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Che cos’è un albero:

 

       Dire  che cosa è un  albero non è una cosa facile come si  potrebbe pensare.Si chiamano  alberi quelle  piante dal  fusto legnoso perenne , il tronco, ben definibile e individuabile (alto non meno di cinque metri e dal diametro , a un metro e mezzo dal suolo ,non minore di cinque  centimetri).L’albero è caratterizzato  da una  massa di rami che si espandono nella parte superiore del tronco stesso a formare una chioma fogliare o corona di forma tipica da specie a specie ( piramidale,  globosa o ovoidale ).

  In genere, guardando un albero, pur sapendo benissimo che ha delle radici , non valutiamo quanto la parte arborea si ramifichi e sviluppi sottoterra. Proviamo una volta a immaginare questo esteso intrico di formazioni sotterranee come un altra chioma  all‘ingiù , con forma e funzioni ben definite e vedremo in certo senso raddoppiare l’ importanza e la maestosità dell’ albero medesimo. Consideriamo che l’Italia è un paese formato per 8/10 da colline e da montagne e convinciamoci che togliere dai nostri monti e dalle nostre colline anche poche decine di alberi , vuol dire esporre i rilievi all azione dilavante a quella erosiva dei venti alle dannose continue insolazioni.

 

Alberi decidui ed alberi sempreverdi:

 Certi  alberi hanno foglie i a lamina  appiattita, foglie delle forme svariate , che in autunno ingialliscono e cadono,lasciando il tronco e i rami spogli; ma ricompaiono, fresche e verdi, a ogni nuova primavera sono i cosiddetti alberi a fogliame caduco, deciduo,come i tigli e gli ippocastani, i pioppi e le querce.Altri alberi hanno foglie sottili, aghiformi, fatte per resistere anche alle temperature più  basse, rivestite da una lamina coriacea: sono i pini e gli abeti.

Per loro  la  caduta delle foglioline vecchie non avviene in forma massiccia e contemporanea, come nel caso delle latifoglie(per es. quercia, ippocastano) , ma graduale e avvicendata  così da non lasciare mai l’ albero spoglio. In primavera sui rami dei pini e degli abeti le nuove foglioline si aprono al sole; si notano benissimo per la loro tonalità più chiara e tenera, all‘apice dei vari rami.

 

A cosa serve un albero?:

 a darci ombra:

a permettere lo sviluppo di quelle piante che in pieno sole non riescono a spuntare, o una volta spuntate, muoiano.

 a darci ossigeno:

un solo albero, svolgendo tra le sue chiome, nell’ interno delle sue foglie la funzione clorofilliana, assorbe dall’ aria che respiriamo enormi quantità di anidride carbonica ( la stessa che noi emettiamo durante la respirazione) e ci dà in cambio preziosissimo ossigeno, lo stesso che inspiriamo e che ci serve per tutti i nostri essenziali processi vitali. L’opera purificatrice, ossigenatrice dell’ albero nei confronti dell’ atmosfera è insostituibile, primaria.

  a darci frutti :

se dovessimo citare tutti i frutti, da quelli delle nostre regioni a quelli esotici, occorrerebbero le pagine di un grosso libro.

 a darci legno:

dal legno da ardere a quello da industria e da opera; legni dolci ,legni duri legni “ferro”. Legno da ebanisteria e da intarsio, legni comuni e legni pregiati, di ogni sfumatura di colori, dalle più svariate qualità.

 a darci carbone:

attraverso una serie di processi di trasformazione di sostanze vegetali, avvenuti fuori del contatto dell’ aria si sono prodotti i carboni fossili torba, lignite, litantrace e antracite).