Newton Marcon 
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Questo è il mio telescopio: un newton Marcon da 254 mm di diametro e 1206 mm di focale.

In questa immagine è montato sul tubo principale un rifrattore Meade 90/1000 ora non più disponibile.

 

Nel corso degli anni ho migliorato di molto le prestazioni di questo telescopio che per dimensioni e peso è un po' impegnativo; la sua vocazione sarebbe per una postazione fissa o semifissa, ma comunque per godere di un cielo decente ho potuto portarmelo lo stesso sotto i cieli bui del delta padano.

FUOCHEGGIATORE: è un JMI da 2", motorizzato con una centralina elettronica che comanda a micropassi uno step motor collegato su uno degli assi del focheggiatole; la perfetta assialità tra i 2 componenti è garantita da un giunto lamellare. La centralina funziona da DRO e gestisce 2 memorie di posizione; prima di spegnerla è sufficiente memorizzare il valore visualizzato ed alla riaccensione si riparte da quel valore.

TUBO OTTICO: in alluminio, facilmente separabile dalla forcella; per facilitare lo smontaggio ed il rimontaggio, vengono usati degli innesti che permettono di rilasciare con sicurezza il tubo ottico dopo averlo posato sulla forcella, senza il pericolo di cadute accidentali. L'interno del tubo è ricoperto di vellutino nero.

CELLA: registrabile in 3 punti a 120°, con 3 viti pull + 3 viti push; per velocizzare le operazioni di acclimatamento del tubo sono utilizzabili 4 ventoline (1 centrale e 3 a 120°), comandate da una centralina che ne regola la velocità.

OTTICHE: il primario è un Hubble Optic acquistato in USA; specchio in pyrex, diametro 254, focale 1206, spessore 1", ottima correzione ottica come da certificato rilasciato dal produttore. Il secondario è un Marcon da 72,5 mm di asse minore, in vetro SITALL, anch'esso di buona fattura.

MONTATURA: un po' pesante ma ancora trasportabile essendo suddivisibile in testa (che comprende forcella e asse orario), basamento e 3 piedi dotati di ruote bloccanti con freno e viti calanti. Sulla testa è presente il meccanismo per la correzione in azimut mentre manca un comodo sistema per la eventuale correzione in altezza che è comunque possibile allentando i 2 dati autobloccanti che tengono unita la forcella al basamento; penso che questo sia l'unico limite costruttivo di questo telescopio.

MOTORIZZAZIONE: il telescopio NON è un go-to e viene puntato a mano sull'oggetto prescelto. La motorizzazione comprende 2 step motor SAIA, uno per asse, pilotati da una apposita centralina alla quale è collegata una comoda tastiera per i piccoli aggiustamenti di posizione; le correzioni della declinazione avvengono tramite un sistema a braccio tangente.

CENTRALINA DI CONTROLLO MOTORI: pilotata al quarzo, di costruzione BATTISTEL ANDREA di Venezia; pilota i 2 step motor collegati al telescopio. Sono disponibili sulla stessa diversi interruttori di settaggio parametri e la comoda presa ST4, ormai standard delle attuali autoguide.

COMPUTER DI PUNTAMENTO: per ovviare alla mancanza del go-to, utilizzo il computer di puntamento passivo (ovvero mi dice lui in che direzione devo spostare A MANO il telescopio e di quanto) LUMICON NGC SKY VECTOR. Sugli assi della montatura sono installati in modo permanente 2 encoder da 8192 passi che garantiscono, previo un ottimo puntamento polare e dopo aver eseguito correttamente i settaggi ad inizio sessione, una ottima precisione di puntamento; per garantire la perfetta assialità sia l'encoder in AR che l'encoder in DEC sono uniti alla montatura con un giunto lamellare.

Il cercatore è un Meade 9x60 con diagonale con reticolo polare ed illuminatore; con il regolo in dotazione si riesce a fare un allineamento polare abbastanza preciso, da affinare poi con il metodo di Bigourdan.

L'interno del tubo ottico è rivestito di vellutino nero per una maggiore opacizzazione ed un conseguente miglioramento del contrasto; per evitare distacchi dei fogli dal tubo con il tempo, gli stessi sono stati fissati al tubo con del nastro biadesivo di qualità.

Il treppiede è dotato oltre che di viti calanti e di ruote con freno, in questo modo è facile spostarlo su superfici piane e bloccarlo.

Sull'asse dove è montato l'encoder in DEC è montata una testina Vixen per il montaggio di fotocamere in parallelo.

Il telescopio di guida è affidato ad un rifrattore apocromatico carbon fiber di Tecnosky (AL) di 80 mm di diametro e 560 di focale; indubbiamente un buon piccolo telescopio, molto valido anche in visuale.

Il tubo ottico è infilato in un sistema composto da due anelli; le correzioni per la ricerca della stella guida avvengono tramite due sole viti di registro, una per l'ALTO/BASSO e una per DESTRA/SINISTRA.