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Tiglio

 

 

     Il Tiglio è un albero alto dai 20 ai 30 m, dalla chioma alta, ovoidale e ramosa; le foglie sono cuoriformi, dentate e i fiori, riuniti a mazzetti, giallini, intensamente profumati, sono molto apprezzati per viali, giardini e parchi di città. I fiori sono apprezzati dalle api che ne ricavano un miele delicatissimo; ma anche dalla medicina che usa i fiori essiccati per infusi diaforetici, anticatarrali, sedativi.

 

 

 

 

 

I fiori del tiglio hanno una piccola ala ("ala" in greco si dice”Ptilon”da ciò   il nome Tilia in italiano tiglio).

 

 

Miti e Leggende:

 

 Fin dall’antichità il tiglio ha sempre goduto di grande considerazione sia presso i popoli nordeuropei sia fra i Greci e i Romani. Il poeta latino Ovidio racconta la storia di una coppia di coniugi tanto poveri quanto generosi: Filemone e Bauci.

 Zeus, per premiare i due anziani, esaudì il loro desiderio: rimanere uniti anche dopo la morte. Fu così che Filemone e Bauci furono trasformati in quercia e in tiglio affinché potessero congiungersi con i loro rami. Nella mitologia germanica il protagonista della Canzone dei Nibelunghi: Sigfrido, aveva ucciso il terribile drago Fafnir per bagnarsi nel suo sangue e divenire immortale. Ma mentre Sigfrido faceva questo bagno una foglia di Tiglio cadde da un albero e andò a posarsi sulla sua schiena, rendendo quel punto del corpo vulnerabile. Un evento che più tardi si rivelò fatale per l'eroe. Il tiglio è considerato simbolo di fecondità ed era considerato nume tutelare delle fattorie. Sono protetti dal tiglio i nati dall’11 al 20 marzo, dal 13 al 22 settembre. Per il 1999 si prevedono traguardi di vera gloria; bando alla razionalità, seguire l’intuito.

 Alberi sacri presso gli Slavi e i Germani, i Tigli servivano raccogliere oggetti votivi e per tener lontani gli spiriti maligni. Originario dell’Asia minore, il bellissimo tiglio argentato ha la fortuna di resistere ottimamente agli inquinamenti delle città.