SOMMARIO

 

 

 

 

 

 


 

 

INTRODUZIONE  

 

Il racconto  "Coloni in pericolo"  è ambientato in un luogo surreale e in un tempo non definito.

Il filo conduttore di tutta la storia è il sentimento dell'amicizia; infatti tutto ciò che accade e tutto ciò che viene fatto non è svolto con scopo lucroso.  Tutto ciò che segue è stato scritto nei primi mesi del 1994    

" Voglio dedicare questo racconto a una persona speciale, che ho conosciuto il 12.07.1993, e con la quale passo dei momenti magnifici. Questa ragazza che per me è più che una semplice amica, con lei ho iniziato a trascorrere dei magici momenti e ha cambiato la mia vita. Grazie di cuore Anna.  "  

Maurizio G.  

  Dedicato a Anna B.,

ricordando che gli sarò sempre vicino:

nei giorni migliori e nei giorni peggiori.  

 

 

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COLONI   IN   PERICOLO

  Di

MAURIZIO G.

 

 

 

   

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PROLOGO

 

Era una notte strana tutto era calmo, troppo calmo. Sicuramente sarebbe accaduto qualcosa di strano; e così infatti fu. Nel  buio solo un suono " Driiiiinnn"  e poi silenzio  "driiiiinnn" e poi silenzio. Una mano, una strana mano accende la luce. Dei passi si avvicinano quando:

"Driii…".  

La mano stacca la cornetta e si sente una voce, una strana voce:" Pronto qui l'agenzia APC investigation".

Poi silenzio e …la strana mano prende una penna e un blocchetto e segna strane cose.

" Ho capito manderò il mio migliore agente, sarà lì il prima possibile" dice ancora la voce.

La luce era soffusa e dopo aver appoggiato la cornetta del telefono, l'ombra (che delineava una persona strana) fa il giro della scrivania e si siede. La strana mano apre il cassetto e tira fuori…un dado, lo lancia e dopo aver letto il punteggio capisce che quella non sarebbe stata una missione facile. Prende di nuovo il telefono a chiama qualcuno dicendogli (sempre con una strana voce) di presentarsi quella sera entro 3 minuti e 73 secondi. L'attesa è tremendamente stressante, fino a che qualcuno suona il campanello che ha un suono strano: "Plick".

La voce, la strana voce dice: "Avanti entra pure".

Dalla porta entra una sagoma, una strana sagoma. Il suo viso è ancora nell'ombra quando inizia a parlare:

_ Salve capo ho fatto prima che ho potuto

= Beh la prossima volta vedi di fare prima !! = controbatte il capo 

= E comunque devi andare su Marte .

_ Perché ? _  Risponde il personaggio rimanendo nell'oscurità.

= Perché è stato infestato dalle zanzare rampicanti. Dovrai portare gli stivali pesanti.

_ No, lo sai che non mi stanno nello zaino. E' un'ingiustizia, perché non ci mandi Caval Donato o Vacca Boia?

= Perché il migliore sei tu, ma non ti montare la testa.  Partirai fra 5 ore 27 minuti e 56 secondi.  Quindi MUOVITI!!!

La strana sagoma  si gira ed esce sbattendo violentemente la porta. Fuori inizia a piovere e l'asfalto bagnato riflette copiosamente come uno specchio le vie deserte della città e come se non bastasse inizia a calare una nebbia fittissima.

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CAPITOLO 1

 

E' notte, piove, e una mano, una strana mano, afferra la maniglia di una porta di una macchina , una strana macchina. Le chiavi si infilano nel cruscotto e subito dopo, un sibilo e poi un boato. L'auto si solleva lentamente da terra e arriva a un'altezza di circa 70 cm. dal suolo.  Un altro boato e l'auto si spinge in avanti; dapprima lentamente  e poi con uno scatto violento la macchina parte a razzo, lasciando dietro di se una scia di polvere argentata. Tutto ritorna tranquillo come se niente fosse successo. Nella città regna il silenzio quando una scia luminosa  taglia la nebbia a velocità iperbolica provocando uno strano sibilo. Siamo davanti all'Astroporto e regna sempre un silenzio sepolcrale.  Ad un tratto si avverte il sibilo che sfocia in un acuto boato.  La macchina si ferma e lentamente tocca terra.  La portiera si apre con un suono pneumatico.  Dal veicolo escono due zampe che si dirigono all'entrata presenta impedendo il dell'Astroporto andando verso l'imbarco privato.  Una guardia enorme si passaggio del nostro amico.

= La scheda magnetica, prego = ruggisce con voce rauca l'energumeno.  Il nostro personaggio fruga nelle tasche interne del suo strano cappotto-impermeabile e consegna la scheda alla guardia che annuisce e lo lascia passare.  Le due zampe di colore blu-acqua si dirigono verso uno strano veicolo spaziale.

_ Com'era la parola chiave per il codice d'accesso ? _  Pensa ad alta voce il nostro amico dal volto roseo ed animalesco.

_ A si ora ricordo dunque…APRITI SESAMO!!!_

Un rumore metallico e il veicolo si apre e il nostro animale sale a bordo.  Si siede alla consolle di comando, inserisce uno strano oggetto in una strana fessura.  Un rumore, uno strano rumore assordante si irradia in tutta la zona circostante nel raggio di due chilometri. I reattori del veicolo si scaldano e lanciano la nave fuori dall'orbita terrestre a una velocità immensamente superiore a quella della luce. E sulla Terra, nella città coperta dalla nebbia, tutto torna come prima, come se nulla fosse accaduto e intanto si ode solo il rumore della pioggia scosciante che cede bagnando l'asfalto che percorre come un fiume di cemento tutta la metropoli.

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CAPITOLO 2

 

Ormai la terra è lontana, molto lontana, sembra uno scarafaggio visto con le lenti a contatto dalla Luna. La nave spaziale è quasi arrivata a destinazione mentre lo strano personaggio dal corpo di cane consulta il computer per capire meglio la sua missione.  Guarda con occhio preoccupato il suo monitor a 32 pollici, 42 indici e …con le unghie lunghe.  Ad un tratto, nel cupo silenzio gelido dello spazio, un suono: un "bip" e l'animale, dalla faccia simile ad un simpatico porco, capisce che deve rallentare perché è vicino alla sua destinazione.  Così in 7 minuti arriva su Marte, poi 3 ore per trovare parcheggio.  Dopo aver trovato un posto il Porco-Cane scende dal veicolo spaziale, anche leggermente incazzato.  L'atmosfera è molto diversa da quella terrestre: molto più compatta, l'ossigeno è molto più pesante e a volte si fatica a respirare.  Anche il panorama è diverso: non ci sono vallate verdi e laghi blu; solo un torrido deserto rossastro con delle enormi strutture in lega di tritanio-quadricarbonio-noridio e vetro che racchiudono lo svolgersi della vita di quella brulla distesa di sabbia e rocce.  Così il nostro amico si allontana dall'angar di parcheggio chiudendo il veicolo usando l'espressione:_ Chiuditi sesamo _  e aggiungendo  _ Mi raccomando… l'antifurto._

Dall'impermeabile tira fuori un marchingegno, uno strano marchingegno.  Lo accende schiacciando un tasto e subito si illumina un quadrante, rappresentando lo schema della zona circostante.  Il Porco- Cane studia la piantina luminosa e, dopo aver individuato una zona più fortemente infestata dalle zanzare rampicanti, si mette gli scarponi pesanti (che tira fuori dal suo zaino) e si incammina seguendo una strada tortuosa che porta alla metropolitana sotterranea che collega i vari settori del pianeta.  Arriva di fronte a delle scale che vanno in basso dove regna un buio tetro e nell'aria si percepisce qualcosa di strano, di demoniaco.  Sul principio il protagonista sente un irrefrenabile desiderio di tornare a casa per fare una partita a scacchi ma poi ricorda il suo debito verso l'APC (che verrà rivelato in futuro) e inizia a scendere nei sotterranei di Marte. Attorno a lui nessun rumore, niente, neanche un soffio di vento, solo il suono dei suoi passi, che si fa sempre più debole mam mano che scende.

E sulla superficie del pianeta…niente!  Non succede mai nulla, tutto è calmo, troppo calmo e intanto il Sole (molto più piccolo visto da Marte) tramonta rendendo il pianeta ancora più freddo e tetro.

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  CAPITOLO 3

   

 

Ci spostiamo in una parte, una strana parte del pianeta. C'è ombra, molta ombra e silenzio, tanto silenzio; ad un tratto si odo un ronzio acuto.  E' una zanzara rampicante. Questa specie è molto diversa da quella terrestre perché non toglie una goccia di sangue ma si installa nel naso e penetra dentro, si arrampica fino ad arrivare al cervello e prende il controllo. Ma ritorniamo alla stanza ombrosa.  C'è un letto, e nel letto una persona, sta dormendo.  Il ronzio si avvicina all'individuo.  Non si ode più nessun rumore, l'animale si deve essere posizionato.  Infatti è sul viso del dormiente e si mette una corda attorno alla sua stretta vita e inizia ad entrare nelle acute cavità nasali dell'uomo.  Ormai è vicino al cervello, scivola inciampando nella fitta rete di vene e capillari.  Si rialza e si installa nel cervello.  Ora la persona è morta e ne ha preso il controllo l'animale.  Di scatto gli occhi dell'omo si aprono; sono impressionanti : le cornee di color giallo e la pupilla verde alga.  D'un tratto si alza, va verso la porta e mentre passa davanti alla fotocellula l'infisso si apre permettendo all'individuo ormai posseduto di uscire, poi la porta si chiude. Mentre si svolgeva questa terribile lobotomia , il Porco-Cane (Piggy per gli amici) cammina nei sotterranei del pianeta verso la metropolitana seguendo il suo scanner digitale. All'improvviso una luce, proveniente da dietro, illumina la tetra volta.  Si ode un suono acuto che proviene da…dallo stomaco del nostro simpatico personaggio.  Era l'ora di cena e aveva nostalgia del cibo che non c'era.  Un altro suono, diverso da quello di prima, molto più acuto e più lungo; cosa potrà essere stavolta?   E' la metropolitana che sta arrivando. Si ferma; il Porco-Cane sale, davanti a lui si para una immagine isolata.  Il convoglio era vuoto, strano per quell'ora. Guardando meglio verso il fondo della carrozza metallica qualcuno c'è!  Dopo u  pò di esitazione Piggy decide di andare a pelare con quell'individuo.  La luce va via, solo per un secondo.   Il nostro detective, in quel frangente di tempo aveva notato due piccoli oggetti di color giallo e verde addosso a quella persona.  Capisce così che l'uomo è posseduto da una zanzara rampicante.  Cosa fare?  Fuggire?  Affrontarlo?  Ascoltare il walkman? No!  Lui prende una decisione molto più costruttiva: si siede.  Ma il posseduto aveva capite che Piggy aveva capito allora si alza e si dirige verso il povero investigatore (che non ha sentito l'uomo alzarsi). Intanto la metropolitana corre come un lombrico d'acciaio nei tenebrosi sotterranei del pianeta e nessuno conosce l'orribile destino della povera popolazione che è invasa da quelle maledette zanzare.

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CAPITOLO 4

 

Ora è li seduto.  Da dietro si avvicina il terrificante individuo, gli è sempre più vicino, ha alzato le braccia come per afferrare il povero animaletto seduto…quando la metropolitana si ferma e si apre.  Il Porco-Cane si alza e va verso la porta (perché è la fermata dove deve scendere); intanto l'uomo, che si era lanciato sul nostro detective, cade sul sedile (ora vuoto).  Nel frattempo le porte si richiudono. Piggy si porta verso l'uscita della stazione sotterranea. Si intravede la luce, che filtra nell'oscurità come un raggio di sole filtra tra i rami di un albero in una giornata nebbiosa.  Il Porco-Cane tira fuori dal suo misterioso cappotto un foglio, uno strano foglio di carta stropicciato. Lo apre e ne legge il contenuto.  Nella carta c'è scritto un indirizzo.  Dopo averlo letto capisce che la donna che aveva chiamato (vedi prologo) Abita a quell'indirizzo.  Il problema ora è: trovare dove è locata la via specificata sul pezzo di carta. Così il nostro amico che sembra scemo ma non lo è, pensa che forse è meglio chiedere a qualcuno. Ora sorge un nuovo problema: trovare qualcuno! L'ambiente circostante è strano: una colonia, che sembra una  città racchiusa in una cupola trasparente, deserta.  Poi si ricorda che il Sole è già tramontato (vedi capitolo 2) ed è logico che non c'è nessuno per strada. Ad un tratto un rumore.  Il detective si spaventa e si guarda in torno ma non vede nessuno. Di nuovo, un altro rumore, ma nessuno. Improvvisamente esplode un tombino e dal buco esce fuori un animaletto peloso, che non ha niente a che fare con la nostra avventura, e consegna a Piggy un foglio dove c'era indicata la mappa della città.  Ma perché la palla è rimasta li immobile come se aspettasse qualcosa? D'un tratto al Porco-Cane viene in mente che forse quel tipo sta aspettando la mancia, così si fruga nelle tasche e trova solo una cartuccia, una strana cartuccia di una stilo e gliela dona.  Quel "coso peloso" impazzisce di felicità perché era raro trovare un oggetto di simile bellezza su un rozzo pianeta come Marte. Il detective inserisce la mappa nel suo scanner digitale portatile e inizia a incamminarsi per le buie strade della città, che può essere paragonata ad un tetro ospedale dove dopo le 3:41 del mattino non passa più anima viva e dove regna solo un cupo silenzio spettrale contornato da un ambiente buio e gelido.  

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  CAPITOLO 5

   

 

Finalmente Piggy trova la via, ora bisogna trovare il numero. Leggendo sulla carta il Porco-Cane ha un fremito che parte dalle caviglie e sale lungo la schiena perché il numero dell'abitazione è………..uguale a quello,del suo amico, amico che abitava vicino a sua zia che era stata compagna di stanza di un vecchio scienziato che aveva conosciuto il padre del vicino di camera dello stesso albergo dove una volta era stato il prozio del cognato dell'idraulico che era andato nel club vicino all'A.P.C. Nonostante ciò, Piggy si reca agli indirizzo e con coraggio pigia il campanello che emette un suono, ma sta volta non è uno strano suono. Si odono dei rumori che si avvicinano alla porta, sicuramente dei passi. Ecco che una voce domanda:

= Chi è ? =

Il Porco-Cane riconosce che la voce ha un timbro femminile e allora, visto che si era preparato tre minuti e quindici secondi prima per rispondere a quella domanda, ribatte:

_ Sono l'investigatore dell'A.P.C. _

= Un attimo che apro = risponde l'individuo da dietro la porta.  Poi si ode un rumore di chiavi che si infilano dentro la serratura di un lucchetto e lo aprono. Dopo la persona, ancora sconosciuta, apre un altro lucchetto e poi ancora un altro e ancora un altro e un altro ancora e continua.  Passa così buona parte della notte.  E' quasi l'alba e Piggy, spazientito, domanda:

_ Scusi, ne ha ancora per molto? Sa, avrei altri impegni! _

= Ho quasi finito, solo un'oretta alò massimo. =

Al nostro detective venne in mente che quella precauzione poteva essere a causa delle zanzare rampicanti. Così il tempo passa e il Porco-Cane che si era seduto accanto alla porta guarda con malinconia il cielo che da nero passa ad un viola tenue per poi diventare color carminio e passare infine al rosso tipico di Marte.  

E' l'alba!

Un cigolio si ode nell'aria: è la porta che miracolosamente si apre; mentre sulla Terra, i bambini giocano felici sui prati, le mamme urlano ai figli di fare i compiti, gli impiegati dormono sul lavoro, i preti celebrano le funzioni religiose, i ladri si  rinchiudono nei vicoli, gli scoiattoli si procurano la legna e le formiche fanno provviste per l'inverno ignare di tutto ciò che sta per accadere!  

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CAPITOLO 6

   

 

Il Porco-Cane si alza e inizia lentamente girare la testa e scorge accanto alla porta una ragazza sui vent'anni.  Nota subito la sua aurea bellezza: capelli lunghi neri, occhi celesta chiaro e da viso dolce. Piggy è attratto anche dalle numerosissime serrature presenti sulla porta.

_ E' lei che ha chiamato?_ Dice l'investigatore alla ragazza che timidamente annuisce pronunciando un soave e leggero := Si, ho bisogno di aiuto, qui su Marte non si può girare tranquillamente…ma prego entri che le faccio vedere una cosa.=

Il membro dell'APC, dopo la risposta della giovane, è travolto da un pensiero con contenuto erotico che scaccia quasi immediatamente dopo essersi ricordato della sua missione.

Piggy entra nella casa e non può non fare a meno di notare l'interno  strano, molto strano.  Pareti scure  e ricoperte da uno strato di simil-resina; assenza totale di sedie, interruttori, mobili…solo strane strutture scheletriche che percorrono l'ambiente.

Il Porco-Cane domanda:

_ Come mai qui è tutto così tenebroso? _

Nessuna risposta.  Il detective si guarda intorno, nella penombra e non trova più la ragazza.

_ Dove sarà finita ?_  Si domanda tra se e se.

Ripiomba così un silenzio demoniaco.  Dietro di Piggy spunta improvvisamente Vania, la ragazza di prima.

_ Dove te ne eri andata ?_ chiede il Porco-Cane.

= Nel Parallelo =  risponde la ragazza.

_ Cos'è il Parallelo ?

= E' una dimensione parallela dove dominano le zanzare rampicanti!

_ Come si entra ?_ Chiede il detective.

= Da lì, la vedi quella pozzanghera? = dice Vania = Beh seguimi =

La ragazza si avvia verso la pozzanghera e Piggy osserva esterrefatto la giovane che inizia ad andare giù nell'acqua.

Ora il nostro animaletto è solo e ha una fifa pazzesca, dopo attimi di panico decide di posizionarsi sulla pozza d'acqua, una strana pozza d'acqua.  Passano alcuni secondi e Piggy lentamente si sente andare a fondo e mentre va giù trattiene il fiato e chiude gli occhi.

Dopo un po’ i nostri due personaggi ormai sono nel Parallelo di Marte.

Sulla Terra è mezzogiorno e la gente mette su l'acqua per la pasta, non pensando minimamente al tragico e orrendo destino che aspetta al Porco-Cane e alla sua nuova amica Vania.

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  CAPITOLO 7

 

 

Siamo ora nel parallelo.  L'ambiente che ci circonda è grigio, cupo, privo di colori vivaci.  Si vedono delle abitazioni di forma strana che si innalzano, però le vie e le disposizioni dei vari oggetti sono situati in modo analogo rispetto a Marte.  In mezzo alla strada vi è una pozza che sembra piena d'acqua.  Il liquido inizia a muoversi e inizia a salire una persona: è Vania, la dolce ragazza, amica di Piggy.  La giovane inizia a guardarsi intorno e aspetta l'arrivo del detective. Poco dopo dalla pozzanghera emerge il Porco-Cane che ancora incredulo si guarda intorno. Inizia a piovere e i due si rifugiano vicino a uno degli edifici a forma di tronco di piramide.

= Vedi, questo è il parallelo, un mondo dominato dall'oscurità perenne e dove regnano le zanzare rampicanti.  Dopo che ebbi scoperto questo posto sentii uno di quegli orribili insetti parlare della conquista di Marte, poi della terra e infine di tutto l'universo =  dice preoccupata Vania.

_ E' terribile _  Ribatte Piggy  _ Loro passano attraverso gli specchi d'acqua giusto?  Quindi eliminando i laghi e i mari resta il problema della pioggia ! _

= Ma sei pazzo? Eliminare l'acqua dalla vita vorrebbe dire eliminare la vita stessa.  Comunque non ti ho detto il fattore più importante: loro non passano dall'acqua normale ma solo dall'acqua con aggiunto di mercurio.= Osserva Vania = Bisogna però aggiungere che il mercurio lo importano dalla Terra e lo mettono in dispositivi dove lo miscelano con l'acqua.=

_ Ho capito, beh allora basta trovare la fonte principale di elaborazione di mercurio e distruggerla, in modo da poter poi chiudere tutti i passeggi del parallelo _ dice il Porco-Cane.

= Si, e come pensi di fare? = Domanda Vania.

_ Eh, vedi io ho il mio scanner portatile, mi basta un campione di quel liquido da inserire poi è fatta, seguiremo le indicazioni per raggiungere i container. _ dice il Porco-Cane.

= Come lo raccoglierai il liquido? = Chiede Vania.

_ Mi basterebbe un piccolo recipiente da immettere nel macchinario _

D'un tratto da dietro l'angolo spunta l'animaletto peloso visto su Marte (vedi capito 4) che gli riconsegna la cartuccia di stilo che Piggy gli aveva dato; però adesso è piena di liquido che cercano i nostri due amici.  Subito dopo l'animaletto inizia a correre e se ne và.  Così Vania e il detective dell'APC si incamminano lentamente verso il centro di quella scura città mente su Marte è già mezzogiorno e i coloni iniziano a metter su l'acqua della pasta, ignari del succube destino che attende minacciosamente i due eroi.

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  CAPITOLO 8

 

 

Un fitto grigio circonda i due personaggi nel parallelo. Piggy ha molta paura e procede lentamente, seguendo ciò che indica lo scanner. Vania guarda il Porco-Cane; anche lei sente che potrebbe accadere qualcosa di terribile, molto terribile. La nebbia inizia a calare e i due amici per paura di perdersi si tengono per mano.

= Cosa ti spinge a fare tutto questo, Piggy? = Chiede Vania.

_ Beh, è una storia lunga e triste, sai è per via del mio accordo con l' APC investigation. _ Risponde il detective.

= Racconta ti prego, sono curiosa = Ribatte la ragazza.

_ Tutto ha inizio circa tre anni fa _ inizia a narrare Piggy _ Quando mi trovavo a Farpoint, sul pianeta Nimbus III, stavo tranquillamente passeggiando con la ragazza che amavo.  Eravamo vicini a una banca quando dall'edificio escono dei tipi che hanno appena fatto una rapina; sono armati; c'è uno scontro a fuoco con la polizia che è arrivata sul momento. La ragazza che è con me mi abbraccia per proteggermi con il suo corpo da un raggio al plasma mortale.  Lei purtroppo muore tra le mie braccia dicendomi che mi amava e mi avrebbe amato per sempre.  Poco dopo io sono stato ferito di striscio e sono svenuto.  Mi sono risvegliato due giorni dopo al centro medico APC.  Mi dissero che un agente mi aveva salvato dalla morte portandomi via.  Ora ero in debito con l' APC e mi feci assumere come "detective dell'ignoto" per ricompensarli; sperando che un giorno mmi sarei potuto vendicare._

= E' una storia commovente, li hai rivisti quei tizi? =

_ No, ma ricordo molto bene i loro volti._

Intanto mentre i due parlano i segnali dello scanner indicano che sono molto vicini ai container. Intorno a loro per ora non c'è anima viva e tutto è avvolto da una nebbia, una strana nebbia che lascia trasparire solo gli oggetti a una distanza massima di non più di dieci metri.  Ora ha inizio la caccia per portare la salvezza su Marte, sulla Terra e distruggere la via d'accesso del parallelo. E sulla Terra è pomeriggio e nell'agenzia APC, una mano, una strana mano si gira facendoci vedere un orologio uno strano orologio che segna le 15.57 e il tipo nell'oscurità si alza e si reca in una stanza, una normale stanza: il bagno.

Cosa succederà ora? Quale sarà la conclusione di questa missione?  Sulla Terra solo pochi se lo domandano aspettando una risposta.

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  CAPITOLO 9

 

 

L'aria inizia ad essere più rarefatta a causa dell'aumento improvviso di calore.  La nebbia scompare rivelando un'immensa struttura tronco di piramide.  Sembra un'enorme industria.  Piggy e Vania si accorgono che l'entrata della fonderia è sorvegliata da quattro zanzare rampicanti.

= Come faremo ad entrare? = Domanda Vania.

_ Beh, non dovrebbe essere molto difficile.  Il guaio piuttosto è come fare a distruggere la fabbrica! _ asserisce Piggy. 

= Vuoi dire che sapevi come arrivare fin qui ma non come distrugger 'sta cosa ?=  chiede nervosamente la ragazza.

Il Porco-Cane risponde annuendo.

= Andiamo bene, forse se chiamavo Titti e Gatto Silvestro ne avrei ricavato qualcosa!! =  ribatte la giovane. 

Il detective sentendosi insultato prende Vania per un braccio e la butta verso le guardie della fabbrica. Queste ultime si avvicinano in massa alla ragazza. Intanto Piggy dal suo strano impermeabile estrae un vecchio calzino sporco e maleodorante e lo lancia addosso alle guardie distratte dalle giovane. Il Porco-Cane riesce così a mettere fuori combattimento le guardie e anche Vania. La giovane giace sul terreno; ha un'espressione dolce, sembra Biancaneve addormentata. Piggy allora, dopo aver ritirato il calzino, si avvicina a Vania e la bacia appassionatamente.  La giovane si sveglia e staccandosi dal detective dice:

= Beh, allora è tutto un tuo piano, lo sai cosa fare =.

_ Si, ho pensato che se ti avessi detto cosa dovevi fare non lo avresti fatto e così…_ Spiega il detective.

= Che dici riproviamo? A me è piaciuto, puoi rifarlo? = Domanda Vania.

_ E' un rischio tirare di nuovo fuori il calzino, m se vuoi…_

= Ma no, stupidino, io dicevo il bacio, ma riproviamo?=

Il Porco-Cane non ha il tempo di rispondere e si trova Vania appiccicata alla sua bocca. I due sono però ignari di cosa sta per accadere.  Da dietro un altro gruppo di zanzare si avvicina e riesce a catturare i due giovani. Il Porco-Cane viene incatenato a un muro e di fronte a lui ma molto più dotante c'è Vania,  seminuda appesa con i polsi a una catena sospesa sopra il container di mercurio fuso. Intanto si avvicina al detective una zanzara, con in mano una mazza ferrata, pronta per fare delle domande. Se Piggy non svelerà a quegli orribili insetti il motivo della sua presenza Vania verrà calata nel mercurio bollente e morirà.

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  CAPITOLO 10

 

 

La scena che si presenta davanti hai nostri occhi è davvero tragica.  La zanzara inquisitrice è vicino a Piggy e inizia a parlare in modo strano.  Il Porco-Cane non riesce a capire ciò che l'animale dice. Passano così pochi secondi di silenzio e, non avendo una risposta, la zanzara colpisce con la mazza ferrata il povero detective che digrigna i denti a causa del dolore.  Piggy non riesce a capire le domande che gli vengo noi poste e non può dare una risposta ed è costretto a subire i dolorosi colpi inflittigli da quella schifosa creatura. Intanto Vania è sempre penzolante sopra il container di mercurio fuso i inizia a sentire caldo (pur essendo coperta da pochi brandelli di vestiti).  Purtroppo è costretta a vedere l'orrenda esecuzione di Piggy senza poter fare nulla. D'un tratto uno strattone e la catena che tiene Vania inizia lentamente a scendere.  Il Porco-Cane vedendo la giovane, che viene calata nel mercurio, lancia un grido:

_ Nooooooo!!!!_

Le zanzare fermano la catena credendo che il detective sia d’accordo a collaborare; ma vedendo che non è così, Piggy viene di nuovo preso a mazzate. Vania vedendo ciò inizia a gridare:

= Lasciatelo in pace bastarde!! Lui è mio amico, non ha fatto nulla di male!! E poi io …io…io…io lo amo!!! =

Il silenzio, del locale lascia echeggiare quest'ultima frase mentre gli occhi, lucidi, lasciano scendere una lacrima sul suo candido viso.  Piggy riesce con fatica ad alzare lo sguardo verso Vania, vuole dire qualcosa ma non ha le forze per farlo e sviene a causa del dolore. La lacrima si stacca dal volto di Vania e cade nel vuoto.  Sembra un viaggio interminabile, fino a che giunge nel container e cade nel mercurio fuso. Le zanzare vedendo il detective stremato decidono  di portarlo nelle carceri; ma, prima che potessero farlo, dal container si odono degli stani rumori e si inizia a sprigionare un fumo, uno stano fumo che invade tutte la fabbrica e poi tutto il parallelo, facendo cadere a terra tutte le zanzare; ogni cosa in quel posto sembra morta. Passano circa 3 giorni, 42 minuti, 56 secondi e 24 millesimi prima che tutto il fumo si dissolva.  Le zanzare sono finalmente tutte morte e il mercurio diventato gesso duro. Tutto è fermo, immobile; ad un tratto un sussulto, un boato e dal terreno esce un animaletto peloso (visto nei capitoli 4 e 7) che libera Piggy e lo appoggia delicatamente per terra; dopo di ché fugge via.  Poi Vania apre gli occhi, vede ciò che è successo e grida:

= Piggy, svegliati, lo so che non sei morto, ti prego apri gli occhi!=

Le palpebre del detective si muovono e poco dopo apre gli occhi. Radunate le forze si alza e va verso una serie di leve che servono per liberare la ragazza.  Così dopo aver tolto le catene, lui e Vania tornano su Marte lasciando il parallelo, nello stesso modo in cui erano arrivati e poi prosciugano la strana pozzanghera.

Ora i coloni di Marte sono in salvo e comunque nessuno si è accorto di nulla.

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EPILOGO

 

 

= Beh, ora Marte è salvo e le zanzare sono morte.= dice Vania.

_ Già ora è tutto finito e anche i "posseduti" (vedi capitolo 3 e 4) tra poco torneranno normali._ risponde il Porco-Cane e continua_ Io penso che ora dobbiamo lasciarci, io devo tornare sulla Terra e tu…beh, tu hai la casa qui e …_

= No, io voglio venire con te sulla terra!= Ribatte Vania.

_ Io non so…cosa faresti una volta giunta lì, non conosci nessuno e non sarebbe facile trovare un lavoro per poter vivere, non hai nessuna conoscenza…_ dice Piggy un pò preoccupato.

= Ti sbagli, io ho te, potrei…non so, forse…forse poteri entrare nell'APC…come assistente…forse.=

Mentre i due discutono, vanno verso la metropolitana  e così giungono  alla zona parcheggio, dove ritrovano l'astronave del detective.  Dopo averla aperta il Porco-Cane dice:

_ Okay, ora ti devo salutare, magari potrò venire a trovarti, in futuro…_

= No, io vengo con te! =

Così Piggy, speranzoso, estrae dal suo strano impermeabile un telefonino portatile e palla col suo capo, chiedendogli se Vania può andare sulla Terra e far parte dell'APC.

Il capo risponde che deve prima chiedere una riunione con il vice -presidente, e che la decisione gliela comunicherà; intanto può portare la ragazza con se. Il Porco-Cane mette via il cellulare e dice a Vania ( Che attende impaziente) :

_ Il capo ha detto…_

= Cosa, cosa!! =

_ Ha detto che…ti posso portare con me ma che per la tua assunzione dovrà chiedere al vice-presidente e poi ci faranno sapere._

= E' meraviglioso = esulta Vania, abbracciandosi Piggy.

Così i due salgono sul veicolo, sullo strano veicolo, che parte con un boato e raggiunge lo spazio un una frazione di secondo. E su Marte tutto è tranquillo e solo l'animaletto peloso, lo stano animaletto peloso (incontrato poche volte nell'avventura) ha visto e sa tutto e ora osserva tranquillo il cielo stellato e vedendo una stella cadente ripensa all'avventura appena finita. Ora i due protagonisti sono abbracciati nella navicella che viaggia nello spazio verso la Terra.  A Piggy  torna in mente la sua ragazza (morta) e si convince che non può vivere il resto della sua vita senza nessuno e poi anche lei sarebbe stata contenta di vederlo felice.  Intanto si stringe sempre più a Vania e il veicolo viaggia a enorme velocità verso casa.      

 

FINE

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