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Fondata il 17 maggio del 1958, da allora ha svolto varie attività; la società ha come scopo principale la divulgazione della pesca, la salvaguardia e il ripopolamento del patrimonio ittico e la difesa dell’ambiente naturale.Le attività svolte sono state dirette in queste direzioni, contribuendo al ripopolamento delle nostre acque, attraverso la semina di novellame di varia taglia, alla pulizia dell’ambiente, al volontariato con scopi benefici e non è mancata neppure la presenza a livello sportivo ed agonistico. Per migliorare il ripopolamento ed incrementare il patrimonio ittico delle nostre acque (torrenti Colvera e Cellina), nel lontano1964,si sono costruite le prime vasche di svezzamento di avanotti di trota, presso il battiferro dei Beltrame “Querina”in modo da usufruire dell’ acqua della roggia derivata dal Colvera. Visti i pregevoli risultati, la società, ha costruito in seguito (1965) il primo incubatoio per la schiusa delle uova,caratterizzato da un box di lamiera dentro il quale furono poste delle vasche, di costruzione artigianale, inoltre ci si attrezza per la semine di avanotti anche nei luoghi meno agevoli e da percorrere esclusivamente a piedi. Il box e le vasche vengono spostate più volte nel corso degli anni fino al 1983, anno di costruzione dell’ incubatoio ittico, costituito da un prefabbricato in calcestruzzo che entra in funzione nel 1984. Nel 1992, con un finanziamento da parte dell’ Ente Tutela Pesca del Friuli V.-G. e dopo aver sciolto un complicato intrigo burrocratico partono i lavori per la costruzione del secondo impianto molto più grande e studiato per la crescita del materiale ittico. Il consiglio direttivo della società, in data 9 ottobre 1992, dopo aver sentito i vari tecnici, con voto unanime decida la cessione all E.T.P. dell’intero complesso ittico. Ci sono ovviamente validi motivi del perche si è giunti a questa dolorosa scelta.In questo periodo si incontrano tante difficolta di ordine burrocratico e amministrativo in presenza di trasferimento di fondi pubblici ai privati (nel caso, il cospiquo contributo dell’ E.T.P. alla S.M.P.S.), si arrischia di cadere nelle pastoie di leggi,norme, vincoli di destinazione etc.Inoltre pare evidente che qualcuno che si sia chiesto quanto fosse giustificabile che la S.M.P.S.restasse proprietaria di una costosa struttura pagata per il 95% dall’ Ente. Il 28 giugno 1993 viene stipulato il contratto di vendita, alla societa di Maniago resta la gestione dell’ incubatoio. Nel 1995 l’impianto si specializza nella produzione di specie pregiate quali la trota marmorata ed il temolo, ottenendo risultati molto positivi. Nel 1996 emergono dei spiacevoli problemi.Dalla canaletta a monte arriva meno acqua a causa di intasamenti dovuti alla ritardata manutenzione e pulizia da parte del Consorzio Cellina Meduna, si aumenta così il prelievo dell’acqua destinata a valle con conseguente protesta degli aventi diritto.L’ E.T.P. riceve poi una bolletta salatissima dall’ Italgas, ente gestore dell’ acquedotto comunale, che aveva installato un contatore a tariffa normale. Queste difficoltà fanno si che l’Ente prenda la decisione di chiudere l’ impianto in attesa di studiare le migliorie da apportare, per rendere più efficace l’ impianto e continuare a destinare il suo utilizzo all’ ottenimento di materiale pregiato. Nella storia della società è doveroso ricordare che nel 1984 si partecipe ad una serie di inteventi di pulizia ambientale attraverso l’operazione sponde pulite. Nell’ambito agonistico si è partecipato a numerose gare anche di alti livelli, si organizzò numerose gare di pesca alla trota destinate a varie categorie sportive e sociali, da ricordare quella svolta nel 1980 in occasione del millenario di Maniago aperta a tutti e in cui si è vista la partecipazione di un migliaio di concorrenti. In occasione dell’ 40° anniversario è stato pubblicato un libro “Quarant’anni una storia di acque e di pesci ma soprattutto di pescatori”, e con l’occasione è stata aperta al pubblico una mostra fotografica. Nella pubblicazione è stata riportata in maniare dettagliata tutta la storia della S.M.P.S. ed inserite le fotografie più rappresentative, tale opuscolo è stato regalato a tutti i soci della societa. Quest’anno la S.M.P.S. conta di circa 300 soci e di 40 pierini. A quest’ ultimi viene data paricolare attenzione in quanto sono ragazzi entro il 14° anno di età, non pagano la tessera e nelle gare sociali vengono premiati a parte con premi per tutti i partecipanti. |