La fotografia astronomica.
Penso che abbinare 2 hobby come la
fotografia e l'astronomia sia veramente una cosa eccezionale: riuscire a
riprendere con il telescopio gli stessi oggetti che fin da bambino ho visto molte volte
riprodotti sui libri e sulle riviste di astronomia da sicuramente grandi
soddisfazioni.
Con l'esperienza acquisita mi sento di dare i seguenti consigli:
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Il
telescopio: deve permettere ovviamente l'applicazione di un corpo macchina
formato 35 mm direttamente sul dispositivo di messa a fuoco; per non incorrere a
vistosi problemi di vignettatura esso dovrebbe avere almeno un diametro di
2 pollici (circa 5,1 cm) e uno specchio secondario di grandezza
sufficiente a raccogliere tutta la luce proveniente dall'obiettivo
principale (campo di piena luce). Il moto orario deve essere di buona
qualità, altrimenti sono necessari scrupolosi controlli della stella di
guida durante la posa. |
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La
qualità dell'immagine: il telescopio utilizzato come potente
teleobiettivo può fornire, in base allo schema ottico utilizzato,
immagini che possono essere degradate da aberrazioni ottiche che sono
insite nello schema stesso. Nel mio caso, operando con uno strumento molto
luminoso (f/4,8) è stato necessario utilizzare un correttore di coma, in
modo da ottenere stelle sufficientemente puntiformi anche ai bordi del
fotogramma. |
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La
messa a fuoco: inquadrato il campo da riprendere è assolutamente
indispensabile effettuare una fuocheggiatura più precisa possibile;
personalmente uso per questa delicata operazione un accessorio chiamato
FOCAL POINT, che agendo in base al principio della lama di Foucault,
permette di raggiungere una precisissima posizione di fuoco. |
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La
guida: avviata la posa fotografica, l'operazione di controllo del corretto
inseguimento della stella di guida deve essere più precisa possibile. Se
il moto orario del proprio telescopio non è molto preciso
nell'inseguimento, è buona regola controllare la stella di guida con un
ingrandimento pari almeno alla lunghezza focale del telescopio usato come
obiettivo. Per evitare di fare il minor numero possibile di correzioni, è
buona regola fare un puntamento polare molto preciso usando ad esempio un
cannocchiale polare e/o il metodo di Bigourdan. |
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La
durata della posa: essa dipende molto dalla pellicola usata, dal rapporto focale dello
strumento e dalla bontà del cielo sotto il quale di opera. Dopo vari
tentativi, usando da anni sempre la stessa pellicola (Kodak E200
Professional esposta a 800 ISO), faccio scatti che possono variare da 15 o
al massimo 20 minuti. |
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La
pellicola: ho sempre usato pellicole per diapositive in quanto migliori
rispetto alle pellicole negative, sia in risoluzione che in qualità
dell'immagine. I migliori scatti possono comunque essere stampati su
supporti di qualità (Cibachrome) oppure, se trasferiti in formato
digitale, direttamente su carta fotografica dai laboratori
fotografici. |
In breve:
- Pianificare sempre prima di una sessione osservativa cosa si vuole
fotografare e come posizionarlo all'interno del fotogramma.
- Il tempo impiegato per allineare con precisione lo strumento al Polo non
è mai tempo perso.
- Evitare che gli amici astrofili o i curiosi si avvicinino troppo al
telescopio, basta un urto sul treppiede per ricominciare tutto da capo.
- Inventariare bene quanto serve prima di partire: se si dimentica qualcosa
e si è distanti da casa.....
- Controllare scrupolosamente la fuocheggiatura, specialmente passando da un
soggetto all'altro.
- Orientare perfettamente il reticolo dell'oculare di guida con i movimenti
Nord-Sud, Est-Ovest.
- Durante una sessione fotografica cercare di fare poche foto ma buone che
tante di pessima qualità.
- Se durante la posa inavvertitamente si urta il telescopio, interrompere
subito la posa e ripartire.
- Avere sempre a portata di mano l'orologio o un cronometro per controllare
la durata della posa.
- Visto che siamo lì, per ogni soggetto è meglio fare due scatti, non si sa mai.
- Le pellicole non esposte è sempre meglio tenerlo in frigorifero; quella
ancora dentro al corpo macchina è meglio che stia in un posto al buio,
fresco e non umido.
- Usare un corpo macchina meccanico e meno costoso possibile. Se dovesse
cadere....
- Usare sempre un buon paraluce.
- Se è troppo umido o ventoso, meglio dedicarsi alle osservazioni.
- Se non si ha molta pazienza è meglio cercarsi un'altro hobby.
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