BOLOGNA - Per rubare grammi 300 di grana padano, costo euro 4,75,
l'anziano con il gabardine impiega 12 minuti. Ecco, si avvicina allo scaffale.
Prende in mano il pezzo di formaggio, si mette gli occhiali, legge il prezzo al
chilo (13,50 euro), la scadenza, il nome del caseificio... Sembra proprio un
cliente come tutti gli altri. "Fanno tenerezza, i nostri ladri pensionati", dice
Stefano Cavagna, direttore dell'iper Leclerc Conad alla periferia di Bologna.
"Per portare via una busta di prosciutto o una confezione di formaggio -
continua - impiegano fra i dieci minuti e il quarto d'ora. Ecco, adesso fa la
faccia un po' arrabbiata, come se dicesse: 'guarda che prezzi'. Rimette il grana
al suo posto. Fa un giro, va allo scaffale del parmigiano reggiano. Anche qui
guarda i prezzi. Troppo caro: 422 grammi costano 7,05 euro, 16,70 al chilo. Può
sembrare strano, ma l'anziano che ha deciso di rubare sceglie quasi sempre il
prodotto che costa meno, per fare meno danni al supermercato e anche per
mettersi in pace la coscienza. Ecco, torna al grana padano. Sempre lo stesso
pezzo, ormai lo ha battezzato. Lo prende in mano, lo tiene in bella mostra.
Dieci metri dopo lo mette nella tasca del gabardine ma lo tira fuori quasi
subito, lo abbandona su un altro scaffale. Pochi passi ancora e torna indietro,
riprende il formaggio e lo riporta nel suo scaffale. Poveretti, questi poveri
ladri. Ci mettono tanto tempo che li becchiamo quasi tutti".
Provocano angoscia, i film a colori che raccontano i furti dei vecchi. Film che
per fortuna spariscono ogni sera, quando l'ipermercato viene chiuso e le
registrazioni delle tante telecamere vengono cancellate. "Ecco, l'uomo ha
trovato il coraggio. Non c'è nessuno intorno, mette il grana padano in tasca, si
avvia verso la cassa. Ha comprato anche due rosette di pane, un pacco di pasta e
le mele. Mentre è in fila alla cassa, si vede che ha paura. Si agita, si guarda
intorno. Ma ormai è fatta. Tanti ci ripensano all'ultimo momento, tornano
indietro e abbandonano la refurtiva dove capita, il salame fra le merendine e la
carne fra le fette biscottate".
L'uomo arriva davanti alla cassiera, mette sul bancone le cose che vuole pagare.
Ma la telecamera ha seguito l'uomo che ha rubato il grana padano e, pochi metri
dopo la casa, c'è Antonella che aspetta. "È lei - dice Stefano Cavagna - che
ferma gli anziani che hanno rubato. Abbiamo messo una donna, così i ladri hanno
meno paura. Ci sono cartelli che annunciano che, per tutti, dopo il pagamento
alla cassa ci può essere un controllo scontrino e chi viene fermato non viene
subito bollato come ladro dagli altri clienti".
Valentina è una ragazza gentile. "Scusi, dovremmo controllare lo scontrino. Sa,
a volte anche le cassiere si sbagliano. Può seguirmi?". Poche decine di passi
verso una stanza usata come infermeria. "Signore, si è dimenticato di pagare
qualcosa? E qui l'anziano confessa. Tira fuori il grana o il prosciutto, chiede
scusa, spesso si mette a piangere. Dice che è solo, con l'affitto e le bollette
da pagare, che i figli non si fanno mai vivi. Antonella spiega che non si può
rubare al supermercato, che il Conad ogni giorno manda tanti prodotti vicino
alla scadenza alle mense e alle associazioni di carità che così possono
distribuire alimenti e 21.000 pasti all'anno. Chi ruba per fame, se non è
recidivo, non viene denunciato. Facciamo pagare ciò che è stato sottratto e
spieghiamo che non sarà perdonato una seconda volta".
Il Conad di via Larga è lo stesso dove, 4 anni fa, "nonno T." andava a rubare i
mandarini e, pieno di vergogna, accettava di parlarne con Repubblica. Erano
quasi mosche bianche, allora, gli anziani accusati di furto. "Da allora - dice
il direttore - le cose sono cambiate, in peggio. I 'nonni T.' si sono
moltiplicati. Rispetto a quattro anni fa - e il picco è stabile già da due anni
- gli anziani che rubano sono aumentati del 40- 50%. Guardi qui, sui monitor
della nostra sicurezza. I reparti dove sono si usano le telecamere più
sofisticate, che permettono di seguire una persona molto da vicino, sono puntate
sul reparto ortofrutta e sui cibi freschi. Sorvegliamo soprattutto il cibo
perché è il prodotto più a rischio".
"Questo vuol dire che ci sono molte persone che, se non soffrono la fame,
quantomeno non possono permettersi cibi ai quali si erano abituati. Vengono
rubati infatti la busta di prosciutto crudo, la confezione con due bistecche, il
formaggio per una grattugiata sulla pasta... E c'è chi mangia direttamente fra
gli scaffali. In questa stagione l'uva viene spesso consumata sul posto, c'è chi
svuota una confezione di merendine... Un iper è una città. Qui gli anziani sono
di casa, al caldo d'inverno e al fresco d'estate. In gran parte per fortuna non
rubano. Fanno il giro delle degustazioni. Un caffè gratis lo trovano ogni
giorno, e spesso una fetta di salame o di prosciutto. Tanti ormai vivono qui.
Chiedono ai commessi di spegnere tutta quella musica sugli schermi del reparto
tv. 'Fateci vedere invece il giro d'Italia'. C'è un buon rapporto, con loro. E
io continuo a mandare messaggi, a dire che siamo qui per vendere ma possiamo
dare una mano a chi abbia davvero bisogno. Noi stiamo male, quando dobbiamo
chiedere a un vecchio se 'ha dimenticato di pagare qualcosa'".
"Nei loro occhi - conclude - vedi il terrore: gente che ha lavorato una vita e
si trova a vivere così male gli ultimi anni. Ma i ladri con tanti anni e tanta
paura addosso sono aumentati e noi non possiamo spegnere le telecamere".
A Udine, nella strada che dalla città porta verso Tolmezzo, c'è la più alta
concentrazione di iper e supermercati d'Europa. "Anche qui, in quattro anni -
dice il tenente Fabio Pasquariello, comandante del nucleo investigativo dei
carabinieri - i furti commessi dagli anziani sono aumentati del 40%. Per
affrontare il problema, ho incontrato anche i direttori e responsabili sicurezza
di questi centri commerciali. Ho spiegato che il furto semplice si persegue solo
su querela, mentre chi fa danni - ad esempio strappando una confezione - può
essere accusato di furto aggravato e non serve querela. Ho anche detto che, se
il direttore ci chiama, noi non possiamo fare da pacieri: dobbiamo denunciare
chi ha commesso il reato".
"Per questo - continua - tanti direttori, quando trovano l'anziano che ha
rubato, si limitano a fargli pagare la merce e a dirgli di non presentarsi mai
più nel supermercato. L'anziano che ha rubato per fame, quando ci vede arrivare
in divisa, resta di ghiaccio. Non riesce nemmeno a parlare. Sono strani ladri, i
vecchi. Rubano la confezione di tonno che costa meno, o il prosciutto cotto in
offerta speciale. Ma la fame è brutta. Noi carabinieri vediamo la povertà anche
dentro le case, quando entriamo perché ci sono stati maltrattamenti o liti.
Trovi famiglie che hanno la tv al plasma e niente in frigorifero. Gli addetti
alla sicurezza dei supermercati dicono che gli anziani sono la categoria più a
rischio: rubano più dei ragazzi in cerca di dvd o cd e degli extracomunitari.
Secondo le mie informazioni, extracomunitari e pensionati sono alla pari, ma
solo perché questa è una zona di confine e gli extracomunitari residenti e
soprattutto di passaggio sono tanti. Con le bande di ladri professionisti
riusciamo a ottenere successi. Abbiamo individuato una banda di croati che
organizzava viaggi in Italia e costringeva altri croati che dovevano pagare
debiti agli usurai a compiere furti. Li abbiamo messi in galera. Ma contro il
vecchio che quando ci vede resta quasi paralizzato, che puoi fare?".
I titolari dei supermercati in questo pezzo di Nordest, non vogliono i loro nomi
sui giornali. "Ci sono anche gli anziani onesti e non vogliamo perdere clienti".
Raccontano però che anche le tecniche si sono affinate. "Non solo aggiungono
frutta al sacchetto già pesato: lo tengono sollevato al momento della pesata,
così lo scontrino è più leggero". "Il ladro più abile? Un anziano che veniva
tutte le mattine a comprare una pagnotta. Un giorno l'abbiamo fermato a addosso
aveva 80 euro di cibi vari". "Nel mio piccolo market di paese, dopo trent'anni
di attività, tre mesi fa ho dovuto assumere un addetto all'anti taccheggio". "Ai
vecchi noi non facciamo mettere l'acqua minerale sul bancone della cassa. La
lasciano sul carrello, così non fanno sforzi. E c'è chi se ne approfitta e fra
due confezioni ben strette l'una all'altra infila una busta di bresaola o di
salmone".
"Il furto più piccolo? C'è una signora che quasi ogni giorno si ruba un ovetto
Kinder, e non ha nipoti. L'altro giorno un anziano è stato trovato mentre rubava
una cioccolata da 1,05 euro". "Ormai, quando li fermi, senti la stessa litania:
non riesco ad arrivare a fine mese, ieri ho pagato la luce e sono rimasto senza
soldi...". Ma ci sono anche parole commosse. "Quando li fermi, i vecchi, ti
fanno stare male. Appena riescono a riprendere fiato ti chiedono solo una cosa:
"per carità, non ditelo ai miei figli"".
fonte: il quotidiano - repubblica