Nel supermecato tutto è sistemato per stimolare il nostro impulso
d'acquisto. E' questa "suggestione guidata", infatti, che spesso
ci fa arrivare alle casse con un carrello stracolmo, nonostante si abbia
in mano una lista ristretta all'indispensabile. Lista che quasi senpre
elenca gli alimenti veramente necessari (il latte, lo zucchero, il pane,
la pasta), ma che dimentica tante cose superflue che invece saremo indotti
a comprare in questo giardino dell'Eden. Infatti nulla è causale
nella sistemazione dei prodotti nel supermercato.Ogni spazio dedicato alla
vendita ha zone "forti", che catturano l'attenzione, e zone "deboli"
che tendono a disperderla. All' interno del supermercato sono zone "forti":
gli scaffali situati nel lato destro rispetto alla direzione del percorso;
le pareti frontali; lo spazio davanti alle casse; gli incroci dei corridoi
e le estremita' delle corsie. Risultano "deboli" invece : gli
scaffali situati sul lato sinistro; la parte antistante l'ingresso; le
corsie intermedie (poste in senso trasversale) e le rientranze a fondo
cieco. La disposizione dei prodotti tiene sempre conto di questa divisione:
le zone "deboli" , che altrimenti verrebbero facilmente disertate
dal consumatore, accoglieranno i prodotti indispensabili (latte, pane,
pasta ....) mentre quelle "forti" i prodotti più attraenti,
da acquistare d'inpulso (salsa, dolci, alimenti esotici...). Solo così
è possibile mostrare tutto l'assortimento a disposizione e a far
conpiere il percorso più lungo. Venti minuti è il tempo-spesa
medio calcolato dagli esperti. Un tempo apparentemente lungo, ma che diventa
breve se si considera la miriade di prodotti, la quantità di offerte
speciali, di isole promozionali che si incontrano. Come fare allora perchè
tutti questi stimoli non creino in chi acquista una pericolosa confusione,
ma suscitano proficui ricordi? Anche in questo caso vi sono strategie ben
codificate. Innanzi tutto, la merce da promuovere si deve vedere a colpo
d'occhio: non bastano però cartelloni, frecce e insegne luminose
se poi ciò che si vuole è difficile da raggiungere. E' indispensabile,
quindi, che il prodotto venga collocato a portata d'occhio e di mano: ecco
spiegato perchè i prodotti voluttuari trovano posto nei ripiani
di mezzo, i più visibili e i più accessibili, mentre generi
di prima necessità occupano i ripiani più bassi o più
alti, comunque i più scomodi. In secondo luogo per suscitare ricordo
e necessità è importante far leva sulla affinità d'uso:
mettere i dentifrici accanto agli spazzolini, i biscotti vicino al te o
l'olio proprio affianco all'aceto può apparire una disposizione
soltanto funzionale ma , in realtà, spinge ad acquistare di più.
Altra regola, poi , è quella di non lasciare mai uno scaffale mezzo
vuoto: anche il consumatore più ottimista, infatti, recalcitra nel
vedere relegati in fondo gli esemplari supestiti e, se proprio non è
un acquisto necessario, vi rinuncia. Infine l'atmosfera delle luci ben
posizionate, alla musica di sottofondo, sino ad arrivare ai" giochi
tecnologici" come la colonna parlante inaugurata per la prima volta
in un supermercato milanese che suggerisce ricette stuzzicanti a seconda
del prodotto da promuovere. Tutto, insomma è studiato per affascinare,
incuriosire, proprio come in un grande mercato delle meraviglie.