo, sulla base del tipo di servizio offerto. 

Tali risorse vanno intese sia come riferimenti diretti allo specifico disciplinare (siti ed archivi sociologici: cataloghi, raccolte di documenti, riviste di settore, dizionari, dipartimenti, ecc.), sia come fonti di interesse sociologico (riviste, gruppi di discussione, statistiche, ecc.). 

Si possono così individuare:

a) portali, archivi, banche dati, cataloghi di riviste

b) mailing lists e gruppi di discussione[1]

c) siti

d) motori di ricerca

e) riviste elettroniche

f) dizionari

g) sperimentazioni di didattica on line

Di seguito si è cercato di raggruppare, per ciascuno di tali servizi disponibili sulla rete, alcuni indirizzi la cui selezione è opera di chi scrive e non può dirsi rappresentativa in virtù dell’insieme di riflessioni svolte in precedenza, non ultime quelle sull’ampiezza e sulla natura in costante mutamento delle risorse disponibili in Internet. Nella selezione, tuttavia, la ricerca del più alto grado di affidabilità possibile è stata perseguita partendo dalla consultazione dei più noti e significativi siti istituzionali (in primo luogo delle Università e delle Associazioni disciplinari), per poi estendere la ricerca ad altri siti pubblici e privati, nonché scegliendo di adottare indicatori quali l’amichevolezza (user-friendliness), la credibilità, il contenuto e, soprattutto, l’utilità dei siti sia per la ricerca, sia per la didattica sociologica. 

Ciò nella consapevolezza che, riprendendo le parole di R. Kling, nonostante la fervida convinzione dei tecnofili che “the Internet is free”, ogni sociologo del lavoro impiegherebbe ben poco tempo per verificare quanto distante dall’essere gratuito sia lavorare con Internet ed ottenere da Internet dati significativi per la sociologia [2]


[1] Le due espressioni non si riferiscono alla medesima attività, anche se entrambe si strutturano sulla base di una condivisione di interessi da parte di individui che, in virtù di questa comunanza, stabiliscono una sorta di circolo tematico all’interno del quale scambiare informazioni e dibattere.
Per mailing list si intende una lista di indirizzi di posta elettronica che si riferiscono ai componenti di un gruppo di utenti di rete. La lista, identificata anch’essa da uno specifico indirizzo, è gestita da un server di rete (per esempio listserver). La comunicazione fra i vari utenti si basa sull’invio alla lista di messaggi di posta elettronica e ogni messaggio ricevuto dal server viene reindirizzato in copia a tutti i membri del gruppo. 

Il gruppo di discussione (o gruppo di interesse, o newsgroup) identifica un insieme di utenti di rete che organizza il dibattito, generalmente a tema, sulla base della tecnica della bacheca elettronica (le conversazioni vengono raccolte per materia all’interno di specifici casellari), ovvero utilizzando le funzioni di comunicazione interpersonale: con tale espressione si identifica la comunicazione fra due o più utenti, caratterizzata in genere dallo scambio di messaggi o dall’interazione in audio e in video; essa può essere sincrona (fra due o più utenti connessi simultaneamente in rete) o asincrona (ovvero differita, senza la necessità di compresenza in rete). Cfr. Glossario, in G. Trentin, Insegnare e apprendere in rete, op. cit., pp. 229-237. 

L’elenco di mailing lists e di gruppi di discussione che si riporta nel testo è da intendersi come semplicemente indicativo di alcuni esempi attinenti alle riflessioni delle scienze sociali rintracciabili in rete. Per quanto riguarda i gruppi di discussione, il suffisso - in gergo hierarchy - indica la macro-area di riferimento del dibattito (alt. sta per alternative; sci. per scientifico; soc. per sociale, culturale; talk. per discussione, ecc.). Alcuni indirizzi, peraltro, proprio per il carattere estremamente dinamico e cangiante della comunicazione (e della comunità) telematica, potrebbero non essere più attivi o essere (stati) soggetti a modificazioni e/o cancellazioni. 

 
[2] R. Kling, “The Internet for Sociologists”, Contemporary Sociology, luglio 1997.