LA VENTOSITA'

Nella regione di pianura dell'Emilia Romagna dominano generalmente venti di moderata intensità. La ventosità più bassa si verifica nella zona centro-occidentale mentre quella più elevata nella zona a ridosso dell'Adriatico, sia per i frequenti afflussi in questo settore di correnti intense dai quadranti orientali sia per l'influenza determinata dalle brezze indotte dal mare.        

L'UMIDITA'

L'umidità dell'aria è frutto, come è noto del fenomeno dell'evaporazione, processo che può essere di tipo fisico quando riguarda superfici liquide (mari, laghi, fiumi) o terreni più o meno impregnati d'acqua o di tipo fisiologico (evapotraspirazione) quando riguarda organi viventi, soprattutto i vegetali. Nella pianura emiliano-romagnola, la ricchezza dei corsi d'acqua, la vicinanza al mare Adriatico, l'abbondanza di suoli umidi e la cospicua estensione del manto vegetale, costituiscono indubbiamente nell'insieme un notevole potenziale di evaporazione. In effetti la nostra regione risulta tra le più umide dell'intero territorio nazionale. Nel periodo freddo il vapore acqueo, immesso nell'atmosfera dai processi evaporativi, tende a ristagnare negli strati d'aria adiacenti al suolo perchè in tale periodo, la Padania è caratterizzata dalla presenza di intense escursione termiche nei bassi strati del'atmosfera, le quali impediscono l'insorgere di moti verticali ascendenti e quindi la dispersione dell'umidità. L'accumulo del vapore acqueo nello strato d'aria interessato dalle inversioni è responsabile, durante i mesi invernali, della formazione di nebbie. Anche nel periodo caldo dell'anno, quando i processi evaporativi sia fisici che fisiologici. sono più intensi , il vapore acqueo tende a ristagnare in prossimità del suolo a causa della scarsa ventilazione che si riscontra durante tale periodo nella nostra regione, condizione metereologica questa che rende trascurabile l'efficacia della turbolenza nella diffusione verticale dell'umidità.