Corporazione agricoltura

rispetto ad oggi rimane tutto invariato, eccetto che    a differenza di altre -----, dato che per essa non è possibile un espansione, -----    Per gli uscenti dal ciclo scolastico la possibilità tra entrare in aziende già esistenti o fondarne di nuove sarà determinata dall'esistenza delle imposte di pianificazione economica, la cui entità minima sarà stabilita dalle aziende già esistenti, e quella massima da ---cipe?---- sulla base della programmazione statale che si vorrà imporre (sulla base di ---), per cui l ---------- verrà a determinarsi perennemente automaticamente su quella ideale in quel momento e in quel contesto ----------, senza squilibri dirigistici -------. Ragion per cui in settori come quelli professionistici le cui aziende sono composte di un unica persona o per quelle agricole i cui posti disponibili a livello nazionale sono naturalmente spontaneamente limitati (dato che limitata è l'estensione dei terreni, che anzi va riducendosi sempre più) le imposte differenti da quelle di altri settori determineranno automaticamente l'imposta ideale ----------. La differenza tra produzione aziendale ed auto-produzione sarà ------ sulla metratura pro capite (------); ovviamente niente impedirà a chi auto-produce di vendere ad un commerciante al minuto, ma l'ingresso ai mercati all'ingrosso sarà (come oggi) permesso solo ai produttori aziendali. Probabilmente l'imposta di pianificazione economica minima per questa categoria sarà piuttosto bassa, anche zero, dato che l'ingresso di nuove aziende nel settore è già di per sé limitato naturalmente dall'estensione del suolo. 

 

Raccolta stagionale: quelle di riserva ubicate nella città per stranieri saranno escluse dalla classifica per la quantificazione dell'imposta sulle coop di manodopera
mezzadria


solo qui  --> Agricoltura
La corporazione “agricoltura” assorbirà la Federconsorzi e la Confagricoltura, mentre la Coldiretti diventerà una sezione della corporazione. I terreni agricoli saranno tassati in virtù di 50 euro annui per ettaro. Non saranno affittabili. I terreni di proprietà del demanio potranno essere venduti ai privati sulla base dell’offerta pervenuta (che stante le tasse applicate sarà comunque bassa rispetto ad oggi). Ogni superficie eccedente l’ampiezza massima ragionevolmente coltivabile da una persona (sul totale del numero di soci dell’azienda) sarà ulteriormente fiscalizzata (tipo l’“imponibile di manodopera”). Il calcolo non terrà conto della capacità di raccolta, per la quale sarà possibile utilizzare stagionalmente cooperative di manodopera. Per evitare questa imposta l’azienda potrà assorbire altri soci oppure vendere il terreno eccedente. Il possesso di superfici agricole lasciate incolte sarà ulteriormente tassato (a cura del difensore civico come ufficiale del catasto), a meno che ne sia specificata e verificata la disponibilità come temporaneo terreno da pascolo, anche transumante; altrimenti potranno essere cedute al demanio del comune, ove non si riesca a venderle. Alternativa potrà essere convertirle a parchi pubblici o a riserve naturali protette, sì da toglierne la fiscalizzazione. La tassazione sulle superfici si applica anche nei confronti degli enti locali proprietari, da parte dello Stato, ma in una misura molto lieve, quasi nulla se non fabbricate.

I piani regolatori comunali stabiliranno le destinazioni d’uso dei terreni, e quindi anche le richieste dei cambi d’uso andranno fatte ai comuni; ogni cambio d’uso sottostarà al pagamento di un imposta. ---schema----- Ogni comune dovrà dotarsi di piano regolatore, approvato dalla provincia. Le regioni e lo Stato potranno porre veti in caso di progetti futuri prospettabili di realizzazione di infrastrutture. Per impedire frodi i terreni privati non edificabili lasciati improduttivi saranno tassati anch’essi come agricoli. I terreni edificabili pagheranno 1.000 euro annui per mantenere tale destinazione d’uso  -- ma solo se non edificati? -- . Il cambio di destinazione d’uso da agricolo a edificabile sarà sottoposto ad una tassa di 50.000 euro per ettaro; da edificabile ad agricolo di 500 euro per ettaro (ovviamente sarà comunque possibile continuare la coltivazione anche su terreni classificati edificabili). L’unica alternativa a queste imposizioni sarà la cessione al demanio (che avverrà coattamente quando non assolte). Nella redazione del piano regolatore comunale ogni terreno non edificato sarà inizialmente considerato agricolo (a meno che ------parchi, ecc---); successivamente e solo per quanto riguarda i terreni non strettamente vincolati sarà possibile ai proprietari la conversione a edificabili pagando la tassa di 50.000 euro/ettaro. Tali somme vanno ai comuni. 

Sarà incentivata la riunione in consorzi a più livelli, mediante lo stesso sistema imposto per tutti i consorzi. Defiscalizzazione dei cereali, ma non sovvenzioni. Concessione su richiesta di terreni demaniali incolti a cooperative di pensionati per la coltivazione per autoconsumo (non saranno tassati), a cura del difensore civico. Permesso degli ammassi a cura dei consorzi corporativi (non dello Stato).<--    solo qui    ma simile anche su edilizia!

 

agriturismi?  anche su ospitalità 

 

agea ex aima Agenzia per le erogazioni in agricoltura - abolire   - mettere anche su lista agenzie 

 

Imposte di programmazione economica:

Base per questa corporazione: 500 euro

+



industrie agrarie:
Enologia o industria enologica: tratta gli aspetti inerenti alla trasformazione dell'uva in vino (vinificazione) 
Industria lattiero-casearia: tratta gli aspetti relativi alla produzione del latte alimentare e alla trasformazione del latte in formaggio (caseificazione) e in altri derivati (burro, yogurt, ecc.) 
Elaiotecnica: tratta gli aspetti relativi alla trasformazione delle olive, con particolare riferimento all'estrazione dell'olio d'oliva 
Tecnica conserviera: tratta gli aspetti relativi alla conservazione dei prodotti agricoli e agroalimentari. Un settore di particolare importanza, in questo ambito, è quello della trasformazione del pomodoro da industria.