La storia di Ercolano

 

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    Il nome dell'antica Herculaneum deriva dalla leggendaria fondazione della città da parte di Ercole, attratto dalle bellezze dei luoghi.
Probabilmente fu fondata dagli Oschi nell'VIII sec. a.C. per passare successivamente sotto le dominazioni etrusca, greca, sannita e romana (307 a. C.).

   
Grazie all'amenità del luogo e del clima, la città divenne una delle più splendide località residenziali del patriziato romano, che qui costruì grandiose dimore tra cui la villa di L. Calpurnio Pisone (Villa dei Papiri), una delle più grandi dell'antichità, cenacolo di filosofi e letterati europei. La terribile eruzione del Vesuvio del 24 Agosto del 79 d.C. cancellò in poche ore la città.
    
Il territorio, disabitato per lungo tempo, cominciò a ripopolarsi gradatamente nei primi secoli d.C., ma solo intorno al Mille si hanno notizie certe su un Casale di Resina (o Risìma). Già a quel tempo, sulla collina di Pugliano, esisteva un santuario (il più antico dell'area vesuviana) dedicato alla Madonna che era tra le mete di pellegrinaggio più frequentate di tutta la Campania, oggetto di numerose indulgenze dei Pontifici Romani, nonché le donazioni e lasciti da parte della nobiltà napoletana; Basilica pontificia già dal 500, fu fino al 1627 l'unica parrocchia di Resina e di Portici.
     
La città, che dal' 400 apparteneva alla Baronia di Castellania, il 13 agosto del 1699 si riscattò dal dominio feudale.
    
Nel 1709 avvenne la prima scoperta della città sepolta anche se gli scavi sistematici cominciarono trent'anni dopo per volontà di Carlo III di Borbone, che fece anche edificare nei pressi degli Scavi una residenza, la Reggia di Portici: intorno ad essa, le grandi famiglie della nobiltà partenopea realizzarono stupende ville e palazzi. Per il loro splendore la strada che le costeggiava meritò l'appellativo di "Miglio d'Oro". Ercolano, la città del Miglio d'Oro, ne possiede le più belle e fastose, tra cui la Villa Campolieto, la Villa Aprile e la Villa Favorita.
    
Le meraviglie che affioravano dagli Scavi e il fascino esercitato dal Vesuvio resero la città meta di studiosi, letterati e ricchi turisti che la inserirono tra le tappe più ambite del Gran Tour europeo.
    
La città è stata in varie epoche sede di numerose e prestigiose istituzioni culturali e movimenti artistici; l'Accademia Ercolanese, la Scuola internazionale di Archeologia, fondata da A. Maiuri e, a fine 800, la "Scuola di Resina", una corrente pittorica di fama nazionale che ebbe tra i nomi più prestigiosi Adriano Cecioni, Marco De Gregorio, Francesco De Nittis e Federico Rossano.
   
Nel 1969 la città di Resina ha assunto il toponimo di Ercolano.

 

 


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