IL SANTUARIO DELL’ADDOLORATA DI SAN PROCOPIO
LA SUA STRUTTURA E’ DI ORIGINE DIVINA, IN QUANTO SI RACCONTA CHE LA SANTA VERGINE ANDO’ IN SOGNO AD UN CONTADINO DEL LUOGO, PIU’ VOLTE INDICANDO ELLA STESSA LA FORMA DI PROGETTAZIONE , TRACCIANDO LE FONDAMENTA, TRAMITE DELLE COLONIE DI FORMICHE, IL CONTADINO DIVERSE VOLTE TENTO’ DI RIMODELLARE IL PROGETTO, MA LE FORMICHE INSISTENTI INDICAVANO IL VOLERE DELLA DIVINA SIGNORA. (FINO A QUALCHE ANNO ADDIETRO, PRIMA DELLA RISTRUTTURAZIONE DELL’ANNO 2004 SI POTEVANO OSSERVARE BENISSIMO TANTE COLONIE DI FORMICHE NEL GIARDINO ANNESSO AL SANTUARIO) ALL' INTERNO DEL SANTUARIO SI PO’ NOTARE UN BEL CROCEFISSO LIGNEO, SI RACCONTA CHE STATO FATTO PER MANO DI UN GARIBALDINO, SI POSSONO AMMIRARE L’ OPERE DELL’ARTISTA EUFEMIESE CARMELO TRIPODI COME: LA DEPOSIZIONE, LE DUE TELE LATERALI DELL’ALTARE DEL CROCEFISSO A SINISTRA LA MADDALENA A DESTRA GIOVANNI IL BATTISTA, L’ARTISTA CITATO A RIMODELLATO ANCHE LA STATUA DI SAN GIUSEPPE 1939, CHE NEL 2005 E’ STATA RESTAURATA DAL FIGLIO ANTONIO, ANCHE EGLI ARTISTA DI FAMA MONDIALE, I VARI AFFRESCHI INVECE SONO DI UN ALTRO FIGLIO DELL’ARTISTA CARMELO, AGOSTINO: COME IL CATINO DORATO CHE RAPPRESENTA LO SPIRITO SANTO E GLI ANGELI DI DESTRA E DI SINISTRA DEL SANTUARIO, INOLTRE SI RACCONTA ANCHE CHE LE CAMPANE, SONO STATE FUSE DURANTE UN BALLO POPOLARE, LE PERSONE DEL LUOGO HANNO OFFERTO ORO ED ARGENTO, SI DICE CHE PER QUESTO MOTIVO LE CAMPANE DEL SANTUARIO HANNO UNA TONALITA’ PARTICOLARE, INFATTI RACCONTI POPOLARI CI HANNO TRAMANDATO QUESTA ESPRESSIONE ORALE “ QUANDO I CAMPANI D’AFFRITTI , SONUNU A MORTU CIANGIUNU, QUANDO SONUNU A FESTA CANTANU”.
PER ULTIMO E’ DA MENZIONARE CHE IL 30 NOVEMBRE 2005, E’ STATO INNAGURATO IL NUOVO ALTARE (OFFERTO DALLA FAMIGLIA DE LUCA GIOVANNI) E L’AMBONE (OFFERTO DALLA FAMIGLIA FORGIONE DOMENICO) IN MEMORIA DEI SUOI CARI IN PRESENZA DEL VESCOVO LUCIANO BUX. NELL’ARTARE SONO STATE POSTE LE RELIQUIE DI SAN LUCIO VESCOVO E DI SAN GAETANO CATANOSO, PIU’ LA RELIQUIA CHE C’ERA NELL’ALTARE PRECEDENTE, SCONOSCIUTA LA SUA PARTENENZA.