Scienza sociale e senso comune

Si è così poco abituati a trattare scientificamente i fatti sociali che alcune proposizioni contenute in quest'opera rischiano di sorprendere il lettore. Tuttavia, se esiste una scienza delle società, si può ritenere che essa non consista in una semplice parafrasi dei pregiudizi tradizionali, ma che ci faccia vedere le cose diversamente da come appaiono al volgo. Lo scopo di ogni scienza è infatti quello di compiere scoperte, ed ogni scoperta disturba più o meno le opinioni tramandate. A meno quindi di non prestare al senso comune, in sede sociologica, un'autorità che da tempo esso non possiede più nelle altre scienze - e non vediamo da dove potrebbe venirgli - lo studioso deve prendere la decisione di non lasciarsi intimidire dai risultati ai quali giungono le sue ricerche, quando sono state condotte metodicamente. Se è proprio di un sofista cercare il paradosso, sfuggirlo - quando è imposto dai fatti - è proprio di uno spirito privo di coraggio o di fede nella scienza.(É. Durkheim, Le regole del metodo sociologico, in É. Durkheim, Le regole del metodo sociologico - Sociologia e filosofia, Edizioni di Comunità, Milano, 1969, p. 5, opera originalmente pubblicata nel 1895)