TESTIMONIANZE SULLA DIFFUSA VENERAZIONE DI S.BIAGIO.

A Monza sono dedicate a S. Biagio una parrocchia e la relativa chiesa.
Ogni anno una folla di fedeli monzesi e dei paesi vicini si reca nella
chiesa del Santo per baciare le sue reliquie. Secondo la tradizione
monzese, la notte di Natale, al rientro dalla Messa di mezzanotte, in
famiglia si taglia e si mangia il panettone ma non lo si consuma
tutto; se ne lasciano alcune fette che vengono conservate fino al
giorno di S. Biagio e mangiate poi in devozione del Santo. A pochi
chilometri da Monza, a Tregasio, frazione di Triuggio, esiste dal 1289
una chiesetta dedicata a S. Biagio; questo fatto testimonia
l'insediamento di un nucleo di abitanti di una certa entità.
Dai registri parrocchiali risulta che la chiesetta fu visitata, in
occasione di una visita pastorale, dal Cardinale Federico Borromeo nel
1629; purtroppo risultava sin da allora in precarie condizioni e
abbandonata. Il Cardinale dette disposizioni per il ripristino ma in
seguito fu sconsacrata e adibita a deposito attrezzi dai contadini del
luogo e tale rimase per secoli.
Finalmente, pochi anni or sono, la chiesetta fu ristrutturata e
riconsacrata e il giorno di S. Biagio di due anni fa è stata
inaugurata con la celebrazione di una Santa Messa.
Ad Agliate, frazione di Carate Brianza, si trova la basilica romanica
dedicata a S. Pietro costruita a metà dell'XXI secolo. Il 16 agosto
1578 vi giungeva in visita pastorale il Cardinale Carlo Borromeo. Nel
manoscritto con gli atti della visita si trova un'osservazione
riguardante l'altare posto nell'abside minore che all'epoca era
dedicato a S. Biagio. Si afferma tra l'altro che la presenza delle
reliquie del Santo era testimoniata da un dipinto sopra l'arco della
cappella recante il nome di Biagio: "ALTARE ALIUD SUB INVOCATIONE
SANCTI BLASIJ (....) SUB QUO FERTUR ESSE CORPUS SANCTI BLASIJ (...)".
S. Biagio è venerato nella chiesa situatata in corso Mazzini nel
centro storico di Ancona e nella chiesa parrocchiale della frazione
Poggio.
Il Santo si venera anche nella chiesa dei SS. Apostoli in Firenze ed è
contitolare della chiesa. Il programma prevede tre giorni di
preparazione: 31 gennaio, 1 e 2 febbraio. L'anno scorso, a conclusione
della festa ha celebrato la Santa Messa con omelia il Cardinale
Silvano Piovanelli, Arcivescovo emerito di Firenze. Nella giornata del
3 febbraio è stata impartita, come di consueto, la rituale benedizione
della gola, della frutta fresca, del pane e del panettone.
Lillo Barillà