La storia della misura risale a moltissimi anni fa, quando l'uomo cominciò a misurare le distanze o le quantità. Gli antichi scambiavano i loro prodotti con altri di cui erano sprovvisti e quindi facevano baratti. Man mano che gli scambi si intensificarono e nacque l' esigenza di misurare in modo più preciso. Gli uomini cominciarono a usare unità di misura come le unità "corporali".
il pollice la spanna
il palmo il cubito
il dito il passo
Verificando le validità di queste antiche unità di misura si intuisce il motivo per cui oggi esse non sono più usate: ognuna cambia da persona a persona e quindi non possono essere valide per tutti!!!!
Fin dai tempi più antichi, l' uomo sentì la necessità di misurare quelle grandezze fisiche che gli erano utili nella vita di tutti i giorni e che lo mettevano in rapporto con gli altri e con le cose: le lunghezze, le aree , i volumi, i pesi, gli intervalli di tempo.
Alla fine del '700, il governo francese incaricò alcuni scienziati di stabilire un sistema pratico e semplice di unità di misura. Dopo molte polemiche, si decise di utilizzare la misura di 1/4 del meridiano terrestre diviso in 10 milioni di parti. Costruirono così nel 1799 il metro campione di platino e iridio (in quanto garantiva l'inalterabilità) detto anche metro legale o degli archivi. Alcuni anni dopo si determinò il Sistema Metrico Decimale (SMD).
Questa unità di misura man mano si diffuse in tutta Europa, insieme alle conquiste napoleoniche, ma venne rifiutata dall' Inghilterra che continuò ad impiegare come unità di lunghezza le iarde, i piedi e i pollici.
Nel 1960 si è tenuta a Parigi la 11° Conferenza Generale dei Paesi e delle Misure, durante la quale 32 paesi hanno deciso di adottare le stesse.